CONCENTRICA - Forum di attualità e notizie sul Tiro a Segno (TSN - UITS)

Quattro amici al bar => Immagine e media - Discussione, idee e proposte => Topic aperto da: STUDEMEIER - Agosto 22, 2009, 17:54:35 pm

Titolo: Un sogno che diventa realta
Inserito da: STUDEMEIER - Agosto 22, 2009, 17:54:35 pm
preso da internet
mimmo pensaci TU  ;D  :-*  anche Franz perchè geloso  ;)  ;D

Quando un uomo sogna da solo è solo un sogno
Quando molti uomini sognano insieme è l’inizio di una nuova realta

Per anni ho frequentato e visitato diversi poligoni T.S.N. , purtroppo , non per cattiva volontà dei gestori ma per gli assurdi obblighi a cui sono essi stessi sottoposti, in tali strutture erano più le possibilità che venivano negate  che quelle permesse, dunque mi e’ sembrato logico prevedere una struttura dove chi detiene e trasporta regolarmente un’ arma potesse esprimersi nell’ esercizio del proprio sport preferito , il tiro.
Il lavoro e’ stato immane a livello economico ed edilizio , burocraticamente cosparso di mille ostacoli, a volte insormontabili, costringendomi più volte a repentini cambi di pensiero, per risolvere le più svariate problematiche.
Alla fine però il risultato si è visto , la curiosità ed il desiderio di novità in materia di armi, ha spinto, solo nei primi dieci giorni di apertura, più di cinquanta appassionati ad iscriversi alla nuova associazione sportiva, responsabile di aver fornito molteplici possibilità di tiro, dal dinamico diurno e notturno all’accademico diurno e notturno, permettendo finalmente l’utilizzo di proiettili blindati di qualunque calibro , sia per arma lunga che corta .
Edoardo Bozzo
http://www.miroetiro.com
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: pierpu - Agosto 22, 2009, 18:59:26 pm
un altro poligono privato concorrente ai TSN...che dire?
più poligoni privati =meno utenza nei TSN; meno utenza=meno incassi; meno incassi=meno possibilità di fare lavori di adeguamento per innovazioni e/o sicurezza nei TSN e/o sostenere l'attività sportiva.
che dire? avanti cosi?
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: Valerio - Agosto 22, 2009, 20:05:18 pm
I poligono privati fanno concorrenza ai TSN, nessuno si è chiesto perché, basta leggere le righe in rosso >> per gli assurdi obblighi a cui sono essi stessi sottoposti << aggiungo impianti fatiscenti.
Siamo in pochi che vedono questo da molto tempo, lo scritto più volte in questo forum, sempre più tiratori si rivolgono a poligoni privati il motivo:
1 non sono interessati alle competizioni
2 pagare una tessera per mantenere quattro gatti di sezione per un campionato fine a se stesso
3 le poche possibilità di raggrupparsi in gruppi per condividere una specialità  che amano
4 TSN con la possibilità di utilizzare solamente un tipo d’arma come munizioni
5 orari ridotti
6 giorni di apertura minimi
7 km da percorrere senza la sicurezza di poter tirare, c’è sempre un motivo per dire no
8 impianti al minimo di sicurezza
9 accoglienza zero
10 servizi al minimo di decenza
11 punti d’incontro inesistenti, senza un punto di ristoro o distributori di bibite
12 direttori di tiro pensionati che non hanno altro che fare se non disturbarti con continui fermi di tiro
13 cambio bersagli inesistenti e senza coperture in caso di pioggia
14 mi fermo qui continuate Voi.

Il privato cosa fornisce;
1 La tessera annuale costa dai 20ai50 euro
2 possibilità di raggrupparsi in gruppi per condividere una specialità  che amano
3 la possibilità di utilizzare molteplici tipi d’arma come munizioni
4 orari, c’è chi noleggia la linea basta telefonare 
5 giorni di apertura quasi tutti giorni
6 sicuri di poter tirare, anche in giornate di chiusura
7 impianti attrezzati
8 accoglienza buona, non sei il solito rompiscatole sei un cliente
11 servizi tenuti in ordine
12 punti d’incontro con un punto di ristoro e distributori di bibite
13 direttori di tiro che vigilano ed intervengono in caso di bisogno
14 servizio cambio bersagli programmati
14 mi fermo qui continuate Voi.

Per chiudere, andate a vedere i poligoni all’estero come funzionano e cosa offrono, uno privato che sta seguendo questa strada e Cieli Aperti con tanto di hotel, mi dispiace i TSN se non cambiano mentalità e organizzazione piano piano chiuderanno e saranno in mano (come tanti oggi) a un gruppetto che fa il bello è il brutto tempo, fra non molto toglieranno la possibilità di rilasciare il CIMA, vi ricordo che il mio primo porto d’armi l’ho fatto in un campo FITAV.

Ben vengano i privati, quanti di noi è interessato alle gare dell’unione, se andiamo a vedere quante altre attività si muovono BR22 - Ex Ordinanza – Avancarica – tiro rapido – ecc. > perché devo pagare una tessera “gabella”  per ricevere nulla in cambio, meditate gente.

 

 
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: pierpu - Agosto 22, 2009, 20:24:24 pm
molti dei punti che hai alineato sono veritieri, altri meno.
vedrem cosa succederà nel prossimo futuro, di quà e di là.
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 22, 2009, 20:43:59 pm
beh vista la segnalazione che tra l'altro non conoscevo vorrei segnalarvi anche un altra iniziativa privata molto efficiente e fatta come si deve.
Da sempre a favore dell'apertura a favore di A.S. private ...in un mondo di libera concorrenza, il monopolio, non fa crescere e sono pronto ad intavolare se i risultati ottenuti sotto i molteplici aspetti, possono dire che siamo sulla buona strada nei poligoni esistenti e nella struttura organico nazionale.
Saranno opinioni ma forse l'unico modo per mettere un po di "pepe" a chi gestisce il discorso tiro a segno...che sia da stimolo al miglioramento?
....faccio notare gli orari di apertura del poligono...
http://94.81.211.209/index2.asp
Ciao

in risposta a cosa succederà beh potrebbero anche creare un parallelo campionato italiano i diversi poligoni privati ( che costano come i Tsn come tessaramento ) sparsi per la penisola.

Chissà.....
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: pierpu - Agosto 22, 2009, 20:50:53 pm
scusate, ma per amor di onestà intellettuale, non posso che ricordare che ogni associazione privata, quando addirittura non è una vera attività commerciale, ha fini di lucro e quindi, essendo negozio è normale che possa (anzi deve!) aprire come un normale negozio. per i TSN, vigendo nella stragande maggioranza dei casi il volontariato (si pensi a tutte le piccole sezioni) non si può pretendere pari recettività.
che di fatto si stia insinuando una libera concorrenza è vero, magari sarebbe da riflettere come sia possibile legalmente usare le armi in quei luoghi privati.....
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 22, 2009, 21:05:12 pm
dal punto di vista legislativo il discorso si fa lungo....però è fattibile a legge più che tutelata anzi per dirla tutta proprio perchè d'iniziativa privata si è forse maggiormente soggetti ai controlli ....e che ben vengano se poi i risultati sono invece notizie che tristemente dobbiamo leggere in alcuni poligoni Uits!!!

dal punto di vista del discorso orari, non sono d'accordo anche perchè esistono su territorio nazionale dei poligoni Uits che fanno orari allargati. Volontariato o meno , personalemente non lo metto neanche sul piatto della valutazione.
Perchè?
Dal momento che mi chiedono dei soldi per la tessera...per l'affitto linea ,credo sia di diritto ricevere un "servizio" il quale vada oltre all'accendere luci/riscaldamento ed avere una persona che sia presente.

Ti domando caro amico visti i risultati ottenuti in campo internazionale e non solo del tiro a segno....siamo proprio sicuri che il "sistema Italia" funzioni?

Non cerchiamo scusanti...molto va' fatto e se questo viene attraverso capitali privati ..beh personalmente ritengo che siano i benvenuti, senza andare a cercare "scusanti" a favore dei Tsn!


:) ciao

in risposta a dofranco...tre poligoni frequento tra privati e Uits...Ciao ;D
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: dofranco - Agosto 22, 2009, 21:23:02 pm
Karlfran parli di cose che non conosci, non sei entrato in un poligono più di 4 volte, non ci hai mai sparato, non ci hai mai fatto gare... che vuoi?

Gli orari del poligono... ancora, adeguati, non dire che la gente non ci va perchè non è aperto quando può, quando è aperto le linee sono mezze vuote, tranne forse il sabato e la domenica, perchè forse al contrario tuo la gente lavora il resto della settimana, e visto che andare al tsn non te lo ordina il medico se non ti va bene, stattene a casetta.
Puoi fare la faccia di bronzo qui sul forum da dietro la tastiera, ma non vali i caratteri sullo schermo.
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: pierpu - Agosto 22, 2009, 21:24:18 pm
dal punto di vista legislativo il discorso si fa lungo....
dal punto di vista del discorso orari, non sono d'accordo anche perchè esistono su territorio nazionale dei poligoni Uits che fanno orari allargati. Volontariato o meno , personalemente non lo metto neanche sul piatto della valutazione.
Perchè?
Dal momento che mi chiedono dei soldi per la tessera...per l'affitto linea ,credo sia di diritto ricevere un "servizio" il quale vada oltre all'accendere luci/riscaldamento ed avere una persona che sia presente.

Ti domando caro amico visti i risultati ottenuti in campo internazionale e non solo del tiro a segno....siamo proprio sicuri che il "sistema Italia" funzioni?
il discorso dal punto di vista legislativo è molto semplice: l'art. 4 L. 110/75 oltre alla L. 895/67, vietano il porto di armi fuori dalla propria abitazione se non muniti di specifica licenza di porto; in parole povere: con ogni porto d'armi trasporti ciò che vuoi dove vuoi ma nel momento in cui carichi e maneggi "porti" (vds. la costante dottrina e giurisprudenza), per cui, se non hai il relativo porto, compi reato.

orari: certo! e mi dai ragione: nei poligoni grandi, in cui evidentemente il personale che lo apre al pubblico è in qualche modo gratificato per farlo e stare lì; si possono avere orari da negozio; per gli altri, si deve contare sul tempo libero di chi volontariamente sacrifica o comunque impegna il suo tempo a favore del divertimento altrui.
comunque, tranquillo, posso dirti che, in cave in cui sono stato, una volta pagato ti lasciano andare senza che nessuno ti controlli.

del sistema italia non mi pronuncio, non tanto perché debba difendere alcuno (si difendano da soli): sto solo, e l'ho detto prima, scrivendo per amor di verità ed onestà intellettuale: sto commentando fatti riferiti da altri, cercando di non cadere appunto nella parzialità.
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: Valerio - Agosto 22, 2009, 21:24:48 pm
scusate, ma per amor di onestà intellettuale, non posso che ricordare che ogni associazione privata, quando addirittura non è una vera attività commerciale, ha fini di lucro e quindi, essendo negozio è normale che possa (anzi deve!) aprire come un normale negozio. per i TSN, vigendo nella stragande maggioranza dei casi il volontariato (si pensi a tutte le piccole sezioni) non si può pretendere pari recettività.
che di fatto si stia insinuando una libera concorrenza è vero, magari sarebbe da riflettere come sia possibile legalmente usare le armi in quei luoghi privati.....
Questo è un punto da cambiare, perchè il volontariato porta a giardinieri e ortolani, BISOGNA FARE IMPRESA o si muore......
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 22, 2009, 21:26:49 pm
e tu chi sei ..utente non certificato...dai se vuoi ti spedisco le tessere via mail..peccato che da utente nascosto non so la tua mail.
Posso aggiungerti anche le ricevute delle iscrizioni delle gare....ma essendo sempre piu nascosto non so dove mandarle...!
cosa vuoi?...mantieni un tono "socievole" sei tu ad essere entrato in risposta ad un mio intervento che non pretendo tu comprenda però....se vuoi continuarla farla in Mp ( messaggio privato ;)) il forum delle tue affermazioni non penso sia interessato.

Ciao ;D
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: dofranco - Agosto 22, 2009, 21:28:51 pm
e tu chi sei ..utente non certificato...dai se vuoi ti spedisco le tessere via mail..peccato che da utente nascosto non so la tua mail.
Posso aggiungerti anche le ricevute delle iscrizioni delle gare....ma essendo sempre piu nascosto non so dove mandarle...!
cosa vuoi?...mantieni un tono "socievole" sei tu ad essere entrato in risposta ad un mio intervento che non pretendo tu comprenda però....se vuoi continuarla farla in Mp ( messaggio privato ;)) il forum delle tue affermazioni non penso sia interessato.

