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Penso che oltre a problemi e "chiacchere" che qui stiamo affrontando, nonostante l'impegno e la fatica per crescere di un millimetro, ci troviamo di fronte SEMPRE e COMUNQUE ai soliti problemi.
Conoscete il supplizio di Sisifo? Mi sembra la stessa cosa...
Supplizio di Sisifo
Come punizione per la sagacia dell'uomo che aveva osato sfidare gli dei, Zeus decise che Sisifo avrebbe dovuto far rotolare un masso dalla base alla cima di un monte. Tuttavia, ogni volta che Sisifo stava per raggiungere la cima, il masso rotolava nuovamente alla base del monte, per cui Sisifo dovette per l'eternità ricominciare la sua scalata. N.D.R.
Come al solito ci dobbiamo confrontare ed essere giudicati dall'ignoranza, dal pregiudizio e dal qualunquismo di certi "media" di bassa lega.
Leggete l'allegato.
Credo che oltre a tante altre cose, l'Ufficio Stampa federale dovrebbe riconsiderare certi aspetti dell'operato e muoversi più attivamente anche in altre direzioni.
Una lettura che mi ha guastato il sabato mattina...
[allegato eliminato dall\'amministratore]
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Pubblico una foto che si commenta da sola, in contrapposizione dell'articolo pubblicato dal "giudizio universale"
Foto ripresa dal sito del TSN di Lecce.
Sara Costanzo e Martina Toraldo, due atlete giovanissime
(http://www.tsnlecce.it/immagini/giovani2.jpg)
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Dato che come diciamo noi Toscani la cosa mi è "ribollita" ho deciso di fare un intervento in merito a quanto sopra.
Nel sito http://www.giudiziouniversale.it esiste una rubrica "Giudizi affrettati" dove i lettori segnalano come da rubrica. Ebbene, niente di meglio allora che segnalargli quanto da loro scritto!
Sotto il testo della mia email inviata in data odierna...
Mi preme segnalarVi un "giudizio affrettato" per il quale oltre alla mia personale testimonianza, ho anche quella di migliaia di altre testimonianze sparse sul territorio italiano.
Essendo convinto che siate fra quelli che intendono portare avanti l'etica verso il dovere di informazione e soprattutto l'Informazione, vi segnalo questo link.
http://www.giudiziouniversale.it/23/capecelatro/poligono
Non sono io che devo dare un seguito Ufficiale, ma saranno ben altre persone.
Mi preme comunicarVi quanto sopra, anche dietro alle segnalazioni dei miei numerosi utenti e testimoni di cui sopra.
Spero che possiate dare un seguito alla mia.
I miei più cordiali saluti
Daniele Puccioni
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detto fatto; segue il mio contributo:
"desidero segnalare che l'articolo di Capecelatro "avvio alle armi" è un capolavoro di ignoranza dell'articolista e di disinformazione verso i lettori.
Se il Sig. Capecelatro prima di scrivere l'articolo si fosse degnato di assumere informazioni corrette sul tiro a segno e sulle attività sportive ad esso collegate probabilmente non avrebbe scritto l'articolo nella forma in cui è stato scritto.
L'ultima parte dell'articolo, quella dedicata ai giovani, è poi agghiacciante nel dare un arbitrario collegamento logico tra i giovani che praticano lo sport, il poligono come scuola di pensiero, il girare tutti armati e l'uso sportivo della bomba atomica.
E' imbarazzante per voi che lo pubblicate, per noi che lo leggiamo.
Se il sig. Capecelatro è prevenuto...pazienza, ma che almeno si doti di obiettività quando scrive.
cordiali saluti
Giuseppe Biagini
Allenatore di 2° livello presso la Sezione TSN di La Spezia
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La gran parte delle volte che la stampa parla di noi, lo fa in maniera simile a quella dell'articolo postato da Daniele.
Mi meraviglia che Daniele si sia guastato la mattinata, dovresti averci fatto il callo a certi discorsi sulle armi e gli appassionati.
E giusto dire che spesso certi discorsi sono il frutto dell'ignoranza e del pregiudizio, è anche vero che certi luoghi comuni frutto di un pensiero post-sessantottino anti armi e falso-pacifista sono diffusi in tutta la cultura occidentale.
Quello che per me però è il problema più grave a proposito di questo argomento è che anche tra di noi appassionati di tiro a segno c'è una certa insofferenza nei confronti di altre categorie di utilizzatori di armi, questo fa si che nonostante gli utilizzatori di armi in Italia siano molti in realtà a causa delle divergenze di vedute e le insofferenze reciproche non contiamo niente, per dirla all'americana, non facciamo lobby.
Mi è capitato di sentire mesi orsono una intervista su un canale satellitare al signor Roberto Di Donna, l'argometo della trasmissione era la cucina, ma visto il personaggio, l'argomento e passato anche per il tiro a segno, e subito, il signor Di Donna senza che nessuno gli chiedesse niente ha premesso di non essere appassionato di armi.
La stessa cosa fece il consigliere Turisini in un intervista a La Repubblica subito dopo le olimpiadi di Atene.
Vedete...............io capisco benissimo che i due non siano appassionati di armi, però visto e considerato che sono forse i due personaggi più noti del tiro, magari una piccola bugia a fin di bene potevano dirla, un peccatuccio per il bene del tiro avrebbero potuto farlo..............potevano magari dire:non conosco le armi di grosso calibro.......però mi incuriosicono, o inventarsi dell'altro, e invece niente, loro sparano si allenano in poligono ma non hanno niente a che vedere con le armi, è come se Tomba ai tempi delle sue vittorie olimpiche avesse detto : scio ma non sopporto la neve e odio la montagna.
Gli unici sportivi che io ho sentito denigrare il propio sport sono i tiratori, e uno di questi è anche consigliere nazionale..........andiamo bene.....
Se del nostro sport a parlarne male sono i nostri stessi colleghi, se non ci sentiamo parte di una stessa cosa, come possiamo pretendere che ci rispettino gli altri?
L'orso uits in tema non dice niente, mai un intervento mai una parola, la stampa denigra l'orso tace, se non faccimo un esame di coscenza e non ci uniamo togliendoci di dosso quella specie di razzismo intellettuale nei confronti degli altri utilizzatori di armi non saremo mai forti e saremo sempre alla mercè di un qualsiasi giornalista post- sessantottino anti armi.
Saluti chebe
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In data odierna alle ore 11.51, è stata letta la mia email dalla redazione di Giudizio Universale... (mi fa un pò impressione il nome di questo sito... ::) )
Restiamo in attesa degli sviluppi...
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Dimenticavo...
Non mi sono limitato a inviare questa email al sito, ma a segnalare quanto da loro scritto anche nelle altre sedi opportune di Nostra pertinenza, perchè giustamente non possono sempre essere informati su tutto...
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......... il signor Di Donna senza che nessuno gli chiedesse niente ha premesso di non essere appassionato di armi.
La stessa cosa fece il consigliere Turisini in un intervista a La Repubblica subito dopo le olimpiadi di Atene.
..........................
