CONCENTRICA - Forum di attualità e notizie sul Tiro a Segno (TSN - UITS)

Quattro amici al bar => Discutiamo di... tutto => Topic aperto da: diamante - Settembre 04, 2010, 12:49:02 pm

Titolo: lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: diamante - Settembre 04, 2010, 12:49:02 pm
 leggete questa.

http://img715.imageshack.us/img715/4299/sezionidirettivaarmi392.pdf

dopo 2 mesi  che si sta parlando in tutte le salse della gravità di questa direttiva, con allarmi lanciati dal Giudice Mori, dal Presidente della FISAT, da Armi e Tiro, tiropratico.com e non ultimo sul  forum di concentrica ecco che sulle note di "tu scendi dalle stelle", ha scritto il nostro presidente.

Cosa ne pensate?

Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: gianvi - Settembre 05, 2010, 08:25:42 am
come volevasi dimostrare:ci si preoccupa solo del propio pascolo(il rischio di apertura ad altri poligoni per ciò che riguarda il rilascio dei certificati) ;D ;D ;D.
nessun problema se la nuova normativa dovesse penalizzare gli appassionati e gli sportivi >:( >:(.
ancora una volta i vertici uits preferiscono affrontare da soli il problema di una comunità:gli amanti delle armi in generale,invece di creare un fronte unico e numeroso si coglie l'occasione per dire "io sono più bravo io sono più buono(noi abbiamo le strutture abilitate ;D ;D,).
attenzione,attenzione,se qualcuno si accorge che non nei poligoni uits ma in altri luoghi le esercitazioni sono più attinenti alla realtà altro che perdere parte dei certificati,qualcuno dovrà cercare lavoro.
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: elnegher - Settembre 05, 2010, 09:45:19 am
 Oramai che si può fare? l'appuntamento per la consultazione parlamentare è fissato per il 23 settembre un'Amico Campano avrebbe detto " ...facete a'mmuina.." (almeno così si dovrebbe scrivere) ma il senso spero l'avrete capito, non ho parole ..... chissa come se la riderà l'On Rossi che ora può rilasciare anche Lui i certificati, dal fine giugno a ieri cosa hanno fatto..... erano in ferie! il mondo si deve fermare per aspettarli. Ma ils egretario Generale non avrebbe scritto una lettera in merito  ....  ? Mah! oramai non ci resta che pregare che cada il Governo .... 
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: gunny - Settembre 05, 2010, 18:15:42 pm
ennesima dimostrazione di miopia gestionale
l'aver allegato l'elenco dei politici della commissione è ulteriore dimostrazione che le carte se le sono giocate tutte e chiedono aiuto a chi magari ha qualche aggancio politico... in questo senso non è tardi, di più!

come invita a fare FISAT, tardi o non tardi, siamo tutti elettori... sia per il governo italiano sia per la Uits...  >:(
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: diamante - Settembre 06, 2010, 09:18:31 am
come invita a fare FISAT, tardi o non tardi, siamo tutti elettori... sia per il governo italiano sia per la Uits...


http://img188.imageshack.us/img188/6127/fisatcalderoli.pdf

Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 06, 2010, 10:05:22 am
Hanno venduto l'anima, pur di salvare l'ente, adesso i salvatori chiedono il pagamento del pegno.
In un momento in cui  si è a rischio elezioni, il nostro beneamato Presidente invita i rappresentanti locali a rivolgersi alla politica per ottenere udienza per la penalizzante "direttiva armi".
Da un certo punto di vista, devo dire che questa lettera è un autogol, perchè ci fa capire che chi dovrebbe rappresentarci (consiglio federale) non è in condizioni di farlo, visto che chiede aiuto ai Presidenti di Sezione.
Inoltre, non capisco se il Presidente scrive a titolo personale o in nome e per conto di tutti i consiglieri, alcuni dei quali sono graditi ospiti su Concentrica, ma non hanno il coraggio di porre freno, dimettendosi, per prendere le distanze da chi va a ruota libera malamente consigliato.
Altra chiave di lettura è che questa lettera è solo un'operazione politica per controbilanciare, indirizzando il nostro movimento verso il P. della L. rispetto a chi, come Fisat, si è rivolto alla lega.
Per il resto è già tutto scritto in questo forum :'(
Mi fermo per non essere polemico :-X
Ciao

Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 06, 2010, 13:02:12 pm
come invita a fare FISAT, tardi o non tardi, siamo tutti elettori... sia per il governo italiano sia per la Uits...  >:(

Ho sentito dire in giro che il Presidente Fisat è stato diffidato dalla federazione.
Sarà vero?
Ciao



Mar. Ca. CC. Simone Ciucchi – presidente 347-8629059 – staff@fisat.u
Avv. Silvia Gentile – V. Presidente – 349-6949820 silvia@silviagentile.it
www.campagnafisat.it www.Fisat.us www.silviagentile.it
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: Daniele Puccioni - Settembre 06, 2010, 13:04:03 pm
io lo conosco bene... magari gli telefono....  ;D
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 06, 2010, 13:22:03 pm
io lo conosco bene... magari gli telefono....  ;D


Si.....si...... facci sapere qualcosa! ;)
E' ammirevole che il Presidente Fisat sia stato ricevuto addirittura da Calderoli mentre i nostri hanno scritto solamente.
Forse Letta e LARUSSA ai nostri rappresentanti nemmeno li ricevono. :'( :'(

Tutte le nostre speranze sono riposte nel lavoro della campagna Fisat che è quello più concreto che abbiamo visto fino ad ora.
Ciao

Mar. Ca. CC. Simone Ciucchi – presidente 347-8629059 – staff@fisat.us
Avv. Silvia Gentile – V. Presidente – 349-6949820 silvia@silviagentile.it
I nostri siti: www.campagnafisat.it www.Fisat.us www.silviagentile.it Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: Daniele Puccioni - Settembre 06, 2010, 13:43:41 pm
mandato email... almeno ho qualcosa da scrivere in caso di risposta...
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: Daniele Puccioni - Settembre 06, 2010, 16:50:43 pm
Direttamente dall'interessato, non esiste al momento nessuna querela nei confronti di Simone Ciucchi
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 06, 2010, 17:06:13 pm
Ho sentito dire in giro che il Presidente Fisat è stato diffidato dalla federazione.
Sarà vero?
Ciao

Non vogliamo sforzarci a leggere tra le righe.........ma se al momento non c'è querela non vuol dire che non c'è diffida.

Chiedavamo lumi proprio in merito ad una eventuale diffida  non alla querela ;)

Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: gaggio - Settembre 06, 2010, 18:31:30 pm
Il problema per ritornare in merito, è che il legislatore, fa leggi senza interpellare chi per ruolo dovrebbe dare indicazioni.
Per dare indicazioni ci vuole una certa influenza politica, si vede che i nostri rappresentanti o non sono dalla parte giusta o non hanno peso politico o tutte e due le cose.
Come sempre in questo paese si passa dal nulla altroppo zelo!!!
Spero non cada il governo come qualcuno auspica, infatti forsesarebbero messi nel dimenticatoio alcuni progetti di legge e tornerebbe comodo, ma il paese avrebbe un grosso stop, e non ne abbiamo bisogno, per cui speriamo in una illuminazione dei nostri organi federali!!
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: Daniele Puccioni - Settembre 06, 2010, 21:15:44 pm
Ho sentito dire in giro che il Presidente Fisat è stato diffidato dalla federazione.
Sarà vero?
Ciao

Non vogliamo sforzarci a leggere tra le righe.........ma se al momento non c'è querela non vuol dire che non c'è diffida.

Chiedavamo lumi proprio in merito ad una eventuale diffida  non alla querela ;)

io tra le righe leggo e tu?...  ;D

se ti dico che non c'è querela (che è un fatto più grave) non c'è nemmeno diffida... se c'era lo avrei specificato...  ;)
Hasta Siempre... !
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: diamante - Settembre 06, 2010, 22:36:08 pm

Secondo voi la licenza del questore ed i controlli che ci saranno sulle
sezioni, compreso il piano per la bonifica ed il recupero del piombo,
potrebbe dipendere anche da questa?


http://img820.imageshack.us/img820/6893/interrogazionedellaghiz.pdf

Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 07, 2010, 10:08:25 am
Armi e tiro news del 06/09/2010

Fisat: fatti concreti dalla Lega sul decreto legislativo
Il presidente della Fisat, Simone Ciucchi, ha diramato un comunicato nel quale rende nota la risposta fornita dal deputato leghista Davide Caparini (in foto) a uno degli iscritti Fisat, in merito all'ormai famigerato decreto legislativo di adeguamento della normativa armiera all'Ue. Ecco il testo della risposta: «dal 29 di luglio il decreto legislativo in applicazione della direttiva 2008/51/CE all’esame del Parlamento è insufficiente e da modificare con la cancellazione della figura dell’intermediario e dei relativi adempimenti di armi civili, l’eliminazione della licenza del Questore per la ricarica, lo stralcio del divieto di fabbricazione/detenzione/interruzione nel territorio delle armi corte in 9 Parabellum, la cancellazione dei laser di classe 3a dal novero degli oggetti atti ad offendere. Queste sono solo alcune delle modifiche proposte dalla Lega Nord che ha ottenuto lo spostamento dal 5 al 23 settembre del termine per esprimere il parere anche al fine di acquisire il contributo di Fisat e Anpam e svolgere il necessario approfondimento. Alla Camera dei Deputati in I commissione Affari costituzionali il relatore è il collega della Lega Nord l'On. Pierguido Vanalli mentre nella XIV commissione Politiche dellUnione Europea Camera è l’On. Gianluca Pini, sempre della Lega Nord. Questultimo, il 30 luglio, ha formulato una proposta di modifica al decreto (potete scaricarla cliccando sull'allegato qui sotto, ndr). Al Senato il decreto legislativo è personalmente seguito dal Presidente del Gruppo parlamentare Sen. Federico Bricolo appassionato cacciatore. I colleghi della Lega Nord coinvolti nell'esame dello schema di decreto sono al corrente delle critiche del mondo delle armi, del tiro e della venatoria e sarà loro cura operare al meglio per migliorare il decreto in conformità con la direttiva europea».
"Pur rimanendo aperti al dialogo con tutte le formazioni politiche", è il commento del presidente Ciucchi nel comunicato, "diamo atto alla Lega Nord del suo impegno per la difesa della nostra libertà".

Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: Daniele Puccioni - Settembre 07, 2010, 11:07:13 am
news
http://www.bighunter.it/Fucili/ArchivioNews/tabid/214/newsid732/6289/Default.aspx

Secondo quanto si apprende sul sito Armi & Tiro, anche l'Unione Italiana Tiro a Segno esprime preoccupazione per il decreto di adeguamento alla Direttiva Ue  in tema di acquisizione e controllo delle armi. E' il presidente Ernfried Obrist a manifestare la propria perplessità in una lettera ai presidenti delle sezioni Tsn e ai comitati regionali.
 
Pare infatti che nel testo all'esame della commissione ci siano modifiche che penalizzano i poligoni privati.  "Le sezioni Tsn - scrive Obrist - sarebbero obbligate a richiedere la licenza del questore", inoltre "si aprirebbe un fronte di nuovi poligoni abilitati all'addestramento non si sa con quali regole, sia di agibilità sia di addestramento".
 
A questa comunicazione è seguita anche la presa di posizione della Fisat che contesta alla Uits di essersi preoccupata del decreto solo una volta appurato che questo coinvolgeva anche i poligoni, evitando finora di chiamare a raccolta i rappresentanti del mondo del tiro a segno.
Leggi tutte le news
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 07, 2010, 12:18:53 pm
Ognuno coltiva il proprio orticello.......la federazione il suo.........le sezioni il loro.....ed abbiamo fatto la fine degli struzzi con la testa sotto la sabbia ed il corpo fuori.
Ma i tiratori sono stati tutelati?
Quando il problema ci tocca..............è tardi per correre ai ripari.
Ma sarà veramente tardi e ci potrebbero essere percorsi alternativi?
Ciao   
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: Daniele Puccioni - Settembre 07, 2010, 12:26:47 pm
Nella mia ignoranza credo che alla maggior parte dei tiratori (e non solo) non siano ben chiare le conseguenze e gli sviluppi futuri di tutto ciò.
Ma allora a questo punto sarebbe stato meglio dividere l'istituzionale e lo sportivo?
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 07, 2010, 12:38:51 pm
Si caro Daniele la UITS andava privatizzata ed occuparsi solo dello sport, invece, le sezioni del TSN dovevano restare entità giuridica di diritto pubblico pubbliche per non essere soggette a tante problematiche.
Ciao

PS:Gli Utili sono diventati inutili e viceversa :'(

 
 
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Home => Comunicati => QUARANTATRE’ PUNTUALI INTERROGAZIONI CHE ATTENDONO RISPOSTA.
 QUARANTATRE’ PUNTUALI INTERROGAZIONI CHE ATTENDONO RISPOSTA.
Giovedì 27 Maggio 2010 19:55

http://www.mariantoniettafarinacoscioni.it/comunicati/760-quarantatre-puntuali-interrogazioni-che-attendono-risposta.html

SCIOGLIMENTO “CIVETTA” DI ALCUNI ENTI INUTILI, PER POTER CONTINUARE CON LA POLITICA DI CLIENTELA E DI CASTA DI SEMPRE? QUARANTATRE’ PUNTUALI INTERROGAZIONI CHE ATTENDONO RISPOSTA.

DICHIARAZIONE DI MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI, DEPUTATA RADICALE E CO-PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI

E’ almeno dagli anni Settanta che noi radiciali denunciamo lo scandalo di centinaia di uffici ed enti finanziati dallo Stato, che vivevano e vivono di inutilità, ingoiando migliaia di miliardi di denaro pubblico; centinaia di organismi che hanno operato e operano nel modo più arbitrario, un oceano di di denaro dormiva (e dorme in banca) o veniva dissipato in sedi faraoniche. Un impero di clientelismo che la partitocrazia ieri e oggi ha difeso e difende avendovi fondato parte del proprio potere. Ora assistiamo all’abolizione “civetta” di alcuni enti come l’Isae e l’Isfol, o enti minori come l’Istituto di Astrofisica.