Ciao ;D

Mettile in pubblica le iscrizioni alle gare, tu stesso hai sempre detto che non le facevi. E adesso cambi?
Non è comprare le tessere che ti fa conoscerei poligoni, tu parli per gonfiarti d'aria.
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: pierpu - Agosto 22, 2009, 21:30:14 pm


Questo è un punto da cambiare, perchè il volontariato porta a giardinieri e ortolani, BISOGNA FARE IMPRESA o si muore......
qui si entra in ambito politico/propositivo, nel quale io non ho gli strumenti per poter operare. mi attengo alla puntualizzazione di quanto elencato sopra da te.
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 22, 2009, 21:33:08 pm
dal punto di vista legislativo il discorso si fa lungo....
dal punto di vista del discorso orari, non sono d'accordo anche perchè esistono su territorio nazionale dei poligoni Uits che fanno orari allargati. Volontariato o meno , personalemente non lo metto neanche sul piatto della valutazione.
Perchè?
Dal momento che mi chiedono dei soldi per la tessera...per l'affitto linea ,credo sia di diritto ricevere un "servizio" il quale vada oltre all'accendere luci/riscaldamento ed avere una persona che sia presente.

Ti domando caro amico visti i risultati ottenuti in campo internazionale e non solo del tiro a segno....siamo proprio sicuri che il "sistema Italia" funzioni?
il discorso dal punto di vista legislativo è molto semplice: l'art. 4 L. 110/75 oltre alla L. 895/67, vietano il porto di armi fuori dalla propria abitazione se non muniti di specifica licenza di porto; in parole povere: con ogni porto d'armi trasporti ciò che vuoi dove vuoi ma nel momento in cui carichi e maneggi "porti" (vds. la costante dottrina e giurisprudenza), per cui, se non hai il relativo porto, compi reato.

orari: certo! e mi dai ragione: nei poligoni grandi, in cui evidentemente il personale che lo apre al pubblico è in qualche modo gratificato per farlo e stare lì; si possono avere orari da negozio; per gli altri, si deve contare sul tempo libero di chi volontariamente sacrifica o comunque impegna il suo tempo a favore del divertimento altrui.
comunque, tranquillo, posso dirti che, in cave in cui sono stato, una volta pagato ti lasciano andare senza che nessuno ti controlli.

del sistema italia non mi pronuncio, non tanto perché debba difendere alcuno (si difendano da soli): sto solo, e l'ho detto prima, scrivendo per amor di verità ed onestà intellettuale: sto commentando fatti riferiti da altri, cercando di non cadere appunto nella parzialità.


Pierpu...non voglio stare a criticare il volontariato. Me ne sono fatta una ragione da tempo però...se possono esserci spazi di miglioramento, anche attraverso il privato, perchè vederle male queste cose?

Per i dubbi sulla Leg. poligoni privati se vuoi ti rimando all'articolo dello stesso sito che ho postato...non sono un esperto...non sarò nemmeno un grande tiratore però....perchè accontentarsi?

Ciao
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: pierpu - Agosto 22, 2009, 21:44:25 pm
forse non riesco ed essere più chiaro: non si tratta di criticare il volontariato: scrivo in merito a quello che è stato scritto tentando di lasciare fuori qualsiasi soggettivismo. commento i fatti asetticamente.

io di leggi un pò me ne intendo, anche di argomento armiero....

per il resto benvengano miglioramenti.
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 22, 2009, 21:50:05 pm
scusate, ma per amor di onestà intellettuale, non posso che ricordare che ogni associazione privata, quando addirittura non è una vera attività commerciale, ha fini di lucro e quindi, essendo negozio è normale che possa (anzi deve!) aprire come un normale negozio. per i TSN, vigendo nella stragande maggioranza dei casi il volontariato (si pensi a tutte le piccole sezioni) non si può pretendere pari recettività.
che di fatto si stia insinuando una libera concorrenza è vero, magari sarebbe da riflettere come sia possibile legalmente usare le armi in quei luoghi privati.....


mi spieghi allora perche affermi quello messo in grassetto?
I luoghi privati che dici sono stati abilitati a poligoni(privati) quindi quale dovrebbe essere il problema dal punto di vista legislativo ?

Ciao
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: pierpu - Agosto 22, 2009, 21:56:03 pm
perché, attualmente,
1) mentre nessuna legge vieta i poligoni privati vi è la famosa circolare (in realtà nota ministeriale) sul caso "Massarosa", che magari fra un pò linko, nella quale però -guarda caso ricorda- all'inizio, appunto che attualmente nessuna norma vieta l'apertura di poligoni privati; quello che la stessa circolare peraltro ricorda in fondo è proprio che resta fermo il fatto che è dovere e potere delle FF.PP. verificare i titoli di porto e trasporto di chi li frequenta.
2) le norme di legge che ho citato vietano il porto quando senza specifica licenza, di armi fuori dalla propria abitazione.

anxhe il famoso parere Mori sui poligoni privati è chiaro, se letto attentamente.
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: pierpu - Agosto 22, 2009, 21:58:13 pm
http://www.thegunners.it/content/view/141/1269/
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 22, 2009, 21:59:28 pm
perché, attualmente,
1) mentre nessuna legge vieta i poligoni privati vi è la famosa circolare (in realtà nota ministeriale) sul caso "Massarosa", che magari fra un pò linko, nella quale però guarda caso ri ricosa, all'inizio, appunto che attualmente nessuna norma vieta l'apertura di poligoni privati; quello che la stessa circolare peraltro ricorda in fondo è proprio che resta fermo il fatto che è dovere e potere delle FF.PP. verificare i titoli di porto e trasporto di chi li frequenta.
2) le norme di legge che ho citato vietano il porto quando senza specifica licenza, di armi fuori dalla propria abitazione.

anxhe il famoso parere Mori sui poligoni privati è chiaro, se letto attentamente.

grazie della delucidazione...anche se non è problema mio essendo li per P10

penso comunque che proprio per il luogo in cui si è inserito questo poligono, di controlli ne avranno fatti ed anche parecchi...è  un poligono posto al 1 piano di un ex mulino ed al P.terra ci sono attività comm.li di ogni tipo!

Grazie anche per l'altro invito!
Ciao
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: STUDEMEIER - Agosto 22, 2009, 22:03:05 pm
Che, si dice casino o bordello, scegliete Voi, ho creato.
Parliamo di poligoni privati e TSN e non di vicende private perché potete diventare di colore “giallino” dalla rabbia.
Guardate questo sondaggio http://www.tiropratico.com/sondaggio/risultati-1.html
Come sempre ci si divide in due i pro e i contro, di solito i contro sono quelli che nel gioco ricevono fafori
Domanda; quanti di Voi sarebbero favorevoli ad un poligono privato vicino a casa dove poter tirare qualche colpo in tranquillità con orari e servizi giornalieri?

Buona continuazione, con toni pacati
SSA
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 22, 2009, 22:07:02 pm
Che, si dice casino o bordello, scegliete Voi, ho creato.
Parliamo di poligoni privati e TSN e non di vicende private perché potete diventare di colore “giallino” dalla rabbia.
Guardate questo sondaggio http://www.tiropratico.com/sondaggio/risultati-1.html
Come sempre ci si divide in due i pro e i contro, di solito i contro sono quelli che nel gioco ricevono fafori
Domanda; quanti di Voi sarebbero favorevoli ad un poligono privato vicino a casa dove poter tirare qualche colpo in tranquillità con orari e servizi giornalieri?

Buona continuazione, con toni pacati
SSA


da parte mia mi scuso col forum....piu che invitarlo ad usare mp non potevo fare... non certificato ;)

favorevole e frequentatore...!
Ciao
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: dofranco - Agosto 23, 2009, 00:04:18 am
Che, si dice casino o bordello, scegliete Voi, ho creato.
Parliamo di poligoni privati e TSN e non di vicende private perché potete diventare di colore “giallino” dalla rabbia.
Guardate questo sondaggio http://www.tiropratico.com/sondaggio/risultati-1.html
Come sempre ci si divide in due i pro e i contro, di solito i contro sono quelli che nel gioco ricevono fafori
Domanda; quanti di Voi sarebbero favorevoli ad un poligono privato vicino a casa dove poter tirare qualche colpo in tranquillità con orari e servizi giornalieri?

Buona continuazione, con toni pacati
SSA


Il poligono vicino casa mia, nella mia città, offre questa possibilità è aperto 3 giorni infrasettimanali al pubblico, il sabato e la domenica.
Dimenticavo, è uits, è un problema vero per voi?
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: dofranco - Agosto 23, 2009, 00:06:19 am
da parte mia mi scuso col forum....piu che invitarlo ad usare mp non potevo fare... non certificato ;)

favorevole e frequentatore...!
Ciao


Continua a pensare per te Karlfran, non è la prima ne l'ultima volta che vieni invitato a cambiare aria, giacchè si nota che parli a sproposito di argomenti che non conosci. Casualmente per un tempo sei già mancato, che dici, quanto ti assenterai stavolta?
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 23, 2009, 00:36:34 am
mi continuo a dispiacere col forum ma nonostante abbia invitato il dofranco a proseguire qualsiasi discussione in mp, questo continua in chiaro....ha un gran bisogno di visibilità! ;)
Comprendo ciò che dice...il suo gioco di squadra del luogo che frequenta ecc....che dire , un altro dilemma che cresce come la gramigna presso alcuni luoghi "sportivi".
Come detto a lui in mp(al quale non ha risposto...come ricorderete lui preferisce la visibilità) ognuno vive l'aria che preferisce e quella lasciata , personalemente, non l'ho trovata cosi respirabile.
Vedete, quando si parla di poligono privato o pubblico(Tsn) , secondo me non ne fa una grandissima differenza; è solo una forma.La differenza è sempre data dalle persone....siano esse certificati o meno.
Essendo un pluralista ( http://it.wikipedia.org/wiki/Pluralismo ) ricevere una cosi forte disapprovazione mi fa capire che forse il punto è stato centrato in pieno.
Non credo che le opinioni siano più legittimate se chi le dice è sempre presente in poligono.
Non credo che si debba avere un tot di gare fatte per avere il diritto di dire la propria.
Non credo che mi mancherà..." l'aria " citata proprio per il modo in cui questo signore allude senza farsi riconoscere...ma sono certo che presto o tardi succederà... ;D ( non vedo l'ora )

Bene , a questo punto le provocazioni dell'utente non certificato  prometto che non le raccoglierò più anche perchè il punto non è Uits o meno , bensi lasciare a tutti libera opinione,libera impresa(poligoni privati)
 (3 giorni totali meglio, no? ;)).... ::)

Ciao a tutti e ...leggere bene wikipedia !
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: Franz - Agosto 23, 2009, 09:52:17 am
Una brutta piega per un bell’argomento, questo è il sottotitolo che darei a questo topic.
Ed è ciò che sta accadendo, il livore personale di qualcuno fa sì che la nebbia confonda le idee ed allontani l’attenzione dall’argomento trattato, il giochino è vecchio come il mondo, ma, purtroppo è ancora sapientemente praticato. Mi preme sottolineare che l’anzianità di servizio non è automaticamente sinonimo di saggezza e conoscenza, ed in queste pagine ne abbiamo sin troppi esempi. Innanzitutto occorre liberare il campo da un equivoco, non esistono poligoni dell’UITS ma solo poligoni del TSN, quindi ogni riferimento è fuori luogo. Chi ha avuto la possibilità di frequentare i poligoni fuori d’Italia sa, bene come stanno le cose, i nostri sono, tranne poche eccezioni, mediamente i più “scalcinati”, i messi meglio sono quelli delle sezioni più grandi oppure di proprietà comunale oppure quelli "per grazia ricevuta", ma se prendiamo la maggioranza dei poligoni, di proprietà demaniale, e affidati a piccole sezioni del TSN vediamo subito la differenza. Le responsabilità sono tante e perciò non ben identificabili, essi sono nati come strutture private, poi furono espropriati dell’autorità militare e mai restituiti ai legittimi proprietari (le sezioni del TSN). Sono stati considerati dalle Istituzioni locali, ed ancora lo sono, come “figli di nessuno”, staccati dal contesto sociale come un corpo estraneo, le gestioni “personalizzate” dei medesimi ha fatto poi il resto. Diciamo che sia anche una questione di mentalità nostrana, all’estero, anche in piccoli centri, si trovano delle strutture da fare invidia ai circoli sportivi più esclusivi, per fare un esempio non prendo l’ Olimpico di Monaco di Baviera oppure il “Marcopulo” d’Atene, ma piccoli centri di 10.000 abitanti o poco più, e la ricetta è semplice, offrono agli appassionati di tiro ciò che essi chiedono, e cioè la possibilità di praticare lo sport che amano, il tiro, in tutte le sue forme, e quindi non solo il tiro accademico, ma anche, spesso e volentieri, il tiro con l’arco e la balestra, il tutto all’interno di ambienti confortevoli che invitano a socializzare, con bar, ristorante e possibilità di fare circolo, perciò con un ritorno economico che consente alle strutture di mantenersi e fare ulteriori investimenti, ed i poligoni privati vanno proprio in questa direzione. Non è per fare pubblicità gratuita, ma andate a fare una puntata dalle parti di Lograto e poi mi saprete dire.
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 23, 2009, 10:13:59 am
quoto sia nella prima parte Franz....e credimi che nulla mi sembra d'aver fatto per aizzare nessuno, se non aver espresso una mia opinione personale, magari sbagliata ....che poi non è, perchè di quelle strutture che parli,ne sono a conoscienza anche io.
La mia esposizione in merito, visibile su concentrica ,nasce piu' di un anno fa, dove parlando di una certa sezione di Tsn , si è affrontato l'argomento sia dal punto di vista organizzativo interno ed il loro tentativo a mantenere la struttura più aperta, ahi-loro naufragato per mancanza di persone, che da un punto di vista organizzativo dei cosidetti "tiratori d'interesse sezionale".
Senza entrare nei particolari , sia come atleta che dal punto di vista dirigenza(genitore)....e parlo di quegli sport che non hanno chissà quali sostegni (vedi calcio ecc...) conosco abbastanza bene in generale il problema strutture-politica interna ed esterna ecc...ecc... sia dal punto di vista dell'agonista(seppur giovane)che da quello di chi deve fare da tramite tra l'interno del proprio "circolo" con l'istituzione federale di competenza.
E' vero che nel tiro a segno la mia anzianità è solo di un paio di anni , e forse proprio grazie a questo non ho creato alibi verso niente e nessuno...le mie , magari sbagliate, sono opinioni di libera espressione perchè esposte educatamente e che non mirano ad un individuo in particolare ma ad un "sistema" che sta dando risultatati che lascio a Voi giudicare!