Gli unici sportivi che io ho sentito denigrare il propio sport sono i tiratori, e uno di questi è anche consigliere nazionale..........andiamo bene.....
nel mio piccolo (rispetto a Di Donna e Turisini) anch'io non sono appassionato di armi ma amo il tiro come alta forma di espressione sportiva e non credo che questo equivalga a denigrare il nostro sport.
se proprio vogliamo parlare di lobby credo che, allora, sarebbe più opportuno che il "giudizio universale" riceva altre e-mail di protesta.
bye biagio
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Il lupo perde il pelo..... :D
Chissà perché il signor Capecelatro ha volutamente "ignorato" l'aria compressa....troppo difficile far passare da "sparatori" pericolosi e potenziali violenti tutti quelli che si avvicinano all'essenza del tiro con una disciplina cosi tecnica quanto l'aria compressa.
Ha considerato proprio quelli che in poligono ci vanno con le Colt le Beretta le Glock che non sono attrezzi da tiro ma armi comuni create per altre "necessità".......come determinati fucili.
Il solito facile appiglio morale che oscura anche i tiratori più capaci come i campioni che avete nominato, costringendoli a specificare.
Che tristezza.
Ciao a tutti.
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Caro Daniele pensi che il il Sig. Capecelatro, avrà appreso la barbaria e la ferocia dell'assassinio avvenuto nel Salento del povero Consigliere della Provincia di Lecce Basile ucciso con ben 10 coltellate...? Che ahimè entra a far parte della percentuale Nazionale sulle morti subite o cagionate, insieme a quelle sul lavoro, nelle strade,per la droga,ecc.ecc. Ora tu hai replicato degnamente a questa a lui come a tanti altri della sua specie.
Ricordo ancora la battaglia intrapresa con i media per far svolgere l'attività sportiva del tiro nelle scuole, sono riuscito a vincere entrando dalla porta posteriore e la spinta e avvenuta proprio dai giovani adolescenti e dai loro genitori che sono rimasti coinvolti loro malgrado da questa attivita sportiva la P/10 ( in sostanza si allenano insieme ai propri figli ). Ciao Ciccio
P.S. Pensi che il sig. Cap. avrà mai avuto modo di sparare anche per una sola volta al tiro al bersaglio presso il luna park, portandosi via con orgoglio un bel pupazzetto vinto..?.......................
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Gironzolando sul sito del G.U. ho trovato questo, su cui si basano i principi fondamentali della rivista.
Un commento? Bravi!
Questo mensile, fondato attorno al concetto di giudizio, nasce in un momento di grande crisi di quello stesso concetto. Non perché non si sparino pubblicamente e quotidianamente giudizi, che anzi è lo sport nazionale. Ma si guardi, ad esempio, a ciò che accade attorno alla politica. Qualsiasi dichiarazione valutativa, invece di essere esaminata ed eventualmente rigettata nel merito, viene svilita in ragione della sua faziosità, presupponendo che l’opinione abbia sempre un secondo fine. Sembra smarrito il diritto al dissenso, e al limite anche quello all’imbecillità, la nuova coscrizione obbligatoria arruola nel partito unico degli intellettualmente disonesti. D’altronde, proprio per la crescente disabitudine a confrontarsi analiticamente sugli argomenti ( e forse anche a causa della frammentazione del sapere in tanti specialismi, così nociva alla complessità della comprensione), sempre più il giudizio si forma superficialmente sulla base di suggestioni, preconcetti, istinti, allergie.
Ma non sarebbe niente se non ci fosse un decalogo sempre sui principi fondamentali sui cui si basa la "ri-vista". Questo è il PUNTO 1:
Di nulla si può parlare per sentito dire. Ogni giudizio deve scaturire da un'esperienza diretta e priva di preconcetti. Nei limiti del possibile, il recensore deve porsi vergine di fronte all'oggetto da recensire, non farsi indirizzare da ciò che già conosce dell'oggetto.
Un altro commento? Ma bravi!
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Ritengo che si stia dando troppa importanza a ciò che viene detto in un sito quasi sconosciuto da una persona che ha dimostrato di non saper giudicare nella sua totalità il nostro sport emettendo un "Giudizio Sommario" contrario ai suoi stessi principi ispiratori.
La discussione intavolata in questo topics non fa altro che dare visibilità a chi ha dimostrato di non meritarla, spero che l'intestatario del sito, un notaio campano, stia più attendo di verificare i giudizi che vengono pubblicati, anche perchè, come fatto notare da Daniele Puccioni, l'articolo pubblicato è in aperto contrasto con i principi ispiratori del decalogo di Giudiziouniversale.it.
Comunque quello che è stato evidenziato nell'articolo, rappresenta uno degli aspetti delle realtà esistenti nei nostri poligoni. E' innegabile infatti che molti dei soci che si avvicinano inizialmente al tiro dopo la maggiore età, lo fanno anche con motivazioni di sicurezza personale o per la passione per le armi.
Questo aspetto, che fa parte dell'attività istituzionale del Tiro a Segno Nazionale, è di grande importanza perchè consente a tutti coloro che per lavoro o difesa personale devono utilizzare le armi, siano in condizione di maneggiarle con l'adeguata competenza e sicurezza.
Purtroppo nei poligoni frequentano anche alcuni soci che "esagerano" nell'esaltazione della potenza di fuoco senza grande interesse per la precisione, mi è capitato talvolta, mentre svolgevo le funzioni di direttore di tiro che venissero soci con centinaia di cartucce ricaricate, che al termine dell'allenamento non erano interessati a vedere il bersaglio.
Un certo equilibrio nella gestione dell'attività istituzionale e lo svolgimento di corsi più orientati verso la sicurezza e la prudenza nell'uso delle armi sarebbe importante per limitare questi atteggiamenti "esagerati", che poi sono quelli che vengono notati maggiormente da chi entra per la prima volta nei poligoni.
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Ritengo che si stia dando troppa importanza a ciò che viene detto in un sito quasi sconosciuto da una persona che ha dimostrato di non saper giudicare nella sua totalità il nostro sport emettendo un "Giudizio Sommario" contrario ai suoi stessi principi ispiratori.
La discussione intavolata in questo topics non fa altro che dare visibilità a chi ha dimostrato di non meritarla, spero che l'intestatario del sito, un notaio campano, stia più attendo di verificare i giudizi che vengono pubblicati, anche perchè, come fatto notare da Daniele Puccioni, l'articolo pubblicato è in aperto contrasto con i principi ispiratori del decalogo di Giudiziouniversale.it.
Purtroppo (per ovvi motivi) mi spiace contraddirti... :-\
Ma il sito ha un'alta visibilità, e fatto più importante è la sede editoriale di una rivista cartacea che ospita prestigiose firme del mondo della cultura.
E' un periodico MONDADORI...
Quell'articolo va in giro per le edicole ed è in un contenitore di articoli di cultura, spettacolo, opinioni, e letteratura. Quindi in quel contenitore può essere un articolo considerato affidabile e nato da una "seria" indagine, come viene sbandierato dalla Redazione.
Oltre a questo, in tutti i settori (sportivi e non ) ci sono e ci saranno sempre quelli che vanno un pò fuori le righe.
Lo sport più popolare, il calcio e la sua tifoseria, per esempio, vedi le arti marziali, ecc. Ma gli "esagerati" non durano nel tempo sono meteore. Quelli che fanno attività seria (in senso sportivo, ludico e istituzionale) non sono fra questi.
Quello che si chiede è una vera informazione, seria e documentata... qualunque essa sia...