Nel mare magnum degli enti inutili e che da anni si sarebbero dovuti sciogliere (e non sono mai stati sciolti) nell’aprile di quest’anno ho presentato ben 44 interrogazioni, al Presidente del Consiglio dei ministri, ai ministri dell’Economia, del Turismo, dell’Ambiente, delle Infrastrutture e dei trasporti, dei Beni culturali, dell’Interno, del Lavoro, della Salute, degli Esteri, della Pubblica Amministrazione e innovazione, della Difesa, della Gioventù, per i Rapporti con le Regioni, per conoscere il numero di dipendenti e i costi (con relative voci) nell’anno 2009, dei seguenti Enti: 1) Cassa Ufficiali della Guardia di Finanza; 2) Club Alpino Italiano; 3) Comitato per il marchio comunitario di qualità ecologica dei prodotti e per il sistema comunitario di ecogestione e audit; 4) Consorzio dell’Adda, del Ticino e dell’Oglio; 5) ENAC; 6) Ente Parco Nazionale Gran Paradiso; 7) Enti parco; 8) Fondazione Guglielmo Marconi; 9) Fondazione Il Vittoriale; 10) Fondo assistenza per i finanzieri; 11) Fondo di assistenza per il personale della polizia di Stato; 12) Fondo di previdenza per il personale appartenente ai ruoli ispettori, sovrintendenti, appuntati, finanzieri della Guardia di Finanza; 13) Fondo di previdenza per il personale dell’ex ministero delle Finanze; 14) INPS, INAIL, INDAP, ENPALS, IPSEMA, ENAPPSMASAD; 15) Istituto Agronomico d’oltremare; 16) ISTAT; 17) ISAE; 18) unione Italiana tiro a segno; 19) Istituto prevenzione e sicurezza sul lavoro-Ispesl; 20) Istituto Superiore di Sanità; 21) Lega Navale Italiana; 22) Opera nazionale per i figli degli aviatori; 23) Unione Nazionale ufficiali congedo; 24) Scuola archeologica italiana di Atene; 25) Unione accademia nazionale; 26) Istituto nazionale per studi ed esperienza di architettura navale-INSEAN, 27) Istituto opere laiche palatine pugliesi; 28) Istituto post-telegrafonici; 29) Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali; 30) Agenzia nazionale per il turismo-ENIT; 31) Agenzia Nazionale per la sicurezza del volo; 32) Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione; 33) Automobil club; 34) autorità portuali; 35) Accademia Nazionale dei Lincei; 36) Aereo club d’Italia; 37) Agenzia italiana del farmaco; 38) Agenzia nazionale per i giovani; 39) istituto nazionale di beneficenza Vittorio Emanuele III; 40) Ente italiano della montagna; 41) Croce Rossa Italiana; 42) Consorzio parco nazionale dello Stelvio; 43) Consorzio parco geominerario storico e ambientale della Sardegna.

Rinnovo la domanda, rimasta finora senza risposta: quanti sono i dipendenti impiegati in questi organismi? Quanto sono costati al contribuente nel solo anno 2009? L’Italia si è coperta, nel corso dei decenni, di una selva di enti del tutto inutili, che però costano al contribuente, foraggiano clientele, procurano voti. Enti inutili, molto utili a “caste” e partitocrazie. A don Luigi Sturzo che, nel lontano 1953, chiedeva con caparbia ingenuità, quanti fossero gli enti inutili, Mario Scelba rispose nominando undici (inutili) commissioni di studio. Sono trascorsi più di cinquant’anni da allora. E’ avvilente constatare che ci si sta ponendo le stesse, identiche domande…
 
Copyright © 2010 Maria Antonietta Farina Coscioni.
All Rights Reserved.



Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 08, 2010, 09:05:35 am
NEWS DA ARMI E TIRO


06/09/2010
L'Uits si "preoccupa" per il decreto legislativo


È suonata la sveglia anche per l'Unione italiana Tiro a segno, per quanto riguarda il fin troppo noto decreto legislativo di adeguamento alla normativa Ue sulle armi. In una lettera ai presidenti delle sezioni Tsn e ai comitati regionali, il presidente Ernfried Obrist esprime "forte preoccupazione" sui contenuti del decreto. In principio, poiché "il testo all'art. 3, lettera i, relativo ai poligoni privati, non ci riguardava in modo diretto nulla è stato osservato". "Verificando il testo pervenuto successivamente in commissione parlamentare, abbiamo viceversa riscontrato modifiche che ci penalizzano su due fronti". Questi sarebbero rappresentati dal fatto che le sezioni Tsn sarebbero obbligate a richiedere la licenza del questore e dal fatto che "si aprirebbe un fronte di nuovi poligoni abilitati all'addestramento non si sa con quali regole, sia di agibilità sia di addestramento".
La Fisat ha commentato duramente il contenuto di questo comunicato Uits: "la lettera dice chiaramente che siccome la Legge non si occupava di poligoni Uits non hanno avuto nulla da eccepire, salvo poi vedere il vero testo del Decreto presentato alle Camere e hanno visto che la catastrofe sarebbe caduta in capo anche ai poligoni Uits e che si sarebbe aperto un nuovo fronte di poligoni abilitati all’addestramento. Uits ci deve spiegare perché - se, come sembra, sapeva del Decreto - non ha divulgato nulla sino al 3 Settembre, neanche ai presidenti di Sezione cui ora chiede riferimenti di politici cui far sentire la voce del Tiro a Segno”.
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 08, 2010, 10:47:57 am
Cosa mai penseranno i consiglieri federali di minoranza......MAh!
Ma c'è ancora la minoranza?
Secondo me no........... se non prendono posizione rispetto a questi scivoloni politici.
L'esterno sta perdendo fiducia nel consiglio quando c'è una sola nota e pure stonata.......questà è la musica maestro ;D ;D ;D

http://www.youtube.com/watch?v=d9xzhmSJPtk

Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: Moebius - Settembre 08, 2010, 18:30:52 pm
Cosa vuoi che ne pensino....tirano a campare!!  :-X
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: gianvi - Settembre 08, 2010, 19:46:23 pm
forse perchè fino al 3 settembre hanno,e ripeto hanno voluto vedere le vacche all'ingrasso salvo poi leggendo il decreto rendersi conto di ciò che si stà realizzando:l'apertura anche ad altre,per ora non meglio definite,realtà per quanto concerne il rilascio di abilitazioni e certificati.
pensavano,gli stolti,che la funzione istituzionale svolta dalle sezioni mettesse le stesse e l'uits al riparo da quello che rappresenterà una vera e propia debacle:il venire meno degli incassi degli obbligati ;D ;D.
stolti,il contadino prima ancora di raccogliere progetta la semina successiva,così come l'imprenditore accorto che nel momento buono che si adopera per realizzare riserve che permetteranno all'azienda di superare eventuali difficoltà.
ciò non toglie che il mio parere è favorevole all'apertura istituzionale anche ai tav ed ai campi di tiro pratico/dinamico,se i gestori sono già in grado di mantenersi figuriamoci cosa possono fare con una cospicua iniezione di danaro portato dagli obbligati.
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: pierpu - Settembre 08, 2010, 20:28:18 pm
ma siamo sicuri che, allora, tutto il comparto sportivo UITS riuscirà ad autosostentarsi economicamente?
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: gunny - Settembre 08, 2010, 20:53:55 pm
come mai in casa FITAV tutto tace???
(a loro gli agganci politici non mancano...)

prepariamoci!
probabilmente fra qualche tempo per sparare dovremo convertirci tutti al tiro a volo...  ;)
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: gianvi - Settembre 09, 2010, 08:04:26 am
non è detto,forse i tav potrebbero allargare i propi orizzonti sportivi ed includere nelle discipline svolte anche il tiro accademico.
a quel punto sarebbe uits a doversi preoccupare del'organizzazione sportiva del tiro accademico e non più della gestione dei certificati.

per l'autosostenersi,la maggior parte degli sportivi paga di tasca anche l'aria che respira e spesso non per mancanza di risorse ma per motivi veramente mooolto discutibili .
saranno gli atleti di interesse nazionale ad avere dei problemi,ma veramente pensiamo che per poche decine di persone è giustificata tale emorragia di danaro che ogni anno viene spesa?
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: luis - Settembre 09, 2010, 09:21:01 am
se vogliamo i successi sportivi anche internazionali di chi pratica il tiro a volo oppure il tiro con l'arco sono maggiori dei nosri, quindi deduco che i soldi non fanno la differenza, chi lo sa che non sia la volta buona che ci liberiamo di tutte quelle persone a cui lo sport non interessa ma forse ben altro, si potrebbe a quel punto ripartire con quegli appassionati che ci sono, sono tanti a cui interessa solo l'attività sportiva  :'( 8) :)
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: pierpu - Settembre 09, 2010, 09:23:29 am
non è detto,forse i tav potrebbero allargare i propi orizzonti sportivi ed includere nelle discipline svolte anche il tiro accademico.
il tiro a volo faccia e farà il tiro a volo; il tiro statico non interessa alla FITAV

per l'autosostenersi,la maggior parte degli sportivi paga di tasca anche l'aria che respira.
dipende: in certe sezioni tutto è pagato: iscrizioni gare, munizioni, linea...
e per quanto riguarda i costi di gestione degli stand a 10, 25 e 50 mt. ce la facciamo -solo con l'aria pagata- a costruirli, mantenerli, ampliarli?
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: Moebius - Settembre 09, 2010, 10:54:09 am
Ma scusate, c'era bisogno di una lettera del Presidente, peraltro in ritardo e sconfessando la comunicazione UITS del 30/07/2010 inviata dal Segretario, per dare la sveglia?
E' già dalla campagna per le "lunghe" uso caccia, che nel mio TSN si raccolgono firme da inviare alla FISAT e che i nostri soci vengono sensibilizzati al problema al fine di inviare lettere, mail e quant'altro ai politici di riferimento.
Chi non ha fatto altrettanto, aspettando la manna dal cielo, ha fatto male.
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: diamante - Settembre 09, 2010, 11:25:44 am

Molte volte bisogna avere coraggio.
leggetevi questa:

http://img838.imageshack.us/img838/7849/intranetpresidentezevio.pdf

Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: Daniele Puccioni - Settembre 09, 2010, 13:06:13 pm
Semplicemente.... un applauso!
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: gunny - Settembre 09, 2010, 17:36:39 pm
ecco, il fatto che il segretario si sia esposto il 30 luglio, per domare l'animo già allarmato del presidente di Zevio, il quale il 28 luglio chiedeva chiarezza e informazioni "ufficiali", tenendo conto che in mezzo abbiamo avuto agosto (mese inutile politicamente parlando), con la lettera del presidente federale del 3 settembre,  abbiamo prova che alla UITS ci sia un certo scollamento tra presidenza e segreteria... non male :o
chissà cosa ne sanno i signori consiglieri...

alla luce dei fatti gli interessi dell'istituzione TSN non riescono ad essere tutelati, così come gli interessi degli oltre 70000 tesserati di cui circa 8000 agonisti

signori presidenti e dirigenti delle sezioni TSN, ora è il vostro turno, la federazione, nonchè ente pubblico, ha manifestato i suoi limiti (e non è la prima volta...)
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 09, 2010, 18:12:47 pm
Calma ragazzi, abbiamo avuto garanzia che con i tempi biblici occorrenti per i decreti ed i regolamenti attuativi,  se ne parlerà al  "Berlusconi" sexties,septies, octies,nonies e nei secoli dei secoli Amen!
Non so perchè tutto quest'allarmismo a questo punto e se qualcuno "ciulla nel manico", lo sta facendo come la nostra federazione.
Allarme di qua allarme di la lettere a Letta......a Larussa.....presidenti di sezione a telefonare per segnalare i politici.
C'è qualcosa che non torna.
Forse la federazione ha captato le tempistiche bibliche e se ne farà "arma di propaganda".
Grazie al nostro impegno li tieniamo fermi qui......li teniamo bloccati la.
Vi terrò informati appena ci saranno svilupppi.
 ;D ;D ;D ;D ;D   
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: Daniele Puccioni - Settembre 09, 2010, 18:39:04 pm
scusate il pessimismo ma non vedo niente di buono, soprattutto perchè manca unità ed interesse nella maggioranza...
Ci sono state reazioni via intranet da parte dei presidenti?
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: Moebius - Settembre 09, 2010, 19:38:03 pm
scusate il pessimismo ma non vedo niente di buono, soprattutto perchè manca unità ed interesse nella maggioranza...
Ci sono state reazioni via intranet da parte dei presidenti?

Nessuna reazione e non credo ve ne saranno considerati i diktat di qualche tempo fa!

Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: gianvi - Settembre 09, 2010, 23:03:57 pm
non sono nemmeno certo che il presidente della mia sezione sia al corrente di tutto ciò e certamente poco gliene frega:l'importante è" restare sul cavallo finchè è vivo quando sarà morto pazienza" ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D

egregio Pierpu è pur vero che i tav devono continuare a fare ciò che sanno fare e sicuramente se affluiranno risorse che perderà l'uits e i tsn niente di più facile che continueranno per la loro strada e scommetto che con più risorse saranno capaci di aumentare ulteriormente i risultati sportivi fin qui realizzati,la mia era semplicemente una battuta per sottolineare la differenza tra chi vuole realizzare e chi si accontenta di spendere facile.
applausi a quelle sezioni che tengono in giusta considerazione gli sportivi,ma il non essere riusciti anche in questa occasione ad avere una sola voce è sintomo che ogni uno bada ai suoi interessi,non esiste un'unica linea di condotta nè verso le altre sezioni nè tantomeno verso l'esterno ed in quanto alle spese sostenute per le gestioni,scusa,sarò capitato male ma porc va   a veder sperperare tanto danaro ed azzerare l'attività sportiva mi fà veramente morire di rabbia >:(
da noi si stava meglio quando si stava peggio
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: pierpu - Settembre 10, 2010, 00:17:29 am
preg.mo gianvi, UITS  e TSN devono curare in egual modo sport ed istituzionalità: per fatto legge, quando non per convincimento profondo.
sta poi ai singoli, ciascuno nelle proprie possibilità, far sì che ciò accada.
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: diamante - Settembre 10, 2010, 12:11:58 pm
preg.mo gianvi, UITS  e TSN devono curare in egual modo sport ed istituzionalità: per fatto legge, quando non per convincimento profondo.
sta poi ai singoli, ciascuno nelle proprie possibilità, far sì che ciò accada.

Senza polemica, ma solo dati di fatto; per l'uits tolta l'incombenza degli atleti di stato e la pubblicazione del calendario delle gare federali e dei risultati, in che maniera curano la divulgazione dello sport?
Scusate per L'O.T.
Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: gunny - Settembre 10, 2010, 20:55:00 pm
scusate il pessimismo ma non vedo niente di buono, soprattutto perchè manca unità ed interesse nella maggioranza...
Ci sono state reazioni via intranet da parte dei presidenti?

degli altri presidenti no... ma del gran capo si!!!  :o

pur cercando di moderare nei toni l'esternazione del presidente di Zevio, conferma in buona sostanza tutte le preoccupazioni del caso... su tutta la linea, mettendo l'accento sul fare da carbonari dei funzionari ministerali  >:(

ma non abbiamo un consigliere appartenente al Miniterno?  :-X
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 10, 2010, 23:45:20 pm
E' un grande ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D

http://img696.imageshack.us/i/intranetobrist1009102.pdf/

Continua così, vai avanti, insisti, sei un mito.

Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: gianvi - Settembre 12, 2010, 09:02:02 am
premesso che non mi sembra così scandaloso lavorare ad agosto e sopratutto se lo si deve fare perche si è mal lavorato prima,mi piacerebbe capire quali sono gli interessi comuni a cui si fà riferimento,sono forse gli interessi degli iscritti alle sezioni tsn?degli appassionati di armi?degli sportivi?
mi sorge il dubbio che vogliano spiegare al presidente Paolo quali siano gli intesessi di un presidente di sezione e quelli di un consiglio uits ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
Citazione
E' un grande ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D

http://img696.imageshack.us/i/intranetobrist1009102.pdf/

Continua così, vai avanti, insisti, sei un mito.

Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 12, 2010, 09:29:30 am
Mahhhh!
Il Presidente federale si preoccupa di giustificarsi del fatto che Paolo gli abbia detto senza mezzi termini che si sono mossi in ritardo.
Poi dei contenuti del comunicato non si è per niente preoccupato.
Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: gianvi - Settembre 12, 2010, 10:27:40 am
oramai sembra una difesa alla "FORTE APACHE" :'(

non facendo partecipi gli iscritti(e purtroppo non si poteva fare altrimenti vista la configurazione dell'istituto tsn ed uits)sul piatto della bilancia il nostro caro Presidente ha potuto mettere ben poca cosa,anzi gli altri hanno potuto far leva sul fatto che a differenza di uits riescono a promuovere lo sport anche senza la certezza delle entrate date dagli obbligati.
le sezioni sono cosa nostra,inteso come meno gente partecipa alla vita sezionale più ci si puo fare i propi comodi e tutto ciò porta a non avere gruppi di persone che si sentono parte dell'associazione ma semplici fruitori che non ritengono di essere parte in causa quando c'è da prendere posizione.
Caro Presidente,tu che vanti per uits l'associazione di migliaia di tesserati,quando ti sei rapportato con loro?ma ti rendi conto che pure con tutta la buona volontà non hai un sistema per interagire con la base?
se pur utile sotto alcuni aspetti avere i filtri delle sezioni con i loro presidenti ed i comitati regionali perchè non rendersi conto che un rapporto diretto,se pur di difficile attuazione,farebbe diventare uits una vera forza a livello nazionale?
altre associazioni,se pur ridotte nei numeri,dimostrando di essere un gruppo riescono a spuntarla in molte diatribe.
forse noi non siamo un'associazione!!! ;D
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: Daniele Puccioni - Settembre 12, 2010, 11:48:00 am
Solo con scopo quasi "provocatorio" o se si vuole per essere in qualche modo più utile, avevo offerto questo spazio e la mia collaborazione per fare da collegamento con la base, ma niente da fare.
Ai tempi delle ultime elezioni, con l'altra cordata non eletta si era già stabilito una sorta di accordo in tal senso.
Per vostra opportuna conoscenza.
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 13, 2010, 12:52:00 pm
Ma qualcuno dell'altra cordata è stato eletto o sono tutti fuori?
Anche un consigliere di minoranza può, se ne ha voglia, mettere all'ordine del giorno l'argomento.
Se gli dicono "No", gli saremmo grati se lo facesse sapere anche all'esterno!
Ciao 
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 15, 2010, 19:01:36 pm
Oggi si è riunita la commissione affari costituzionali e interni della camera.
Domani sapremo qualcosa!!
Speriamo bene :'(
Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: ugone321 - Settembre 15, 2010, 23:08:37 pm
ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 15 settembre 2010. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Alfredo Mantovano.

La seduta comincia alle 14.25.


Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/51/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008, che modifica la direttiva 91/477/CEE del Consiglio, relativa al controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi.
Atto n. 236.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 4 agosto 2010.

Donato BRUNO, presidente, avverte che la V Commissione Bilancio ha espresso il parere di competenza sull'atto in oggetto.

Pierguido VANALLI (LNP), relatore, richiama la relazione illustrativa già svolta sul provvedimento in esame, riservandosi di svolgere ulteriori valutazioni alla luce delle audizioni informali che la Commissione ha previsto di programmare la prossima settimana. In considerazione di ciò, rappresenta al sottosegretario Mantovano l'opportunità di poter disporre di una ulteriore settimana di tempo, dopo lo svolgimento delle suddette audizioni, per l'espressione del parere di competenza della Commissione.

Il sottosegretario Alfredo Mantovano esprime la disponibilità del Governo ad attendere fino alla fine del mese di settembre l'espressione del parere della Commissione, con l'auspicio di poter svolgere un lavoro quanto più possibile condiviso.

Luciano ROSSI (PdL) ringrazia il rappresentante del Governo per la disponibilità manifestata, sottolineando come ci si trovi di fronte ad un tema delicato che necessita di tutti i dovuti approfondimenti da parte della Commissione. Ritiene che, a tal fine, le audizioni programmate per la prossima settimana potranno dare un contributo importante.

Donato BRUNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.35.

Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 16, 2010, 11:30:15 am
Le commissioni coinvolte sono 3 di seguito c'è la V Bilancio :-X
Ha valutato favorevolmente con osservazione.


Schema di decreto legislativo recante attuazione delle direttive
2008/51/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008,
che modifica la direttiva 91/477/CEE del Consiglio, relativa al
controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi.
Atto n. 236.

(Rilievi alla I Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter,
comma 2, del Regolamento, e conclusione - Valutazione favorevole con
osservazione).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto
legislativo.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del
relatore, illustra lo schema di decreto legislativo in esame, adottato
a norma degli articoli 1, comma 3, e 36, della legge comunitaria 2008,
che reca attuazione della direttiva 2008/51/CE, relativa al controllo
dell'acquisizione e della detenzione di armi.
Per quanto attiene ai
profili relativi alla copertura finanziaria del provvedimento, segnala
che sia l'originaria norma di delega - prevista all'articolo 36, commi
2 e 3 della legge comunitaria -, sia lo schema di decreto delegato sono
assistiti da una generale clausola di non onerosità. Pur rilevando che
la relazione tecnica allegata al provvedimento in esame ribadisce
l'assenza di oneri per la finanza pubblica, ritiene, comunque,
opportuno acquisire

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conferma da parte del Governo circa
l'idoneità della predetta clausola a garantire l'effettiva neutralità
finanziaria delle norme. Osserva come tale richiesta appaia altresì
opportuna alla luce di quanto disposto all'articolo 17, comma 7, della
legge 31 dicembre 2009, n. 196, che prevede, tra l'altro, che per le
disposizioni corredate di clausole di neutralità finanziaria, la
relazione tecnica riporti i dati e gli elementi idonei a suffragare
l'ipotesi di invarianza degli effetti sui saldi di finanza pubblica,
anche attraverso l'indicazione dell'entità delle risorse già esistenti
e delle somme già stanziate in bilancio, utilizzabili per le finalità
indicate dalle disposizioni medesime. In particolare, a suo avviso
andrebbe confermato che le amministrazioni pubbliche interessate, alla
luce dei compiti previsti dal testo, siano in grado di assicurarne
l'espletamento nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a
legislazione vigente e che l'utilizzo, per l'identificazione e la
tracciabilità di armi e munizioni, del sistema informatico «G.E.A.»,
già individuato presso il Ministero dell'interno per la tracciabilità
degli esplosivi e degli articoli pirotecnici, non necessiti di
eventuali misure di implementazione, suscettibili di comportare oneri
aggiuntivi a carico dell'amministrazione interessata. Ritiene inoltre
che vada acquisita una conferma da parte del Governo circa la
possibilità che gli ulteriori adempimenti previsti - tra cui lo scambio
protetto dei dati informatizzati tra il Servizio sanitario nazionale e
le forze dell'ordine previsto dall'articolo 6, comma 2, dello schema -
siano espletati con le risorse attualmente disponibili, senza quindi
oneri aggiuntivi per la finanza pubblica.

Il sottosegretario Luigi
CASERO rappresenta di non avere osservazioni da formulare sul testo del
provvedimento. In riferimento, invece, ai rilievi formulati dal
presidente, in sostituzione del relatore, precisa quanto segue. In
merito alla richiesta concernente la rassicurazione che il sistema
informatico G.E.A., evidenzia preliminarmente che le imprese
utilizzatrici di tale sistema, già previsto dall'articolo 3 del decreto
legislativo 25 gennaio 2010, n. 8, assumono a proprio carico le spese
di funzionamento. Relativamente alla conferma che le Amministrazioni
interessate espleteranno le attività derivanti dal decreto e gli
ulteriori adempimenti previsti con le risorse finanziarie disponibili,
rileva che nelle relazioni allegate al testo è stata data contezza
dell'assenza di onerosità del provvedimento. Con riferimento alla
tracciabilità di armi e munizioni, di cui agli articoli 5, comma 1,
lettere g) e m), e 6, comma 3, dello schema, relativamente
all'utilizzazione del sistema informatico previsto, rappresenta, oltre
a quanto già contenuto nella relazione tecnica allo schema di decreto,
che è già in uso un programma applicativo, il sistema di cooperazione
fra i cittadini e l'Amministrazione della pubblica sicurezza, per la
trattazione di tutti i procedimenti amministrativi inerenti le armi e
gli esplosivi, la cui manutenzione è assicurata mediante l'utilizzo di
fondi ordinari finalizzati al complessivo processo di informatizzazione
del Dipartimento della pubblica sicurezza. Conferma, pertanto, che il
sistema informatico «G.E.A.»del Ministero dell'interno non necessita di
alcuna misura di implementazione di carattere finanziario per
l'identificazione e al tracciabilità di armi e munizioni, di cui agli
articoli 5, comma 1, lettere g) e m), e 6, comma 3, dello schema di
decreto legislativo. Sottolinea che, per quanto riguarda i riflessi
finanziari, il ricorso al predetto sistema informatico rappresenta
un'ulteriore estensione applicativa, analoga a quella già prevista
dall'articolo 13 del decreto legislativo 4 aprile 2010, n. 58, in
materia di identificazione univoca e tracciabilità degli articoli
pirotecnici, con riferimento al sistema di tracciabilità degli
esplosivi, di cui al richiamato articolo 3 del decreto legislativo n. 8
del 2010. Con riferimento allo scambio protetto dei dati tra il
Servizio sanitario nazionale e le forze dell'ordine, di cui
all'articolo 6, comma 2, dello schema, precisa che, per gli aspetti di
funzionalità del sistema di competenza di questo Ministero, tale
scambio sarà realizzato attraverso il ri

Pag. 34

corso agli ordinari
stanziamenti di bilancio, finalizzati all'attuazione
dell'informatizzazione degli uffici della pubblica amministrazione e
che non hanno destinazione specifica.

Massimo POLLEDRI (LNP) osserva
che la disposizione di cui all'articolo 13-bis della legge n. 110 del
1975, introdotta dall'articolo 5, comma 1, lettera h), in materia di
immissione sul mercato delle armi provenienti da scorte governative,
dovrebbe essere integrata con la previsione di due ulteriori categorie
di armi da immettere in commercio. In particolare, ritiene che
andrebbero incluse le armi storiche sequestrate, che potrebbero essere
di interesse per collezionisti disposti a pagare anche cifre rilevanti
per acquistarle e le armi storiche per le quali la medesima legge del
1975 consentiva la trasmissione solo ai figli dei proprietari. Propone
quindi di inserire un'apposita osservazione sul punto.

Giancarlo
GIORGETTI, presidente, formula, in sostituzione del relatore la
seguente proposta:

«La V Commissione Bilancio, tesoro e
programmazione,
esaminato, per quanto di competenza, ai sensi
dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di decreto
legislativo recante attuazione delle direttive 2008/51/CE del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008, che modifica la
direttiva 91/477/CEE del Consiglio, relativa al controllo
dell'acquisizione e della detenzione di armi (atto n. 236);
preso atto
dei chiarimenti forniti dal Governo, secondo il quale:
il sistema
informatico G.E.A. istituito, presso il Ministero dell'interno, per la
rintracciabilità degli esplosivi e degli articoli pirotecnici non
necessita di alcuna misura di implementazione ai fini dell'attuazione
delle disposizioni degli articoli 5, comma 1, lettere g) e m) e 6,
comma 3, dello schema di decreto legislativo;
allo scambio protetto dei
dati informatizzati tra il Servizio sanitario nazionale e le Forze
dell'ordine di cui all'articolo 6, comma 2 del suddetto schema, potrà
provvedersi con gli ordinari stanziamenti di bilancio e, quindi, senza
oneri aggiuntivi per la finanza pubblica.

VALUTA FAVOREVOLMENTE

lo
schema di decreto legislativo, con la seguente osservazione:
valuti la
Commissione di merito l'opportunità di prevedere che le armi storiche e
quelle oggetto di sequestro possano essere cedute ai soggetti muniti di
apposita licenza che ne facciano richiesta in deroga alle disposizioni
in materia».

La Commissione approva la proposta formulata dal
presidente in sostituzione del relatore.

La seduta termina alle 15.05.
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 16, 2010, 11:38:42 am
PUBBLICATO SUL SITO FISAT

Mi spiace ma proprio non resisto. Mi riferisco ad un paio di comunicazioni ufficiali che UITS sta diramando in questi giorni ai tiratori e ai Presidenti delle Sezioni (meglio tardi che mai) in cui:


   1.      -si “smentisce” FISAT che la rimprovera di essere stata inerte (infatti non lo abbiamo detto, abbiamo detto che ha lavorato....anche troppo, specie il suo “Consigliere Speciale”, l’operosissimo Dr. Aliquò già del Ministero dell’Interno)

   2.      -esprime preoccupazione che l’obbligo di licenza del Questore si estenda anche ai poligoni UITS (.... in toscana dicono che il male voluto non é mai troppo)

   3.      -ed ora arriva la parte agghiacciante: la lettera dice chiaramente che siccome la Legge non si occupava di poligoni UITS non hanno avuto nulla da eccepire (neanche sulla ricarica di cui loro sono gli unici autorizzati a fare i corsi, forse pensano che non sappiamo leggere) salvo poi vedere il vero testo del Decreto presentato
alle Camere (che se non fosse stato per FISAT e per la Lega sarebbe rimasto UN SEGRETO) ed hanno visto che la catastrofe auspicata sui soli poligoni privati sarebbe caduta in capo anche a quelli UITS e che si
“sarebbe aperto un nuovo fronte di poligoni abilitati all’addestramento non si sa con quali regole sia di agibilità che di addestramento” (al che evidentemente, al rientro dalle meritate ferie, sono andati “nei pazzi”).

   4.      -chiede a tutti di segnalare al Presidente o al Segretario Generale - quello che nell’articolo dell’Espresso “Italia Armata” non esitava a massacrare i poligoni privati dicendo che sono frequentati da delinquenti e controllati da nessuno (lo trovate qui) - di segnalare eventuali referenti politici locali cui far arrivare la voce del Tiro a Segno (nella speranza che non dica scemenze).


UITS
sta facendo progressi (anche con un pizzico di attivismo politico).

MA
NON CI BASTA. Non ci basta perché UITS ci deve spiegare perché - se come sembra, sapeva del Decreto - non ha divulgato nulla sino al 3 Settembre, neanche ai presidenti di Sezione cui ora chiede riferimenti
di politici cui far sentire “la voce del Tiro a Segno”.

Io una vaga idea ce l’ho ed il motivo é lo stesso per cui non lo ha fatto nessuna associazione tranne FISAT.

Sono comunque soddisfatto dai progressi fatti.

Che però non bastano. Pur apprezzando lo sforzo di UITS che coi propri iscritti potrebbe avere il potere di scegliersi i politici di riferimento invece di genuflettersi regolarmente davanti ad essi, i suoi dirigenti continuano a non capire che se non cesseranno questa politica di miope egemonia finiranno per essere i primi a cadere sotto i colpi degli antiarmi. Perché gli antiarmi le armi le odiano tutte, anche quelle degli olimpici e cercare di deviare le loro mire sulle associazioni degli altri non farà che renderli più forti. Gli avversari vanno combattuti e non adulati sperando che non ci aggrediscano magari facendoli consiglieri dell’UITS, perché il potere non é mai bonario verso nessuno, tantomeno con gli si asservisce.