Grazie e buon tiro
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: Valerio - Agosto 23, 2009, 10:59:24 am
Buona continuazione, con toni pacati
SSA

Continua a pensare per te Karlfran, non è la prima ne l'ultima volta che vieni invitato a cambiare aria, giacché si nota che parli a sproposito di argomenti che non conosci. Casualmente per un tempo sei già mancato, che dici, quanto ti assenterai stavolta?

Egr. DOFRANCO
Qui tutti sono liberi di esprimersi, siamo consapevoli che tanti argomenti fanno discutere, non possiamo pensarla allo stesso modo, scambiarsi esperienze e conoscenze ci aiuta a migliorare il nostro sport del Tiro.
Discussioni personali meglio lasciarle fuori.

Problema dei non certificati, questi hanno causato diversi problemi, al punto che per entrare in certi argomenti il gestore è stato costretto a mettere una chiusura a questi, lasciando alcuni aperti in modo che tutti ci possiamo confrontare.
Non tutti si comportano allo stesso modo caro DOFRANCO prendi esempio da una delle ultime entrate STUDEMEIER, non certificata, ma si comporta da vera Signora, partecipa porta argomenti e non è mai scivolata a commenti di basso gusto, a questo punto sarebbe opportuno scusarti con i partecipanti del forum, ritornare a discutere seriamente, se per Te questo non è possibile raccogli il Tuo invito “assentati per un lungo tempo” per meditare, qui ci si confronta, non si spara.
Valerio
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: Valerio - Agosto 23, 2009, 11:23:28 am
Innanzitutto occorre liberare il campo da un equivoco, non esistono poligoni dell’UITS ma solo poligoni del TSN.

…………..e la ricetta è semplice, offrono agli appassionati di tiro ciò che essi chiedono, e cioè la possibilità di praticare lo sport che amano, il tiro, in tutte le sue forme, e quindi non solo il tiro accademico, ma anche, spesso e volentieri, il tiro con l’arco e la balestra, il tutto all’interno di ambienti confortevoli che invitano a socializzare, con bar, ristorante e possibilità di fare circolo, perciò con un ritorno economico che consente alle strutture di mantenersi e fare ulteriori investimenti, ed i poligoni privati vanno proprio in questa direzione.
Questo e il TSN che vorrei  :'(, per fortuna che esistono i poligoni privati che nascono proprio dal problema che nei TSN non sono all’altezza organizzativa imprenditoriale  >:(, per alcuni ci sarebbe la possibilità di farlo, invece di chiedere elemosina all’Unione, versare solo le quote di chi fa tiro accademico questi non sono più di una decina per TSN, investire tutte le entrate nel rinnovamento.

Fra un paio di settimane accompagnerò la Nazionale Italiana di Tiro ad Avancarica in Spagna per l'Europeo, guardate queste foto  ;) del poligono Spagnolo, http://www.fedtiroval.com/list.aspx?np=1&c=125 questo non è uno dei migliori  ;), provate a pensare ai migliori, se qualcuno trova  ;D  ;D  ;D un TSN uguale pago una cena, o paura di cenare da solo  :'(.


Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: Daniele Puccioni - Agosto 23, 2009, 12:42:51 pm
Continua a pensare per te Karlfran, non è la prima ne l'ultima volta che vieni invitato a cambiare aria, giacchè si nota che parli a sproposito di argomenti che non conosci. Casualmente per un tempo sei già mancato, che dici, quanto ti assenterai stavolta?

Si invitano tutti gli utenti a non fare questioni personali in risposta ai post...
Se tali questioni devono essere risolte sono pregati di farlo via messaggi privati.
Altrimenti sarò costretto a cancellarle senza preavviso. GRAZIE.
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: Franz - Agosto 23, 2009, 13:20:48 pm
Fra un paio di settimane accompagnerò la Nazionale Italiana di Tiro ad Avancarica in Spagna per l'Europeo, guardate queste foto&nbsp; &nbsp;del poligono Spagnolo, http://www.fedtiroval.com/list.aspx?np=1&c=125 questo non è uno dei migliori&nbsp; , provate a pensare ai migliori, se qualcuno trova&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;un TSN uguale pago una cena, o paura di cenare da solo &nbsp;
Caro Valerio,
non sia mai che ti lasci cenare da solo, (a me piace il musso con polenta e vino buono) Le immagini che hai postato sono quanto di più bello abbia mai visto, e dire che di poligoni ne ho visitati. Questo potrebbe essere uno dei sogni evocati da Stude. A proposito, ti ricordi l'Europeo 2003 d'avancarica a Salo (Finlandia), un poligono nudo e crudo in mezzo al bosco, dove sembrava non ci fosse nulla ed invece c'era tutto, compreso uno spartano cesso con la tavola di legno e foro da centrare  ;D
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: dofranco - Agosto 23, 2009, 13:51:53 pm
Egr. DOFRANCO
Qui tutti sono liberi di esprimersi, siamo consapevoli che tanti argomenti fanno discutere, non possiamo pensarla allo stesso modo, scambiarsi esperienze e conoscenze ci aiuta a migliorare il nostro sport del Tiro.
Discussioni personali meglio lasciarle fuori.

Perchè, le sgabbiate che vi fate uits contro cnda, contro obrist prima contro quello dopo, vi parlate contro alle spalle e poi vi stringete le mani ridendo, non sono discussioni personali?
Quante discussioni sul tiro ci sono? quanto invece si gioca a fare i politicanti, facendo la voce grossa, gli informati mentre invece: io 99% degli scribenda qui dentro non conta niente nelle decisioni della uits, il 98% scrive il contrario di ciò che fa dandosi addosso alle spalle.
 Che studemeier poi intervenga con educazione è una bella utopia...!
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: Valerio - Agosto 23, 2009, 14:05:57 pm
Vedo che i richiami non sono serviti a nulla, contro l'gnoranza e l'arroganza non c'è medicina, per non dire l'educazione, impara usare le Maiscole al posto giusto il rispetto reciproco e sinonimo di intelligenza.

Mi dispiace DOFRANCO qui in Concentrica per Te non c'è posto CHIEDO la chiusura al Tuo accesso.
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 23, 2009, 15:41:07 pm
Complimenti ..... agli Spagnoli. Potrebbe essere il vero sottotitolo a questo 3d.

Mischiando un po le carte con quello scritto oggi su La Stampa ..
- Uits ( centri federali )
- Tsn ( espressione territoriale dell'Uits e che pratichino la loro formazione)
- Strutture private (poligoni) con possibilità d'accesso ai campionati riconosciuti
(paragonabili ai Centri Federali con preparatori ed attrezzature dedicate)

Il rischio dell'allontanamento dai Tsn e quindi meno cassa , verrebbe integrata dall'iscrizione dell'Asd  per partecipare al campionati.
Benefici grazie a strutture che vivono sulla chiave di libero mercato , nessun costo sull'Unione,strutture multifunzionali per far vedere che l'arma è solo uno strumento sportivo (niente rambo :D),maggiori incentivi per i migliori tiratori presso le Asd attraverso sponsor privati...proviamo a pensare se un privato vuole fare qualcosa rispetto ad un ente tipo Tsn....chi ha maggiore libertà di decisione immediata..?

Come per altri sport, senza avere nessuna pretesa, la "privatizzazione" è il modo per ottenere maggiore risultati in un tempo mediamente breve.

Con l'augurio che il tiro ne benefici sempre di più.
Ciao
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: Valerio - Agosto 23, 2009, 18:38:03 pm
Fra un paio di settimane accompagnerò la Nazionale Italiana di Tiro ad Avancarica in Spagna per l'Europeo,

Caro Valerio,
non sia mai che ti lasci cenare da solo, (a me piace il musso con polenta e vino buono) Le immagini che hai postato sono quanto di più bello abbia mai visto, e dire che di poligoni ne ho visitati. Questo potrebbe essere uno dei sogni evocati da Stude. A proposito, ti ricordi l'Europeo 2003 d'avancarica a Salo (Finlandia), un poligono nudo e crudo in mezzo al bosco, dove sembrava non ci fosse nulla ed invece c'era tutto, compreso uno spartano cesso con la tavola di legno e foro da centrare&nbsp; ;D
Ciao Franz, del musso posso darne a tutti  ;D  ;D e il resto che mi manca  ;D  ;D
Torno serio, Finlandia piccoli problemi di organnizazione, compresi i bagni con la calce spenta, era migliore il bosco, ma tutto il resto era magnifico.
Guarda ho trovato il poligono di Pforzheim DE http://www.sgpf.de le foto sono all'8tavo tasto SCHIEBANLAGE, qui ci vorre l'amica per tradurre, sono tutte aeree, clicando sopra si ingrandiscono, questo poligono privato, usato dalla federazione Tedesca anche per il tiro a volo, oltre ad avere una gran sala per cerimone e fornito di ristorante e bar più hanno una ventina di camere per ospitare chi va ad allenarsi
Altro invito a cena a chi trova un TSN uguale
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 23, 2009, 20:22:02 pm
se ci fossero , avrebbero già un centinaio di iscritti...
...beh, l'argomento in Italia sta crescendo ..ad esempio se non fosse stato citato quello all'inizio di questo topic, nonostante sia in quella zona spesso,non ne sapevo nulla.

Da queste strutture si può partire e poi vedere se avranno un seguito con conseguenti migliorie oppure verranno messi i bastoni tra le ruote con poco guadagno per tutti.

Ciao

proverò a mandare una mail a titolo informativo...vediamo. :D
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 25, 2009, 16:44:41 pm
sta un po tardando la risposta alla mia mail...ma confido :D

ho pero' trovato sul sito di Franceschetto un interessante sondaggio d'opinione proprio in merito all'argomento e lo riporterei per chi non l'avesse visto.

Domanda: "Preferisci esercitare il tuo sport in un poligono Tsn o su campo di tiro privato?"

Risposte : il 17% presso un Tsn
              il 25% presso campi privati
              il 58% indifferente.

Unirei a queste risposte anche quelle relative alle distanze dal poligono che gli iscritti devono fare; più del 70% deve percorrere da 11 a 30 km (22/60 km andata e ritorno) prt arrivarci.

Secondo me i tempi sono maturi.....ora spetta solo all'Unione "sdoganare" una forma di partecipazione anche dei poligoni privati alle diverse discipline dell'attuale campionato.