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E' vero, come dice Daniele, G.U. è una rivista con "firme" autorevoli, di quelle che fanno tendenza, ciò non toglie che l'articolista in questione sia scivolato sulla buccia di banana del giudizio personale, affrettato e non documentato. Non si può bollare un poligono di tiro come un covo di guerrafondai o di cacciatori di teste, oppure di tanti piccoli Rambo nutriti a palle e polvere, ci sono, purtroppo anche quelli ma, fortunatamente sono la minoranza e sempre ben circoscritti nel loro habitat. Prendere un luogo dove oltre le attività istituzionali legate all'uso delle armi, attività, queste, obbligatorie, imposte dalla legge, si fà anche sport e dipingerlo come l'anticamera dell'inferno è disinformazione bella e buona è un servirsi a piene mani dei più bassi e logori luoghi comuni, facendo anche torto ai tanti che lavorano per mandare avanti nel modo migliore queste strutture. E' bene ricordare all'articolista, che i poligoni di tiro fanno parte della storia Nazionale, la maggior parte di essi sono stati costruiti tra la metà e la fine del 1800 con scopi ben precisi, istituzionali, per volere del generale Garibaldi, per addestrare i coscritti all'uso delle armi per la difesa della Patria, ed ora fortunatamente funzionano per scopi sportivi e istituzionali più pacifici. Sarebbe stato più bello e gratificante e sicuramente veritiero, parlare di un luogo dove s' insegna ai giovani l'autosciplina ed il controllo delle proprie emozioni, il rigido rispetto delle regole imposte proprio dall'uso delle armi, sia ad aria che a fuoco, sono pochi gli sport dove esistono norme tanto severe verso la propria ed altrui sicurezza, se in un campo da calcio lanci il pallone verso l'avversario, al massimo ti fischiano un calcio di punizione, prova a puntare un'arma, anche scarica verso un persona, il minimo che ti aspetti è la cacciata su due piedi. Ma questo voleva dire essere documentati sull'argomento, averlo vissuto in prima persona, calandosi in tutte le realtà presenti. Poi, putroppo, il TSN sconta la mancanza di visibilità sui media, rarissime sono le apparizioni sulla stampa nazionale, un paio di passaggi (nelle notizie in breve, cioè un trafiletto) in occasione dei grandi eventi, zero assoluto sulle reti televisive, se tutto và bene ne parlerà brevemente un canale satellitare. E così, purtroppo, è facile subire un attacco senza aver possibilità di difesa, non abbiamo spazio per far sentire la nostra voce (almeno c'è Concentrica che ci ospita). Il vecchio detto " o bene o male non importa, l'importante è che se ne parli" non sempre rende giustizia a chi fà attività per passione. ???
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Non vi capisco ragazzi....................ve la prendete tanto (Daniele si rovina una mattinata) per le parole di un giornalista straccione residuato del 68, che siccome non ha il coraggio di sfogarsi con qualcun'altro lo fa con noi, categoria medaiticamente debole in sintonia con il suo essere, forte coi deboli e debole coi forti.
Il vero nostro problema in questo ambito è secondo me il poco coraggio che noi stessi abbiamo delle nostre idee, ci sentiamo deboli, (e forse un pò lo siamo) i nostri rappresentanti quando parlano in pubblico si vergognano quasi di quello che fanno, le parole che io ho riportato a riguardo del signor Di Donna e la signora Turisini, probabilmente non sono tutta farina del loro sacco, probabilmente (secondo me) la federazione li ha istruiti sul comportamento da tenere in pubblico, e magari anche i conduttori televisivi o intervistatori hanno messo del loro.
Questo modo di pensare è secondo me profondamente sbagliato ed è a mio avviso la causa principale della nostra debolezza (dal punto di vista dell'immagine).
Quando qualcuno parla di armi in pubblico sembra quasi di essere tornati ai tempi dei cristiani nelle catacombe, non vorrei mai che fossimo costretti un giorno ad organizzare un tiro pride per rivendicare i nostri diritti.
Saluti chebe
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Secondo me l'errore più grosso è dare peso a certi "personaggi" e agli articoli che questi scrivono...
Purtroppo il porto d'armi a coloro che scrivono (spesso a vanvera) sui media, non è stato ancora inventato e forse mai verrà richiesto.....
L'ignoranza è il male più antico in assoluto, molto più di quanto non siano le malattie tumorali, peccato che non si porti via mai nessuno...
Ant
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http://www.corriere.it/spettacoli/08_giugno_12/jolie_pistola_casa_8d245e16-385e-11dd-abfa-00144f02aabc.shtml
Suggerisco a Daniele di trasmettere questo link al signor Capecelatro, fine intellettuale, che sarà sicuramente in personale contatto con la signora Jole in modo che possa redimerla su quelle "terrificanti" cose che ha pubblicamente dichiarato.
Sono sicuro che, dopo il personale intervento dell' italico intellettuale la signora venderà prontamente le sue armi e devolverà il ricavato al F.G.F. (fondo giornalisti falliti).
Saluti chebe.
Appassionato di armi dichiarato.
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Piccolo OT
La mia passione invece è per le katane...
prima o poi ne comprerò una... :P
(http://www.thesteelsource.com/images/sh2294.jpg)
(http://www.themadpigeon.com/photos/uncategorized/katana.jpg)
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Vi prego di leggere l'allegato, >:( scaricato dall'Espesso online, >:( mi dispiace fargli pubblicità >:( , sulla rivista in edicola l'articolo e corredato di foto, tabelle e grafici ???
Un altro attacco alle armi legali
Al Sig. Paolo Biondani avrei molte domanda da fare, proviamo ad impostarle tutti insieme e poi inviarle
CHI POSSIEDE UN'ARMA è UN PROBABILE 8) DELIQUENTE 8)
[allegato eliminato dall\'amministratore]
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Caro Valerio
se apri www.espressonline.it sotto l'articolo c'è la possibilità di fare un commento, c'è ne sono alcuni.............
:o Caro Paolo Biondani fino ad'ora eri tra le persone che stimavo per la tua serietà e
professionalità nello svolgere il tuo lavoro, mi accorgo con rammarico di essermi
sbagliato. Il tuo articolo " L'Italia armata " è a dir poco offensivo verso chi come me &eg...
:o Perché è noto che sono per la maggior parte i deficienti sottodotati che si armano e poi
sparacchiano a destra e sinistra per un malinterpretato istinto di autodifesa! Io ho fatto il
militare, volontario, sono un ottimo tiratore e mi chiedo perché devo vedere una beretta
cal.9 in mano a un imprenditore ignorante che magari poi la usa per sparare a un cristo di
ragazzino che "imbratta" il muro della sua fabbrichetta o, peggio, la usa per ammazzare
l'operaio tenuto in nero e sottopagato che viene a reclamare i suoi diritti. Ma sparatevi
all'uccello, armati dei miei stivali! O andate dove c'è guerra, a sfogare la vostra
repressione! Una macchina serve per muoversi, una pistola solo, e ripeto, SOLO per
ammazzare! Dovreste essere tutti interdetti, voi che fate questi discorsi assurdi!
;D Questo è tutto MATTTTTTTTTTTTO :P
Buona lettura :-\
Firmato
un deliquente 8)
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Dimenticavo...
Non mi sono limitato a inviare questa email al sito, ma a segnalare quanto da loro scritto anche nelle altre sedi opportune di Nostra pertinenza, perchè giustamente non possono sempre essere informati su tutto...
