Autore Topic: QUINTA COLONNA DEL 22.02.2016 - SICUREZZA  (Letto 4123 volte)

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Offline diamante

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QUINTA COLONNA DEL 22.02.2016 - SICUREZZA
« il: Febbraio 24, 2016, 14:18:39 pm »
« Ultima modifica: Febbraio 24, 2016, 14:22:43 pm da diamante »

Offline pierpu

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Re:QUINTA COLONNA DEL 22.02.2016 - SICUREZZA
« Risposta #1 il: Febbraio 24, 2016, 18:46:27 pm »
http://www.video.mediaset.it/video/quinta_colonna/full/puntata-del-22-febbraio_596741.html

E' stato intervistato il Presidente di Milano????
Ciao
dura 3 h 09' 27". senza doversi sorbire tutta la puntata ci dici dove guardare?
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Offline gunny

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Re:QUINTA COLONNA DEL 22.02.2016 - SICUREZZA
« Risposta #2 il: Febbraio 25, 2016, 08:49:43 am »
1h 47' circa
« Ultima modifica: Febbraio 25, 2016, 09:08:19 am da gunny »
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Offline gunny

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Re:QUINTA COLONNA DEL 22.02.2016 - SICUREZZA
« Risposta #3 il: Febbraio 25, 2016, 09:51:20 am »
raddoppio dei nuovi iscritti (2015 su 2014)

ma non certo di praticanti sportivi...
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Offline biagio

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Re:QUINTA COLONNA DEL 22.02.2016 - SICUREZZA
« Risposta #4 il: Febbraio 25, 2016, 12:57:32 pm »
visto nonostante le lunghe attese per l'ingombrante pubblicità ! quello che mi ha colpito non è tanto le varie risposte alle domande (sembravano pilotate!) quanto aver mescolato nel servizio video attività a fuoco per difesa (?) e quuelle sportive con attrezzi ad aria compressa e di PL senza nessun commento sulla estrema differenza tra le due.

Offline gunny

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Re:QUINTA COLONNA DEL 22.02.2016 - SICUREZZA
« Risposta #5 il: Febbraio 25, 2016, 13:30:03 pm »
visto nonostante le lunghe attese per l'ingombrante pubblicità ! quello che mi ha colpito non è tanto le varie risposte alle domande (sembravano pilotate!) quanto aver mescolato nel servizio video attività a fuoco per difesa (?) e quuelle sportive con attrezzi ad aria compressa e di PL senza nessun commento sulla estrema differenza tra le due.

concordo con te

fuorviante e poco chiaro, ma si sa che la televisione abbia i suoi "protocolli", tra l'altro filmare una che prende a due mani una pistola AC è forse anche peggio, lasciando intendere a noi del mestiere che quella persona non è seguita da nessuno che le spieghi che l'AC è cosa sportiva... per non parlare del gruppo di signori con carabine AC basculanti in posizione seduta a 10mt... ma queste cose le notiamo solo noi, al grande pubblico interessa ben altro, così come interessa bel altro a tutti i nuovi iscritti citati nel servizio

Del Debbio pare persona e giornalista intelligente, gli si può sempre scrivere per evidenziargli le differenze tra le due anime presenti in un tiro a segno. Chissà, forse in adeguato contesto potrebbe chiarire il ruolo delle Sezioni TSN   
« Ultima modifica: Febbraio 25, 2016, 17:23:45 pm da gunny »
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Offline diamante

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Re:QUINTA COLONNA DEL 22.02.2016 - SICUREZZA
« Risposta #6 il: Febbraio 25, 2016, 17:08:11 pm »
Il messaggio che passa è che la scarsa sicurezza fa aumentare la gente che ha voglia d'armarsi ed esercitarsi al tiro a segno, quindi, il numero d'iscritti è incrementato per questa circostanza e non per le olimpiadi piuttosto che gli Europei o i Mondiali.
Ciao

Offline diamante

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Re:QUINTA COLONNA DEL 22.02.2016 - SICUREZZA
« Risposta #7 il: Febbraio 26, 2016, 08:40:33 am »
http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2016/02/05/news/quell-esercito-invisibile-che-vive-tra-armi-e-poligoni-1.12902445?refresh_ce