Ciao
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: gianvi - Agosto 27, 2009, 08:10:15 am
A prescindere dalla piega personale che ha preso il discorso,credo che tutto verta sulla differenza che esiste tra le sez.tsn ed i campi privati.
 tesserato da alcuni anni,da quasi subito frequentante l'attività sportiva(per entrare nel gruppo ho dovuto superare i tentativi di dissuasione del segretario e questo mi lascia capire a distanza di una decina di anni quali fossero gli interessi della dirigenza)ho gareggiato in regione,fuori regione e mi sono fatto qualche campionato italiano,sono stato consigliere sezionale e del comitato regionale,insieme ad una cinquina di persone ci siamo industriati a realizzare di sana pianta le strutture tsn quando cambiando le regole non era più possibile fare certificati utilizzando armi ad aria compressa ed ora a distanza di soli due anni e l'avvenuto pagamento dei debiti contratti sapete cosa è successo:hanno azzerato l'attività sportiva che con non pochi sacrifici ero riuscito a realizzare (anche quando eravamo rimasti senza sezione sono riuscito a mantenere compatto un gruppo di sportivi primeggiando a livello regionale in alcune discipline nonostante tutto)ora sono costretto a cambiare sezione se voglio continuare a gareggiare e questo perchè a differenza del segretario e del presidente ho cercato di anteporre gli interessi degli sportivi e degli appassionati alle assunzioni di personale non indispensabile e forse di famiglia.
tutto ciò per dire che non esiste,in alcuni casi,differenza tra campi privati e sezioni tsn,i privati dichiarano che il loro scopo è l'utile alcuni presidenti lo perseguono senza dichiararlo e cercando di camuffarlo.
se e quando lo stato toglierà alle sezioni la prerogativa di essere l'unica istituzione a rilasciare le certificazioni(affidandole magari a chi ne dovrebbe avere più titolo,leggi esercito)è allora che ci potrà essere una crescita dello sport del tiro,mancando i grossi interessi gli squallidi personaggi che nel tsn hanno solo interessi lontani dallo sport si defileranno come per incanto e resterà solo chi veramente motivato.
non credo che la maggior parte delle sezioni avrà grossi problemi dovuti al mancato incasso dato dai certificati visto che già si mantengono grazie al volontariato piuttosto i guai saranno di quelle sezioni che dovranno mantenere personale assunto per clientelismo e senza alcuna necessità reale.
ben vengano i campi di tiro privati dove portando i soldini siamo ben accolti e troviamo ampia disponibilità(campi aperti anche ad agosto,sez tsn che non concede agli agonisti nemmeno la palestra ad aria )e per finire potrei accettare anche il fatto che l'uits prendendo le redini come stà cercando di fare (ed alcuni presidenti applaudono senza capire cosa sta succedendo)riesca  a dare delle regole certe ed uguali per tutti nelle sezioni da trieste ad agrigento e che quanto dovuto spendere per lo sport lo si investa realmente evitando di anteporre spese non necessarie come personale inutile o spese molte volte gonfiate(tanto i soldi spesi non sono i miei).
perchè lasciare i soldi dei certificati alle sezioni se le stesse sono in alcuni casi diventete aziende di famiglia? forse sarebbe divertente vederle confrontarsi in un libero mercato senza più la protezione degli introiti derivati dagli obbligati. ;D ;D ;D
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 27, 2009, 11:58:25 am
Chiarissimo il concetto, ed allo stesso tempo un po "diabolico".
Parlando da "sportivo", cioè di chi degli introiti derivati dagli "obbligati" non interessa nulla, potrei dire che come molti sono poi sensibile a frequentare un luogo sicuro,che dia la sensazione di ricevere un servizio(promulgazione reale,giorni d'apertura,ambiente,orari,attività),che possa partecipare a gare nazionali.
Chiaramente se togliamo dai "piedi" il sospetto che ci siano degli introiti , che di fatto sono la fonte d'esistenza per le realtà private,il poligono deve essere inserito in un contesto che rispetti ciò che lo circonda. Si sa', il tiro non è quasi mai digerito dal vicinato, quindi lavorare per convincerli del contrario fa parte del tema " promulgazione".
Non so se le realtà private siano la ricetta per il futuro del tiro a segno, a certi livelli, come avvenuto già in altri sport, di certo possono sostenere un ambiente carico di ...................
Riflettevo ...ma che fastidio potrà mai dare una realtà privata all'Uits?
Qual'è la vera "paura" che questa crea nella dirigenza?
Se gli introiti,come detto, saranno garantiti comunque da un iscrizione dell'ASD....dove perderebbero €?

Ciao ;D
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: pierpu - Agosto 27, 2009, 14:21:37 pm
intervengo nuovamente dopo aver letto gli ultimi msg.
mi pare abbastanza chiaro che non si è ancora ben acquista in testa la consapevolezza che le sezioni TSN e, di riflesso, l'UITS non sono ente pubblico né per caso né per mandare alle olimpiadi chicchessia (se così fosse tutte le federazioni CONI dovrebbero essere enti pubblici): la natura di ente pubblico deriva dal fatto che le sezioni di TSN DEBBONO svolgere, per legge attività certificativa.
è un dato di fatto inoppugnabile e che non impone neanche tanta libertà di interpretazione o accettazione: è così in forza di legge.
lo statuto, vigente e futuro, del'UITS come quello delle sezioni TSN, riportano per prima questa funzione pubblicistica e legalitaria non a caso e poi, solo poi, sportiva.
l'assemblea dei presidenti del 23.02.98 ha comunque votato bulgaramente per il mantenimento della natura di ente pubblico dell'UITS: facciamocene una ragione; semmai chiediamoci perché l'hanno votato.

che magari dal dopoguerra si sia dimenticata la valenza addestrativa e certificativa a favore di quella sportiva tanto da far oggi ritenere convintamente chi frequenta i TSN come tiratore agonista che la sua sia la sola attività legittima all'interno delle sezioni, è altro discorso.
ma la legge prevale sempre: prova ne sia che, quando fu tentato il varo delle sezioni ASD da parte dell'UITS, l'ufficio legislativo del mindifesa è subito intervenito per dire "ALT: siete ente pubblico per legge, non può l'assemblea dei soci stabilire privatamente difformemente ciò che una legge stabilisce".
la legge e gli aspetti pubblicistici sovrastano sempre, anche quando p.es. si chiudono poligoni per via delle armerie non a norma o privi di agibilità: in quei casi cosa può la parte sportiva? nulla.
prima viene l'istituzionalità poi lo sport. per legge.

e veniamo ancora ai poligoni privati.
nessuna legge li vieta: semmai, (ecco il senso del mio primo intervento in questo topic), la legge vieta di poter portare -e quindi usare- le armi, senza una licenza di porto d'armi specifico, in luoghi che non siano i TSN, che godono di speciali deroghe di legge.
che -e se- le sezioni TSN oggi mostrano la corda di fronte ai campi privati è proprio perché dal dopo guerra ad oggi si è consolidata l'idea sportivo-agonistica nelle sezioni: un luogo non commerciale (le sezioni per statuto non hanno fine di lucro) ma ove si formano i futuri campioni (dove? quanti? quando? forse alla FITAV).
se invece si fosse diffusa una mentalità più aperta ed onesta tesa a far si che nelle sezioni ogni forma di tiro avesse potuto avere la giusta libertà e possibilità di espressione (signori: il tiro dinamico, p.es. -che io non pratico- diventerà disciplina dimostrativa olimpica dalla prossima edizione dei giochi...), allora forse oggi nessuno si sarebbe allontanato da quella che sarebbe stata la casa di tutti gli appassionati del tiro nelle sue varie forme e non sarebbero nati i campi di tiro, chiara espressione del malcontento dell'utenza e della incapacità gestionale tipica delle sezioni TSN.

oggi i soldi che, diversamente, rimanendo in sezione TSN, avrebbero potuto far ristrutturare gli stand sotto il profilo sicurezza ed accoglienza, se ne vanno sempre più al di fuori: non credo che, così durando le cose, fra molto tempo, con sempre più campi di tiro in attività, le sezioni avrano la possibilità economica di sostentarsi con le sole somme derivanti dall'attività sportiva.
né delle certificazioni che, noto senza sorpresa, sono viste dagli agonisti con fastidio.
stiano tranquilli: fra qualche annetto forse i poligoni TSN pagheranno luce e riscaldamento con gli incassi dei pallini di P10 e nolo linee C10.

ultima notazione, sull'impatto acustico: anche qui ci siamo fatti pecora che il lupo, giustamente, si mangia. le sezioni sono quasi sempre beni demaniali militari e comunque -ahinoi- svolgono funzioni inderogabili per legge e hanno una curiosa caratteristica: sono lì dove sono spesso da più di un secolo. questo introduce un principio giuridico "di servitù di immissione di rumori" che già alcuni Tribunali italiani hanno riconosciuto e che non può portare come invece ha fatto laddove tale principio non è stato fatto valere, alla chiusura dei TSN. se io costruisco una casa accanto ad un aeroporto lo so a cosa vado incontro (se non mi fossi accertato prima peggio per me "attentibus non dormientibus jura succurrunt" e comunque che faccio: pretendo sia chiuso l'aeroporto? c'era prima (servitù immissione rumori) e esiste ed opera per servizio di pubblica necessità (nel caso dei TSN l'attività certificatoria obbligatoria per legge, non certo quella sportiva).
i campi privati, proprio perché non certificano un bel niente si attaccano al tram: sono private associazioni e sono sopravvenute ai luoghi in cui sorgono.

Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 27, 2009, 14:38:11 pm
l'UITS non sono ente pubblico né per caso né per mandare alle olimpiadi chicchessia (se così fosse tutte le federazioni CONI dovrebbero essere enti pubblici)

che magari dal dopoguerra si sia dimenticata la valenza addestrativa e certificativa a favore di quella sportiva tanto da far oggi ritenere convintamente chi frequenta i TSN come tiratore agonista che la sua sia la sola attività legittima all'interno delle sezioni, è altro discorso.
 
ma la legge prevale sempre: prova ne sia che, quando fu tentato il varo delle sezioni ASD da parte dell'UITS, l'ufficio legislativo del mindifesa è subito intervenito per dire "ALT: siete ente pubblico per legge, non può l'assemblea dei soci stabilire privatamente difformemente ciò che una legge stabilisce".

prima viene l'istituzionalità poi lo sport. per legge.



Direi che qui hai riassunto e legittimato la ragione per la quale i Poligoni privati risulteranno utili nel prossimo futuro.


Per il resto grazie delle tue informazioni, per i più sconosciute , saranno sicuramente utili a chiarire le idee.
Rimane il fatto che sempre nelle righe centrate sopra....si evince la "staticità" dei regolamenti.
L'attività di tiro che hai citato se non sbaglio è dovuta uscire dai Tsn ed andare per cave...causato dal non "passo dei tempi che cambiano" da parte dei direttivi Uits/Seziioni.
Quindi bravi dirigenti del tiro dinamico,!


La funzione di strutture per la certificazione (Tsn) rimangano pure a fare la loro parte, lasciando il campo aperto anche, ripeto anche , a poligoni privati .Questo per quel che riguarda la parte agonistica.(possibilità d'iscrizione al campionato)
Se il punto è , un poligono privato non legittima l'uso delle armi, beh lo farà il porto d'armi sportivo, per il quale tutti devono andare presso un Tsn per conseguirlo...quindi non vedo il punto.


Il punto sul quale non mi trovo d'accordo è quel velato "dove andranno a finire i Tsn a causa dell'apertura di campi privati...la luce, il riscaldamento.." sembra quasi che forse una naturale legge della causa-effetto venga messa da parte.
Credo come sottolineato dal tuo intervento che i Tsn/Uits , siano legati da impegni con il ministero della Difesa anche per i particolari di un ASD. Questo li rende "poco al passo dei tempi". Non è una colpa ma una situazione giuridica che presso le realtà private beh...è evidente non esistano.
Se domani il poligono xyz vuole fare tiro dinamico perchè un tot di soci lo mette come desiderio, questi lo fanno senza chiedere troppe cose se non quelle previste da una legge su sicurezza ecc.....
Quindi il pagare la luce con i pallini è un effetto e non credo che la causa sia nella funzione del Tsn bensì delle mani legate cha hanno.
Per quel che riguarda lo scopo di lucro ...non mi pronuncio...leggo però il post di Gianvi , e rifletto ::)
Comunque sia....si vedrà.Ciao
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: pierpu - Agosto 27, 2009, 15:29:00 pm
tutto sta a vedere se l'UITS vorrà rimanere statica anch'essa...
il porto d'armi "sportivo" non consente il porto delle corte fuori dai TSN.
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: pierpu - Agosto 27, 2009, 15:55:43 pm
P.S. una cosa volevo aggiungere: quando tu karlfran dici "Quindi bravi dirigenti del tiro dinamico," per aver dato vita alle cave...
se da un lato è vero che i TSN non hanno saputo porsi rispondenti alle loro necessità, per amor di verità bisogna anche osservare bene quali necessità queste forme di tiro avanzavano e se e come le sez. TSN avessero potuto, anche volendo, soddisfarle.
diciamo allora che il tiro dinamico semplicememte non è minimanente compatibile con una struttura di TSN, poichè necessita di grandi spazi per generare p.es. angoli di tiro anche di 90° ecc.
i poligoni TSN sono progettati per una sola direttrice di tiro, secondo cioè quelle forme di tiro che il regolamento olimpico prevede.
quindi: quando 15 anni fa i primi pionieri pretesero di voler stravolgere l'uso di un poligono TSN le cui opere murarie sono state progettate per tiri radenti e non angolari, ecc. forse hanno preteso un pò troppino, sulla pelle poi dei responsabili penali delle sezioni cioè i presidenti.
un pò come quello che va in pizzeria e pretende a tutti i costi del sushi: "se non me lo dai allora qui non torno più e mi apro io un ristorante giapponese". il pizzaiolo, dopo aver tentato di spiegare che quel locale proprio non può fare pesce crudo (al limite qualche pizza alla marinara), cosa può fare se il cliente non sente ragioni e, tornando al dinamico, sente l'isnopprimibile bisogno di correre per 40-50 mt sparando a destra e a manca con angoli che in un TSN colpirebbero i muri nati per il tiro lento mirato?
quindi i dirigenti del dinamico non sono stati bravi, ma solo animati da un sano egoismo di perseguire le loro necessità.
il tempo, comunque, dirà..
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 27, 2009, 16:13:36 pm
tutto sta a vedere se l'UITS vorrà rimanere statica anch'essa...
il porto d'armi "sportivo" non consente il porto delle corte fuori dai TSN.
verissimo...ma è forma di legittimazione ed uso presso un poligono privato certificato dalle autorità.
Non vorrei che ci perdessimo su cavilli di forma o virgole che forse non riporto alla perfezione. Di fatto io con TAV, presso un poligono privato certificato posso sparare..altrimenti le autorità quando hanno dato allo stesso la possibilità di apertura, a cosa pensavano fossero servite le linee di tiro?