Sia chiaro che nessuno ce l’ha con UITS perché io ho imparato a sparare in una Sezione UITS e so la fatica che le Sezioni fanno per chiudere il mese in pari quando ci riescono, ma una UITS così non serve a nessuno neanche a se stessa.


Posso solo sperare che un giorno i suoi dirigenti capiscano l’importanza della nostra battaglia e si uniscano a noi una volta tanto senza speranze di privilegio o di monopolio.


Concludo con una massima quanto mai adatta al momento attuale:
“Coloro che scambiano la propria libertà in cambio di sicurezza non meritano la prima e finiranno per
perdere anche la seconda”. Thomas Jefferson


Mar. Ca. CC. Simone Ciucchi - Pres. FISAT  (che non pubblica le lettere per ora ma non esiterà a farlo se sfidato
pubblicamente)

CLAMOROSO: L’UITS prova a smentire FISAT (MA NEL FARLO CI DA’ RAGIONE)
================================================================================

Chi lancerà la sfida?

Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 16, 2010, 17:28:42 pm
Il giorno 21 ci saranno le audizioni in commissione grazie all'intervento magistrale di Luciano Rossi:

Luciano ROSSI
(PdL) ringrazia il rappresentante del Governo per la disponibilità
manifestata, sottolineando come ci si trovi di fronte ad un tema
delicato che necessita di tutti i dovuti approfondimenti da parte
della
Commissione. Ritiene che, a tal fine, le audizioni programmate per
la
prossima settimana potranno dare un contributo importante.


Scusate ma i nostri sono stati invitati?
La cosa che mi va stretta è che noi apparteniamo all'Ente Pubblico, maestoso e magnifico ma da quanto si comprende, Fitav e il suo Presidente fanno la parte del leone.
Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: gunny - Settembre 16, 2010, 18:31:29 pm
...
Scusate ma i nostri sono stati invitati?
La cosa che mi va stretta è che noi apparteniamo all'Ente Pubblico, maestoso e magnifico ma da quanto si comprende, Fitav e il suo Presidente fanno la parte del leone.
Ciao

infatti ci mangeranno in un sol boccone!!!  :o
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: Daniele Puccioni - Settembre 17, 2010, 10:24:47 am
Credo che il peso delle medaglie abbia buon gioco anche in questo settore...
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: Moebius - Settembre 17, 2010, 11:15:51 am
Il giorno 21 ci saranno le audizioni in commissione grazie all'intervento magistrale di Luciano Rossi:

Luciano ROSSI
(PdL) ringrazia il rappresentante del Governo per la disponibilità
manifestata, sottolineando come ci si trovi di fronte ad un tema
delicato che necessita di tutti i dovuti approfondimenti da parte
della
Commissione. Ritiene che, a tal fine, le audizioni programmate per
la
prossima settimana potranno dare un contributo importante.


Scusate ma i nostri sono stati invitati?
La cosa che mi va stretta è che noi apparteniamo all'Ente Pubblico, maestoso e magnifico ma da quanto si comprende, Fitav e il suo Presidente fanno la parte del leone.
Ciao

Dimentichi che Luciano Rossi è Parlamentare?!?
Probabilmente farà parte della Commissione Bilancio.
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 18, 2010, 12:44:16 pm
Pubblicato sul sito FISAT

http://www.campagnafisat.it/www.campagnafisat.it/Campagna_FISAT.html

Con noi e contro di noi: ultime battute della battaglia FISAT contro il decreto infame

Vi riporto le ultime notizie dal fronte della battaglia di FISAT contro il decreto di recepimento della Direttiva Europea 2008/51/CE che nella forma attuale ucciderà poligoni provati, ricarica, softair.
Direi che sicuramente dalla nostra parte vi sono gli interventi del Sen. Bodega e dell’On. Vanalli che ancora una volta hanno raccomandato di sentire i pareri degli esperti che saranno sentiti la prossima settimana (tra cui il vicepresidente di FISAT che interverrà). Mi corre l’obbligo di segnalare anche l’intervento della Senatrice Marilena Adamo (PD) che “ ...conclude, riservandosi di valutare la proposta di parere che sarà avanzata dal relatore e sottolineando l'opportunità di riconsiderare la disciplina delle agenzie di vigilanza private, tenuto conto che alcuni recenti episodi di cronaca hanno fatto emergere fenomeni di collusione con la criminalità organizzata....”
Nel frattempo fonti ben informate vogliono il Presidente UITS Obrist ricevuto dal senatore Bianconi (PDL) che gli avrebbe detto che “sulla ricarica non si torna indietro”. Anche qui sappiamo come regolarci col voto alle prossime elezioni; immaginiamo che il presidente Obrist lo abbia “scongiurato” di ripensarci ma già filtrano le prime indiscrezioni su come saranno i corsi UITS ;corso solo teorico (e ci mancherebbe altro cosa ti insegna di ricarica uno che spara col 22 o con l’aria compressa ?) ed esamino finale semplice semplice ; rimane lo scoglio della licenza in Questura che sarà difficile da raggiungere come la cima dell’Everest.
Siamo certi che i cittadini italiani appassionati di armi alle prossime sapranno punire PDL e PD che non hanno esitato a mettersi d’accordo per la compressione dei loro diritti premiando quei partiti che ci hanno ascoltato e ricevuto.


Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: gianvi - Settembre 18, 2010, 17:38:27 pm
scusate ma c'è una cosa che non capisco:volete vedere che qualcuno ha trovato il modo per spillarci un altro pò di soldini?
gli eventuali corsi di ricarica con il relativo attestato lo dovranno emettere le sezioni tsn? ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D

forse l'uits sta gia' organizzando corsi per la formazione dei tecnici di ricarica ;D ;D ;D
perchè se così non fosse nella mia sezione avrei paura a seguire gli insegnamenti sulla ricarica fatti da chicchessia e magari visto  chi è in possesso di altri titoli e come li applica resterei comunque con il dubbio anche se avessero partecipato ad eventuali corsi uits :o :o :o :o :o
ops ;) ho come l'impressione che se ci fossero persone intelligenti a mettere mano sul decreto niente di più facile che l'abilitazione all'uso delle armi la debba rilasciare il poligono idoneo alle varie specialità:porto d'armi uso caccia/campi di tiro a volo,  ricarica -tiro operativo/campi di tiro dinamico,  uso sportivo/tsn-tiro dinamico ;D

p.s.
tempo fà un consigliere inviso al presidente ma molto bravo per quanto concerne tecnica di tiro,ricarica ed altro ancora ,propose un corso di ricarica in sezione,magari utilizzando farina al posto della polvere da sparo,il presidente colse l'occasione per dirgli che non capiva nulla e che l'insegnamento della ricarica era vietato nei tsn,tutto ciò pur avendogli detto che in altre sezioni facevano corsi obbligatori a chi voleva sparare munizioni ricaricate.
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: diamante - Settembre 18, 2010, 22:49:30 pm
ops  ho come l'impressione che se ci fossero persone intelligenti a mettere mano sul decreto niente di più facile che l'abilitazione all'uso delle armi la debba rilasciare il poligono idoneo alle varie specialità:porto d'armi uso caccia/campi di tiro a volo,  ricarica -tiro operativo/campi di tiro dinamico,  uso sportivo/tsn-tiro dinamico

Se dovesse avverarsi, è una mia impressione, ciò che l'amico Gianvi dice, molti tsn, che già tirano a campare,...chiuderanno.

Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 18, 2010, 22:56:56 pm

Se dovesse avverarsi, è una mia impressione, ciò che l'amico Gianvi dice, molti tsn, che già tirano a campare,...chiuderanno.

Ciao


Ed a chi dovranno ringraziare?
Secondo me all'ente pubblico che da le medagliette ai componenti della minoranza che tace, acconsente e non tutela le sezioni!
Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: gianvi - Settembre 19, 2010, 07:41:17 am
immaginiamo per un attimo che venisse tolto alle sez tsn la condizione di predominio incontrastabile in cui versano e che altre realtà riescano a togliergli una fetta degli obbligati è a questo punto che si verificherebbe una condizione di libero mercato,perchè è di un mercato che stiamo parlando con la differenza che le altre associazioni aprono e vivono con la loro capacità di fare cassa(quindi hanno bisogno di frequentatori e danno ampia disponibilità ai suddetti)le sez vivono con i soldi degli obbligati per legge alla frequenza, ed in molti casi,tutto il resto procura loro "fastidio".

é troppo semplice spendere i soldi facili,bisognerebbe prima sudarseli ;D ;D ;D

Caro Mimmo,quando parli del libro e delle spese sostenute non fai nientaltro che descrivere un uso comune dei fondi societari:in federazione c'è bisogno di acquisire voti e amici nelle sezioni si fanno i lavori più disparati pur di spendere quattrini e così poterne stornare una parte in modo più o meno chiaro.

a cosa serve realizzare strutture se si fanno fuggire gli usufruitori?
ma a spendere soldi con ditte compiacenti ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: Moebius - Settembre 20, 2010, 10:41:11 am
immaginiamo per un attimo che venisse tolto alle sez tsn la condizione di predominio incontrastabile in cui versano e che altre realtà riescano a togliergli una fetta degli obbligati è a questo punto che si verificherebbe una condizione di libero mercato,perchè è di un mercato che stiamo parlando con la differenza che le altre associazioni aprono e vivono con la loro capacità di fare cassa(quindi hanno bisogno di frequentatori e danno ampia disponibilità ai suddetti)le sez vivono con i soldi degli obbligati per legge alla frequenza, ed in molti casi,tutto il resto procura loro "fastidio".

é troppo semplice spendere i soldi facili,bisognerebbe prima sudarseli ;D ;D ;D

CUT....


Come diceva il grande Nino Manfredi "fusse che fusse la volta bona"... caro Gianvi, forse qualcuno si strapperà le vesti, ma la maggior parte "riconvertirebbe" cum summo gaudio! E a fare attività "olimpica" rimarranno solo ed esclusivamente gli stipendiati della GdF, dei CC ecc..
Non conosco la "tua" realtà, ma, almeno nel mio caso, non si campa di obbligati...anzi..
 
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: gianvi - Settembre 20, 2010, 14:45:56 pm
Caro Moebius, parlo di una realtà che da zero ,ma veramente zero, si è realizzato 5 postazioni a 25mt,plesso uffici più stanze da dedicare alle funzioni più disparate,poligono a 10mt di oltre 12linee e tutto ciò pagato con i soldi degli obbligati ed il lavoro dei volontari in soli 3/4 anni.
realtà che girano oltre i 200.000 euri anno e che avrebbero consentito la piena realizzazione di strutture e progetto sportivo, portato avanti anche quando non esisteva la sezione se non che sulla carta,ora per terminare un budello per i 50mt (in buona parte già realizzato)sono passati più di tre anni(ed il progetto era già approvato)in alcune sezioni non ci sono soldi che bastano ;D ;D vige la cattiva abitudine che la cosa comune non ha padroni e chi spende i soldi non lo devi controllare.
se si fosse continuato ad operare con giustezza non si sarebbero buttati soldi con stipendi veramente inutili ;D ;D ;D
poi non credo che se si abilitano al rilascio di idoneità anche le altre realtà del tiro cambierà molto per la maggior parte delle sezioni,semmai perderanno quelle sez che non sapendosi rapportare con l'utenza vedranno sparire la fonte certa del loro sostentamento e visto che chi opera in codesto modo certamente ha pochi appassionati tra gli iscritti sarà inevitabile l'affondamento della bagnarola.
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: diamante - Settembre 20, 2010, 16:49:32 pm
[E a fare attività "olimpica" rimarranno solo ed esclusivamente gli stipendiati della GdF, dei CC ecc.. 

 e  la parte restante degli atleti saranno solo un numero.

Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: gianvi - Settembre 21, 2010, 13:21:56 pm
gia lo siamo un numero >:(
lo zero ;D ;D
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: diamante - Settembre 21, 2010, 14:38:45 pm
gia lo siamo un numero >:(
lo zero ;D ;D
Non ho mai avuto dubbi!
Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 21, 2010, 14:38:45 pm
NEWS UITS

Audizione UITS in Parlamento


News del 21/09/2010
Il 21 settembre 2010, presso la 1^ Commisione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, la UITS sarà sentita in merito allo schema di decreto per l'attuazione della direttiva comunitaria 2008/51/CE relativa al controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi.

 :-X :-X :-X :-X :-X :-X :-X :-X :-X :-X :-X :-X :-X :-X :-X :-X :-X
Da domani, cliccando sul link dovremmo trovare il resoconto dell'audizione.
Ciao


http://www.camera.it/202 :'(
 
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 21, 2010, 17:19:54 pm
Roma, 21 settembre 2010


IL COMPARTO SPORTIVO – VENATORIO UNITO PER UNA LEGGE GIUSTA


L’Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni (ANPAM), il Consorzio Armaioli Italiani, l’Assoarmieri, la Federazione Italiana Tiro a Volo (FITAV), L’Unione Italiana Tiro a Segno (UITS) l’Associazione Nazionale Poligoni Privati (ANPP), la Federazione Italiana della Caccia (FIDC) e l’Enalcaccia, hanno partecipato oggi all’Audizione presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, impegnata ad emanare un parere consultivo sullo schema di adozione del decreto legislativo di attuazione della direttiva 2008/51/CE, che modifica la direttiva 91/477/CEE, relativa al controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi. In quella sede sono state illustrate le criticità ancora contenute nel testo e sono state presentate puntuali proposte al fine di eliminarle, adottando una legislazione più giusta ed equilibrata, armonizzata con gli altri paesi membri, che favorisca l’integrazione comunitaria e la libera circolazione nello spazio europeo.

Tutte le organizzazioni audite si sono schierate, tra l'altro, contro l’adozione dell’autorizzazione alla ricarica domestica delle munizioni, contro il divieto delle armi corte in calibro 9x19 Parabellum, contro la previsione della figura dell’intermediario di armi civili, contro l’eccessivo aggravio delle sanzioni per la violazione delle norme relative alle armi e si sono dichiarate preoccupate per l’eccessiva discrezionalità che lo schema concede al Governo e al Ministero dell’interno per l’emanazione delle normativa di attuazione.

Le organizzazioni interessate vigileranno, anche nelle successive fasi del procedimento di adozione del decreto, affinché l’attenzione sulle problematiche esposte non venga meno.

 

L’UFFICIO STAMPA ANPAM
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: diamante - Settembre 21, 2010, 21:57:28 pm
NEWS DA ARMI E TIRO


Decreto legislativo, l'audizione di oggi

Si è svolta oggi, presso la commissione affari istituzionali della  camera dei deputati, l’audizione informale e contestuale dei  rappresentanti di associazioni di imprese operanti nel settore e di organizzazioni interessate alla disciplina oggetto dello schema  legislativo recante attuazione della direttiva 2008/51/Ce del  parlamento europeo e del consiglio, del 21 maggio 2008, che modifica la  direttiva 91/477/Ce del consiglio, relativa la controllo dell’acquisizione e della detenzione di armi (atto n° 236). Erano presenti e hanno parlato: Ranieri De Maria (Anpam), Mauro Vignola (Anpp), Edgardo  Fegro (Assoarmieri), Pierangelo Pedersoli (Cab), Livio Alessio (Fidc),
Gianfranco Manfredini (Fisat), Nicola Miriano (Fitav), Giuseppe Evola  (Enalcaccia-Face), Ernfried Obrist (Uits).

