Autore Topic: ENTI INUTILI NEL 2016 SI PARLA ANCORA DI UITS  (Letto 5320 volte)

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Offline diamante

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« Ultima modifica: Gennaio 07, 2016, 10:34:27 am da diamante »

Offline VENDETTA

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Re:ENTI INUTILI NEL 2016 SI PARLA ANCORA DI UITS
« Risposta #1 il: Settembre 04, 2017, 13:41:54 pm »
E si continua anche nel 2017.

Ed è vero quanto scritto perchè non è l'UITS a certificare ma il TSN.





http://www.adnkronos.com/soldi/economia/2017/08/30/enti-inutili-pozzo-che-ingoia-miliardi-anno_Ec7qPZpKQAKukzV1dZxieL.html

Enti inutili, un 'pozzo' che ingoia 12 miliardi l'anno


Pubblicato il: 30/08/2017 18:37

Sono la più grande fonte di spreco e potrebbero essere un importante serbatoio di risorse da impiegare per le priorità della politica economica. Non si sa esattamente quanti siano ma possono costare fino 12 mld l'anno. Sono gli enti inutili, che periodicamente finiscono nell'agenda di governo e puntualmente ne escono, quasi sempre senza conseguenze. Dal celebre caso del Cnel, abolito dal governo Renzi ma resuscitato dall'esito fallimentare del referendum costituzionale, fino alla miriade di micro enti che continuano a sopravvivere per inerzia. Un ginepraio fatto di sigle, sedi fantasma e mission improbabili, in cui è difficile muoversi, come testimonia la difficoltà di arrivare a un censimento 'certificato' delle strutture che andrebbero soppresse.

Il governo Monti ha elaborato una lista di 500 enti definiti con certezza 'inutili' e il Codacons, nel 2015, ha stimato che eliminandoli si otterrebbero 10 miliardi di euro di risparmi l'anno. Ma ad oggi, nonostante gli sforzi messi in campo, la situazione non è cambiata. E, anzi, le risorse da scongelare possono anche crescere. "Dipende dal perimetro che si sceglie e dal tipo di ente inutile che si intende sopprimere, con un intervento drastico si potrebbero liberare anche 12-13 miliardi l'anno", spiegano all'Adnkronos fonti di governo. 
Il problema, si segnala, è che "anche quando si arriva ad abolirne qualcuno, spesso il provvedimento si perde in una lunga sequenza di ricorsi e contro-ricorsi di fronte alla giustizia amministrativa".

Eloquente anche la fotografia scattata dalla Corte dei Conti, che ha più volte evidenziato "l'ipertrofia di enti e strutture (comprese le autorità indipendenti)". Si tratta di enti e strutture che, ha segnalato la magistratura contabile, "si reggono dal punto di vista finanziario esclusivamente grazie a contributi o partecipazioni pubbliche".

Si parte dagli enti più conosciuti, la cui utilità è tutta da discutere, e si arriva a una ragnatela di consorzi, agenzie regionali, enti autonomi. Molti dei quali impiegano personale senza svolgere alcuna funzione, gestiscono sedi fantasma, ricevono finanziamenti per finalità che non svolgono più o non hanno mai svolto: dall'Unione italiana Tiro a Segno fino al Centro piemontese di studi africani, passando all'Istituto di sviluppo ippico per la Sicilia e a quello per la conservazione della gondola e la tutela del gondoliere a Venezia.

Emblematico anche il caso dell'Unione nazionale per la lotta analfabetismo. Nata nel 1947 per un fine evidentemente prioritario nell'Italia del secondo Dopoguerra, è ancora attiva. E, ovviamente, fa altro. Come recita la mission, tanto ambiziosa quanto linguisticamente 'articolata', in bella evidenza sul sito internet: l'Unla "si occupa principalmente della progettazione e della realizzazione di Progetti Speciali. Sono così chiamati perché caratterizzati da un insieme di iniziative tra loro articolate che si dipanano attorno ad un obiettivo comune con metodologia e mezzi specifici scelti oculatamente ed in relazione ai fini prefissati nonché agli ambiti di azione dei progetti stessi mirati alla tutela e recupero del territorio e dei beni culturali, alla realizzazione delle biblioteche, a corsi di aggiornamento rivolti ad operatori scolastici, all'educazione e formazione professionale specie nel campo dell'agricoltura".