Per il tiro dinamico, non metto lingua. Forse è come dici te o forse altro. Esistono sul territorio poligoni Uits con dimensioni enormi e non totalmente sfruttate anche per mancanza di volontari che supervisionino.
Prendo però per buono , anzi ottimo, il sano agonismo che li ha mossi fuori al punto che si sono riusciti a ritagliare uno studio se possa essere inserita come disciplina .


Comunque rimango dell'idea che ben pensandoci il fine è avere le ASD nel campionato rispettando regole,tesseramenti ed iscrizioni...certo che se questo fosse bloccato dai dirigenti, mi spiacerebbe trovare la conferma di "staticità".

Ciao
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 27, 2009, 17:06:25 pm
non so bene a che periodo si riferisca..anche se il titolo è "Uits guardando avanti 2008 " sul sito presidentetsn.it che non visitavo da tempo.
Nella proposta dove se non sbaglio l'accesso è destinato ai presidenti dei Tsn , e leggendo la parte - Uits,Federazione sportiva- parecchi punti qua citati . E' quindi consapevolezza di coloro che hanno redatto queste proposte che i Tsn stanno perdendo terreno a causa del non adeguamento delle strutture allo stato delle cose ben lontani dai bisogni dei propri iscritti .
.....ma allora non sono un sognatore... ;D

http://www.presidentetsn.it/doc/UITS_Programma_Candidati.pdf
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: gunny - Agosto 27, 2009, 19:03:19 pm
tutto sta a vedere se l'UITS vorrà rimanere statica anch'essa...
il porto d'armi "sportivo" non consente il porto delle corte fuori dai TSN.
verissimo...ma è forma di legittimazione ed uso presso un poligono privato certificato dalle autorità.
Non vorrei che ci perdessimo su cavilli di forma o virgole che forse non riporto alla perfezione. Di fatto io con TAV, presso un poligono privato certificato posso sparare..altrimenti le autorità quando hanno dato allo stesso la possibilità di apertura, a cosa pensavano fossero servite le linee di tiro?

...

caro Karlfran, la legge parla chiaro e ha ragione Pierpu

c'è da fare attenzione a un distinguo: cave e campi di tiro non sono la stessa cosa di un poligono privato.

Nel caso dei poligoni privati, ovvero strutture ben delimitate e attrezzate con le adeguate protezioni, è sufficente anche la semplice abilitazione al maneggio (ovviamente se si utilizzano armi altrui o noleggiate in loco se possibile), addirittura non sarebbe nemmeno necessario un direttore di tiro (anche se auspicato).

per i campi di tiro a cielo aperto, come le cave, dove al massimo esiste una recinzione valgono le norme dello sparare il campagna, quindi non si potrebbe sparare con armi di cui non si ha la licenza di porto, e se lo fai lo fai a tuo rischio e percolo e chi te lo consente lo fa a rischio di vedersi revocata dal sindaco l'autorizzazione

per i dettagli vedi il link al sito del Giudice Mori http://www.earmi.it/diritto/faq/poligoni1.htm
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: pierpu - Agosto 27, 2009, 19:34:18 pm
parto di fondo (gunny) per rispondere anche a karlfran.
vedo che ancora è abbastanza diffusa la generale errata equazione: campi privati abilitati=libero porto negli stessi.
NON C'E' alcuna legge che vieti l'erezione di campi privati ne di forme associative atte a gestire tali campi.
pertanto, dove non c'è divieto, è consentito; semmai è da dire che vi sono norme secondarie all'attivazione di campi (inquinamento acustico, smaltimento piombi, ecc., calcolo traiettorie proietti) che ne regolano indirettamente il funzionamento.
ma l'idea di poter aprire un campo privato per spararvi, come dice la famosa circolare Mininterno sul campo di Massarosa (LU) n° 557/PAS.5899-10089(13) del 19 Aprile 2006 sebbene "non è, al momento, disciplinata da alcuna normativa specifica" non incontra quindi divieti.

CI SONO invece norme di legge, che vietano chiaramente il porto di armi fuoiri dalla propria abitazione, oltre che in luogo pubblico o anche solo aperto al pubblico:
-   art. 699 Codice penale il quale, “vieta di portare senza licenza un'arma fuori della propria abitazione e sue appartenenze.
-   Legge 2 ottobre 1967 n. 895 la quale vieta di portare illegalmente armi comuni da sparo in luogo pubblico o aperto al pubblico. “
- art. 4 della L. 110/75 per il quale Articolo 4: Porto di armi od oggetti atti ad offendere.
Salve le autorizzazioni previste dal terzo comma dell'articolo 42 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza 18 giugno 1931, numero 773, e successive modificazioni, non possono essere portati, fuori della propria abitazione o delle appartenenze di essa, armi,....
".
quindi, se io esco di casa anche solo per andare al campo di tiro privato che un mio amico ha dietro casa sua per portarvi la mia pistola anche sportiva e sparare soli io e lui, essendo munito di TAV, ho una licenza di porto di arma lunga ma non di corta (che posso, ex circolare Mininterno 14.02.98, pubbl. in Gazzetta Ufficiale 27 febbraio 1998, n. 48, solo trasportare)  e quindi non posso portarla.

quindi quando si pensa che se un campo di tiro è legale poiché autorizzato, non implica automaticamente che io sia altrettanto autorizzato al porto/uso in quel campo.
e non si tratta di cavillare ma di leggere le leggi sopra richiamate; anche il Dott. Mori, che pure si è occupato nel problema diffusamente e lo risolve in senso positivo, non manca però di premettere quanto segue: "Prendiamo atto che ormai è dato di fatto e giuridico acquisito, sia dalla prassi che dalla giurisprudenza, che nessuna norma di legge vieta di sparare in poligoni privati personali o di associazioni o di ditte commerciali, sia al chiuso che all'aperto, a tutti coloro che siano in possesso di una licenza di porto specifica per l'arma usata (di porto di arma corta se si spara con armi corte, di porto di fucile per caccia, difesa o tiro a volo se si spara con armi lunghe)”.

quanto al richiamo del programma dei candidati UITS, non colgo l'attinenza alle questioni ora esaminate. karlfran: puoi spiegarti meglio?
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 27, 2009, 21:20:29 pm
mi rendo conto di una cosa...nei forum forse mi spiego male .............
allora , uno era il discorso (solo come commento generale) dei campi da tiro utilizzati per l'FT con armi depo.Citato solo per mettere in risalto alle volte le difficoltà di interfaccia con  amm.ni comunali le quali di fronte alla parola fucile o arma in generale, si fermano immediatamente per timori di diversa natura (soprattutto politici).
L'altro discorso , dei poligoni privati. Scusa non vorrei ripostare il sito (che troverai nel post), ora, io in quel poligono con arma denunciata , con TAV, trasportandola da casa allo stesso poligono, non incorro in nessun tipo di infrazione al codice. Il poligono privato (quello del sito da me citato...non un campo o altro)è riconosciuto come luogo atto all'uso di armi.
Con Tav al seguito,arma riposta in auto con i dovuti accorgimenti,sono  legittimato a trasportarla da casa al luogo di tiro che in questo caso non è un Tsn bensi' un poligono privato.
Campi di tiro....non li ho citati se non per l'esempio del tiro dinamico , che non pratico e quindi non mi pronuncio a legge ......la citazione avveniva nel contesto che si sono dovuti spostare dai Tsn per avere luoghi adibiti per loro. Questo,srispondendo alla curiosità, di Pierpu, è segnalato nel topic postato da me sul sito dei presidenti , lo hai letto? Cosa ci hai trovato di comune a ciò che abbiamo detto ?
Ti riporto un solo passaggio ...se vorrai potrai poi leggerlo per intero....

" ..un dato sempre più incoraggiante è dato dall'avvicinamento a disclipline non olimpiche come avancarica,tiro dinamico sportivo.Questa deve essere letta come stimolo offrendo spazi ed opportunità ai nostri tesserati che fino ad oggi sono stati trattati come figli di un zio minore.
Esse potranno contribuire non poco alla promozione del nostro sport che deve mostrarsi all'esterno più attraente e maggiormente spendibile anche in termini di comunicazione"
continua con "...l'Uits mantenendo il ruolo di referente per tutte le realtà di tiro,dovrà ridisegnare i rapporti col mondo di avancarica,bench rest,tiro dinamico sportivo,ex-ordinanza"
Io aggiungerei anche legittimare i poligoni privati ;D
In finale....rispetto alle sezioni come fonte di certificazione ...beh lo stesso documento non ha proprio la tua visione, anche se in generis è corretta.
Non mi chiedere però di riportarlo ma a quanto dicono, alcuni Tsn hanno la loro principale attività proprio nel settore sportivo e non di certificazione o abilitazione, però....leggilo che non sono pratico di "segretariato"....:)
Ciao
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: pierpu - Agosto 28, 2009, 00:11:21 am
 ringrazio per quanto hai scritto.
per punti: per quanto riguarda un'arma FTdepo il problema giuridico del porto non si pone in quanto le armi depotenziate hanno la ben nota disciplina che tutti ben conosciamo che consente il porto e l'uso in ogni luogo che dia sufficienti garanzie circa la traiettoria del colpo; quindi nessuna imposizione di legge se non per quanto previsto dall'art. 11 Lett. d) L. 526/99 quanto all'uso "d) per il porto degli strumenti di cui al presente articolo non vi e' obbligo di autorizzazione dell'autorita' di pubblica sicurezza. L'utilizzo dello strumento e' consentito esclusivamente a maggiori di eta' o minori assistiti da soggetti maggiorenni, fatta salva la deroga per il tiro a segno nazionale, in poligoni o luoghi privati non aperti al pubblico"; nonché il relativo regolamento emanato con Decreto 9 agosto 2001, n.362 del
Ministero dell'interno (v. art.9).
 
trasporto e successivo uso=porto dell'arma in poligoni privati: vedo che anche io devo avere qualche difficoltà nel farmi comprendere.
col tuo TAV puoi trasportare dove vuoi, ma allorquando impugni e carichi stai portando l'arma e quindi se non hai una licenza spcifica per quell'arma compi quei reati che io ho ricordato precedentemente; il fatto che un campo di tiro possa essere riconosciuto idoneo NON autorizza automaticamente chi, privo di specifica licenza, ad usare armi in esso. questo concetto (che il campo automaticamente autorizza all'uso e porto) vale solo per i TSN per i quali, infatti, nelle norme si parla sempre di deroghe a suo favore (v. sopra per le FT depo). perché secondo te?
ho citato leggi e parere di Mori in tal senso: puoi citarmi tu leggi di senso contrario?

infine il programma del sito dei presidenti: lì si parla della volontà di avvicinarsi alle altre forme di tiro.
concetto che, perlomeno per quanto riguarda il mio dire attuale (=aspetto giuridico del porto di armi fuori dei TSN), c'entra un pò poco: lì si parlava di intenti programmatici.
per quanto riguarda le sezioni (che non avrebbero ragione di certificazione a legger quel programma che tu citi) non mi par di ricordare che questa tua lettura sia corretta.

dei poligoni poi che " hanno la loro principale attività proprio nel settore sportivo e non di certificazione o abilitazione," senz'altro sarà così, ma certo non si dimentichi che certificare gli è imposto per legge e che da quell'attività si generano entrate che fanno senz'altro comodo..
non confondiamo comunque la certificazione di legge 286/81 e CIMA con forme di tiro non sportivo.... la prima è imposta ed irrinunciabile, la seconda può ben soccombere a favore dell'attività sportiva codificata UITS: ma questo è, appunto, ben altro.
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 28, 2009, 00:25:09 am
Ti ringrazio anche io per i diversi punti che stai sviluppando.
- depo....ahimè solo grandi diffidenze delle amm.ni. Nessun altro commento necessita.
- poligoni privati/porto. Continuo a chiedermi ...fermo restando tutto quello da te scritto sopra, al momento del rilascio autorizzazione ritengo per logica che si fosse previsto l'uso di armi da parte dei tesserati, ergo, nessun problema. Mi sto comunque informando in merito presso le autorità ed il poligono stesso. Credo comunque  di avere conferme.
- del sito presidenti, forse mi sono spiegato male; semplicemente si faceva notare in quella relazione che presso alcuni Tsn la parte più attiva era quella sportiva va da se alleggerimento di personale destinato tesoreria e destinazione a qualcosa di più utile caso per caso.Sicuramente la funzione principale rimane la certificazione però....si vede che non è tutto uguale nella penisola.