I presenti hanno sviscerato tutti gli elementi penalizzanti e inutili della bozza di decreto. Il  relatore Pierguido Vanalli (verdi) ha ringraziato per i contributi,  alcuni dei quali già oggetto di valutazione da parte del ministero, e rassicurato sul recepimento delle aspettative. Il deputato Carlo Nola  (pdl) ha sottolineato una delle tante incongruenze e sul quale il  ministero non ha saputo fornire risposta: la definizione di munizioni  "per pistola". Manfredini di Fisat ha ringraziato per il tempo concesso per spiegare le ragioni dei cittadini onesti, appassionati di armi,  sulla bozza di decreto che prevede decine di disposizioni che nulla  hanno a che vedere con la Direttiva europea. Ha poi ricordato che quando le armi saranno completamente vietate solo i criminali potranno possederle...
Ecco le principali contestazioni mosse alla bozza di  decreto e, in fondo alla pagina, il link al comunicato stampa pubblicato dall'Anpam.

Intermediario d’armi
Figura la cui  introduzione si spiega solo con l’errata traduzione del termine inglese "broker" e che trova riferimento esclusivamente con le armi militari (non a caso "weapon").

Strumenti riproducenti armi

All’articolo 5

della bozza di decreto si introduce il concetto di "strumenti  riproducenti armi". In questa categoria si trovano quelli che oggi sono  considerati giocattoli per il Soft air e le scacciacani, assolutamente
di libera vendita. Si prevede ora l’obbligo di "rimpicciolirle" del 20 per cento rispetto agli originali e per le soft air che non abbiano  parti in metallo. Il Soft air è praticato in Italia da alcune centinaia
di migliaia di persone, riconosciuto dallo Csen-Coni, le air soft gun  impiegate sono per la maggior parte importate e hanno parti essenziali in metallo per sparare pallini in plastica che risultano del tutto innocui. È un gioco di simulazione che prevede che tali giocattoli debbano pur rappresentare armi. La limitazione che si vuole introdurre si trasformerà in un divieto totale perché renderà impossibile la reperibilità sul territorio italiano di tali giocattoli perché i produttori esteri non fabbricheranno mai repliche per il solo mercato italiano. L’Italia è invece produttrice delle cosiddette scacciacani, in circa 300 mila esemplari all’anno e la limitazione imporrebbe oneri
significativi ai loro danni. Senza contare che la limitazione proposta non è in sintonia con la direttiva europea che all’articolo 4 introduce soltanto il concetto di armi trasformate o trasformabili e raccomanda solo che tali oggetti siano inseriti nella definizione di arma da fuoco.

Munizioni e ricarica

All’articolo 2 comma 1 si sottomettono palle, inneschi e bossoli alla stessa regolamentazione riservata alla polvere da sparo e alle munizioni complete. Solo queste attualmente sono sottoposte ad autorizzazione di polizia, mentre palle, inneschi e bossoli sono di libera vendita e detenzione semplicemente perché inutili per il confezionamento casalingo delle munizioni senza polvere da sparo. Anche dal punto di vista criminale la ricarica è fenomeno praticamente inesistente, perché richiede competenza tecnica, mentre è più facile l’approvvigionamento di munizioni complete nei Paesi dell’Est Europa. La direttiva europea lascia liberi gli Stati membri di seguire le proprie impostazioni. Anche l’istituzione di licenza per l’attività della ricarica, come vorrebbe la bozza di decreto, è contraria alla direttiva europea che, anzi, ritiene opportuno e semplice che le autorizzazioni di acquisizione e detenzione di un’arma da fuoco siano quanto più possibile oggetto di un unico procedimento amministrativo. In Italia è già così: solo chi ha licenza può acquistare polvere da sparo necessaria per ricaricare, e la detenzione deve essere denunciata al pari di quella delle munizioni complete. Le Federazioni di tiro riconosciute, poi, hanno competenze sportive e, di più, non si occupano di discipline di tiro che impieghino armi per le quali si ricaricano le cartucce.

Parti fondamentali di armi

Ancora l’articolo 5 impone che non sia possibile sostituire la parte su cui è stata apposta la marcatura anche qualora divenga inservibile per rottura o usura. La direttiva europea determina quale sia la parte fondamentale (la cui distruzione renderebbe l’arma inutilizzabile), ma non prevede certo che non possa essere sostituita in modo legale e "tracciabile" come avviene spesso a opera di armaioli con licenza. Il divieto imporrebbe la rinuncia definitiva ad armi anche di elevato valore storico o commerciale e sarebbe un limite eccessivo all’attività degli armaioli riparatori.

Licenze

Lo schema prevede un eccesso di discrezionalità per la regolamentazione della custodia delle armi,
nonché l’emanazione di una nuova legge per i requisiti psicofisici che sono già stringenti. È assurdo e troppo restrittivo prevedere che la licenza di collezione, oggi permanente, debba essere rinnovata ogni tre anni. E così che per il Nulla osta sia prevista un’indagine medico-legale ogni 6 anni, quando oggi non c’è alcuna previsione.

Armieri
La direttiva non impone l’obbligo della tenuta dei registri su strumenti informatici, cosa che invece fa lo schema di decreto, la direttiva riserva invece questo obbligo all’Autorità dello Stato. Non
ha alcun senso obbligare l’armaiolo a conservare i registri fino a cinquant’anni dalla chiusura, dovendo già consegnarli in quel momento. La realtà commerciale in Italia vede spesso piccole ditte a conduzione famigliare che faticano a sbarcare il proverbiale lunario.

9 parabellum

Ancora l’articolo 5 viola gravemente il principio di uguaglianza tra i cittadini stabilito dall’articolo 3 della costituzione. In pratica da un lato vieta definitivamente ai cittadini il possesso di armi in calibro 9x19 parabellum, riservandolo a forze di polizia e militari, dall’altro lo assoggetta al regime di vigilanza attenuato riservato alle armi consentite solo quando tali armi debbano essere esportate. Se il calibro è considerato comune e non da guerra (come è nella maggior parte del mondo e come è già, in Italia, per le armi a rotazione) deve essere tale per tutti i cittadini. Tra l’altro l’Italia è il terzo Paese al mondo come pratica del Tiro dinamico, per la quale la maggior parte dei tiratori impiega il 9x19 parabellum.

Laser

Ancora l’articolo 5 prevede che i laser classe 3A siano oggetti atti a offendere. Ciò non è corretto in quanto anche la normativa europea Cei En 60825 ha individuato una lesività di tali laser esclusivamente "se il loro fascio viene osservato tramite strumenti di amplificazione". È un fatto che tali strumenti, che verrebbero messi al bando così come gli indicatori per le conferenze, sono quelli utilizzati per il puntamento delle armi.

Avviso al coniuge

L’articolo 3 della bozza prevede l’avviso al coniuge e ai famigliari conviventi maggiorenni del rilascio di licenze in materie di armi da fuoco. Ciò non è previsto dalla direttiva e inutile, atteso che empiricamente si fatica a immaginare un caso in cui un convivente di appassionato non sappia che questi detiene o colleziona armi da fuoco.

Poligoni privati

L’assoggettamento dei poligoni privati a licenza del sindaco è procedura di inutile aggravio burocratico perché già adesso è quello che succede per le innumerevoli gare di tiro per cacciatori che si svolgono da decenni sull’arco alpino e in Appennino e spesso valgono anche  come verifica della capacità tecnica dei cacciatori di selezione. Gli altri poligoni privati "ufficiali" sono già assoggettati a licenze di pubblica sicurezza e già molto vigilati in quanto non se ne consente l’accesso a chi non è munito di licenza di Porto d’armi, perlopiù non hanno deposito di armi o munizioni e la quasi totalità è frequentata se non gestita da agenti delle forze di polizia. I criminali preferiscono senz’altro utilizzare aree completamente disabitate.
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Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 22, 2010, 09:03:20 am
Mahhh....molto strano che un ente pubblico si faccia rappresentare dall'anpam la rappresentanza delle associazioni di categoria da confindustria.
Uits forse ha dimenticato che è Ente pubblico?
Il Presidente voleva leggere una relazione di otto pagine, sembra che l'abbiano fermato alla prima anche perchè si è soffermato su leggi in via d'abrogazione e sulla 286, forse non ha compreso che le certificazioni sono del CONI e ce le dobbiamo dividere con fitav e FITDS su licenza.
Si vocifera anche di un nuovo rischio soppressione ed è pure logico.
Il Coni si prende le certificazioni in accordo con il Ministero e ogni federazione fa le sue, chiaramente il Coni si fortifica da eventuali attacchi che gli vogliono togliere lo status di ente pubblico e nel frattempo lo fa perdere alla nostra federazione che tanto si è raccomandata per restare tale dopo la finanziaria di Prodi.
Il nostro Presidente ha abbracciato un deputato trapanese del PDL, forse una svista, ma i giochi sono fatti e le sezioni dovranno prendere la licenza!
Ciao ;D ;D ;D ;D
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: diamante - Settembre 22, 2010, 15:15:14 pm
 Dalla I COMMISSIONE PERMANENTE,
leggete:

http://img843.imageshack.us/img843/7306/aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.pdf

Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: Moebius - Settembre 22, 2010, 17:51:02 pm
Dalla lettura capisco che hanno audito e poi hanno di nuovo rinviato.
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 23, 2010, 15:52:35 pm
Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/51/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008, che modifica la direttiva 91/477/CEE del Consiglio, relativa al controllo dell'acquisizione e della detenzione di armi.
Atto n. 236.
(Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 21 settembre 2010.
Donato BRUNO, presidente, ricorda che nella giornata di ieri la Commissione ha ascoltato in audizione i rappresentanti delle diverse associazioni di categoria interessate dal provvedimento e che il parere al Governo dovrà essere espresso, secondo quanto convenuto con il Governo stesso, entro giovedì 30 settembre.
Carlo NOLA (PdL) rileva come i rappresentanti delle diverse associazioni di imprese produttrici e di utilizzatori di armi per usi sportivi ascoltate nella giornata di ieri abbiano manifestato l'impressione che lo schema di decreto in esame nasconda un intento punitivo nei loro confronti. Si tratta senza dubbio di un'impressione priva di fondamento e per questo invita il Governo a rivedere le disposizioni del provvedimento che determinano a carico dei destinatari appesantimenti burocratici non giustificati dalla finalità della direttiva europea, che è quella di incrementare la sicurezza pubblica e di limitare i rischi derivanti dall'uso illegale delle armi.
In particolare, ritiene necessario rivedere l'articolo 3, comma 1, lettera g) dello schema di decreto, che assoggetta l'attività di ricarica delle munizioni all'obbligo di acquisizione di uno specifico provvedimento abilitativo: premesso infatti che si tratta di un'attività che quasi tutti coloro che impiegano armi per usi sportivi compiono da sé, imporre l'acquisizione di una licenza per la ricarica di munizioni a soggetti che sono già in possesso di titoli abilitativi per l'uso delle armi e che hanno quindi comprovata dimestichezza con le munizioni, appare non solo inutile, ma vessatorio; senza contare poi che la materia degli esplosivi non è oggetto della direttiva che il decreto legislativo è chiamato a recepire.
Richiamato quindi l'articolo 5, comma 1, lettera f), che vieta la sostituzione della parte, compresa la canna, su cui è apposta la marcatura, anche qualora inservibile per rottura o usura, fa presente che - come sa chiunque abbia una dimestichezza anche solo superficiale con le armi da fuoco - la canna è una parte normalmente soggetta ad usura e quindi bisognosa di sostituzione periodica; la sostituzione della canna è peraltro una pratica già regolamentata dalle normative vigenti al fine di assicurare la sicurezza dell'arma.
Quanto all'articolo 5, comma 1, lettera c), che impone di ridurre del 20 per cento le dimensioni degli strumenti riproducenti armi, comprese le scacciacani, e vieta l'utilizzo di metalli per le parti essenziali dei soft-air, fa presente che si tratta di disposizioni che, senza un'apprezzabile utilità in termini di incremento della sicurezza pubblica, minacciano di distruggere le imprese italiane che producono questo genere di merci, le quali sono destinate per la grande maggioranza all'esportazione: scacciacani ridotte del 20 per cento rispetto agli originali che imitano sarebbero infatti prive di interesse e il mercato si rivolgerebbe quindi a produttori di altri paesi; lo stesso dicasi per i soft-air, dal momento che sul mercato mondiale i più apprezzati e ricercati sono proprio quelli che contengono parti in metallo.
Un'altra disposizione che ritiene necessario rivedere è l'articolo 6, comma 7, che prevede che per i fucili da caccia in grado di incamerare le munizioni delle armi corte non si possano detenere più di duecento cartucce cariche.
Parimenti, occorre a suo avviso rivedere la previsione dell'obbligo di licenza per l'esercizio dell'attività di intermediario nel settore delle armi. Premesso che il testo inglese della direttiva parla di broker, ossia più propriamente «mediatore», e di weapons, ossia di armi militari, va detto