Io mi sono un pò stancato di esprimere commenti e dissenso verso coloro che non intendono ragionare e adoperare correttezza e buon senso, e on sanno neanche di che parlano, pseudo giornalisti depositari della verità assoluta, che sono un'offesa verso coloro che sono morti per difendere la notizia e la verità...
Questo anche perchè le sedi di cui sopra (che sono più d'una...) non hanno dato segni di vita e di interesse...
Forse bisognerebbe che qualcuno cominciasse a dare il buon esempio...
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Rileggendolo mi sono accorto che forse non sono stato del tutto chiaro...
L'origine del post (rileggetelo se non lo ricordate) è partito da un articolo fortemente denigratorio apparso su un sito.
Da li è partito l'intervento nostro e di concentrica.
Parallelamente ho inviato a vari organi ufficiali del Tiro a Segno, l'informazione e la nostra iniziativa.
Da quello che ne so, nessun intervento da parte loro è stato fatto e nessuna risposta in redazione è arrivata.
Donchisciotte è morto e i mulini girano ancora... ;)
Forse così il mio intervento è più chiaro...
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Caro Valerio
se apri www.espressonline.it sotto l'articolo c'è la possibilità di fare un commento, c'è ne sono alcuni.............
:o Caro Paolo Biondani fino ad'ora eri tra le persone che stimavo per la tua serietà e
professionalità nello svolgere il tuo lavoro, mi accorgo con rammarico di essermi
sbagliato. Il tuo articolo " L'Italia armata " è a dir poco offensivo verso chi come me &eg...
:o Perché è noto che sono per la maggior parte i deficienti sottodotati che si armano e poi
sparacchiano a destra e sinistra per un malinterpretato istinto di autodifesa! Io ho fatto il
militare, volontario, sono un ottimo tiratore e mi chiedo perché devo vedere una beretta
cal.9 in mano a un imprenditore ignorante che magari poi la usa per sparare a un cristo di
ragazzino che "imbratta" il muro della sua fabbrichetta o, peggio, la usa per ammazzare
l'operaio tenuto in nero e sottopagato che viene a reclamare i suoi diritti. Ma sparatevi
all'uccello, armati dei miei stivali! O andate dove c'è guerra, a sfogare la vostra
repressione! Una macchina serve per muoversi, una pistola solo, e ripeto, SOLO per
ammazzare! Dovreste essere tutti interdetti, voi che fate questi discorsi assurdi!
;D Questo è tutto MATTTTTTTTTTTTO :P
Buona lettura :-\
Firmato
un deliquente 8)
Ho letto tutti i commenti comprese le risposte, molte sono positive, ma altre come questa sopra sarebbero da censurare, cosa vul dire aver fatto il militare volontario ( mi permetto di dire bel cretino non avevi altro da fare da un Ser.Mag.Alpino), forse non hanno insegnato che l'arma va impiegata solamente per diffendersi, il primo principio è di catturare l'aversario non di ucciderlo.
L'errara infomazione vedi il titolo dell'articolo ...........si addestrano nei poligono.......... fa si che chi frequenta un poligono diventi un assaltatore e che i giovani vengono addestrati come in africa per mandarli a combattere,
Mi meraviglio che l'unione, come per il sito citato da Daniele, non abbia preso nessuna iniziativa, questo è molto grave.
Val
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Ho letto l’articolo pubblicato sull’espresso a firma del signor Paolo Biondani, niente di nuovo per quanto riguarda il nostro mondo, le armi e gli appassionati sono stati descritti in maniera grossolana e di parte, come spesso succede.
Nell’articolo le stupidate e le esagerazioni non si contano:
Il signor Biondani scrive che gli sportivi possono girare armati (più di un milione secondo lui), che è l’esercito che controlla i poligono uits, (i registri presenze sono vidimati dalle questure e non dall’esercito), scrive delle sezioni provinciali uits (non sapevo che l’uits avesse sezioni provinciali) e avanti così con dati di fantasia e interpretazioni fuori da ogni logica e buon senso.
Ma chi è questo signor Biondani?
http://www.macrolibrarsi.it/autori/_paolo_biondani.php?pn=7
Paolo Biondani è cronista al Corriere della Sera, tra le firme principali del suo giornale. Da anni segue gli scandali dell’economia e della politica in Italia. Si è occupato, tra l’altro, dell’ultimo scandalo Brigate Rosse e del sequestro Abu Omar
Allora………….le stupidate che il signor Biondani scrive a riguardo delle armi e del mondo del tiro a segno, almeno per noi, sono chiare e lampanti, pertanto per quanto riguarda questo argomento lo possiamo classificare come ciarlatano.
Ma pensate un attimo, questo signore (una delle principali firme del corriere della sera) scrive di politica, ha scritto sulle Brigate Rosse, mi chiedo ora, ma cosa ha scritto su questi argomenti? Stupidate come sulle armi o ha scritto la verità? Si sarà informato prima di scrivere? O avrà scritto per sentito dire?
Questo è il Corriere della Sera.
Io lo leggo tutti i giorni………………….povero me…………..
Otto luglio 2008 no cav day tutti ne abbiamo sentito parlare, tutti abbiamo letto i commenti sdegnati sui partecipanti alla manifestazione, quei signori che hanno partecipato attivamente alla manifestazione di Roma in netto contrasto con il potere costituito, hanno avuto perlomeno il coraggio di manifestare apertamente il loro dissenso al governo di centrodestra.
http://it.youtube.com/watch?v=DrzOQQzGNKM&feature=user
http://it.youtube.com/watch?v=M2t9fYPJ7ho
http://it.youtube.com/watch?v=i3ZysFkMTZ0&feature=user
L’articolo del signor Biondani apparentemente niente ha a che vedere con il “no cav day”, sbagliato, la forma è molto differente rispetto alla manifestazione di Roma, ma il fine, la sostanza, sono le stesse, attacco alle istituzioni.
Il signor Biondani non è un coraggioso come la Guzzanti, Travaglio, ecc ecc, ma persegue lo stesso fine, in forma diversa, e così invece di attaccare direttamente il governo di centro destra, scrive un articolo e amplifica argomenti da sempre legati alla concezione della destra.
In questa ottica va visto l’articolo dell’espresso, ricordatelo bene, il signor Biondani di armi e tiro a segno, non sa niente, usa l’argomento per spaventare la gente e gettare discredito sul governo, infatti sul suo articolo cita la riforma sulla legittima difesa (lega nord) cita il ministro delle difesa La Russa (per aver salvato l’uits).
Il signor Biondani è un dipendente e deve guadagnarsi il pane, quando il suo padrone (la sinistra) ordina, lui esegue, e si inventa un articolo con il solo scopo di denigrare indirettamente il centro destra.
Ad articoli come questo ( poco tempo fa ne era stato pubblicato un altro sul web) dovremo abituarci, saranno usati nei prossimi anni per screditare il centro destra, si tratta solo di interpretarli per quello che sono, pura politica.
Saluti chebe
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L'ANPAM risponde all'Espesso vedi articolo su www.armietiro.it
Qualcuno si muome per difendere l'arte armiera Italiana
Nessuno si muove per diffendere i nostri TSN ??? ??? chi tace acconsente
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Vuol dire che verso ottobre Concentrica si organizza e si muoverà contro l'ignoranza e la cattiva informazione... ;)
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di Paolo Biondani
Pochi controlli. licenze facili. Trucchi per aggirare la legge. Così sono ormai 13 milioni le persone che detengono fucili o pistole e si addestrano nei poligoni. L'altra faccia di un Paese che ha paura.