Ti ringrazio comunque dei chiarimenti ma rimango dell'idea che una delle soluzioni future sarà proprio nell'impresa privata.
Ovvio che se tutte le discipline sportive legate al tiro fossero raggruppate nei Tsn tutto sarebbe più semplice anche per noi appassionati...pensa a quante tessere bisogna avere se si desiderasse fare FT-Tiro accademico aria compressa e fuoco-Tiro dinamico-Old west-Tiro a lunga gittata oltre i 300 mt-Tiro a volo..ecc...ecc....
Questo però non è possibile, ed in questa opera di promulgazione del tiro in generale,l'Uits dovrà avvalersi di aiuti.Ostacolare non farà altro che accrescere il senso di disagio che già si respira.

Ciao
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: pierpu - Agosto 28, 2009, 00:35:07 am
sono io che debbo ringraziare per l'occasione di sviluppare qui alcune mie considerazioni, che spero utili a chiarire e/o far riflettere e quindi crescere.
ti dico, stavolta brevemente:
- depo: è un fatto di cultura: bisogna lavorare sull'immagine del tiro. e non è facile, ma per questo non val la pena arrendersi.
- poligoni privati/porto. l'autorizzazione che si dà al luogo non la si estende ai tesserati, per i motivi e le norme che ho sopra citato. Informarsi presso il poligono privato credo darà una risposta facilmente immaginabile: càmpano su chi ci va. è la storia dell'ortolano.
più interessante è sapere cosa ne pensano le autorità (sarebbe interessante interpellare il ministero)...

quanto al TSN/UITS casa di tutti, vedremo cosa riusciranno a fare gli attuali dirigenti nazionali.
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: gunny - Agosto 28, 2009, 11:11:18 am
oltre a compiacermi dello sviluppo del presente topic, perchè in modo puntuale ha permesso di far  incontrare dubbi e necessità di un tiratore (Karlfran) con il riscontro di legge e l'esperienza di un praticante del mondo del tiro a quanto pare decisamente esperto (Pierpu), mi permetto di aggiungere quanto segue:

per il FT, da diversi anni ci sono diverse associazioni regionali (ASD regolarmente iscritte nel registro del Coni), che si stanno facendo un mazzo tanto per promuovere la disciplina e creare appunto una cultura dell'arma depo... però va precisato che il FT in ambito internazionale si pratica con armi fino a 16J, solo in Italia e in Germania esiste il limite a 7,5j introducendo di fatto la categoria "depo" che non avrebbe ragione di essere.
In ogni caso da diversi anni si organizza un campionato nazionale e problemi di autorizzazioni fino ad ora non ne sono stati incontrati salvo qualche rara eccezione. Esistono campi stabili di FT dove con gli opportuni accorgimenti e con le dovute autorizzazioni si spara anche con armi full (>7,5J).
Inoltre in più di un poligono TSN (Milano, Bologna, Parma, Perugia, ecc...) sono state ospitate manifestazioni divulgative e/o vere e proprie gare di FT, sempre e solo con lo scopo di far conoscere la realtà di una disciplina emergente, oltre che a beneficiare delle deroghe di cui appunto i TSN godono.
So che tu, Karlfran, sei piemontese e da quello che mi risulta qualcosa nella tua regione sta bollendo in pentola riguardo il FT... staremo a vedere, semmai mettiti in contatto con le associazioni già esistenti in altre regioni per avere qualche dritta, badando di selezionare bene i tuoi interlocutori (ovvero chiedi a chi fa non a chi dice di fare... capito mi hai?!)

Credo che non debba essere la UITS a legittimare un poligono privato (bada bene poligono), semmai può essere il poligono privato a richiedere l'eventuale affiliazione per svolgere l'attività sportiva.
I problemi però è un altro... ovvero l'attività istituzionale che i TSN svolgono per legge.
Infatti un TSN potrebbe anche non essere affiliato alla UITS senza perdere la funzione di certificazione in manteria di maneggio delle armi e addestramento dei così detti 'obbligati', poi che in realtà non avvenga è un altro paio di maniche.

Cosa accadrebbe se un poligono privato chidesse l'affiliazione alla UITS? Oltre alla possiblità di svolgere attività sportiva, acquisirebbe come diretta conseguenza lo status di TSN? Ma qui ci addentriamo in vespaio...

Sui campi di tiro autorizzati, penso che la questione sia chiara, così come sia chiara la loro precarità.
In ogni caso, penso che la legge consenta il maneggio "porto" di un'arma anche a chi non ne ha abilitazione e/o licenza di PS, purchè sotto la diretta sorveglianza e responsabilità di chi la licenza ce l'ha (leggasi direttore di tiro / istruttore qualificato), Pierpu mi corregga se sbaglio, ovvio che se in un campo di tiro ogni tiratore deve avere un assistente la cosa si farebbe un po complicata... e sicome di porti per arma corta non è che ne vengano rilasciati molti mi spiego con difficoltà come la situazione possa reggersi.
Inoltre si fa un gran parlare di sicurezza... se già un poligono TSN difficilmente trova/ha le risorse per mantenere uno standard adeguato... mi si spiega come può un campo di tiro privato, nel quale spesso si utilizza il munizionamento blindato (vietato nei TSN) che purtoppo ha la tendenza a rimbalzare?

Chiudo citando nazioni come la Spagna, dove esiste una sola federazione di tiro sportiva che raggruppa tutte, ma proprio tutte le discipline di tiro... FT incluso!

In Italia si sà... esiste la specializzazione nel complicare le cose semplici... e nel dividere l'indivisibile, quindi non credo che per ora ci si possa aspettare niente di meglio di quanto passa il convento
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 28, 2009, 12:04:20 pm
benissimo Gunny. :D
PEr il discorso FT avrò modo di "guardarmi intorno" sperando che la non partecipazione come "Italiani" presto venga corretta dagli organi ufficiali.
Attendo ed osserverò.... ;)
Per il discorso legittimazione poligoni privati presso Uits,chiedendo il riconoscimento....beh era poi il discorso iniziale , l'obbiettivo . Quindi se questo potrà essere,il problema è risolto.
PEr il discorso campi di tiro-porto o meno, beh non so, ripeto che l'esempio che ci ha poi portato a questo esempio nasceva dalla scelta (obbligata) da parte di alcuni "ex Dirigenti" di Tsn di uscire dagli stessi per poter svolgere questa disciplina. Risultato Tsn che perdono soci,TDS che verrà osservato come possibile disciplina per il futuro olimp.

Grazie a tutti degli interventi ....e sperando che Tsn,Dirigenti,Soci ed Uits non se la prendano a male se l'aspirazione è quella di uscire da quei luoghi . Non è contro di loro direttamente ma contro le mani legate che hanno, cosa che in una libera impresa(poligono privato) questo non esiste.
Se per assurdo volessero un'istruttore sportivo per far fare la ginnastica propedeutica al tiro a segno, nessuna riunione , lo fanno e basta.Se volessero un sostegno psicologico per gli atleti,lo ingaggiano.

Ciao
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: pierpu - Agosto 28, 2009, 12:20:49 pm
rispondo a Gunny e tralascio il discorso FT (già mi sembra adeguatamente trattato) rispondendo al resto:
- non è la UITS che deve/può riconoscere campi di tiro: ripeto che ad oggi non c'è nessuna legge che li regola e quindi a parte la famosa "circolare Massarosa" basta che si rispetti quei parametri, per ora gli unici di tipo normativo, e il campo privato è già a posto.

- vero che un TSN non necessiti di affiliazione UITS per l'attività istituzionale, ma è ipotesi di scuola, mai sentita per quanto ne so...

- quanto all'affiliazione tout court sussitono limiti previsionali statutari: la UITS è composta solo da sezioni TSN e non da altre entità. il campo si dovrebbe quindi semmai costituire come una nuova sezione TSN o, al più divenire delegazione di TSN (ma questo attualmente aprirebbe il problema agibilità posto che la DTP2 attuale non prevede poligoni aperti a cielo aperto; ma questo, volendo, potrebbbe essere problema relativo ove vi fosse una intesa fra UITS e Genio nel senso di integrare con previsioni tecniche i campi/cave).

-porto di armi nei campi e istruttori self styled: ad oggi non esiste un riconoscimento di istruttori "da cava" paragonabile a quelli ex art. 31 L. 110/75 per i TSN; questi ultimi svolgono un servizio di pubblica necessità perché agiscono in un ente pubblico e partecipano al procedimentio amministrativo che si conclude con l'atto pubblico CIMA. nulla di tutto questo nelle cave.
l'idea di una persona che in cava funga da istruttore e con ciò legittimi il porto d'armi altrui è ipotesi dottrinale espressa dal Dr. Mori che non mi vede d'accordo: ciò alla luce della natura personale del libretto di porto d'armi di ognuno e dei contenuti del parere del Consiglio di Stato del 1997 sul porto di tiro a volo: lì si dice chiaramente fra l'altro che nei TSN e non nei campi di TAV, l'istruttore TSN può affidare armi anche a chi sprovvisto di licenza o minorenne (da lì la conseguenza che nel campo TAV spari in forza del porto d'armi TAV): si legga comunque la circolare Mininterno 19.07.97 n° 559/C.5692-10089(4) sul punto.
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: gunny - Agosto 28, 2009, 13:21:07 pm
sul discorso olimpico ci andrei piano...
purtroppo la tendenza è quella di veder sempre più ridotte le specialità a fuoco, una volta alle olimpiadi si assisteva anche gare a 3 posizioni 300mt (fino al 1972), Bersaglio mobile a 50mt, ecc.... l'orientamento sembra andare sempre più verso specialità come la P10 e la C10, rispettivamente discipline olimpiche dal 1984 e 1988. Il problema è anche quello di assecondare la regola del "politically correct" ovvero sparare a fuoco non è bello e sà di violento...

Quindi per assurdo vedo più probabile che sia il FT a divenire sport olimpico (con sagome di diversa forma rotonde o quadrate) che non il TDS o l'avancarica...

Ringraziando per l'ulteriore contributo di Pierpu vorrei aggiungere un ulteriore riflessione sui campi di tiro e poligoni privati.
Non capisco in cosa consista tutta la libertà che viene sbandierata riguardo quelle aree, fatto salvo di poter praticare alcune discipline impossibili all'interno di un ordinario stand TSN... mi sono preso il tempo  accendendo al sito http://www.fitds.it di andarmi a leggere i regolamenti interni di alcuni campi di tiro e non vi ho trovato particolati differenze e o particolari concessioni 'libertarie' rispetto i regolamenti di un TSN... anzi per praticare certe discipline (tipiche del TDS) è pure necessario fare corsi e ottenere una abilitazione, oppure dimostrare di frequentare da almeno 3 anni un TSN.
Se poi all'atto pratico le cose sono diverse allora alzo le mani, ma mi guarderei bene di andare in un posto dove si spara dando per scontate troppe cose.

Come sempre il concetto di libertà è legato al limite di sicurezza che si vuole adottare. Il maneggio di armi a fuoco, anzi oserei dire di armi in genere, lunghe o corte che siano, penso lasci poco spazio alla fantasia... a meno di andare soli nel deserto senza anima viva nel raggio di almeno 4/5 kilometri...
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: pierpu - Agosto 28, 2009, 13:31:40 pm
sul discorso olimpico ci andrei piano...
...
Quindi per assurdo vedo più probabile che sia il FT a divenire sport olimpico (con sagome di diversa forma rotonde o quadrate) che non il TDS o l'avancarica...

Non capisco in cosa consista tutta la libertà che viene sbandierata riguardo quelle aree, fatto salvo di poter praticare alcune discipline impossibili all'interno di un ordinario stand TSN...
mi risulta che già dalle prossime olimpiadi sarà disciplina dimostrativa...

pensi sia possibile fare queste cose in un poligono TSN, chessò, a 50 mt?
http://www.youtube.com/watch?v=yNafZwbSs98

e si ritorna al sushi e alla pizza.... ;) :D
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 28, 2009, 13:35:15 pm
sul discorso olimpico ci andrei piano...

