Spara un colpo e il poligono va a fuoco
Muore sorpreso dalla furia delle fiamme
La vittima era un fotografo 60enne, ustionato anche un alto tiratore. Il rogo potrebbe essere stato causato dalla polvere pirica accumulata sulle pareti, ma secondo i gestori dell'impianto la manutenzione viene effettuata regolarmente con continui lavaggi
Rogo al Poligono a Pistoia Pistoia, 24 luglio 2008 - Un uomo è morto e un altro è rimasto ferito in un incendio che è divampato oggi pomeriggio in un poligono di tiro a Pistoia. Il rogo si è sviluppato in un'area per il tiro con la carabina e, secondo una prima ricostruzione, è stato alimentato dal materiale di rivestimento delle pareti. Ancora sconosciute le cause che hanno sprigionato l'incendio.
L'uomo deceduto si chiamava Riccardo Tarlati. La vittima avrebbe cercato di uscire ma è stato investito dalle fiamme ed è morto carbonizzato. Tarlati aveva 60 anni, ed era un fotografo professionista, titolare di un negozio a Pistoia .Un'altra persona ha riportato ustioni alla schiena.
Secondo una prima ipotesi il rogo potrebbe essere stato causato da una scintilla provocata da uno sparo, che poi si è estesa alla polvere pirica accumulata sulle pareti. I gestori dell'impianto affermano pero' che la manutenzione delle cabine viene effettuata regolarmente con continui lavaggi.
Secondo quanto ricostruito, Tarlati, appassionato cacciatore, stava tarando la carabina per sparare agli ungulati occupando la terza delle quattro linee di tiro dell'impianto, dove ogni linea ha un accesso sul fondo mentre sul lato opposto c'e' una feritoia stretta e lunga dalla quale passano i proiettili destinati a colpire il bersaglio, distante cento metri.
L'incendio e' scoppiato nella prima linea e il tiratore che la occupava ha dato l'allarme agli altri prima di mettersi in salvo. Tarlati, forse preso dal panico, si e' disfatto della carabina, si e' avvicinato alla feritoia e avrebbe tentato un difficile scavalcamento della piccola finestra, ma sarebbe rimasto stordito dal fumo respirato e avvolto dalle fiamme.
Il tiratore rimasto ustionato, 62 anni, occupava invece la quarta linea e ha affrontato di corsa il rogo. La maglietta che indossava ha preso fuoco e all'ospedale del Ceppo gli hanno riscontrato ustioni non gravi alla schiena.
Alle indagini partecipano anche i carabinieri.
L'impianto del Tiro a Segno Nazionale e' un luogo storico a Pistoia dove e' sorto 128 anni fa.
Sono A.Pisoni, dei Tiratori del VCO, porgo il mio sentito cordoglio alla famiglia Tarlati
ciao Daniele , ti ringrazio per aver tempestivamente, anche a nome mio, espresso il cordoglio per questa disgrazia. Miki
Grazie per avermi informata e per aver esteso al Presidente Cecchi la mia partecipazione di cordoglio, una vera tragedia e mi rendo conto che occorrerebbero norme di sicurezza più severe, questo caso sventurato è la dimostrazione di come non si debba mai abbassare il livello di guardia.
Ringraziandovi di tenermi sempre aggiornata sugli eventi del tiro a segno, porgo i miei più cordiali saluti.
F. P.
Invio sentite condoglianze ai famigliari di Riccardo ed auguro al
tiratore ustionato una rapida guarigione.
Giuseppe Moffa
Grazie; ho provveduto ad inoltrare a nome dell'OWSS-SASS Italia, le
condoglianze al presidente del TSN di Pistoia.
Marte ZANETTE
Solo ora sono arrivato a casa (da un lungo viaggio di lavoro) è purtroppo leggo una notizia che mi ha folgorato. Le mie più sentite condoglianze alla famiglia e un augurio di pronta guarigione.- Non credo che ci siano molte parole per quanto accaduto un abbraccio forte alle famiglie.-
tiepolo giorgio
Un sincero cordoglio alla famiglia dell'amico scomparso, un abbraccio di cuore all'amico ferito e a tutto il TSN di Pistoia da parte della Sezione di Negrar e mio personale, so perfettamente come ci si sente, il nostro poligono e' andato distrutto da un incendio nel 2003, fortunatamente nessuno ha subiti danni fisici.
Vi siamo vicini.
Pietro DAL BON
Tiro a Segno Nazionale
Sezione di Negrar
sentite condoglianze alla famiglia del sig.Tarlati ed un augurio di pronta guarigione al socio ustionatosi nell'incendio.
nel ringraziarvi della prontezza con cui concentrica è intervenuta portandoci a conoscenza di questa disgrazia,mi rendo sempre più conto come la rivista è sempre più luogo di aggregazione per gli appassionati del nostro sport unendo virtualmente appassionati vicini e lontani. vito t.s.n. cosenza
Ti rispondo per quel che so, in attesa che altri intervengono (senza polemica ;) ).
Il compito del giudice di gara è quello di verificare (secondo il regolamento tecnico) che tutte le caratteristiche (misure, luce, ecc.) corrispondono.
La sua presenza nella gara fa si che si seguano detti regolamenti.