I DATI: Più pistole, più delitti
Qualcuno risponde a modo, si spera che l'Espresso si scusi, sicurante come rivista schierata fara finta di nulla........... ecco alcuni commenti
Ci si aspetterebbe un redazionale di rettifica sul prossimo numero ma io come molti altri pensiamo che sia improbabile anche perché i commenti scritti su questo sito non si sa se qualcuno della redazione li legge e li prende in considerazione. Il sig. Biondani, non solo ha messo insieme una fila di fesserie, inesattezze e falsità che fanno capire subito la sua faziosità, la totale ignoranza e l'incapacità come giornalista di riporare fatti e non costruire storie per aumentare le vendite!!! Se fossi io il direttore dell'Espresso lo prenderei per un'orecchio e gli farei scrivere un articolo di scuse!!!! Forse qualche migliaio di lettori potrebbero riacquistare la fiducia in un giornale che "l'ha fatta grossa" !!!!
Non so se è stato già fatto, farò leggere l'articolo all'avvocato della Fisat chi sa non ci siano gli estremi per una bella querela collettiva per diffamazione, del resto chi ha letto l'articolo e soprattutto chi lo ha preso per buono, ci vedrà come degli raggiratori della legge, delle persone che riforniscono, se non sono parte organica, la criminalità mafiosa e terroristica, credo che la diffamazione nei nostri confronti ci sia tutta.
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sono un abbonato dell'Espresso ed ho già inviato al direttore una e-mail di protesta per il servizio in discussione, evidenziando come il giornalista abbia trattato argomenti senza la minima conoscenza di leggi e competenze circa l'UITS ed i poligoni del TSN, anzi che abbia piegato l'informazione ad una sua finalità giornalistica.
non ho avuto alcun cenno di risposta >:( >:( >:(
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Meglio tardi che mai!!! Finalmente l'UITS ha preso posizione ed il presidente Obrist ha risposto ufficialmente al giornalista dell'Espresso Paolo Biondani, (la lettera è sul sito UITS) E' trascorsa una settimana abbondante dall'uscita della rivista e quindi è stata meditata a lungo, ma la risposta è arrivata. (comunque dopo Concentrica) ;D
Grazie presidente.
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Caro Franz,
ho letto la risposta di Obrist, ma non l'ho trovata così determinata e forte come ci si dovrebbe aspettare da un Presidente di una Federazione Nazionale del Tiro...... >:(
inviata oltretutto direttamente al giornalista interessato con il tono di chi vuole convertire una persona pericolosa, malintenzionata e senza scrupoli, quale è il dr. Biondani, e convincerlo addirittura ad intervenire a Bologna agli Assoluti... (chissà che risate si è fatto....) ;D ;D
Forse avrebbe dovuto mandarla, almeno per conoscenza, anche al Direttore responsabile del Corriere, e magari con qualche dato in più (il tempo non gli è mancato credo) per controvertire le follie scritte dal Biondani! ;)
Daltronde, nessun presidente uits è mai intervenuto in tempi recenti nè per facilitare il trasporto delle armi, nè la detenzione, nè la categoria....
Non capisco perchè ora dovrebbe accorgersi che lui è anche il presidente della Federazione del tiro a segno Italiana, e che dovrebbe difendere la categoria dei tiratori Sportivi.......
Se dobbiamo difenderci, per il momento dobbiamo farlo da soli...
Ant
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C'è chi ci legge e ne prende spunto
da CNFS
[allegato eliminato dall\'amministratore]
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http://www.gazzettino.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Main&Codice=3863497&Data=2008-7-28&Pagina=7
Le forze dell’ordine denunciano il preoccupante aumento dei permessi ad uso sportivo. In diminuzione i cacciatori e le "difese personali"
Arsenali privati: più armi, meno sicurezza
In Veneto e Friuli Venezia Giulia un milione di persone ha il porto d’armi o la licenza per detenere pistole o fucili
Veneti e friulani si stanno silenziosamente armando: da un lato diminuiscono le licenze per il porto d'armi classico, quello per la difesa personale, e le licenze per uso venatorio, quelle dei cacciatori. Ma i numeri dicono che a Nordest, escluse le forze di polizia e i vigilantes, ha una pistola o un fucile almeno un milione di persone, il 25 per cento della popolazione adulta, un dato che è solo leggermente inferiore alla media nazionale (27\%), ma risulta in crescita rispetto agli ultimi anni. È nulla rispetto al 90 per cento degli Stati Uniti, il Paese più armato del mondo, ma è altissimo rispetto al 4 per cento del Regno Unito.
Molti veneti e friulani, inoltre, hanno in casa più di un'arma, per cui il totale di pistole e di fucili detenuti legalmente è un milione e 200 mila pezzi. Un autentico arsenale. Vediamo nel dettaglio com'è suddiviso.
Tolti i cinquantamila cacciatori (poco più di 30 mila in Veneto e circa 20 mila in Friuli Venezia Giulia) resta comunque un esercito di potenziali "sceriffi": sono soprattutto persone che tengono armi in casa (per difesa beni o per collezionismo), ma è in grande aumento il numero dei "pistoleri sportivi", quelli con una licenza particolare, valida per sei anni, che permette in sostanza di girare armati se si va al poligono di tiro. Si tratta di una categoria su cui s'incentrano le polemiche e le proteste dei sindacati di polizia come il Silp-Cgil: «Tali licenze sono lo specchio del vero andamento del mercato delle armi. È una vergogna che, dopo tante stragi, possano esistere scappatoie tali per eludere la legge. Chiunque si occupi di prevenzione sa che, se diventa più semplice comprare fucili e pistole, la sicurezza dei cittadini cala. Far credere che il cosiddetto diritto all'autodifesa garantisca più protezione è irresponsabile». Sulla stessa lunghezza d'onda si sono schierati i colleghi degli altri sindacati Sap, Coisp, Siulp e Consap.
Un altro scandalo incomprensibile è il fatto che cifre ufficiali sui porti d'armi non esistono, neppure il ministero dell'Interno fornisce i dati aggiornati, ma solo quelli di due anni fa. Il mercato comunque è senz'altro in crescita soprattutto nelle aree, a cominciare dal Nordest, dove più elevata è la percezione di insicurezza. Naturalmente mancano anche i rapporti armi/reati, ma tutti i sindacati di polizia segnalano la stretta correlazione fra aumento di armi e fatti di sangue.
Per tutti valga il caso della vedova vicentina che è in causa contro lo Stato dopo che nel luglio di dieci anni fa una guardia giurata uccise suo marito durante una lite per futili motivi. Riconosciuto seminfermo di mente, l'omicida è stato condannato a 11 anni (di cui tre di ospedale psichiatrico), ma dal 2006 è già tornato in libertà. Così la donna e il figlio hanno citato in giudizio il ministero, la prefettura e l'Ulss 5 di Vicenza - i tre soggetti responsabili dell'autorizzazione alla detenzione di armi - perchè "chi ha sparato non aveva i requisiti per ottenere il porto d'armi". È stato chiesto un risarcimento di 840 mila euro.