Quindi per assurdo vedo più probabile che sia il FT a divenire sport olimpico (con sagome di diversa forma rotonde o quadrate) che non il TDS o l'avancarica...


Come tu ben sai FITDS è sotto osservazione CONI per quell'obbiettivo. Vedremo
Non entro ulteriormente sul FT, che tu conosci molto bene in che condizioni versa....finiremo paurosamente OT rispetoo al tema principale.....
Un sogno che diventà realtà ovvero....libera impresa privata riconosciuta !

Ciao
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: gunny - Agosto 28, 2009, 14:48:42 pm
non voglio farne un caso, ne una polemica, ma sul sito del CIO http://www.olympic.org/uk/sports/programme/disciplines_uk.asp?DiscCode=SH non si evince che il TDS sia previsto come disciplina.
Ricercando su google le evenienze tra "practical shooting" e "olympics", si evince dai vari articoli reperibili che semmai la cosa sarebbe piuttosto osteggiata, mentre per le nuove discipline si parla di boxe femminile, golf e rugby, baseball e softball... ma non di TDS o nuove discipline di tiro sportivo, nemmeno sul sito ISSF.

Se esistono fonti ufficiali che affermano il contrario... basta riportarle, io non ne ho trovate, lo stesso sito della FITDS non ne fa cenno, anzi proprio in quel sito viene ripotata la seguente affermazione: "Si tratta di un primo importantissimo passo per il riconoscimento di Disciplina Sportiva Associata, riconoscimento al quale la FITDS, sin dalla sua costituzione, aspira fortemente.
L’Osservatorio delle nuove discipline sportive ha lo scopo di osservare, monitorare e studiare le caratteristiche e l’evoluzione di nuove attività sportive definendo un percorso graduale e progressivo che le porti ad un definitivo riconoscimento CONI." Il discorso olimpico mi sembra ben al di là del divenire...

Tempo fà si parlava anche di avancarica alle olimpiadi nel 2012... ma anche quello è un progetto, purtroppo, poi affondato. Un conto sono i buoni propositi e un altro le deliberazioni del CIO


Tornando al topic, per vedere riconosciuta la libera impresa come tu auspichi, caro Karlfran, non c'è UITS che tenga, bensì c'è da modificare un intero quadro normativo, per molti versi vetusto visto che talune leggi sono del 1934 con cigliegine come la legge 110 e i vari pareri ministeriali... i tempi sono cambiati, però il rischio che se qualcuno mette mano a quelle leggi la situazioni peggiori drasticamente per noi opofili è sinceramente concreto (Regno Unito docet).


Quindi per il momento, al di là delle varie realtà e dell'organizzazione interna, usi e abitudini, di ogni singola sezione TSN, alla fine risulta, limitamente alle specialità praticabili e agli impianti disponibili che si possa praticare il tiro sportivo con molta più libertà in una sezione TSN, per almento 3 buoni motivi:

1) non ho bisogno di una licenza di PS per usare una qualunque arma del TSN
2) non ho bisogno di possedere una arma da trasportare
3) ho sempre a disposizione direttori e istruttori a cui fare riferimento

aggiungerei un quarto punto... ma qui, dopo il vespaio troviamo un rovo, la struttura dovrebbe essere agibile secondo le norme vigenti, se non lo è qualcuno, il presidente del TSN, comunque ne risponde e comunque ogni TSN di norma ha una assicurazione di responsabilità civile verso terzi, da non confondere con l'assicurazione inclusa nel tesseramento UITS che copre per l'attività sportiva

certo nessuno ammetterebbe che mi metta a far roteare il mio revolver o la mia semiauto stile old west... o mi diletti in azioni di estrazione rapida... o che mi metta a correre con un arma carica in mano... ma la cosa mi sembra abbastanza legittima soprattutto per l'incolumità altrui.
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 28, 2009, 14:52:37 pm
Att.ne Gunny, ho detto che sono sotto osservazione CONI la quale serve in generis per sostegno,consigli,normativa. Tutto questo il CONI lo presuppone per far crescere l'interesse e la visibilità e se ...e se... e se....forse il grande salto.
Forse un po "forzata" la mia affermazione, di certo il CONI, si muove a sostegno dei nuovi sport..li osserva e prenderà decisioni in merito .......


Ciao
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 28, 2009, 15:01:20 pm
Beh Gunny, rispetto i tuoi punti di vista...come detto anche da me , sai come sarebbe bello poterle inserire in quei Tsn di dimensioni medio grandi anziche avere 6 o piu' tessere nel portafogli...ma non è cosi'.Non è cosi' per molte ragioni , io ne sottolineo una che guarda caso è comune al discorso dei poligoni privati. Bisogna agire sulle norme vigenti che come te ricordi sono datate.
Proviamo a pensare quanto questa separazione in decine di medie - grandi Federazioni.Unioni ecc sia uno spreco di risorse,denaro,tempo,immagine.....per uno sport "Il Tiro" che di cosi tanta visibilità non ne ha. Frazionare a cosa serve?
Ci saranno di certo della ragioni ma è uno spreco oltre che  "ottusità" !
Se vero, come lo è che i Tsn sono luoghi destinati alla certificazione, bene continuino e migliorino in quello che è il ramo principale per il quale sono nati.
La parte sportiva,agonistica, la allarghino anche ad imprese priv. Tutto qua'.
Se il passato ci deve insegnare, beh, mettiamolo in pratica altrimenti non avrebbe senso la relazione dei "presidentetsn.it" nella quale gli stessi ammettono di non essere stati in grado , sensibili, alle nuove possibilità legate al tiro.
Questa come la vedo io, che non sono ne Direttore tiro,ne Consigliere,ne Segretario,ne Tiratore d'interesse sezionale bensì un semplice appassionato che si diletta al tiro in diverse forme , parlando con diverse realtà nel tiro prendendo atto del passato ma guardando al futuro.

Se fosse la ricetta giusta, vorrebbe dire che leggerei nel futuro, ed allora cercherei di impegnarmi nella sestina giusta ;D

Vista cosi....ciao
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: pierpu - Agosto 28, 2009, 15:21:26 pm
stimolanti anche questi ultimi vostri interventi:
 @ gunny:
- prendo atto che il TDS non sia in predicato in entrare, a breve almeno, nelle discipline dimostrative olimpiche: avevop altre informazioni, errate, evidentemente.
questo significa allora che avrà vita dura per il riconoscimento CONI (che vive in prospettiva olimpica) anche solo come disciplina associata (a tacer del fatto che in quest'ultimo caso occorre il benestare della FSN più prossima per attività cioè l'UITS....)
@karlfran:
- non è detto che l'UITS non si svegli davvero e riesca a riunire sotto di sé le varie forme di tiro; certo, quanto alla certificazione ritengo doveroso che sia fatto tutto il possibile per dare maggiore qualità in quel campo, è il minimo.
quanto ancora il famoso programma di presidentitsn.it, che dovrei ricordarmi ancora abbastanza bene  ::) ;): non è che si ammetteva "di non essere stati in grado, sensibili, alle nuove possibilità legate al tiro", quanto piuttosto ed al contrario che si sentiva il bisogno nascente dalla base di riavvicinare l'UITS e i TSN a tali nuove spinte dal basso e che, i soggetti che proponevano quel programma avrebbero fatto di tutto per realizzarlo, il che è ben diverso...
 
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: Franz - Agosto 28, 2009, 15:56:35 pm

quanto ancora il famoso programma di presidentitsn.it, che dovrei ricordarmi ancora abbastanza bene  ::) ;): non è che si ammetteva "di non essere stati in grado, sensibili, alle nuove possibilità legate al tiro", quanto piuttosto ed al contrario che si sentiva il bisogno nascente dalla base di riavvicinare l'UITS e i TSN a tali nuove spinte dal basso e che, i soggetti che proponevano quel programma avrebbero fatto di tutto per realizzarlo, il che è ben diverso...
 

senza dimenticare che i promotori di quel programma hanno ottenuto "solo" il 46/100 di voti alle elezioni, perciò impossibilitati a realizzarlo  ???
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 28, 2009, 16:56:49 pm
Pierpu " dare stimolo , spazio, opportunità a quelle nuove discipline che stanno nascendo"
Questa la frase "incriminata" ....splendida aggiungerei se non fosse che come giustamente riportato da Franz non hanno ottenuto l'adesioni .
Su questo bisognerebbe riflettere perchè parrebbe che si vogliano tenere le cose cosi come stanno ed allora mi chiedo...perche mai tanti lamentano chi da una parte chi dall'altra?
Come mai si è considerati "inutili" come Ente?
La base, coloro che spendono i propri soldini nei Tsn, sono soddisfatti ?
Accontentare tutti è di certo impossibile però l'augurio è che si smuova qualcosa per ottenere poi quello sin'ora detto.

Ciao
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: pierpu - Agosto 28, 2009, 18:40:23 pm
karl, so che forse sto sbagliando, chiamami idealista, romantico ed illuso, ma dopo 25 anni nel TSN/UITS non ho la forza di pensare che tutte le speranze e le illusioni che ho sempre riposto in queste realtà debbano naufragare: sento che qualcosa risolleverà un movimento che dal 1860 vive. l'augurio che si smuova qualcosa per ottenere poi quello sin'ora detto, voglio pensare che parta da dentro il TSN/UITS.
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 29, 2009, 17:40:11 pm
comprensibilissimo ...anche se sono di avviso diverso.
Ah solo per piccola aggiunta sulla normativa poligoni privati-porto che si affrontava ieri ho trovato questo.
"...la soluzione esposta trova un precisosupporto nella L. 85/1986 sulle armi sportive la quale dice che la licenza di trasporto viene rilasciata previa attestazione in una sezione Tsn o o d'associazione di tiro affiliata al CONI. Siccome le attività di molte di queste Federazioni/Associazioni non si svolgono presso poligoni Tsn, ma presso poligovi privati , si deve concludere che il legislatore, almeno per le armi catalogate sportive,ha voluto implicitamente affermare il principio che chi ha licenza di trasporto di armi sportive e comunque legittimato ad usare le armi nei poligoni non solo privati,anche se aperti al pubblico(e se si svolgono gare , essi sono aperti al pubblico..."
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: pierpu - Agosto 29, 2009, 19:10:38 pm
mi par di ricordare che questo lo dica Mori.
leggendo attentamente si nota che la L. c.d. "Lo bello" riguarda solo UITS e FITAV le uniche federazioni di tiro a tutt'oggi affiliate al CONI e consente ciò a mezzo della licenza di trasporto ex art.3, di validità annuale, fra l'altro.
lo riporto:art. 3
Disciplina delle armi sportive.
Delle armi per uso sportivo e' consentito, il solo trasporto con apposita licenza annuale, valida per il territorio nazionale, rilasciata dal questore, previo accertamento dell'idoneita' psicofisica e previa attestazione di una sezione del Tiro a segno nazionale o di una associazione di tiro iscritta ad una federazione sportiva affiliata al CONI, da cui risulti la partecipazione dell'interessato alla relativa attivita' sportiva.

va da sé che:
- nei campi privati (non affiliati al CONI, in quanto ripeto solo UITS e FITAV lo sono e in quest'ultimo caso del resto l'utente avrà sicuramente il suo bel porto TAV e quindi ha un porto specifico potendosene quindi fregare della licenza annuale ex art 3 L. Lo Bello)
-e in cui si usino armi comuni da sparo rigate (cosa che avviene moooolto di frequente)
NON si possano usare=portare armi in assenza di specifica licenza di porto d'armi.

