http://www.anticorruzione.it/wp-content/uploads/Rapporto-Monitoraggio-2013-Unione-Tiro-a-Segno.pdfINDICE
1 Principali evidenze ------------------------------------------------------------------------------------------------- 3
2 Aspetti prioritari dell’avvio del ciclo della performance previsti dalla delibera 6/2013 della CiVIT 3
3 Monitoraggio dell’ Organismo Indipendente di Valutazione---------------------------------------------- 5 2
1 PRINCIPALI EVIDENZE
L’amministrazione ha approvato un Piano della performance, a differenza del precedente anno, ove non è presente un rapporto di monitoraggio.
Il Sistema di misurazione e valutazione della performance, limitatamente alla performance organizzativa, risulta pubblicato nella sezione “amministrazione trasparente”. Si invita l’Ente, anche alla luce della recente nomina del Presidente e del Consiglio Direttivo, ad un celere aggiornamento che includa anche gli aspetti peculiari relativi alla performance individuale.
Il Piano presenta un arco temporale che va oltre il triennio, abbracciando il quadriennio 2013-2016. Tale scelta viene motivata dalla volontà di individuare nel Piano un documento che, oltre a soddisfare quanto previsto dal D. Lgs. n. 150/2009, sia anche funzionale alla pianificazione prevista dallo statuto ad inizio del quadriennio olimpico. Inoltre, il Piano è ricondotto al bilancio di previsione che fa riferimento allo stesso quadriennio. In ottica di semplificazione e di coerenza tra ciclo della performance e ciclo di bilancio, è certamente condivisibile la scelta operata dall’Ente. Per completare tale percorso di integrazione e coordinamento sarà necessario garantire la natura a scorrimento del Piano che opera, nei diversi anni, su un orizzonte almeno triennale (in particolare, per le attività dell’Unione Italiana Tiro a Segno in quanto Ente Pubblico, non direttamente legate al quadriennio olimpico). Tuttavia, il Piano presenta come principali criticità l’assenza di indicatori, target e risorse economico-finanziarie per gli obiettivi strategici e operativi. La natura quadriennale del Piano è rinvenibile soltanto dai piani di azione per gli obiettivi operativi, oltre che dal bilancio di previsione. Pertanto, nel Piano sono riportate sostanzialmente le attività previste, piuttosto che gli output o comunque delle misure che consentano di “valutare l’efficacia delle strategie e delle azioni poste in essere”. Ad esempio, l’Ente individua delle iniziative, senza però tradurle in obiettivi misurabili, in termini di: incremento della percentuale di tiratori rispetto alle altre categorie di tesseramento, incremento del numero di tesserati di genere femminile, riduzione della variabilità degli iscritti tra Nord e Sud.
L’Ente ha provveduto nel 2011 all’adozione degli standard di qualità dei servizi, che non sono stati soggetti ad aggiornamenti, anche successivamente alla emanazione della delibera CiVIT n. 3/2012; si invita a procedere a un aggiornamento, anche alla luce di quanto previsto da quest’ultima delibera.
2 ASPETTI PRIORITARI DELL’AVVIO DEL CICLO DELLA PERFORMANCE PREVISTI DALLA DELIBERA 6/2013 DELLA CIVIT
Come già evidenziato, nel Piano manca il collegamento degli obiettivi strategici e operativi con le risorse economico-finanziarie. Viene riportato il bilancio previsionale per il quadriennio 2013-2016 senza però che vi sia un collegamento diretto con gli obiettivi; potrebbe essere anche utile fornire una rappresentazione, ad esempio, grafica e in termini percentuali, delle diverse tipologie di entrate e uscite.
Agli obiettivi non è associata l’indicazione delle strutture responsabili né è presente una quantificazione delle risorse umane.
3
Non sono presenti specifici obiettivi in termini di contenimento della spesa né in termini di digitalizzazione. Tuttavia, l’Ente sottolinea che è allo studio il certificato elettronico di idoneità al maneggio delle armi, al fine di migliorare l’efficienza del servizio semplificando la procedure e in coerenza con le norme in materia di decertificazione e del “taglia carta”. L’amministrazione ha effettuato un ricorso al TAR nei confronti della circolare MEF n. 31 del 2012, la cui interpretazione della normativa assoggetta anche l’Unione Italiana Tiro a Segno ai tagli previsti dalla “spending review”.
Pur non essendo presenti specifici obiettivi nell’ambito delle pari opportunità, l’Ente sottolinea la volontà di incrementare la quota di tesserati di genere femminile. Inoltre, viene riportata la predisposizione delle sezioni di tiro per i diversamente abili, la stipula di un protocollo d’intesa con la Federazione Italiana Sport Paraolimpici e Sperimentali e, infine, per le Para-Olimpiadi del 2016 l’Ente prenderà in carico direttamente l’organizzazione dello sport para-olimpico del tiro a segno.
Nel Piano non sono presenti obiettivi e iniziative in termini di trasparenza e integrità, di prevenzione della corruzione e di standard di qualità e carte dei servizi.
Non sono presenti strutture territoriali, tuttavia, in una posizione di autonomia gestionale e amministrativa, le Sezioni di Tiro a Segno Nazionale operano sul territorio sotto la vigilanza e il coordinamento dell’Unione Italiana Tiro a Segno. Un elemento di sviluppo del Piano potrebbe riguardare un approfondimento per tali strutture, in termini di risorse umane e finanziarie nell’ambito dell’attività di vigilanza e controllo svolta dall’Ente.
Gli obiettivi individuali ricavabili dal Piano sono quelli a livello organizzativo associati al Segretario Generale, in quanto ne viene data per acquisita l’attuazione. Tuttavia, potrebbe essere chiarita la corrispondenza con la scheda di valutazione individuale; infatti, è anche prevista l’attribuzione di specifici obiettivi (non riportati nel Piano) al Segretario Generale da parte del Consiglio Direttivo.
http://www.anticorruzione.it/wp-content/uploads/Relazione-performance-2012-finale.pdf