I numeri. Proprio la provincia berica è quella con il maggior numero di licenze per difesa personale (che in termini assoluti sono comunque in calo (vedi tabella). Sono soprattutto i permessi concessi ai rappresentanti orafi e ai gioiellieri che, in genere, le ottenengono per girare armati, ma ci sono anche avvocati e liberi professionisti. Nel 2004 tali porti d'armi erano tremila in tutto il Veneto (400 in Friuli Venezia Giulia) e nel 2007 sono scesi del 30\%. Ma il calo è compensato dall'aumento dell'uso sportivo dove ottenere il permesso è molto più semplice: basta aver fatto il militare, non aver subito gravi condanne e non risultare malati di mente. Nel 2004 erano state rilasciate in tutta Italia 200 mila licenze salite a 207 mila (nel 2005), a 220 mila l'anno successivo e infine attestate a quota 222 mila (ultimo dato disponibile, dicembre 2007): a Nordest la crescita è stata analoga passando dalle 18 mila nuove autorizzazioni di 4 anni fa alle 22 mila del 2007 che portano il totale dei tiratori sportivi oltre quota centomila fra Veneto (che ha ben 25 società sportive di tiro a volo) e Friuli Venezia Giulia (che conta due sole società arttive, ma sei poligoni di tiro). Si tratta di licenze che, a differenza di tutte le altre che sono a scadenza annuale, restano valide per sei anni e si rinnovano automaticamente con il solo pagamento delle varie gabelle ministeriali (in totale circa 200 euro).
«Quelle sportive sono il mezzo più semplice per aggirare la legge - spiega un esplosivista ed esperto d'armi che opera nel Padovano - Un trucco con l'aggravante che mentre prima il tiratore era obbligato a dichiarare il poligono scelto e seguire percorsi prefissati, ora chiunque, se viene fermato con un'arma, può dire che sta andando ad allenarsi da un amico».
Sono dunque questi permessi (in pratica licenze per sparare nei poligoni di tiro) a far registrare il boom così come gli acquisti di armi per difesa dei beni. Ci sono dunque le armerie con la gente in coda per comprare un'arma? Nient'affatto, come confermano gli stessi gestori dei negozi: 15 in Friuli VG (di cui 8 nell'Udinese) e 30 in Veneto. Il loro giro d'affari è infatti stabile da nni, ma i sistemi di acquisto sono ormai tanti e incontrollabili. La grande rete di Internet propone infatti affari e offerte per tutte le... esigenze. È insomma diventato facile trovare venditori, anche se non si sa quanto affidabili: in teoria dovrebbero avere tutti le regolari licenze sia per la vendita che per la detenzione di armi, ma i controlli capillari sono praticamente impossibili. E così navigando in rete si scopre che sul sitoArmiusate.it un siciliano vende il suo Kalashnikov Ak 47 a 500 euro, ma ci sono in "vetrina" ben 2350 armi lunghe, un migliaio di pistole e altre 873 ex ordinanza (armi da collezione). Due fucili sono stati messi in rete ieri da un veronese: un Garand M1 da 2500 euro e un Mauser G33 (del 1940) da 1400 euro oltre a carabine e baionette per tutti i gusti.
L'annuncio più cliccato è quello per un fucile da cecchino modello "L96" - in vendita a soli 120 euro - che è stato visitato ben 2700 volte da aspiranti acquirenti. In armeria invece l'arma più richiesta secondo le indicazioni degli addetti ai lavori sembra essere la calibro 9 corta che si può acquistare a 350 euro (se usata) mentre ne costa 650 nuova.
Gigi Bignotti
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http://www.gazzettino.it/main.php3?Luogo=Main&Pagina=7&Data=2008-7-28
Saluti chebe
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mi sembra una scopiazzatura dell'articolo di Biondani con adattamento alle regioni citate.ormai sembra un disco rotto; ma non hanno un pò più di fantasia e rigore informativo? >:(
bye biagio
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Da un giornalista ??? Bionadani ??? si è innescata una bomba, scusatemi del termine, di DEFICENTI, altri che si firmano giornalisti senza informarsi dei fatti ma seguono o meglio copiano >:( , ma questi DEFICENTI non sanno altro che fare che copiare per spillare 4 denari dall'editore ::) , cito mi hanno sempre insegnato sin dalle scuole elementari che copiare è sinonimo di non conoscenza della materia e di scarsa preparazione. non sono andati a leggere il forum sull'argomento sull'Espresso, tranne uno tutti sono stati contrari alle affermazioni del D::::::::::
Chi oggi ha ascoltato i Telegiornali riportavano la stessa notizia, inizieranno le olimpiadi, almeno si copierranno senza recar dano al TIRO a SEGNO come specialità sportiva............... ma l'unione dorme o meglio ha risposto con toni di dispiacre. scusatemi QUI CI VOGLIONO PERSONE CON DUE 0I0
BOIA CHI MOLLA
Chiedo al coordinatore di spostare questo Topic su I veri problemi: TSN, media e Immagine che tratta lo stesso argomento
Val
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I POST INSERITI SULL'ARGOMENTO CORSO MASTER UITS SONO STATI SPOSTATI IN UN POST SPECIFICO
http://www.concentrica-online.it/smf/index.php/topic,829.msg5810.html#new
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il :-\ giornalista Biondani risponde alle critiche :o
è pubblicata su Tiro Pratico, altra batosta a suo favore ;D ;D ;D ;D ;D
www.tiropratico.com/bruno/doc/munizionamento%20venatorio%204.html
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Dal Il GAZZETTINO del 26-08-08
Il buon senso di un lettore
Ne uccide più l'arma o l'automobile?
[allegato eliminato dall\'amministratore]
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Impossibile co-optare un serio e qualificato giornalista, che voglia prendersi la responsabilità di scrivere un articolo, che credo a tanti interessi, in difesa dell'uso sportivo delle delle armi e a difesa di coloro che legalmente le detengono.....
Tra i 1000 e più frequentatori di Concentrica, non c'è nessuno che voglia prendersi la briga di scrivere qualcosa in tal proposito...??
Caro Daniele, perchè non puntare ad una campagna stampa per contrattaccare all'insulso, inqualificato e ingiustificato attacco che da anni subiamo passivamente, anche grazie al silenzio della Federazione (UITS) che ci dovrebbe difendere...!!?? >:( >:( >:(
Visti gli spazi vuoti creati dal silenzio imbarazzante della UITS, perchè non farsi promotori di una campagna stampa che riporti nella legalità (sembra che siamo tutti delinquenti noi tiratori sportivi...) chi con le armi fa attività di tiro accademico o comunque sportivo....?? ;D ;D ;D
meditate gente, meditate......
Ant
p.s. io purtroppo non sono un giornalista e mi mancano gli agganci giusti.....
qualcuno dei 999 e oltre visitatori di Concentrica potrà aiutarci?
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Si spera che attraverso la neonata iniziativa si possa fare qualcosa...
l'appetito vien mangiando... ;D
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Vuol dire che verso ottobre Concentrica si organizza e si muoverà contro l'ignoranza e la cattiva informazione... ;)
Ti riferisci a questo tuo precedente intervento...??
Spero di nn essermi perso qualcosa..... ;D ;D ;D
Ant
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Si... ho anticipato i tempi...
Spero di registrare la testata nel frattempo
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L'articolo è un pò lungo, ma merita di essere letto.
