bisogna avere la pazienza e costanza di puntare i piedi per pretendere il rispetto della legge
così come Obrist ora fa il pensionato, è ora di pensionare anche tutti qui presidenti di sezione radicati alla poltrona: la parola d'ordine deve essere ricambio continuo, altrimenti non se ne esce da questo sistema di "signorie" e "vassalli"
coloro che si ostinano al rigetto del cambiamento con la scusa dell'esperienza, non permettono ad altri di farne a loro volta e forse temono che dopo anni di "signoria" qualcuno possa scoprire gli altarini...
Basterà impugnare un qualsiasi risultato assembleare ed il palchetto crollerà![/i]
impugnare cosa ? la ratifica, i risultati delle votazioni, le candidature ? e poi, impugnare a chi? il TAR o la Giustizia ordinaria. L'UITS direi proprio di no visto che lo statuto federale rimanda alla giustizia federale e CONI solo per fatti relativi a qualunque tipo di evento sportivo.
Egregio Biagio…...ti candidi…..e potrai fare ricorso alla commissione elettorale verso chi, come ad esempio Mariano-Finoccì -Diruocco-Sportello etc., hanno superato il limite dei mandati.
Forse pure Solazzo.
Candidandoti, quindi, da portatore d'interessi, come ha fatto Adorni che ha silurato Obrist (almeno così dice il fu Presidente), tu potrai ricorrere anche alla commissione verifica poteri contro i Presidenti di Sezione appartenenti all'assemblea Nazionale (materialmente gli elettori) se questi hanno fatto più di due mandati (cfr. articolo 39 c.1 statuto UITS).
Chiaramente cerchiamo di non far arrivare il ricorso in ritardo o incompleto.
Ciao
Concordo sul fatto che non è bastato Adorni per "silurare" Obrist, di certo ha contribuito, così come hanno contribuito altri (le dita di una mano sono sufficienti per contarli e avanza qualcosa)
Il ricorso alla commissione elettorale da parte di quei candidati che ritenevano ineleggibili e quindi incandidabili, Obrist e quei consiglieri uscenti con 2 (o più) mandati, da quel che è dato di sapere e già riportato su queste pagine al tempo, pare sia stato volutamente scartato, dato l'atteso e scontato quanto prevedibile (forse troppo, molto probabilmente anche grazie al voto elettronico) esito elettorale, scegliendo appunto di agire in sede di ratifica, e hanno avuto ragione... anche se la soddisfazione totale deve ancora arrivare.
Oggettivamente, se qualcuno avesse fatto opposizione alle candidature, pensate forse che chi aveva ritenuto di ammettere gli incandidabili, li avrebbe poi estromessi???, suvvia! c'erano pareri di consulenti e professoroni, probabilmente ben remunerati e probabilmente confezionati ad arte per agevolare l'attività della commissione stessa.
Ci sono tutt'ora responsabilità non chiarite e/o forse solo in attesa di accertamento sul come si sono svolte quelle elezioni, visto che nel rispetto della legge alla fine si è giunti al commissariamento (meno male!). Se si arriverà al punto di invocare anche la responsabilità della commissione verifica poteri, beh... se siete scettici e non l'avete ancora fatto, leggetevi lo statuto UITS e il TUOM, oltre alle leggi specifiche sugli enti pubblici.
La partita forse non è ancora finita, perché a seconda dell'imminente esito del ricorso al TAR del fu presidente Obirst, potrebbero aprirsi nuovi scenari e nuove battaglie soprattutto se Obrist la spuntasse a suo favore, ma comunque e certamente egli non sarà mai più il presidente di UITS, pensate forse che il Ministero Difesa getti la spugna facilmente sulle ragioni per cui il presidente Mattarella non ha firmato la ratifica a tempo debito? Pensate forse che si fermi tutto al TAR? Se sì, siete evidentemente dei simpatici ed ottimisti aderenti al fan-club del passato consiglio direttivo
L'invito però, al di là di tutte le legittime aspettative, è quello di riflettere seriamente su come sono andate le cose.
Lo statuto UITS e la legge parlano chiaro, quindi con buona pace di coloro che hanno radici ben affondate a seguito di più mandati sullo scranno da presidente di sezione (chi addirittura per discendenza ereditaria come nelle monarchie), forse la pacchia è finita e la defenestrazione all'orizzonte, allo stesso modo in cui è accaduto per l'ex presidente Obrist.
Ricordiamoci sempre che la legge, alla fine, prevale sugli statuti, nonostante le tanto sbandierate "veline ministeriali" e i pareri pro-veritate redatti da super professori, ma ovviamente occorre sempre che ci sia qualcuno pronto a puntare i piedi, perché la legge venga fatta rispettare da chi ha il potere di farlo.
Il viatico è segnato, ora sta al commissario stabilire tempi e modi per il cambiamento, difficilmente evitabile, teniamo ben presente di ciò che sta accadendo al CONI e di ciò che potrebbe accadere in tema di accorpamento di federazioni sportive... ma se UITS (o un eventuale nuovo soggetto) rimarrà ente pubblico, così come è ora, non ci sono scappatoie di sorta affinché si applichi e si faccia rispettare la legge.
Bye, Bye... presidenti "pluri-mandatari"