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che non ha senso assoggettare all'obbligo di licenza anche il semplice rappresentante di commercio che propone o tratta la vendita di partite di armi per usi civili. Parimenti insensato, a suo avviso, è l'obbligo di licenza per il vettore che trasporti parti di arma.
Infine, ritiene necessario rivedere l'articolo 3, comma 1, lettera i), che prevede l'acquisizione della licenza del questore anche per i poligoni abilitati ai sensi della vigente normativa all'addestramento al tiro: si tratta infatti di poligoni la cui attività è già vigilata dal Ministero dell'interno e dal Ministero della difesa.
In conclusione, auspica che il relatore vorrà tenere conto di queste osservazioni nella formulazione della sua proposta di parere per il Governo.
Gabriele CIMADORO (IdV) si associa al deputato Nola, del quale condivide interamente le osservazioni.
Luciano ROSSI (PdL) osserva innanzitutto che lo schema in esame demanda la disciplina di numerosi punti a successivi provvedimenti del Governo, attribuendo così a quest'ultimo, e quindi alle amministrazioni competenti, il potere di innovare, senza neanche il vincolo di criteri direttivi o principi stabiliti per legge, materie di grande rilievo per i cittadini e per la sicurezza pubblica. Si tratta in sostanza di un'ampia delegificazione che sottrae al controllo parlamentare e al contraddittorio con i cittadini, una larga parte della disciplina in materia di armi. Per limitare questo eccessivo potere del Governo, è necessario, a suo avviso, prevedere quanto meno che nella fase di formazione dei provvedimenti attuativi le amministrazioni competenti abbiano l'obbligo di confrontarsi con i rappresentanti del settore, dei tiratori e dei cacciatori, direttamente e attraverso i rappresentanti presenti negli organi consultivi.
Venendo quindi al merito delle norme proposte, premesso che le direttive comunitarie tendono ad unire l'Europa armonizzandone le normative, non si possono condividere quelle norme dello schema in esame che non sono attuative di disposizioni contenute nella direttiva e che pertanto differenziano l'ordinamento italiano dagli altri: per esempio quelle che riguardano l'autorizzazione alla ricarica delle munizioni; il divieto delle armi corte calibro 9 x19 parabellum; la qualificazione dei caricatori come parti d'arma ai fini dell'obbligo di avviso per il trasporto; le armi a salve; i soft-air. Su queste disposizioni il relatore dovrebbe, a suo avviso, proporre un parere contrario.
Per quanto riguarda, in particolare, il divieto delle armi corte calibro 9 x 19 parabellum, osserva che esso non solo non è previsto dalla direttiva, ma produrrebbe una diversità dell'Italia rispetto al resto dell'Europa comunitaria, impedendo la libera circolazione di merci e tiratori. Tale norma non appare inoltre fondata nella delega legislativa, in violazione dell'articolo 76 della Costituzione.
Parimenti non prevista dalla direttiva comunitaria, che si occupa solo degli oggetti trasformabili in armi da fuoco, è la disciplina delle soft-air, che andrebbe pertanto espunta dal provvedimento.
Sono invece apprezzabili quelle norme che, sebbene non specificamente previste nella direttiva, possono contribuire all'armonizzazione delle legislazioni: è il caso, per esempio, delle norme sui laser da puntamento di classe 3A, che sono comunque accessori d'arma in quanto coadiuvano le mire metalliche nel puntamento.
Peraltro le norme contenute nella direttiva devono essere attuate tenendo presente la loro funzione e finalità. Per quanto riguarda la norma sull'autorizzazione dell'intermediario - o per meglio dire, del mediatore - di armi civili, previsto dalla direttiva e dal Protocollo ONU con la finalità di prevenire il traffico di armi, è stato detto nelle audizioni di ieri che la figura del broker è sconosciuta per le armi non militari, ed è vero. Non è peraltro impossibile che vi siano professionisti che operano l'intermediazione al fine di facilitare il trasferimento di armi non militari - in particolare pistole - per esempio destinate alle forze di polizia di


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altri Paesi. La norma sull'intermediario ha pertanto una sua ragion d'essere, a condizione tuttavia di escludere dalla sua applicazione i rappresentanti delle aziende operanti nel settore e di precisare che il mediatore, come è disposto dal codice civile, non deve avere rapporti di dipendenza o di collaborazione con le parti Non escludere i rappresentanti delle aziende significherebbe operare una restrizione della libertà dei cittadini e delle imprese che non potrebbe non risolversi in maggiori costi e diminuzione di competitività del sistema-Paese; tanto più che tale previsione non comporta alcun incremento della pubblica sicurezza, dal momento che le armi civili sono perfettamente tracciate dalla fabbricazione fino alla distruzione e i dati che le riguardano sono sempre disponibili alle forze dell'ordine.
Un altro punto su cui vale la pena di riflettere è quello della definizione di parte d'arma con riferimento alla distinzione tra semilavorato e parte. Occorre che sia stabilito con chiarezza che un semilavorato, a prescindere dalle lavorazioni meccaniche operate o da operare, è una parte inidonea ad essere utilizzata in un'arma, proprio perché non finita. Mancare di chiarezza su questo delicato punto rischia di determinare gravi conseguenze per le aziende, costrette a chiedere autorizzazioni per la movimentazione di alcuni milioni di pezzi l'anno e un corrispondente aggravio di lavoro per gli uffici amministrativi competenti.
Conclude auspicando che il relatore intenda formulare una proposta di parere concepita nell'ottica della rappresentanza dei cittadini e della difesa dei loro spazi di libertà.
Alessandro NACCARATO (PD) intende sottoporre al relatore alcuni elementi di riflessione che, a suo avviso, andrebbero tenuti in considerazione nella elaborazione del parere della Commissione.
Rileva come alla base della normativa comunitaria e, quindi, del provvedimento in esame vi siano le condivisibili esigenze di tutelare, da una parte, il principio di libera circolazione e, dall'altra parte, la sicurezza pubblica ed una maggiore incolumità dei cittadini.
Al contempo, viene introdotto nell'ordinamento italiano il principio della tracciabilità applicato alle armi da fuoco, da accogliere positivamente. Ugualmente, alcune misure previste dallo schema di decreto in esame sono da considerare un importante passo in avanti verso una sempre maggiore tutela dell'incolumità pubblica. Tra queste, in particolare, la certificazione medica ogni sei anni per i detentori di armi e quella sulla non assunzione di sostanze stupefacenti e il non abuso di alcool.
Concorda inoltre sulla formulazione prevista nel testo per assicurare che chi detiene armi ne dia comunicazione al coniuge ed ai conviventi che abbiano raggiunto la maggiore età, così come la parte che riguarda le armi giocattolo.
Si sofferma, quindi, su due aspetti che a suo avviso necessitano di maggiori chiarimenti, anche alla luce di quanto emerso nel corso delle audizioni svolte nella seduta di ieri. In primo luogo, occorre evidenziare nel parere della Commissione il fatto che parte della delega è rimessa all'adozione di provvedimenti governativi di cui, oltretutto, non si specifica la natura e la procedura. Al contempo, occorre sottolineare l'opportunità di evitare procedure ed eccessi burocratici non previsti dalla direttiva comunitaria.
Raffaele VOLPI (LNP) evidenzia l'opportunità che sul provvedimento in esame la Commissione tenga conto di tutte le sensibilità espresse nel corso dell'audizione svolta nella seduta di ieri. Va infatti considerato che il settore delle armi costituisce, per un paese come l'Italia, un ambito importante di attività, che consente di dare molti posti di lavoro, soprattutto in alcune province come quella di Brescia.
Occorre pertanto evitare di introdurre nell'ordinamento italiano appesantimenti burocratici, che non siano direttamente previsti dalla normativa comunitaria, così da evitare di danneggiare un settore che


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ha dimostrato una buona capacità di rimanere sul mercato nonostante la crisi economica internazionale.
Il rischio è che venga penalizzato il ruolo dell'Italia nell'esportazione di armi da fuoco in tutto il mondo.
Michele BORDO (PD) si sofferma sulle previsioni della lettera i) del comma 1 dell'articolo 3, che introduce l'obbligo di licenza rilasciata dalla autorità di pubblica sicurezza per l'apertura o la gestione di campi di tiro o di poligoni privati. Per i poligoni rientranti tra quelli abilitati all'addestramento al tiro ai sensi della normativa vigente, è invece richiesta la licenza del questore.
Al riguardo, è necessario a suo avvio che si tengano distinti i campi di tiro che già sono sottoposti a specifici controlli rispetto a quelli privati.
Pierguido VANALLI (LNP), relatore, si riserva di presentare una proposta di parere nel corso della prossima seduta, tenendo conto di quanto emerso nelle audizioni svolte e di quanto evidenziato dai colleghi nella seduta odierna, oltre che di quanto già sottolineato nella proposta di parere elaborata dal relatore presso la 1o Commissione del Senato
Mario TASSONE (UdC) si riserva di intervenire dopo aver letto la proposta di parere che il relatore presenterà.
Donato BRUNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 24, 2010, 13:37:47 pm
Convocazione della I Commissione
(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni) 
Giovedì 23 settembre 2010 (*)
 
AVVISO Le sedute della Commissione, già previste per la giornata odierna, non avranno luogo.
   
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 27, 2010, 10:21:28 am
Convocazione della I Commissione
(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni) 
Martedì 28 settembre 2010
 
Ore 11 COMITATO PERMANENTE PER I PARERI
 Alla XIII Commissione:
 Disposizioni per il rafforzamento della competitività del settore agroalimentare (esame nuovo testo C. 2260/A Governo ed abb. – Rel. Pastore)
 Alla VII Commissione:
 Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario (esame C. 3687 Governo ed abb. – Rel. Stracquadanio)
 
Ore 11.30 UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
 
Al termine COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
 In ordine alla proposta di legge C. 3579 Lo Monte ed altri recante “Norme per la salvaguardia del sistema scolastico nella regione Sicilia e per la rinnovazione del concorso per dirigenti scolastici indetto con decreto direttoriale 22 novembre 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4à serie speciale, n. 94 del 26 novembre 2004”
 
Al termine ATTI DEL GOVERNO
 Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/51/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008, che modifica la direttiva 91/477/CEE del Consiglio, relativa al controllo dell’acquisizione e della detenzione di armi (seguito esame Atto n. 236 – Rel. Vanalli)
 Schema di decreto ministeriale per la fissazione del numero massimo di visti di ingresso per l’accesso all’istruzione universitaria e di alta formazione artistica, musicale e coreutica degli studenti stranieri per l’anno accademico 2010-2011 (esame Atto n. 253 – Rel. Santelli)
 
Al termine DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO
 Alla Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale:
 Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di determinazione dei fabbisogni standard di comuni, città metropolitane e province (seguito esame Atto n. 240 – Rel. Bernini)
 
Al termine SEDE REFERENTE
 Modifica all’articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, concernente il divieto di indossare gli indumenti denominati burqa e niqab (seguito esame C. 627 Binetti, C. 2422 Sbai, C. 2769 Cota, C. 3018 Mantini, C. 3020 Amici, C. 3183 Lanzillotta, C. 3205 Vassallo e C. 3368 Vaccaro – Rel. Sbai)
 Disposizioni per il trasferimento a Milano delle sedi della Commissione nazionale per le società e la borsa e dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (seguito esame C. 3572 Reguzzoni – Rel. Bertolini)
 
Al termine SEDE CONSULTIVA
 Alla XII Commissione:
 Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento (esame nuovo testo C. 2350 , approvato in un testo unificato dal Senato ed abb. – Rel. Bertolini)
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Settembre 30, 2010, 09:30:33 am
Ahhh, se Daniele non avesse messo su "Concentrica" stavamo freschi!!!!! ;)
Meno male che ci siamo noi a dare notizie.
Ciao


 Commissione - Resoconto di mercoledì 29 settembre 2010

ATTI DEL
GOVERNO

Mercoledì 29 settembre 2010 - Presidenza del presidente Donato
BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del
Consiglio Francesco Belsito.

La seduta comincia alle 9.50.

Schema di
decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/51/CE del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008, che modifica la
direttiva 91/477/CEE del Consiglio, relativa al controllo
dell'acquisizione e della detenzione di armi.
Atto n. 236.
(Seguito
dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del
provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 28 settembre 2010.


Donato BRUNO, presidente, avverte che il sottosegretario Mantovano, il
quale segue per il Governo il provvedimento in titolo, ha comunicato
che non potrà prendere parte alla seduta odierna a causa di
concomitanti impegni istituzionali. Prende quindi atto che non vi sono
richieste di intervento sullo schema di decreto in esame.

Pierguido
VANALLI (LNP), relatore, preannuncia che presenterà la sua proposta di
parere nella seduta di domani ed esprime l'auspicio che da parte del
Governo vi sia la disponibilità ad attendere il parere della Camera per
qualche giorno ancora, in modo da lasciare ai componenti della
Commissione il tempo di valutare appieno la proposta di parere.

Donato
BRUNO, presidente, rassicura il relatore che da parte del Governo non
dovrebbero esserci difficoltà ad attendere il parere parlamentare
ancora per qualche giorno. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra
seduta.
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: diamante - Ottobre 02, 2010, 09:26:36 am
Leggete il comunicato stampa del Presidente della FISAT:
http://img43.imageshack.us/img43/7474/comunicatofisat.pdf
Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Ottobre 02, 2010, 12:27:01 pm
Molto dura, ma il Presidente Fisat dimentica che sarà duro il sacrificio cui saranno sottoposte le sezioni del TSN per le licenze e per i cali di bilancio, se nella riforma per la polizia locale sarà previsto che gli agenti potranno addestrarsi nei campi di tiro privati abilitati.
Certo lascia amarezza che la federazione abbia barattato questo, come lascia intendere il Presidente Fisat, con il rilascio delle licenze ai ricaricatori.
Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: gianvi - Ottobre 03, 2010, 13:26:33 pm
Caro Mimmo,se chi gestisce l'uits è demandato principalmente dai presidenti di sezione non possono che raccogliere ciò che hanno seminato ;D ;D ;D ;D
chi ha cercato di realizzare altre fonti di facili guadagni si è impiccato da solo.
ben venga la liberalizzazione dei certificati,sono certo che dopo una iniziale epurazione il tiro,pur con meno risorse,riuscirà a sopravvivere e forse si darà più importanza agli appassionati e ci saranno meno stipendi facili ;D ;D ;D ;D
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Ottobre 04, 2010, 11:57:30 am
Il rischio più grande con la riduzione dei bilanci è proprio la scomparsa dell'attività sportiva, non credo proprio che ridurranno gli stipendi i dirigenti sezionali o federali.
Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: luis - Ottobre 04, 2010, 12:56:32 pm
cosa vorresti dire che noi sportivi dobbiamo sopportare un ambiente di questo tipo per dei piccoli vantaggi e altri giustificandosi e garantendo la loro esistenza con noi sportivi altri fanno affari?
a questo punto passo al tiro a volo dove avranno anche i loro problemi ma sono più limpidi........ 8) :P
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: diamante - Ottobre 04, 2010, 14:37:22 pm
cosa vorresti dire che noi sportivi dobbiamo sopportare un ambiente di questo tipo per dei piccoli vantaggi e altri giustificandosi e garantendo la loro esistenza con noi sportivi altri fanno affari?
a questo punto passo al tiro a volo dove avranno anche i loro problemi ma sono più limpidi........ 8) :P
... e si Luis, hai ragione!
La colpa è di chi ha votato per il riordino dell'ente.
Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: Moebius - Ottobre 05, 2010, 08:11:58 am
Molto dura, ma il Presidente Fisat dimentica che sarà duro il sacrificio cui saranno sottoposte le sezioni del TSN per le licenze e per i cali di bilancio, se nella riforma per la polizia locale sarà previsto che gli agenti potranno addestrarsi nei campi di tiro privati abilitati.
Certo lascia amarezza che la federazione abbia barattato questo, come lascia intendere il Presidente Fisat, con il rilascio delle licenze ai ricaricatori.
Ciao

Ma se non avevano neppure letto bene la bozza! A questo non ci credo neppure sotto tortura...pure stampati i libretti per la ricarica...ma perfavore!! Se fosse stato così, l'avresti saputo. Diciamo piuttosto che avevano preso il tutto sottogamba.
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: Franz - Ottobre 05, 2010, 09:32:06 am
quoto Moebius!!
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: gianvi - Ottobre 05, 2010, 13:06:37 pm
allora dobbiamo pensare che l'attività istituzionale e l'attività sportiva è gestita da degli zuzzerelloni capaci solo di fare propaganda e di raccolgliere i frutti di crescita spontanea ed incapaci di progettare e seminare affinchè i raccolti siano in costante crescita nel tempo.
se così fosse siamo di fronte a quelli che in natura vengono definiti parassiti perchè vivono di ciò che altri producono con una piccola differenza che il piccolo pesciolino piuttosto che l'uccelletto dei rinoceronti svolgono una funzione utile agli animali ospiti,mi piacerebbe conoscere la funzione di chi ci gestisce con tanta leggerezza ;D ;D ;D >:(
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: gunny - Ottobre 05, 2010, 13:43:35 pm
questito molto interessante Gianvi, chissà se chi di dovere, ovvero gli interessati ci degneranno di replica  ::)
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Ottobre 14, 2010, 12:25:42 pm
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Giovedì
30 settembre 2010.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40
alle 15.