Quell’esercito “invisibile” che vive tra armi e poligoni
Sono quasi 4mila gli iscritti alle sezioni di Udine, Cividale e Tolmezzo. Tra loro anche chi ha acquistato pistole soltanto per la difesa personale di Davide Vicedomini


05 febbraio 2016



UDINE. Sarà anche stato l’effetto del decreto legislativo entrato in vigore da novembre 2013 che ha stabilito che «i soggetti detentori di armi devono produrre obbligatoriamente il certificato medico previsto per il rilascio del nulla osta all’acquisto di armi comuni da fuoco».
Una stretta al controllo di pistole e fucili che ha fatto emergere un mondo fino a quel momento quasi inesplorato. In provincia di Udine è in costante aumento il numero dei detentori di armi in casa.
E la riprova arriva dalla crescita del numero di iscritti ai tre poligoni di tiro di Udine, Tolmezzo e Cividale: 3603 nel 2015 rispetto ai 3191 dell’anno precedente. Un vero e proprio boom senza precedenti.
Si tratta di persone che, per regolarizzare il loro porto d’armi, devono frequentare obbligatoriamente un corso nei poligoni di tiro e sostenere tre giorni di prove. Tra i cosidetti “volontari”, in gran parte ci sono appassionati, sportivi che gareggiano, ma anche gente che acquista pistole e fucili per difesa personale.
A confermarlo è il presidente della sezione di tiro a segno nazionale di Cividale, Mario Floreancig. «In molti non si sentono più sicuri – spiega –. Non si tratta di detenere un’arma per uccidere, ma anche solo per spaventare un ladro. Io personalmente non ci vedo niente di male a sparare in aria per spaventare i malviventi».
Tolmezzo è il “circolo” degli appassionati. Gli iscritti sono 1403, il più numeroso dell’intera provincia udinese. Molti di questi sono sportivi, anche perchè qui, ci sono squadre, soprattutto di giovani e donne, pluridecorate in Italia e in Europa.
«Ma – conferma il presidente Roberto Sirio – sento molte chiacchere di chi acquista armi per difesa personale. Non possiamo nasconderci dinanzi a questo nuovo fenomeno. D’altronde con quello che si sente in giro... Rubano dappertutto ormai».
Il fenomeno degli appassionati e dei collezionisti ha preso piede anche nel mondo femminile. A Cividale addirittura quasi la metà degli iscritti è donna (400 su 908). «Anche in questo caso – sottolinea Floreancig – molte di loro si sono avvicinate alla nostra sezione per una questione di sicurezza e difesa personale».
Udine ospita in via Cormor nelle vicinanze del cimitero uno dei poligoni di tiro più grandi della regione. Anni fa si era parlato anche di un ingrandimento della struttura, posta su un terreno demaniale, ma poi il discorso cadde nel nulla, per mancanze di concessioni anche da parte del comune di Udine.
«I nostri iscritti – spiega il presidente Valentino D’Agostini – sono puri appassionati. Anche da noi sono in aumento le donne, arrivate a quota 136. Vengono da ogni dove della regione, anche da Portogruaro».
Dove non sembra fare presa l’uso della pistola e dei fucili è nel mondo giovanile. «Qua a Udine sono pochi – conferma D’Agostini –. D’altronde i ragazzi hanno altre distrazioni. Preferiscono altre passioni e altri sport più remunerativi».
«La nostra è una disciplina impegnativa – gli fa eco Mario Floreancig –, in cui si è da soli. Non è certo come il calcio. Chi fa tiro a segno a livello agonistico lo paragonerei
a un’alpinista che solo quando riesce a raggiungere la vetta e quindi il proprio traguardo riesce a ricevere l’appagamento. Servono insomma sacrifici e concentrazione e non tutti i giovani sono disposti a fare questo tipo di vita, a livello agonistico».



Ma quale attività sportiva, anche in Friuli la gente s'avvicina al tiro a segno per la scarsa sicurezza.
Ciao
« Ultima modifica: Febbraio 26, 2016, 08:43:24 am da diamante »