ALLORA: mi sono andato a rivedere i lavori preparatori della Legge in questione ovvero i lavori parlamentari della II^ Commissione permanente (Aff. Interni) in sede legislativa  di Mercoledì 12/03/86.
fra l'altro nel verbale di quei lavori si dice: "....deputato Michele Zolla:.....a suo avviso dovrebbe essere chiarito che l'art. 3 sicuramente non abroga la licenza prevista per il tiro a volo, diversamente tramutandosi in una innovazione le cui conseguenze non appaiono chiare.
il relatore Conectto Lo Bello richiamata anch'egli la normativa vigente, afferma che a suo avviso non vi è alcuno stravolgimento di quest'ultimo stante che l'articolo 3 si riferisce solo al tiro a segno".

ciò, come si vede, conferma totalmente quanto ho detto poco sopra:
nei campi privati, in quanto e quando non appartenenti a federazioni affiliate al CONI (oggi solo UITS e FITAV), ed in cui si usino armi comuni -specialmente corte- in mancanza di licenze specifiche di porto, NON si può sparare/portare.
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: gunny - Agosto 30, 2009, 01:03:34 am
intervengo per segnalare che esiste una terza federazione sportiva Coni che si accupa di tiro sportivo, ovvero la FIDASC

x Pierpu
da quanto da te riportato mi sembra di evincere che le armi sportive risultino trovare impiego in pratica solo nell'ambito di un TSN... oppure ci sono deroghe al riguardo?

grazie
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: pierpu - Agosto 30, 2009, 08:52:39 am
vero: la FIDASC. ma credo che tutti i suoi soci siano in possesso di porto armi caccia per quella disciplina che prevede uso di fucili cal. 12 o forse anche armi lunghe rigate. anche per essi varrebbe però il limite delle corte..

le sportive corte, in difetto di porto da difesa, si.
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: pierpu - Agosto 30, 2009, 12:58:16 pm


le sportive corte, in difetto di porto da difesa, si.

chiarisco meglio la risposta al quesito di gunny: ad oggi non vi sono federazioni sportive affliate al CONI che prevedano l'uso di corte in campi "non TSN" (né FITAV né FIDASC ;) ) per cui non solo le sportive ma peggio ancora le comuni fuori dai poligoni TSN non possono andare..
vi sarebbe comunque, a mio parere, un limite ulteriore al discorso: l'art 3 parla comunque di solo trasporto per le sportive e non di porto; ciò evidentemente va visto alla luce del'epoca in cui fu varata la legge (1986) in cui il problema campi di tiro in cui non si facesse TAV non era ancora sorto; ma anche dopo il parere del Cons. Stato sulla licenza TAV (1997) e circolare Miniterno del 1998 circa poteri di acquisto e porto con le varie licenze, la situazione è invariata rispetto al tuo quesito e a quanto ho detto sinora.
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 30, 2009, 13:22:52 pm
INTERVENGO SOLO PER DIRE CHE IL MIO INTERVENTO SOPRA...
NON LO DICE MORI, LO DICE LA LEGGE .
CIAO ...E VAI DI POLIGONI PRIVATI ... ;D
( spesso le complicazioni - interpretazioni le andiamo a cercare un po con il lanternino... ;) )

Appassionato di P10 e di PL vado in poligono privato, con TAV, non infrango nessuna Legge. Fonte C.C.
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: pierpu - Agosto 30, 2009, 15:42:35 pm
auguri mio caro.
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Agosto 30, 2009, 16:41:30 pm
..ho letto i toui dettagliati punti in merito, e gli utili spunti e consigli.
...ho letto Mori che "legittima" nel caso specifico.
...ho chiesto conferma ad un amico  ufficiale.
...grazie degli auguri, servono sempre e li ricambio con stima.
Ciao
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Settembre 09, 2009, 15:46:24 pm
dopo alcuni giorni ma la risposta è arrivata.
In merito alla possibilità della partecipazione al campionato se leggo bene, la possibilità esiste già a Statuto Uits, semprechè il gioco non sia " ..si però devi fare questo e quello..oppure avere una tassa esorbitante da pagare"
riporto la mail
in riferimento alla Sua mail del 24/8 u.s.si comunica che una società sportiva privata non può partecipare ai campionati nazionali uits. A maggior chiarimento si allega l'art.9 dello statuto UITS.
Cordiali saluti.

L'art  9 c.5 cita in merito all'affiliazione la sezione che intende praticare tiro a segno agonistico o amatoriale necessariamente senza scopo di lucro deve chiedere l'affiliazione all'Uits.
Se la domanda è accolta dal C.D Uits, la sezione è riconosciuta ai fini sportivi dal Coni o per delega dalla stessa Uits, la quale stabilisce la quota annua di affiliazione

Ciao
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: gianvi - Settembre 09, 2009, 17:06:40 pm
tutto questo significa che è sempre l'uits che deve dare il beneplacido affinchè un gruppo di sportivi dopo aver realizzato un'associacione,magari anche con il luogo dove potersi allenare,deve sperare di non essere inviso a qualche presidente tsn o del comitato regionale per poter fare gare;
se pensiamo che spesso la decisione di realizzare altre realtà è data dalla necessità di stare lontani da certi personaggi rendiamoci conto che è assurdo sperare di potersi affiliare all'uits:come certi consigli fanno terra bruciata anche l'unione riesce a gestire meglio se le teste restano poche.
perchè hanno cambiato l'articolo in cui si dava la possibilità di realizzare una sezione ogni paese?forse a qualcuno non piace dividere la torta e qui le mie considerazioni si ripetono:l'uits invece di propagandare lo sport del tiro in tutte le sue forme stà diventando l'accentratore dei compiti pubblicistici delle sezioni,tutto ciò può anche non dispiacermi ma chi si incaricherà di promuovere e propagandare lo sport?
ricordo la prima campagna elettorale del presidente dove si poneva come l'alternativa al potere accentrante dei romani e l'unico che attorniato da sportivi freschi di medaglie diceva di voler far crescere lo sport nelle sezioni:grazie,è riuscito a realizzare un qualcosa che non solo non permette agli appassionati di sentiri bene in sezione perchè succubi di consigli che spesso hanno poco piacere a vedersi intorno degli sportivi ma ha legittimato dei comportamenti praticamente dittatoriali(se vi conviene è questo,altrimenti la strada la conoscete)ben consci che chi vuole fare attività sportiva non ha altre alternative.
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Settembre 09, 2009, 17:19:30 pm
Gianvi, prendo atto delle tue informazioni, che non conoscevo tra l'altro e se fosse veramente motivo di pensare che vogliono tagliare sul nascere qualsiasi iniziativa , la quale per ovvi motivi commerciali ha maggiormente a cuore la forma pubblicistica, allora ci troveremmo di fronte un inevitabile tracollo del tipo di sport ...va da se che la frase " ente inutile" forse ne troverebbe una fondata ragione.
Spero,da appassionato che non sia cosi'!
Una possibilità sarebbe anche quella di incentivare i vari soci delle sezioni a porsi domande ed a porgerle ai consiglieri ed presidenti senza per questo essere additati come fomentatori o nei casi più estremi essere invitati gentilmente ad accomodarsi fuori dalla porta.
Maggiore sarà l'informazione che continuo a sostenere essere fonte di apertura mentale oltre che di fatti spesso "celati-nascosti-dimenticati di dire" e maggiore sarà determinante la posizione del socio frequentatore. Continuo a credere che "Concentrica" in questo abbia già fatto molto ma ricordo che parecchi non hanno un pc a casa e magari sono in pensione ...un informazione cartacea da smistare presso le sezioni potrebbe essere un metodo oppure altri da proporsi .
Io rimango convinto comunque che la parte sportiva agonistica possa avere un forte impulso se "governata" da privati .
Saluti
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: diamante - Settembre 09, 2009, 18:45:24 pm
Io rimango convinto comunque che la parte sportiva agonistica possa avere un forte impulso se "governata" da privati .
Saluti
.... sono pienamente d'accordo su tutto e maggiormente sull'ultimo periodo.

Il compito dell'uits è,  e deve, solo quello di coordinare le sezioni dal lato sportivo, punto e basta.  >:( ???

Ciao

Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Settembre 09, 2009, 18:50:57 pm
grazie Diamante.
Mi rendo conto di una cosa sia frequentando il sito di Concentrica che presso il tsn. Esiste una sorta di desiderio profondo che le cose migliorino. Parlando con gli "anziani" al tsn , molti hanno una specie di amarcord....appunto sperando che tutto possa passare e tutti possano essere contenti di quello che hanno. Li capisco e la loro passione gli fa onore!
Però i risultati sono sotto gli occhi di tutti e non si ha bisogno di avere una laurea o essere da decenni iscritti presso i Tsn per rendersene conto .
Ripeto....da appassionato di tiro spero che nel tiro a segno ci si apra al nuovo , valutandolo,controllandolo ed incentivandolo , ma la solo speranza non serve.
Ciao
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: diamante - Settembre 09, 2009, 22:00:20 pm
 Questo post è nato con il titolo "Un sogno che diventa realta' ", credo che in ognuno di noi aleggi la speranza che, alla fine, il sogno diventa realtà.

...il mio sogno è quello di vedere la nostra federazione (" sportiva") diventi come tutte le altre FEDERAZIONI SPORTIVE esistenti in Italia.


... i miei sogni sono tanti.... e forse un pò per volta li vedrò realizzati, come lo auguro a tutti gli amici di Concentrica.

..... per chi non  se ne fosse accorto ho raggiunto quota 600 post.

Una buona serata a tutti.

Ciao
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: gianvi - Settembre 09, 2009, 23:07:42 pm
auguri a diamante per il 600,credo che tutti noi vogliamo continuare a sognare e la speranza che ci sia un qualcosa che possa cambiare lo stato attuale delle cose è l'ultima spiaggia di chi come me è entrato nel tsn per sbaglio e con il passare del tempo si è appassionato sempre più a questo sport al punto di investire molto del mio tempo(e non solo quello libero)prima nell'attività ludico-ricreativa poi in quella sportiva accollandomi finanche incarichi nel c.d. e nel c.r.per poter meglio promuovere l'attività sportiva in sezione e cercando di fare altrettanto a livello regionale;voglio suggerire a karlfran di non illudersi sulla utilità della propaganda in sezione,spesso le persone hanno poco interesse a volersi mettere in discussione e il fatto di non conoscere è solo un alibi per non doversi schierare (la maggior parte và in poligono tira e se ne và,poco interessa se la sezione produce sport o butta i soldi dalla finestra e a maggior ragione se a qualcuno non fai pagare la linea di tiro o le munizioni)nella mia oramai ex sezione di appartenenza persone che si pongono e pongono domande sono rimaste in poche e quelle che sono rimaste ci sono solo perchè la sez più vicina dove iscriversi dista circa 200km,ora come si può ben capire il mio sogno più grande è che un giorno ci sia un campionato di tiro aperto a tutte le specialità a cui  si possa accedere iscrivendosi ad una associazione sportiva di tiro e quindi non più legati alle sezioni ma ad una federazione il cui unico scopo è produrre sport . ??? ??? ??? ???

p.s.
qualcuno mi sà spiegare perchè in una sezione dove sono passati oltre 4000 tesserati non ci sono più di 10 sportivi? ;D ;D ;D
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Settembre 09, 2009, 23:19:15 pm
vista cosi....accipicchia le cose non potranno mai cambiare perche...
- se il socio non si informa,andando a votare il Presidente della sezione, anche se quest'ultimo non si impegna per .....viene ri eletto .
- il Presidente sezionale eletto dai soci(i quali poco si dedicano alle domande e curiosità) produce il Presidente dell'Unione ...........
Come fanno a cambiare le cose?
Vabbe ...mi congratulo anche io per i 600 post e speriamo che i prossimi 600 saranno pieni solo di situazioni che si sono finalmente risolte.....ehm ricordo però che chi vive sperando muore..... ;D
Ciao
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: gianvi - Settembre 09, 2009, 23:54:00 pm
a karlfran:forse ti è sfuggito il ps,ciò che volevo intendere è che c'è poco da informare se in una sezione gli appassionati fuggono per rifugiarsi in associazioni, il gioco di chi vuole mantenere la gestione è molto semplice se ti vuoi divertire non pisciare fuori dal cerchio che io ho tracciato e nulla importa se sei abituato a farla nella tazza, se vuoi restare devi adeguarti.
purtroppo l'unica soluzione che vedo è l'allontanamento di certa gentaglia dalle sezioni e questo può avvenire solo se verrano a mancare le entrate certe date dalla funzione pubblicistica delle sezioni.
nel frattempo vedo molta gente che pur passata dalla sez. ora tira nei campi di tiro pratico,magari cercando di allenarsi in discipline accademiche ma sicuramente alla fine venderanno attrezzature acquistate con sacrifici per comprare,magari,pistole da tiro dinamico visto il tipo di associazione che siamo costretti a frequentare per poter continuare a tirare senza rotture di scatole.
non mi piace attaccarmi alla speranza e stò cercando tutte le strade per restare almeno vicino allo sport del tiro,ma quando le delusioni e non solo a livello sezionale ti fanno dare di stomaco ogni giorno, è molto difficile.
spero che un giorno,magari per sbaglio,chi gestisce il nostro sport sia così appagato finanziariamente da cercare nel tiro solo delle sane soddisfazioni morali. ;)
Titolo: Re: Un sogno che diventa realta
Inserito da: karlfran - Settembre 10, 2009, 00:02:36 am
non mi era sfuggito assolutamente gianvi!per ora io resisto.
Sarà che poi da soli un paio di anni frequento...quindi non ho sopportato tutte le "delusioni" ne a livello sezionale ne nazionale .
Per fonte certa ed attraverso altri sport che "stavano crescendo", spesso la personale voglia di dire "io c'ero" fa perdere di vista le priorità ed altrettanto spesso risorse molto importanti.
In questi altri sport , lo spazio su "Tuttosport" se lo pagarano inizialmente le ASD per poi far subentrare la Federazione ....ben diverso da articoli gratuiti che in questi ultimi giorni hanno posto un riflettore sul tiro a segno che poco ,pochissimo aiuteranno la promulgazione.
Un manager dovrebbe fare molta attenzione sia quando è in veste pubblica che privata... :o
Che dire.....in bocca al lupo!