Il problema agibilità viaggia su un binario differente come è differente l'organo di competenza (vedi Ufficio Poligoni)
Il problema di fondo è che una sezione opera anche al di fuori dell'organizzazione di una gara, l'uits è ente pubblico retta quindi da pubblici amministratori tra cui il segretario che dovrebbe essere un dirigente pubblico, chi è nelle posizioni apicali di un Ente che ha tra i suoi compiti la vigilanza ed il coordinamento, riveste la qualifica di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio che, allorquando viene a conoscenza di una situazione di pericolo, le sezioni inagibili lo sono, per la sicurezza ed incolumità pubblica è tenuto a segnalare alle preposte autorità (alla polizia amministrativa della Questura), la mancanza di tale certificazione da parte delle sezioni.Il termine dovrebbe mi lascia qualche dubbio, nella Pubblica Amministrazione o è o non è. Il condizionale non è in uso nella disciplina degli articoli.
...
Allora ogni tanto ci scappa il morto!
Quindi se è corretta l'interpretazione di Braindamage basterebbe che qualche giudice federale iniziasse a non far svolgere le gare nei poligoni non agibili.
Ciao Mimmo,Il termine dovrebbe mi lascia qualche dubbio, nella Pubblica Amministrazione o è o non è. Il condizionale non è in uso nella disciplina degli articoli.
e ciao a tutti,
in qualche momento di pausa mi piace collegarmi al Sito per leggere del mondo di noi tiratori. E leggo, purtroppo, anche diverse altre amenità, e per rispetto di intelligenza di tutti i lettori qualche volta sono in dubbio se partecipare alla discussione o meno.
E' chiaro, ognuno dice il suo pensiero ed esprime il suo sapere. Lo dico per i lettori, affinchè ognuno accenda la sua lampadina (se ha volontà di farlo):
Mi sa che molti presidenti, a seguito della probabile condanna del presidente, non si candidino più alle prossime elezioni. Dimostrando ancora una volta di che pasta sono fatti. Invece di protestare tutti uniti ci sarà un fuggi fuggi come topi che abbandonano la nave quando stà per affindare. Bah !
Pratesi
Mi sa che molti presidenti, a seguito della probabile condanna del presidente, non si candidino più alle prossime elezioni. Dimostrando ancora una volta di che pasta sono fatti. Invece di protestare tutti uniti ci sarà un fuggi fuggi come topi che abbandonano la nave quando stà per affindare. Bah !
Pratesi
Dici?!?
io credo invece che molti hanno fatto, fanno o faranno un ragionamento della serie: "se brucia un poligono mica devono bruciare tutti, tanto meno il mio... è stata solo sfiga, succede !!!"... capita solo agli altri aggiungo io...
lo scorso anno già un altro presidente di sezione, sempre toscano, ha subito una condanna in primo grado per il custode morto a causa dell'incendio del poligono dei 25mt, ma tale presidente, a torto o a ragione, è li ancora al suo posto
ma sempre in toscana il neo presidente di un'altra sezione si è candidato, ha acquisito un buon numero di voti come consigliere, è stato nominato presidente con la benedizione della dirigenza UITS... peccato che pure lui risulti condannato in primo grado per un reato penale
Caro Pratesi, io non lo vedo proprio il fuggi-fuggi... anzi guai a chi gli tocca la poltrona siamo in "itaglia" e non potrebbe andare diversamente, ci sono i feudi con re, regine, signori, vassalli, valvassori e non ci facciamo neppure mancare i servi della gleba
http://midivertodamorire.blogspot.it/2014/07/tutti-colpevoli.html
lunedì 21 luglio 2014
Tutti colpevoli.
Quando pubblicai le loro foto macchiate del sangue simbolico di mio Padre fui subito
diffidato e costretto a rimuovere la fotografia dove gli imputati (adesso colpevoli) dell'omicidio di Riccardo sapevo che avrei avuto soddisfazione durante il processo e cosi è stato. 3 dei 4 imputati sono stati condannati a 18 mesi di reclusione. Una condanna esigua ma cosi è la legge e noi ci accontentiamo. Ci accontentiamo perché al di la della condanna alle persone coinvolte ( Daniele Cecchi , tuttora presidente del tsn di Pistoia, Carlo Rocchi e Paolo Banci) sono state riconosciute tutte le nostre motivazioni ed emerge chiaramente come il comportamento di mio padre sia stato corretto e come a lui non si possa imputare alcuna responsabilità in merito a quanto gli è accaduto.
Dal giorno successivo all'incidente tutti gli imputati hanno mentito su tutto, hanno falsificato la realtà ed hanno attribuito l'accaduto al comportamento sprovveduto di mio padre, che sarebbe morto per salvare il fucile.
Chi conosceva bene Riccardo sa che le cose non potevano essere andate in quel modo e adesso , dopo anni vediamo riconosciuta la sua correttezza.
Cosa c'è stato nel mezzo , dal 24/7/2008 ad oggi? Ci sono state lettere anonime, diffide , messaggi inviati per vie traverse che per tutta la durata del processo hanno tentato in ogni modo di farci stare zitti.
Non dimenticheremo mai i fiori deposti ogni 24 luglio e subito rimossi dai guardiani del tsn. Non dimenticherò le lettere anonime dove mi si accusava di volere solo i soldi dell'assicurazione, non dimenticheremo mai l'arroganza con la quale si sono sempre dichiarati estranei ai fatti.
Adesso , con le motivazioni della sentenza in mano , la nostra ragione è stata riconosciuta anche in tribunale.
E adesso possiamo toglierci qualche sassolino dalle scarpe....