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 30 settembre 2010. - Presidenza del
presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per
l'interno Alfredo Mantovano.

La seduta comincia alle 15.

Schema di
decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/51/CE del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008, che modifica la
direttiva 91/477/CEE del Consiglio, relativa al controllo
dell'acquisizione e della detenzione di armi.
Atto n. 236.
(Seguito
dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni ed
osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento,
rinviato, da ultimo, nella seduta del 29 settembre 2010.

Pierguido
VANALLI (LNP), relatore, presenta una proposta di parere favorevole con
condizioni e osservazioni (vedi allegato 2), la quale tiene conto del
dibattito e delle audizioni informali svolte dalla Commissione
nell'ambito dell'istruttoria del provvedimento.

Raffaele VOLPI (LNP)
chiede al relatore di valutare, anche acquisendo l'orientamento del
Governo al riguardo, la possibilità di trasformare in condizione
l'osservazione di cui alla lettera f), che invita il Governo a
prevedere, per il trasporto di parti di armi, una disciplina
semplificata, in modo da non aggravare oltre il necessario gli oneri
burocratici in capo alle imprese che producono armi.

Il
sottosegretario Alfredo MANTOVANO dichiara che il Governo non ha niente
in contrario alla trasformazione dell'osservazione di cui alla lettera
f) in condizione. Quanto invece alle condizioni di cui ai numeri 2) e
3) della proposta di parere del relatore, il Governo preferirebbe che
le stesse fossero formulate come osservazioni, in modo da costituire un
vincolo meno stringente, fermo comunque l'impegno del Governo a
prenderle nella massima considerazione: sussiste infatti un'esigenza di
armonizzazione delle sanzioni previste dall'ordinamento in materia di
armi e di loro adeguamento alla disciplina comunitaria.

Pierluigi
MANTINI (UdC) dichiara la ferma contrarietà del suo gruppo ad una
tendenziale liberalizzazione in materia di

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detenzione, uso e
commercio di armi. A suo avviso, occorrono in questa materia la massima
attenzione e il massimo rigore, fermo il diritto di utilizzare le armi
per chi le detiene nel rispetto della legge.

Carlo NOLA (PdL) assicura
al deputato Mantini che la proposta di parere presentata dal relatore
non tende in alcun modo ad una liberalizzazione indiscriminata della
circolazione delle armi, ma si limita a chiedere al Governo che, in
tutti i casi in cui lo schema in esame introduce oneri o obblighi nuovi
in capo ai diversi soggetti che utilizzano o producono legalmente armi
o comunque lavorano nel mondo delle armi civili, questi oneri siano
proporzionati alla esigenza di incrementare la sicurezza e non si
trasformino in vessazioni ingiustificate, che finirebbero col gravare
solo sui cittadini rispettosi della legge, i quali non costituiscono
alcun pericolo per la sicurezza pubblica.

Alessandro NACCARATO (PD),
premesso che l'orientamento del suo gruppo è favorevole allo schema di
decreto in esame, in quanto si tratta di uno schema che rispetta la
direttiva cui intende dare attuazione, esprime una valutazione positiva
anche della proposta di parere del relatore, che tiene conto di molte
indicazioni emerse nel corso della audizioni delle associazioni di
rappresentanza dei soggetti che operano nel mondo delle armi. In
sostanza, sia lo schema di decreto sia la proposta di parere tendono ad
un rafforzamento complessivo del sistema dei controlli sulle armi, al
fine di incrementare la sicurezza complessiva. Preannuncia quindi il
voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore,
anche nel caso in cui questi decidesse di accedere alla richiesta del
Governo di trasformare in osservazioni le condizioni di cui ai numeri
2) e 3): la formulazione del rilievo in forma di osservazione sarebbe
peraltro a suo avviso opportuna, in quanto lascerebbe al Governo un
maggior spazio di intervento in relazione al problema che viene
segnalato in merito alle sanzioni.

Giorgio CONTE (FLI) segnala
l'iniziativa del deputato Bellotti, appartenente al suo stesso gruppo,
il quale ha presentato un progetto di legge che prevede il ritiro del
porto d'armi per coloro che si rendano responsabili di atti di violenza
contro le donne, e chiede se sia possibile recepire questa proposta nel
parere che la Commissione si accinge a rendere al Governo. Preannuncia
in ogni caso il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere
del relatore.

Donato BRUNO, presidente, fa presente che questa non è
la sede idonea per affrontare il problema segnalato dal deputato
Bellotti, anche in considerazione dei limiti posti al Governo dalla
norma di delega.

Linda LANZILLOTTA (Misto-ApI) ritiene che, al fine di
scongiurare il pericolo di possesso legale di armi da parte di soggetti
non pienamente capaci di intendere o di volere, sarebbe più utile
prevedere, al posto della visita medica semestrale prevista dallo
schema in esame, un sistema informatizzato che consentisse all'autorità
di pubblica sicurezza di conoscere in tempo reale i dati sanitari di
ciascuno in modo da far sì che una persona cui sia diagnosticata una
patologia incompatibile con il possesso di armi sia immediatamente
revocato il porto d'armi.

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) ringrazia il
relatore per aver segnalato al Governo, con le ultime due osservazioni
contenute nella sua proposta di parere, due punti che, a suo avviso,
sono meritevoli di attenzione. Con riferimento invece alla disciplina
prevista dallo schema per i poligoni di tiro, si chiede se non sarebbe
preferibile mantenere l'attuale disciplina almeno per i poligoni
facenti capo all'Unione italiana tiro a segno.

Carlo NOLA (PdL) fa
presente al deputato Zeller che i poligoni di tiro privati sono oggetto
in maniera specifica dell'osservazione di cui alla lettera m).

Pag. 7


Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO chiarisce, con riferimento ai
poligoni privati, che l'osservazione di cui alla lettera m) è
finalizzata alla definizione di una disciplina provvisoria, mentre per
una disciplina definitiva occorrerà una valutazione più approfondita da
svolgere nell'ambito della riforma dell'ordinamento della polizia
locale: ciò in considerazione del fatto che i poligoni diversi da
quelli gestiti dall'Unione italiana tiro a segno sono poligoni di
esercitazione per gli agenti della polizia locale.

Rileva poi come la proposta avanzata dalla deputata Lanzillotta, pur condivisibile in
linea di principio, presenti tuttavia diverse complicazioni, sia sotto
il profilo della effettiva realizzabilità tecnica, sia sotto quello del
rispetto della normativa di tutela dei dati personali. Peraltro, la
proposta potrà essere senz'altro utilmente approfondita, anche
acquisendo il parere del Garante per la protezione dei dati personali,
nell'ambito del testo unico sulle armi cui il Governo si è impegnato a
lavorare.

Pierguido VANALLI (LNP), relatore, preso atto degli
interventi e in particolare delle richieste del collega Volpi e del
rappresentante del Governo, riformula la sua proposta di parere
trasformando l'osservazione di cui alla lettera f) in condizione e le
condizioni di cui ai numeri 2) e 3) in osservazioni (vedi allegato 3).


Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la
proposta di parere del relatore come riformulata.
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: diamante - Ottobre 14, 2010, 16:09:49 pm
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Giovedì
30 settembre 2010.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40
alle 15.

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 30 settembre 2010. - Presidenza del
presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per
l'interno Alfredo Mantovano.

La seduta comincia alle 15.

Il sottosegretario Alfredo MANTOVANO chiarisce, con riferimento ai
poligoni privati, che l'osservazione di cui alla lettera m) è
finalizzata alla definizione di una disciplina provvisoria, mentre per
una disciplina definitiva occorrerà una valutazione più approfondita da
svolgere nell'ambito della riforma dell'ordinamento della polizia
locale: ciò in considerazione del fatto che i poligoni diversi da
quelli gestiti dall'Unione italiana tiro a segno sono poligoni di
esercitazione per gli agenti della polizia locale.


Se le cose stanno così, una grossa fetta in termini economici viene meno alle sezioni appartenenti alla uits.
Se non ricordo male il Presidente della federazione ha sempre vantato di avere amici a livello Ministeriale e questo punto gli è stato dato il ben servito.

Cari Presidenti di tsn meditate, meditate ...il giorno in cui avete votato per il riordino.

Ciao
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Ottobre 15, 2010, 22:49:29 pm
Balla Slogan:
Le sezioni non hanno bisogno di licenza perchè non è scritto sul parere :o :o :o :o
Hanno l'abilità di travisare la realtà!!!!!!!!!
Allora perchè la federazione ha scritto a LaRRussa e Letta?
La cosa grave sul parere è che il sottosegretario all'Interno (On.le Mantovano) ha detto che i POLIGONI privati abilitati provvederanno all'addestramento della Polizia Locale.
 ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D 
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: gianvi - Ottobre 19, 2010, 14:07:26 pm
quindi,se per ipotesi un campo di tiro pratico assolve i requisiti richiesti(chissa quali sono?)può rilasciare certificazioni di idoneità al maneggio e/o far assolvere all'obbligo di frequenza gli obbligati?
cavolo se questa è la prospettiva molte di quelle personcine così perbene il cui unico scopo nelle sezioni era lo stipendio fino alla pensione avranno di che rosicare :'( :'( :'( :'( :'( :'(
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: Moebius - Ottobre 19, 2010, 17:10:54 pm
quindi,se per ipotesi un campo di tiro pratico assolve i requisiti richiesti(chissa quali sono?)può rilasciare certificazioni di idoneità al maneggio e/o far assolvere all'obbligo di frequenza gli obbligati?
cavolo se questa è la prospettiva molte di quelle personcine così perbene il cui unico scopo nelle sezioni era lo stipendio fino alla pensione avranno di che rosicare :'( :'( :'( :'( :'( :'(

Continuo a non capire questo tuo "gusto" particolarmente masochistico. Mi sembri quel signore che per far dispetto alla moglie si taglia i co.....
Ad ogni modo:

Il Decreto legislativo 15 marzo 2010 n. 66, intitolato Codice dell’Ordinamento Militare, che è entrato in vigore il 9 ottobre 2010 negli articoli sotto riportati così "recita":

Art. 250 - Campi di tiro a segno
1. I campi di tiro a segno impiantati a spese dello Stato sono compresi tra gli immobili demaniali militari.
2. L'esecuzione tecnica dei lavori relativi all'impianto, sistemazione e manutenzione dei campi di tiro a segno di cui al comma 1 e' affidata alla vigilanza del Ministero della difesa.
3. I campi di tiro a segno di cui al comma 1 sono dati in uso, a titolo gratuito, alle sezioni di tiro a segno, senza ulteriori oneri a carico dello Stato.
Art. 251 - Uso speciale e obbligatorio dei campi di tiro a segno - Quota di iscrizione
1. Coloro che prestano servizio armato presso enti pubblici o privati sono obbligati a iscriversi a una sezione di tiro a segno nazionale e devono superare ogni anno un corso di lezioni regolamentari di tiro a segno.
2. L'iscrizione e la frequenza a una sezione di tiro a segno nazionale sono obbligatorie, ai fini della richiesta del permesso di porto d'armi per la caccia o per uso personale, per coloro che non hanno prestato o non prestano servizio presso le Forze armate dello Stato.
3. La quota annua per l'iscrizione obbligatoria alle sezioni di tiro a segno nazionale per le categorie indicate ai commi 1 e 2 e' stabilita in euro 11,56. Con decreto dirigenziale della competente direzione del Ministero della difesa, di concerto con i competenti dirigenti dei Ministeri dell'interno, della giustizia, dell'economia e delle finanze e delle politiche agricole, alimentari e forestali, si provvede ad adeguare annualmente detta quota, sulla base delle variazioni percentuali del costo della vita quale risulta ai fini delle rilevazioni ISTAT per i conti economici nazionali pubblicati a marzo di ogni anno nella relazione sulla situazione economica del Paese. Gli aumenti decorrono dal 1° gennaio dell'anno successivo a quello di rilevazione.

Mi pare evidente quindi, che le certificazioni e i corsi obbligatori, sono compiti esclusivi dei TSN.
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: mimmo - Ottobre 19, 2010, 17:30:24 pm
Se così stanno le cose la nostra federazione del riordino cosa ne farà? :P :P :P :P
 ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: gianvi - Ottobre 19, 2010, 22:58:31 pm
Caro Moebius non ho certo il gusto per i tagli indiscriminati,ma visto un certo andazzo è vero che pur a discapito di entrate di risorse sarei più contento che dalle sezioni si allontanassero quei pelandroni che nelle stesse non vedono altro che vacche da mungere,l'alternativa?perchè la federazione non permette la partecipazione all'attività sportiva senza obbligarci a frequentare certa gente?
non sarebbe più semplice dividere in maniera netta l'istituzionale e chi nel tiro vede solo sghei e gli illusi che in una giornata di tiro vediamo ancora solamente un sano passatempo?
e non ditemi che i soldi servono anche agli sportivi perchè da noi servono esclusivamente per degli stipendi probabilmente inutili e per realizzare una tela alla penelope ;D ;D ;D
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: VENDETTA - Giugno 30, 2013, 17:12:09 pm
Decreto Correttivo per la 204/2010 (bozza non approvata)

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;Visto il decreto legislativo 26 ottobre 2010, n. 204, recante attuazione della direttiva 2009/51/CE, relativa al controllo dell’acquisizione e della detenzione di armi;Vista la legge 7 luglio 2009, n. 88, recante disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee – Legge Comunitaria 2008, ed in particolare gli articoli 1, 2 e 36;Vista la legge 12 novembre 2011, n. 183, ed in particolare l’articolo 14, comma 7, con il quale è stato soppresso l’articolo 7 della citata legge 18 aprile 1975, n. 110, concernente il Catalogo nazionale delle armi comuni da sparo;Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, ed in particolare l’articolo l’art. 23, comma 12-sexiesdecies, della citata legge, con il quale è stata demandata, in via esclusiva, al Banco nazionale di prova l’attività di accertamento della qualità di arma comune da sparo;Ritenuto necessario apportare alcune modifiche al decreto legislativo n. 204 del 2010, in relazione a quanto rilevato nella fase di prima applicazione del medesimo decreto, anche con riferimento a successivi interventi legislativi in materia di procedura per il riconoscimento delle armi.Visto l’articolo 1, comma 5, della richiamata legge n. 88 del 2009, che prevede la possibilità di adottare disposizioni integrative e correttive del citato decreto legislativo n. 58 del 2010, entro ventiquattro mesi dalla sua data di entrata in vigore, nell’ambito dei criteri di delega, di cui al medesimo articolo 1, ed, in particolare, di quelli dell’articolo 2, comma 1, lettera b), relativo al necessario coordinamento con le discipline vigenti per il settore interessato alla normativa da attuare, e di quello di cui all’articolo 36;Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del ;Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni parlamentari della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica;Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del ;Sulla proposta del Ministro per gli affari europei e del Ministro dell’interno, di concerto con i Ministri degli affari esteri, della giustizia, dell’economia e delle finanze, dello sviluppo economico, della difesa e della salute;Emanail seguente decreto-legislativo:Art. 1(Modifiche al decreto legislativo 26 ottobre 2010, n. 204)1. Al decreto legislativo 26 ottobre 2010, n. 204, sono apportate le seguenti modificazioni:

     a) all’articolo  3, capoverso, all’articolo 31 primo comma, sono apportate le seguenti modificazioni:

