Autore Topic: Troppe specialità?  (Letto 5390 volte)

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Offline aurelio

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Troppe specialità?
« il: Novembre 10, 2011, 13:45:14 pm »
Lancio un piccolo sasso nello stagno:

Il numero di specialità MLAIC è elevatissimo, al punto da risultare frastornante per chi si vuole accostare a questa specialità. Non ho mai assistito alle premiazioni di eventi importanti ma immagino che siano interminabili e noiosissime ...
E tutto questo per una disciplina che conta almeno qui in Italia poche centinaia di partecipanti ... sarà capitato sicuramente che in qualche gara ci siano stati solo 1 o 2 partecipanti per qualche specialità ... che tristezza!

Non sarebbe meglio ridurre questa esagerata distinzione di specialità raggruppandole per quanto possibile? Così si avrebbero più concorrenti per ciascuna di esse e la gara sarebbe più interessante ...

Offline Franz

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Re:Troppe specialità?
« Risposta #1 il: Novembre 10, 2011, 17:36:21 pm »
E' vero, le specialità MLAIC sono tante e le premiazioni sono sempre lunghe. Negli ultimi Campionati Europei, in Finlandia, è stata sperimentata una soluzione nuova, concentrare tutte le premiazioni il sabato e si è andati un po più spediti.
Il numero delle specialità è dato dalla diversa tipologia delle armi e della tecnica che è sviluppata durante la storia, una pistola o un fucile a miccia o a pietra focaia e con la canna liscia, fabbricati nel 1600/1700 non potrebbero competere con un’arma con innesco a luminello, canna rigata, tacca di mira regolabile e stecker, risalente alla metà del 1800. Poi c’è anche la distinzione tra armi originali e armi replica e si arriva ad una trentina di classifiche. E’ naturale che con circa 270/280 praticanti l’attività agonistica d’avancarica in Italia, ci siano specialità con pochissimi partecipanti, ma in questo caso si premia solo il primo. Lo stesso problema lo si trova comunque anche nelle discipline accademiche dove, a ruoli invertiti, troviamo pochi tipi di arma ma molta frammentazione per età e sesso.

Offline BrainDamage

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Re:Troppe specialità?
« Risposta #2 il: Novembre 10, 2011, 18:03:53 pm »
Quanto e' vero!!!!
Ma... amico Aurelio, tu cerchi rogne!
Nella immensa galassia del tiro, a detta di tutti sono innumerevoli le cose meritevoli di essere riformate, in qualche modo cambiate o aggiornate per renderle piu' consone ai nostri tempi. Tutto tranne l' avancarica... L' avancarica e' per sua definizione una specialita' storica, che guarda quindi indietro al glorioso passato, e che poco o nulla vuole sapere di innovazioni e futurismo. Un fossile cristallizzato nelle sue tradizioni, i cui praticanti hanno infatti in genere l' eta' media dell' esercito garibaldino... Non so, ma probabilmente c'e' da qualche parte una regola che vieta di praticare l' avancarica se si hanno meno di 50 primavere :) :) Io stesso sono in attesa del nulla osta dell' anagrafe, che arrivera' tra qualche anno.
Pensare di svecchiare il mondo dell' avancarica e' decisamente irrealistico, quasi come pensare di avere un Papa donna, o i preti maritati. Ecco, sono due ambienti che rifuggono da qualsiasi possibile riforma, anche se per la Chiesa ci sono ancora speranze :) :)
Rassegnati dunque a gare con pochi concorrenti per specialita',  a gare in cui quei pochi sono gli stessi per tutte le varianti, e abituati a premiazioni lunghissime. Magari scegli la specialita' in cui puoi essere premiato tra i primi, cosi' arriverai a casa in tempo per il pranzo...  In fin dei conti, la frammentazione infinita e' un modo per dare a tutti la possibilita' di trovare una nicchia e un occasione di gloria. Oppure e' per altri l' occasione di tornare a casa con la carriola colma di metallo da collo. In entrambi i casi vale la regola, mai troppo applicata, del vivi e lascia vivere.
Quindi amico Aurelio, porta pazienza.... non molestare a mani nude gli archibugieri italici, notoriamente permalosi quando gli si ricorda di essere un esercito di poche unita'.
D' altronde, e' pur vero che ne bastaron mille, per conquistare un regno... :) :)