Fisat: "state tranquilli un accidente!"Il presidente della Fisat, Simone Ciucchi, ha pubblicato un comunicato nel quale aggiorna gli appassionati d’armi sugli ultimi sviluppi relativi all’approvazione del decreto legislativo di attuazione della direttiva comunitaria 2008/51/Ce. Ecco le sue parole.
Faccio stasera il punto definitivo sulla situazione, di ritorno da un viaggio andata ritorno Bologna-Orvieto dove ho incontrato il sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano. Mi vede da lontano, partiamo subito male. Dice che siamo incivili, perché gli abbiamo scritto e mandato migliaia di e-mail e di fax e che le associazioni “normali” ne scrivono una «…con tutte le firme sotto, tutte insieme». «Così», replico io, «fate prima a buttarle via...».
Continua dicendo che gli abbiamo bloccato l’e-mail e sembra non cogliere che per ogni lettera ci sono 4 o 5 voti almeno, che a scrivere una lettera si fa molta più fatica che a votare o, magari, lasciare scheda bianca. Intavolo il discorso sul deceto, risposta testuale: «state tranquilli, tutto sotto controllo». Non mi piace, mi ricorda la frase degli alieni del telefilm Visitors, andato in onda negli anni Ottanta: “state tranquilli, ci pensiamo noi”. Gira lo sguardo e intuisco che pensa a qualche panzana da rifilarmi. Azzardo a insistere, sono mesi che mi dicono tutti di stare tranquillo e poi cambiano discorso: «Onorevole posso dire alle riviste che mi appoggiano che Lei ha detto di stare tranquilli ? Anche sulla ricarica?». La domanda è direttissima, non se l’aspettava e già si vede in pessime acque. Incespica e si arrovella: «No, sulla ricarica no, abbiamo fatto quel che abbiamo potuto per limitare i danni». Tento di nuovo, non posso crederci: «Almeno il testo potreste renderlo noto, è segretato come un progetto militare, non lo hanno neanche deputati e senatori». E lui, ancora meno convincente: «ma come, segreto! Lo avete tutti. Lo abbiamo visto sui vostri siti». Allude al decreto Paravati, di cui Fisat ha pubblicato i tre articoli su poligoni privati, Soft air e, appunto, ricarica. A questo punto mi legge in faccia che ho capito che mi sta prendendo in giro e prova girare la frittata ancora una volta: «È colpa vostra, queste cose dovete seguirle in Europa, c’era la Direttiva europea e non abbiamo potuto far altro che eseguirla». Potrei anche tollerare di essere fregato da un politico della compagine che ho votato, ma almeno credevo di aver maturato il diritto di sapere chiaramente almeno chi fosse il mio avversario e chi fosse dalla mia parte. Mi rendo conto che nonostante gli anni che ho, della vita non ho imparato niente. Tento un’ultima carta: «Nella direttiva non si parla di ricarica, ma di lotta al traffico di armi illegali; non esiste un criminale che ricarica, avete fatto una legge delega molto più vasta e restrittiva della Direttiva europea». E qui viene il colpo da maestro con cui, da politico navigato, finge di equivocare: «certo, e infatti siamo in infrazione». Lascio perdere, tanto non abbiamo più niente da dirci.
Ecco come stanno le cose
Ora vi racconto come è andata davvero. Nel 2008 esce la Direttiva 2008/51/Ce, che è assolutamente pro-armi. Dice tra l’altro che non può essere usata per alzare il livello delle licenze e che i minorenni hanno diritto di accesso alle armi, tranne che nella forma dell’acquisto.
È pro-armi, ma il funzionario che all’epoca comanda l’Ufficio armi ed esplosivi redige un testo anti-armi, in cui il Parlamento delega il Governo a “regolamentare” palle bossoli e inneschi, le repliche Soft air e i poligoni privati, una quantità di aspetti che proprio nella delega non ci sono ma che sono da sempre oggetto delle sue circolari tanto illegali da essere regolarmente disattese, tra cui l’invenzione secondo cui si può ricaricare solo munizioni acquistate, che i poligoni privati devono avere il piano di recupero del piombo (ma cosa c’entra il ministero dell’Interno?), che il Tiro dinamico è attività paramilitare per cui i minori non possono praticarlo.
Nel frattempo cade il governo Prodi. Il tutto passa sotto silenzio alla fine di luglio 2009. Il parlamento nuovo passa il provvedimento, dicono senza leggere (me lo hanno confermato, davanti a due testimoni, il senatore Peruzzotta e l’avvocato Sassi al ministero dell’Interno).
Rientro a casa in tarda serata: leggo nell’e-mail i messaggi preoccupati di alcuni amici ben informati dall’interno della struttura Uits, in cui il muro del segreto eretto dalla nomenclatura contro gli stessi presidenti di sezione sta cominciando a perdere pezzi.
Mi dicono tutti più o meno a stessa cosa: «Ho un amico che ha agganci dentro all’Uits a Roma e mi ha detto che il decreto prevederà la ricarica solo con licenza del prefetto e previa certificazione dei locali e superamento di un corso. Mi dicono che in Uits è roba sicura, ne sai qualcosa?».
Sono 30-40 messaggi che vengono dai poligoni più disparati della penisola e questo ci conferma due cose che predichiamo da tempo. La prima è che l’osceno muro del silenzio sta cominciando a perdere i pezzi, perché coloro che sanno stanno cominciando a cantarsela: mi pare di vederli tramare come i cospiratori… “sai, ti dico una cosa, ma tu non dirla a nessuno, non sia mai che vi svegliate e prendiate coscienza di essere cittadini con diritti…”.
La seconda cosa che ci dice senza ombra di dubbio è che il presidente della Uits Ernfried Obrist sa tutto e da tempo, il presidente della Fitav Luciano Rossi sa tutto e da tempo.
Il presidente di Anpam, avvocato Perrotti, sa tutto da ancora prima di loro, nonostante dica tutt’ora di non avere il testo del decreto segretissimo.
Fingono di non sapere perché la botta ai vostri diritti di cittadini onesti sarà così grande da non poter essere sostenibile in alcun modo guardandovi in faccia. La strategia è, insomma, quella di far finta di non sapere niente, fingere che tutto sia ancora una volta caduto dall’alto.
Finché dura
Hanno carpito la nostra fiducia dicendo che “ci avrebbero pensato loro” e adesso ci troviamo davanti a un decreto segretissimo a un passo dall’approvazione (manca solo una discussione consultiva presso le due aule parlamentari) che assoggetterà la ricarica a licenza del prefetto o del questore previo esame.
Ma c’è di peggio. Ciò che veramente ci deve far inferocire non è il fatto che i politici che abbiamo votato (e i leader delle associazioni sportive) e la nomenclatura del potere (come i dirigenti delle associazioni) abbiano fatto scelte diverse da quelle per cui li avevamo delegati. È sempre successo nelle democrazie e continuerà a succedere. Se la Lega Nord, da partito favorevole al possesso di armi dei cittadini onesti si è trasformato in uno anti armi per “crisi di coscienza” di un ministro dell’Interno che non ha trempo di seguire le istanze dei suoi cittadini perché è troppo impegnato a suonare il sax, è una cosa che ci può anche stare. Ciò che mi fa indignare è che continuino a dire che è tutto sotto controllo. State tranquilli che ci pensiamo noi.