     1) alla lettera b) al primo comma è aggiunto il seguente periodo : “Resta fermo quanto previsto dall’articolo 16 della legge 18 aprile n. 110 del 1975 per l’esportazione di armi”.
     2) Al terzo comma dopo le parole “ la  collezione” sono aggiunte le seguenti “ e l’esportazione “;
     3) alla lettera c), capoverso, all’articolo 31-bis, sono apportate le seguenti modificazioni:

         1.1) i commi primo e secondo sono sostituiti dai seguenti:

“Per esercitare l’attività di intermediario di cui all’ articolo 1-bis, comma 1, lettera f), del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 527, nel settore delle armi è richiesta una apposita licenza rilasciata dal questore, che ha una validità di 3 anni. La licenza non è necessaria per i rappresentanti in possesso di mandato delle parti interessate all’attività di intermediazione. Gli obblighi di cui al secondo comma sono assolti dal mandante. Si applicano in quanto compatibili le disposizioni anche regolamentari previste per la licenza di cui all’articolo 31.Ogni operatore autorizzato deve comunicare, l’ultimo giorno del mese, all’autorità che ha rilasciato la licenza un resoconto dettagliato delle singole operazioni effettuate nel corso dello stesso mese. Il resoconto può essere trasmesso anche all’indirizzo di posta elettronica certificata della medesima autorità.”;

         1.2) l’ultimo comma è abrogato;

     4) alla lettera e), capoverso, all’articolo 38, primo comma, le parole: “ovvero per via telematica al sistema informatico di cui all’ articolo 3 del decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 8, secondo le modalità stabilite nel regolamento”, sono sostituite dalle seguenti: “ovvero per via telematica alla questura competente per territorio attraverso trasmissione al relativo indirizzo di posta elettronica certificata”;

     5) dopo la lettera e) è inserita la seguente: “e-bis) all’articolo 39 è aggiunto il seguente comma: ”Il prefetto dispone l’eventuale restituzione all’interessato dei materiali di cui al comma precedente ritirati in via cautelativa dagli ufficiali o agenti di pubblica sicurezza nei casi d’urgenza, ovvero, prima di adottare il provvedimento di divieto ivi previsto, l’assegnazione all’interessato di un termine di 150 giorni per l’eventuale cessione a terzi dei medesimi  materiali. In caso di mancata cessione, con il provvedimento di divieto è disposta la confisca con le modalità di cui all’articolo 6, quinto comma, della legge 22 maggio 1975, n. 152.”;

     6) alla lettera h), capoverso, all’articolo 57 l’ultimo comma è sostituito dal seguente: “Il rilascio della licenza di cui al terzo comma è subordinato alla presentazione, sotto la responsabilità del richiedente, di documentazione tecnica completa, a firma di professionisti abilitati, attestante l’adozione, di tutte misure idonee ad impedire il pericolo ed il danno per la pubblica incolumità ed almeno il rispetto delle regole tecniche, relative anche alla manutenzione, corrispondenti a quelle previste dalle disposizioni vigenti, nonché da quelle prescritte dalle federazioni sportive riconosciute o affiliate al CONI. Resta ferma la disciplina dei depositi, della vendita di materiali esplodenti e della custodia delle armi. Le attività di tiro devono essere svolte alla presenza e sotto la vigilanza di personale in possesso delle autorizzazioni previste dalla vigente normativa. I direttori e gli istruttori di tiro dei campi e poligoni privati debbono munirsi della licenza del Sindaco, da rilasciarsi previo accertamento della capacità tecnica e dei requisiti di cui all’articolo 9 della legge 18 aprile 1975, n. 110. I titolari della licenza di cui al terzo comma sono tenuti ad osservare gli obblighi di cui al terzo, quarto e quinto comma dell’articolo 31 della legge 18 aprile 1975, n. 110. Si applicano le disposizioni di cui all’ultimo comma del medesimo articolo 31.”;

     b) all’articolo 5, comma 1, sono apportate le seguenti modificazioni:

     1) alla lettera a), capoverso, articolo 2, secondo comma, dopo la parola: “parabellum” sono inserite le seguenti parole: “nonché di armi comuni da sparo, salvo quanto previsto per quelle per uso sportivo e per le repliche di armi antiche, con caricatori o serbatoi, fissi o amovibili, contenenti, un numero superiore a 5 colpi per le armi lunghe ed un numero superiore a 15 colpi per le armi corte, nonché di tali caricatori e di ogni dispositivo progettato o adattato per attenuare il rumore causato da uno sparo. Per le repliche di armi antiche è ammesso un numero di colpi non superiore a 10. ”;
     2) dopo la lettera a) è inserita la seguente: “a-bis) all’articolo 2 sono apportate le seguenti modificazioni:

         2.1) al terzo comma, le parole: “La commissione consultiva di cui all’articolo 6” sono sostituite dalle seguenti: “il Banco nazionale di prova”;
         2.2) al quarto comma, dopo la parola: “corrosive,” sono inserite le seguenti: “o capsule sferiche marcatrici, diverse da quelle consentite ai sensi dell’articolo 2, comma 2, della legge 25 marzo 1986 n.85, ed”;

     3) alla lettera c) capoverso, all’articolo 5, sesto comma, le parole “e riconosciuta con provvedimento del Ministero dell’interno. Con decreto del Ministro dell’interno sono definite le modalità di attuazione del presente comma” sono soppresse.

     4) la lettera d) è sostituita dalle seguente: d) il sesto comma dell’articolo 8 è sostituito dal seguente: “Coloro che nei dieci anni antecedenti alla presentazione della istanza hanno prestato servizio militare nelle Forze armate o in uno dei Corpi armati dello Stato ovvero abbiano appartenuto ai ruoli del personale civile della pubblica sicurezza in qualità di funzionari, ovvero che esibiscano certificato d’idoneità al maneggio delle armi rilasciato da non oltre dieci anni dalla competente sezione della Federazione del tiro a segno nazionale devono sottoporsi all’accertamento tecnico soltanto per l’esercizio delle attività di fabbricazione, riparazione o commercio di armi.”;

     5) dopo la lettera g) è aggiunta la seguente: lettera g-bis) all’articolo 12 il quarto comma è sostituito dal seguente: “Non può essere autorizzata l’importazione di armi comuni da sparo che non abbiano superato la verifica di cui all’articolo 23, comma 12-sexiesdecies del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135.”

     6) dopo la lettera h è inserita la seguente: “h-bis) all’articolo 14

     1) al primo comma dopo le parole “conformi ai tipi catalogati” sono inserite le seguenti “,ovvero non superino  la verifica di cui all’articolo 23, comma 12-sexiesdecies del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135,”
     2) l’ultimo comma è abrogato.

     7) alla lettera i), il n. 1), è sostituito dal seguente ”1) il primo comma è sostituito dal seguente: “I cittadini italiani residenti all’estero, o dimoranti all’estero per ragioni di lavoro, ovvero gli stranieri non residenti in Italia, sono ammessi all’importazione temporanea di armi comuni da sparo, senza la licenza di cui all’art. 31, testo unico delle leggi di pubblica sicurezza 18 giugno 1931, n. 773, per uso sportivo o di caccia, provviste del numero di matricola, nonché di armi comuni da sparo  per finalità commerciali ai soli fini espositivi durante fiere, esposizioni,  mostre, valutazione e riparazione”;

     8) dopo la lettera i) è aggiunta la seguente lettera i – bis) all’articolo 16 il secondo comma è sostituito dal seguente :” Il rilascio della licenza di polizia per l’esportazione di armi di ogni tipo, singola,multipla e globale, di durata non superiore ad un anno, è subordinato all’accertamento dell’esistenza, nei casi previsti, delle autorizzazioni di competenza di altre pubbliche amministrazioni. La licenza può essere rinnovata per un anno, ulteriormente prorogabile per un altro anno, previa istanza di rinnovo da presentarsi ad ogni scadenza annuale, senza obbligo, per il richiedente, di produrre la documentazione acquisita per il primo rilascio. Quando la domanda di rinnovo sia stata presentata almeno 60 giorni lavorativi prima della scadenza del periodo di validità, la licenza si intende comunque prorogata fino al momento del rilascio del provvedimento di rinnovo, salvo che nel frattempo sia stato adottato un provvedimento di diniego della medesima domanda”.

     9) alla lettera m), sono apportate le seguenti modificazioni :

         7.1) l’alinea è sostituito dal seguente: “all’articolo 20 il primo comma è sostituito dal seguente:”;
         7.2) il capoverso è sostituito dal seguente:” La custodia delle armi di cui ai precedenti articoli 1 e 2 e degli esplosivi deve essere assicurata con ogni diligenza nell’interesse della sicurezza pubblica. Il detentore, anche di parti di armi, deve adottare, sotto la propria esclusiva responsabilità, adeguate cautele per la custodia, dotandosi, almeno, di contenitori blindati e, ove detenga armi di qualunque tipo in numero superiore a nove, deve predisporre anche sistemi di sicurezza elettronici o di difesa passiva. Chi esercita professionalmente attività in materia di armi o di esplosivi o è autorizzato alla raccolta o alla collezione di armi deve adottare e mantenere efficienti difese antifurto secondo le modalità prescritte dall’autorità di pubblica sicurezza.”
         7.3) L’Ultimo comma è abrogato.

     10) alla lettera n), n. 1), sono apportate le seguenti modificazioni:

        8.1) all’alinea, le parole: “al primo comma è aggiunto il seguente periodo:” sono sostituite dalle seguenti: “al primo comma sono aggiunti i seguenti periodi:”;
        8.2) al capoverso, dopo il primo periodo è aggiunto il seguente: “Le armi da fuoco per uso scenico sono sottoposte, a spese dell’interessato, a verifica del Banco nazionale di prova, che vi apporrà specifico punzone.”

     11) alla lettera o), all’articolo 23, sono apportate le seguenti modificazioni :

     1) prima del numero 1 è inserito il seguente numero 01) : al primo comma al n) 1 dopo le parole “precedente articolo 7 “sono aggiunte le seguenti “, ovvero non sottoposte alla verifica di cui all’articolo 23, comma 12-sexiesdecies del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135;”
     2) dopo il numero 3) è inserito il seguente numero 4) : il sesto comma è sostituito dal seguente :” Non è punibile ai sensi del presente articolo, per la mancanza dei segni d’identità prescritti per le armi comuni da sparo chiunque ne effettua il trasporto per la presentazione del prototipo al Banco nazionale di prova ai fini della sottoposizione alla verifica di cui all’articolo 23, comma 12-sexiesdecies del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135 od ai sensi del precedente art. 11”.

     c) dopo l’articolo 5 è inserito il seguente:

“art- 5-bis – Modifiche alla legge 25 marzo 1986, n. 85.

     1. All’articolo 2 della legge 25 marzo 1986, n. 85, sono apportate le seguenti modificazioni:

    a) Il comma 1 è sostituito dal seguente : “1. Alle armi per uso sportivo viene riconosciuta tale qualifica, a richiesta del fabbricante o dell’importatore, dal Banco Nazionale di Prova, sentite le federazioni sportive interessate affiliate al CONI. Per le armi per uso sportivo sono ammessi caricatori o serbatoi, fissi o amovibili, contenenti un numero di colpi maggiore rispetto a quanto previsto dall’art. 2, comma 3, della legge 18 aprile 1975, n. 110, se previsto dalla disciplina sportiva prescritta dalle federazioni sportive interessate, riconosciute o  affiliate al CONI.”
    b) al comma 2, dopo le parole: “attività sportive” sono aggiunte le seguenti: , incluse quelle ad aria compressa o gas compresso a canna liscia e a funzionamento non automatico, destinate al lancio di capsule sferiche marcatrici biodegradabili, prive di sostanze o preparati di cui all’articolo 2, comma 2, del decreto legislativo 3 febbraio 1997, n. 52, che erogano una energia cinetica superiore a 7,5 joule purché di calibro non inferiore a 12,7 millimetri e non superiore a 17,27 millimetri.”;

    c) il comma 3 è sostituito dal seguente: “3. Delle armi per uso sportivo sottoposte a verifica da parte del Banco Nazionale di Prova è redatto un apposito elenco.”;

    d) all’articolo 6, il comma 4 è sostituito dal seguente : “Dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino alla data di entrata in vigore dei provvedimenti di attuazione di cui al comma 2, nonché agli articoli, 35, comma 1, 42, quarto comma, 55 e del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, nonché degli articoli 5, quarto comma, e 11-bis della legge 18 aprile 1975, n. 110, come modificati dagli articoli 3 e 5 del presente decreto, continuano ad applicarsi le disposizioni vigenti in materia, fatto salvo quanto previsto dal periodo successivo. I soggetti di cui all’articolo 38, quarto comma, del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, devono produrre, entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente periodo, il certificato medico per il rilascio del nulla osta all’acquisto di armi comuni da sparo previsto dalla normativa vigente alla medesima data.”

Art. 2(Disposizioni finali)

    1. Entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente decreto :

     a) le armi da fuoco per uso scenico di cui all’articolo 22 della legge 18 aprile 1975, n. 110, nonché le armi, anche da sparo, ad aria compressa o gas compresso destinate al lancio di capsule sferiche marcatrici, di cui all’articolo 11, comma 3, della legge 21 dicembre 1999, n. 526, e all’articolo 2, comma 2, della legge 25 marzo 1986, n. 85, devono essere sottoposte, a spese dell’interessato, a verifica del Banco nazionale di prova.
     b) i detentori di armi devono provvedere agli adempimenti di cui all’articolo 20, primo comma, secondo periodo, della legge 18 aprile 1975, n. 110.

2. Le armi prodotte, assemblate o introdotte nello Stato, autorizzate dalle competenti autorità di pubblica sicurezza ai sensi della vigente normativa, ovvero sottoposte ad accertamento del Banco nazionale di prova, ai sensi dell’articolo 11, comma 2, della legge 18 aprile 1975, n. 110, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2012 e il 14 agosto 2012 sono riconosciute come armi comuni da sparo.
Titolo: Re:lettera del presidente federale del 03/09/2010- D.l. direttiva armi comunitaria
Inserito da: pratesi - Agosto 14, 2013, 18:44:58 pm
A me è venuto il mal di testa. Il lavoro di Vendetta è splendido. Ma quandi addetti ai controlli leggono ed applicano tutto ciò che è stato scritto e legiferato ? Ci pensate ad un appuntato in una stazione dei CC in qualche posto sperduto della nostra Italia, che si mette a leggere tutto il soprascritto e ne deve trarre  le conclusioni da appplicare ad un cacciatore del paese che va a chiedere un parere ? O non potevamo fare le cose un po' più semplici ? Viva l'Italia
Pratesi