Saluti.
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Offline BrainDamage

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Re:Troppe specialità?
« Risposta #3 il: Novembre 10, 2011, 18:13:14 pm »
In effetti mi rendo conto che in questo modo, anche io sto cercando rogne... Pazienza.

Saluti.
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Offline Franz

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Re:Troppe specialità?
« Risposta #4 il: Novembre 10, 2011, 18:50:05 pm »
noooo, macchè rogne, quando si scherza non ci posso essere rogne!!! Nel mio post c'era una risposta che ritenevo abbastanza esauriente ad una domanda assolutamente pertinente e chiara. Volevo solo specificare che la differenza di classifica è data dalla diversa tipologia di arma e non dall'età o sesso del tiratore. Una soluzione sarebbe quella di eliminare tipi di arma poco praticata e poi per cosa? si andrebbe a snaturare lo spirito dell'avancarica. Accorpare diversi titi di arma è come voler gareggiare in pistola libera con una pistola ad aria compressa e competere con una Toz-35, lo puoi fare, ma a che pro? La stessa cosa che ha indotto l'Unione a differenziare le carabine bolt action dalle semiautomatiche nelle gare ex ordinanza. Se poi Brain l'ha capita diversamente...

Offline BrainDamage

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Re:Troppe specialità?
« Risposta #5 il: Novembre 10, 2011, 19:34:04 pm »
Se poi Brain l'ha capita diversamente...

Ma no, io avevo capito solo che con questo spirito, si potrebbe differenziare il tiro accademico in ulteriori mille rivoli... chi ha lo scatto meccanico, chi quello elettronico, chi ha il revolver per la grosso calibro, chi usa la diottra sulla carabina e chi preferisce tacca di mira e mirino... e via discorrendo. Non e' che siano cose vietate, ma viene lasciato valutare al tiratore se ritiene di avere piu' vantaggi o piu' svantaggi. E' chiaro che certe armi non sono competitive rispetto ad altre, ma nonostante questo, non e' che si e' creata una categoria apposta... Le armi ad aria precompressa in bombola hanno tecnicamente soppiantato le precedenti armi a leva, ma questo non vuol dire che vengono messe in classifica a parte... come nella PGC, i revolver potrebbero fare classifica diversa dalle semiauto in 32 WC. Oppure riesumiamo le pistole automatiche in 0.22 short, con immenso piacere di moltissimi appassionati... Oppure ancora si potrebbe fare una specialita'  per ogni 0,5 ingrandimenti dell' ottica, o diverse categorie ogni 100 grammi di peso dell' arma... Certo, questo sistema farebbe la gioia dei produttori e ancor piu' dei venditori di attrezzature... Chissa' perche' nelle commissioni tecniche (UITS e ISSF) ci sono sempre rappresentanti dei produttori a spingere per l' adozione di regole che obbligano a cambiare attrezzatura ogni paio di anni...
Io di avancarica ci capisco poco o nulla, ma penso che non sarebbe problematico individuare alcuni grandi insiemi di armi omogenee tra loro per tipologia, senza perdersi in mille rivoli. Altrimenti di questo passo sarebbe lecita una categoria per ogni singolo modello di arma prodotto da quando esiste la lavorazione dei metalli...
Io ad esempio propongo di dividere le categorie in base al costo dell' arma... costa meno di mille euri? tu stai di qua... costa piu' di mille euri? allora stai di la... te l' hanno regalata? allora non gareggi :) :) :)

Saluti.
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Offline Franz

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Re:Troppe specialità?
« Risposta #6 il: Novembre 10, 2011, 23:26:34 pm »
"...penso che non sarebbe problematico individuare alcuni grandi insiemi di armi omogenee tra loro per tipologia, senza perdersi in mille rivoli. Altrimenti di questo passo sarebbe lecita una categoria per ogni singolo modello di arma prodotto da quando esiste la lavorazione dei metalli..."