Offline coccinellabella

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Re:ENTI INUTILI NEL 2016 SI PARLA ANCORA DI UITS
« Risposta #2 il: Settembre 05, 2017, 16:12:04 pm »
In effetti ci sono tanti enti inutili e indecenti, comunque la UITS mi sembra l'unico Ente che svolge un servizio non da poco o almeno le sezioni che ne fanno parte. Attenti che non sia una manovra per limitare ulteriormente l'uso delle armi in Italia........ camuffato da risparmio! i tagli vanno fatti negli stipendi nei benefit dei nostri cari ed incompetenti parlamentari e nelle società a partecipazione statale che ingoiano una montagna di soldi alche che !

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Re:ENTI INUTILI NEL 2016 SI PARLA ANCORA DI UITS
« Risposta #3 il: Settembre 05, 2017, 17:33:30 pm »
in quanto ad stipendi non è seconda a nessuno. di grazia voglia invece chiarire meglio quali servizi, secondo lei, fornisce alle sezioni.
saluti

Offline gunny

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Re:ENTI INUTILI NEL 2016 SI PARLA ANCORA DI UITS
« Risposta #4 il: Settembre 05, 2017, 20:44:05 pm »
che fosse almeno la volta buona!!!

Uits come ente pubblico non serve a nessuno, dato che la legge da sempre prevede che siano le sezioni a rilasciare i certificati a firma dei rispettivi presidenti

Uits dovrebbe limitarsi a vigilare e coordinare e invece con il riordino si è appropriata delle funzioni delle sezioni, senza averne titolo e senza avere mezzi e risorse per poter adempiere... il bello è la legge alle sezioni non ha tolto nulla, quindi siamo di fronte a due soggetti che fanno la stessa cosa, uno sulla carta (Uits) l'altro in pratica (sezioni TSN).
Il bello è che nessuno, eccetto qualche testa calda, ha sollevato eccezioni a quanto scritto nell'art.2 dello statuto Uits, ovvero che la stessa può perseguire i suoi scopi "anche" per il tramite delle sezioni TSN... peccato che in futuro quell'anche può servire per consentire la certificazione ad altri soggetti... ma va bene così madama la marchesa!!!

L'ente pubblico è servito solo ed esclusivamente per giustificare stipendi assurdi a presidente e segretario generale, i quali con certificazione e addestramento degli obbligati/armati non hanno nulla a che fare né tanto meno si assumono alcuna responsabilità nei confronti dei vigilanti, perché a rispondere sono sempre e solo i presidenti delle sezioni TSN, i direttori di tiro e gli istruttori, qualora ci fosse qualche problema sull'attività istituzionale. Quindi?!? Uits a che serve???

A questo punto Uits dovrebbe fare quello per cui è stata creata: la federazione sportiva.

Al massimo le si può concedere la funzione vigilante e di coordinamento delle sezioni TSN, ma nulla di più, e per farlo non occorre che sia ente pubblico, alla luce dei fatti complicazione inutile.

Uits dovrebbe essere al servizio delle sezioni TSN per curarne gli interessi nei confronti di Ministero Difesa e Ministero Interni, invece ci troviamo di fronte a un ente autoreferenziale i cui dirigenti negli ultimi 7 anni hanno cercato solo di fagocitare le sezioni creando solo una marea di problemi... non ultima vedasi la mancata ratifica... per non parlare delle agibilità.

Purtroppo finché i presidenti delle sezioni TSN, invece di prendere coscienza che sono le sezioni a svolgere la funzione pubblica, continuano a credere alle favole che raccontano i vari pifferai, la situazione non potrà mai migliorare anzi il burrone è sempre più vicino e i tanti che aspettano di potersi accaparrare la certificazione zitti zitti si fregano le mani!!!

Sono anni, almeno 10, che cerchiamo di dare la "sveglia" tramite questo forum, purtroppo non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire.
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a brusa suta l' Susa

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Re:ENTI INUTILI NEL 2016 SI PARLA ANCORA DI UITS
« Risposta #5 il: Maggio 24, 2018, 15:06:12 pm »
http://www.adnkronos.com/soldi/economia/2017/08/30/enti-inutili-pozzo-che-ingoia-miliardi-anno_Ec7qPZpKQAKukzV1dZxieL.html



 Sono la più grande fonte di spreco e potrebbero essere un importante serbatoio di risorse da impiegare per le priorità della politica economica. Non si sa esattamente quanti siano ma possono costare fino 12 mld l'anno. Sono gli enti inutili, che periodicamente finiscono nell'agenda di governo e puntualmente ne escono, quasi sempre senza conseguenze. Dal celebre caso del Cnel, abolito dal governo Renzi ma resuscitato dall'esito fallimentare del referendum costituzionale, fino alla miriade di micro enti che continuano a sopravvivere per inerzia. Un ginepraio fatto di sigle, sedi fantasma e mission improbabili, in cui è difficile muoversi, come testimonia la difficoltà di arrivare a un censimento 'certificato' delle strutture che andrebbero soppresse.