La battaglia è tutt’altro che finita: stiamo preparando una lettera di sdegno (suddivisa per Pdl e Lega Nord) che potete mandare ai vostri deputati e senatori, perché a settembre ci sarà la discussione consultiva in aula e, pur essendo solo consultiva, sappiamo che possono spingere politicamente sul ministro dell’Interno Maroni perché si rimangi questa schifezza prima di renderla efficace.
Chiedete di incontrarli: se avete un canale metteteli in contatto con noi, in modo che si possa mandargli il materiale informativo, facciamo insomma tutto ciò che possiamo per fermare questa indecenza di decreto, perché una volta approvato non lo cambierà più nessuno.
Vi chiedo anche di scrivere, inoltre, una lettera di sdegno alle seguenti associazioni che hanno sempre saputo e tutt’ora fingono di non sapere:
- Anpam, via dell’Astronomia 30, 00144 Roma, anpam@tin.it;
- Fitav, viale Tiziano 74, 00196 Roma, presidenza@fitav.it;
- Uits, viale Tiziano 70, 00196 Roma, presidenza@uits.it.
È necessario inviare un comunicato anche alle seguenti aziende facenti parte di Anpam, diffidandole dall’appoggiare un simile obbrobrio che sarebbe ripagato con la cessazione degli acquisti (trovate tutti gli indirizzi nel sito) Baschieri e Pellagri, Tanfoglio, Benelli armi, Beretta, Fiocchi, Breda Otomelara, Cheddite, Inter, Em, Mec-gar, Gruppo Nobel sport, Perazzi, Rc Eximport, Rizzini, Società esplosivi industriali.
Trovate lettere e indirizzi sul sito campagnafisat.it alle pagina Fatevi sentire. Inoltre potete farvi sentire presso i deputati e senatori della Lega che nel mese di agosto parteciperanno alle sagre popolari. Fategli sentire che siete stati traditi.
Questo decreto non deve passare, ma se anche passasse possiamo ancora combattere, perché ci sono altri due mesi di tempo per rivederlo prima della definitiva approvazione. Sarà un inverno di dura lotta per i nostri diritti per cui prepratevi a farvi sentire. Infine, se questo schifo di decreto passerà vi chiederò di punire col voto in modo esemplare questa maggioranza, i cui esponenti vi hanno detto di non preoccuparvi perché ci avrebbero pensato loro, e boicottare in ogni modo quelle associazioni, sportive o di industriali, che hanno fatto patti con l’avversario dietro le vostre spalle e ora non hanno neanche il coraggio di dirvelo in faccia.
Vi chiederò di votare scheda bianca (o magari per l’opposizione) e boicottare i marchi che supportano queste associazioni, perché ai primi gliela faremo pagare col voto, ai secondi col portafogli.
Ho saputo anche che una grande azienda di munizioni, un paio di mesi prima dell’ultima Exa, è andata all’Onu a chiedere di “regolamentare” la ricarica. Spero di essere smentito, lo spero da almeno 4 mesi, da quando Fisat ha cominciato questa campagna, ma null’altro sta accadendo se non un assordante silenzio.
E ora lasciate pure che mi querelino, che di prove ne abbiamo da vendere e non esiteremo a trasformare il processo in un evento-verità dove le singole colpe verranno fuori una volte per tutte e in cui avrò modo di provare una volta per tutte come stanno davvero le cose e che i nostri amici americani sapevano da molto prima di Exa che sul divieto di ricarica si erano messi d’accordo da un pezzo, mesi prima del salone.
Con compagni di viaggio come questi è meglio non prendere la via o, se proprio bisogna farlo, è meglio non girargli le spalle e non chiudere occhio, neanche nella sosta.
L’unica “buona” notizia che gira negli ambienti ben informati è che molto presto (sarà collegato?) vedremo probabilmente liberalizzare il 9 para e le procedure di esportazione. Aspettate a gioire, non lo fanno per voi ma perché per esportare le armi comuni basta la licenza del questore, mentre ora per le 9 para ci vuole la ministeriale, neanche fossero missili anticarro. Io intanto domani mi disferò della mia Tanfoglio: la regalerò al mio armiere sempre che, dopo aver letto queste pagine, la accetti, altrimenti la verserò in questura dopo aver segato il carrello (nessuno deve usarla dopo di me).
Magari già che ci sono mi compro una Glock: sai che mi frega del prodotto italiano, se ogni volta che possono mi mettono un altro guinzaglio? E ora mi smentiscano se ne hanno il coraggio.
Loro vi dicono di stare tranquilli, io vi saluto con il grido dei rivoluzionari americani: “stand your ground”. Tenete duro, non mollate il terreno, scrivete a tutti anche se siete in ferie. Se teniamo duro questo sconcio non passerà e non avremo nulla da invidiare agli americani. Abbiamo tutto agosto e settembre e, poi, di nuovo la seconda fase (di revisione) che durerà minimo fino a dicembre.
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Ciao
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Leggete e giudicate
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Sezioni TSN
Loro Sedi
Comitati Regionali / Provinciali UITS
Loro Sedi
Comunicato UITS in merito al recepimento della Direttiva 2008/51/CE.
Da divulgare ai tiratori delle Sezioni TSN
Con riferimento alla campagna stampa messa in atto dalla Fisat (Federazione Italiana Storia Armi Tiro) che addebita all’ente UITS una dannosa inerzia nella definizione della direttiva in argomento, si specifica che la UITS, insieme ad Anpam, Fidasc, Fitav, Fitds, tutte le associazioni dei cacciatori, nonché altri soggetti interessati al mondo delle armi, sono al lavoro dall’inizio dell’anno per tutelare gli interessi dei tiratori a qualsiasi livello e nei diversi progetti di legge che in questo periodo sono allo studio.
Gli interventi del Governo e del Parlamento in materia sono numerosi. Oltre al recepimento della Direttiva in argomento c’è un progetto di legge sul porto d’armi, esistono due bozze di testo unico sulle armi. In recepimento di un’altra direttiva europea si è riusciti ad evitare che fosse cancellato il trasporto di armi e munizioni nella stiva degli aerei.
Tutti i tiratori del tiro a segno devono sapere che queste attività sono state fatte con forza e nelle competenti sedi e che i testi in discussione nonché quelli in fase di approvazione sono stati già ampiamente discussi e in molti passaggi c’è stato l’impegno da parte dei nostri interlocutori alla revisione o all’alleggerimento del testo.
Questo è successo anche per la legge per il recepimento della direttiva in argomento nella riunione avuta tra il sottosegretario Mantovano e le associazioni interessate il giorno 17 giugno u.s., cosa di cui è stata data pubblicità in sede di assemblea UITS del 3 luglio u.s..
Pertanto l’inerzia non è sicuramente addebitabile a UITS ed alle altre associazioni.
Si verificherà quanto definitivamente approvato per gli eventuali successivi interventi.
Unione Italiana Tiro a Segno
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Ciao
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ci deve essere un errore di fondo nel percorso:o il comitato regionale non ha comunicato ai presidenti ma certamente il consiglio della mia sezione nulla ha comunicato agli iscritti,
che sia solo" cosa loro?"
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...... o forse.....veramente COSA NOSTRA.
Pratesi
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Si va avanti, leggete questa:
http://img825.imageshack.us/img825/9296/interrogazioneconifidas.pdf
Ciao