Qui mi trovi in sintonia, è una strada che si sta già percorrendo nei trofei, in certe specialità si unifica la classifica delle armi originali e repliche e direi che la differenza non si nota, anzi, a volte sono le originali ad essere più performanti, generalmente si unificano i revolver, le pistole monocolpo a percussione, le carabine libere a percussione, i fucili militari a percussione (Lamarmora e Miniè) così il taglio sarebbe significativo. Poi però dovremmo vedercela in campo internazionale e allora la musica cambia, se i tiratori d'avancarica italiani sono "integralisti" all'estero lo sono ancora più (komeini al confronto era socialdemocratico eheheh). Per rispondere ai dubbi di Aurelio, chi si avvicina all'avancarica solitamente opta per le armi più facili (e anche più performanti) Le armi a miccia o a pietra focaia sono una cosa troppo diversa ed è pane per i denti dei più esperti e scafati (e disposti a soffrire!!!).
(se mi regalano un'arma e io dichiaro di non sapere chi me l'ha donata, posso gareggiare? lo ha fatto anche un ministro con una casa e noi naturalmente l'abbiamo creduto!!!).   ;D ;D ;D

Offline aurelio

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Re:Troppe specialità?
« Risposta #7 il: Novembre 10, 2011, 23:28:43 pm »
Grazie per le risposte ben motivate,

seguito comunque a credere che in una certa misura si potrebbero semplificare, accorpare e ridurre le categorie dovute alla tipologia dell'arma. Così come sono mi sembrano veramente troppe!

Un' idea invece che va nella direzione opposta: per le pistole di maggior precisione (a percussione con stecker) vedrei bene una gara sulla distanza dei 50 metri: affascinante a mio parere  :P

Offline gunny

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Re:Troppe specialità?
« Risposta #8 il: Novembre 11, 2011, 14:52:39 pm »
quoto Aurelio  ;)

mai stato così d'accordo con Brain... neanche da crederci  ;) :D

il fatto che nel MLAIC ci sia ortodossia non vota a favore dello spirito sportivo, assomiglia più a una setta, a una lobby, che non a un organismo sportivo

la stessa cosa che appunto per ciò che rappresenta CNDA in Italia, ovvero un pretesto per difendere interessi particolari di un manipoli di tiratori al pari dei "300" della spigolatrice di Sapri... giovani appunto all'epoca in cui l'avancarica era attuale (agganciandomi al riferimento di Brain sui Mille, mi si consentano sarcasmo e ironia, se qualcuno si offende mi scuso in anticipo)

sportivamente non ha senso vedere classifiche con 2, 3, 5 persone la cosa fà pena già per quelle specialità ISSF olmpiche e non o in altre ufficiali, già a livello regionale... (passi per quello sezionale)

Guardando le classifche sul sito dedicato di CNDA, è evidente che bastano 2 mani per enumarare le specialità degne di essere considerate sportive, però, anzi sicuramente, la soppressione di quelle a partecipazione ridotta (insignificante), porterebbe a ridurre iscritti e prestazioni alle gare e conseguentemente inscritti a CNDA... quindi la risposta ce la siamo già data

l'avancarica è una specialità da sempre praticata sia a livello sportivo che ludico nelle sezioni TSN, negli anni '80 CNDA è nata con finalità diverse da quelle attuali proprio per colmare un vuoto organizzativo sul piano sportivo nel nostro paese, visto che a UITS, allora, non fregava nulla tanto che appunto la rappresentaza in seno al nascente MLAIC ai tempi fu proprio ottenuta da CNDA e non da UITS, a differenza di quanto accaduto in altri paese europei e non dove i tratori di tutte le specialità di tiro hanno casa comune in un unica federazione... noi purtroppo partiamo nei primi del '900 già con due federazioni UITS e FITAV... abbiamo la brutta abitudine di creare le parrocchie, esattamente come in politica