Il governo Monti ha elaborato una lista di 500 enti definiti con certezza 'inutili' e il Codacons, nel 2015, ha stimato che eliminandoli si otterrebbero 10 miliardi di euro di risparmi l'anno. Ma ad oggi, nonostante gli sforzi messi in campo, la situazione non è cambiata. E, anzi, le risorse da scongelare possono anche crescere. "Dipende dal perimetro che si sceglie e dal tipo di ente inutile che si intende sopprimere, con un intervento drastico si potrebbero liberare anche 12-13 miliardi l'anno", spiegano all'Adnkronos fonti di governo.

Il problema, si segnala, è che "anche quando si arriva ad abolirne qualcuno, spesso il provvedimento si perde in una lunga sequenza di ricorsi e contro-ricorsi di fronte alla giustizia amministrativa".

Eloquente anche la fotografia scattata dalla Corte dei Conti, che ha più volte evidenziato "l'ipertrofia di enti e strutture (comprese le autorità indipendenti)". Si tratta di enti e strutture che, ha segnalato la magistratura contabile, "si reggono dal punto di vista finanziario esclusivamente grazie a contributi o partecipazioni pubbliche".

Si parte dagli enti più conosciuti, la cui utilità è tutta da discutere, e si arriva a una ragnatela di consorzi, agenzie regionali, enti autonomi. Molti dei quali impiegano personale senza svolgere alcuna funzione, gestiscono sedi fantasma, ricevono finanziamenti per finalità che non svolgono più o non hanno mai svolto: dall'Unione italiana Tiro a Segno fino al Centro piemontese di studi africani, passando all'Istituto di sviluppo ippico per la Sicilia e a quello per la conservazione della gondola e la tutela del gondoliere a Venezia.

Emblematico anche il caso dell'Unione nazionale per la lotta analfabetismo. Nata nel 1947 per un fine evidentemente prioritario nell'Italia del secondo Dopoguerra, è ancora attiva. E, ovviamente, fa altro. Come recita la mission, tanto ambiziosa quanto linguisticamente 'articolata', in bella evidenza sul sito internet: l'Unla "si occupa principalmente della progettazione e della realizzazione di Progetti Speciali. Sono così chiamati perché caratterizzati da un insieme di iniziative tra loro articolate che si dipanano attorno ad un obiettivo comune con metodologia e mezzi specifici scelti oculatamente ed in relazione ai fini prefissati nonché agli ambiti di azione dei progetti stessi mirati alla tutela e recupero del territorio e dei beni culturali, alla realizzazione delle biblioteche, a corsi di aggiornamento rivolti ad operatori scolastici, all'educazione e formazione professionale specie nel campo dell'agricoltura".
« Ultima modifica: Maggio 24, 2018, 15:09:20 pm da caricato »

Offline pierpu

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Re:ENTI INUTILI NEL 2016 SI PARLA ANCORA DI UITS
« Risposta #6 il: Maggio 24, 2018, 15:24:24 pm »
beh dire che UITS non svolge la funzione pubblicistica non mi pare corretto.
Istruttore 1° livello Istituzionale,  MASTER  e Formatore Istituzionale UITS.

Offline lucia

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Re:ENTI INUTILI NEL 2016 SI PARLA ANCORA DI UITS
« Risposta #7 il: Maggio 24, 2018, 19:33:23 pm »
Veramente la funzione la fanno le sezioni!

Offline gunny

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Re:ENTI INUTILI NEL 2016 SI PARLA ANCORA DI UITS
« Risposta #8 il: Maggio 25, 2018, 09:12:16 am »
Veramente la funzione la fanno le sezioni!

e UITS incassa... senza far nulla... e senza spendere un centesimo per le sezioni (se non i soldi delle sezioni stesse)
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a brusa suta l' Susa

Offline armageddon

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Re:ENTI INUTILI NEL 2016 SI PARLA ANCORA DI UITS
« Risposta #9 il: Maggio 25, 2018, 10:30:29 am »
Veramente la funzione la fanno le sezioni!

e UITS incassa... senza far nulla... e senza spendere un centesimo per le sezioni (se non i soldi delle sezioni stesse)

be dai non esagerare,se fate richiesta vi mandano i poster di quando Di Donna vinse le olimpiadi ;D