MALIC e CNDA, fanno certamente un lavoro di alta qualità e pregio per valorizzare una disciplina secolare che comunque non tramonterà mai, nonstante ciò di specialità che val la pena considerare veramente tali, per partecipazione e livello agonistico, ce ne sono veramente poche anche a livello europeo e internazionale. Il resto è folklore in parte, rievocazione storica e opportunità di vedere sparare armi antiche originali altrimenti relegate nelle teche di pochi appasionati. Tutto ciò ha un fascino impagabile, sopratutto per chi ama la storia e non solo quella opofila.

A mio avviso è errato attribuire meriti e importanza, non dovuti, a organizzazioni private che rivendicano diritti sulle sorti di una disciplina di tiro con secoli di storia, le quali appunto sono però state capaci di creare macchine organizzative imponenti ed efficenti che sanno pure generare utili (questo dovrebbe invece essere d'esempio per tanti altri), anche se in Italia si vuole approffittare delle sezioni TSN... vantando diritti pure su quelle.
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a brusa suta l' Susa

Offline Ant

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Re:Troppe specialità?
« Risposta #9 il: Novembre 12, 2011, 20:12:43 pm »
Ciao a tutti, francamente non comprendo i motivi di tutti i Vs. dubbi circa il numero delle specialità ad Avancarica, ognuno è libero di scegliere quella che più lo interessa a secondo delle sue capacità, possibilità economiche o affinità, e scegliere quindi quelle con maggiore livello agonistico, costo o fascino derivante dal tipo di arma...
Non comprendo però l'atteggiamento polemico di Gunny che accusa di "ortodossia" il MLAIC, di "penose" classifiche quelle con pochi tiratori, e dell'errore nell'attribuzione di meriti che (CNDA) società private non si meritano....
Il MLAIC ha definito le categorie di tiro in base alle caratteristiche tecniche e storiche delle armi con l'approvazione di tutti i rappresentanti delegati dalle Nazioni riconosciute.
Ognuno è libero di divertirsi o competere con quello che più lo attrae o lo soddisfa, anche se lo volesse fare da solo!
Circa i meriti o i titoli di CNDA, parlano i fatti!
Il MLAIC è stato costituito nel 1971 da un gruppo di appassionati di cui faceva parte Enrico Tettamanti che dopo pochi anni ha fondato la CNDA.
Il prezioso contributo di Tettamanti è ben riconosciuto dal MLAIC che gli ha attribuito il titolo di Socio Onorario alla sua scomparsa, e l'importanza oggi del ruolo di CNDA è dimostrato dalla presenza di un membro Italiano nella Commissione MLAIC.
Ricordo a Gunny che se l'Avancarica Italiana è riconosciuta al MLAIC, questo è dovuto solo ed unicamente alla CNDA .
Per ultimo, nessuno si vuole approfittare di alcuna Sezione TSN, infatti organizziamo solo dove siamo ben accetti, e dove la cultura del tiro ad Avancarica è rispettata e considerata!

Per Aurelio: la gara a 50 metri di arma corta esiste da poco e si chiama Malson, si pratica con il Revolver sia Replica che Originale ed è una gara estrememente tecnica, ma purtroppo poco praticata... una di quelle che leggendo le classifiche sembra "penosa"...
Per quanto riguarda le armi a percussione con lo stecker, purtroppo la distanza dei 50 metri non ha nessun riscontro storico, e pertanto al MLAIC non interessa, ma nessuno vieta di organizzare una gara di quel tipo.
Per quanto riguarda la sopracitata Malson il riscontro storico è evidente dato che i Revolver Americani nascevano per un tiro fino a 40/50 yards, quella da cui gli Indiani d'America non riuscivano ancora a colpire con le loro frecce....
Spero di esserti stato utile.