Autore Topic: SPENDING REVIEW - SEGNALAZIONE SPRECHI  (Letto 15479 volte)

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Re:SPENDING REVIEW - SEGNALAZIONE SPRECHI
« Risposta #41 il: Ottobre 22, 2012, 10:50:15 am »
 http://www.corsera.it/notizia.php?id=6075

CORSERA CONI MARIO MONTI BASTA FINANZIAMENTI ALL'ENTE DEI PARASSITI
 Roma 17 Ottobre 2012 Corsera.it
Connection  CONI – Monti. Basta con i finanziamenti statali erogati al CONI  un ente pubblico parassitario. Dai provvedimenti governativi in materia di contenimento della spesa pubblica e per l’abbattimento degli sprechi delle riscorse dell’erario, non si può escludere l’ente monopolista. Ridurre i finanziamenti. Colpire il sistema parassitario che gestisce lo sport. Riformare l’ordinamento pubblico aprendo il settore delle attività socio-economiche sportive alla privatizzazione e alla liberalizzazione.... Efficienza e concorrenza.
Nel 2012 il Tesoro ha trasferito al CONI oltre 400 milioni di euro. Una somma ingente che alimenta un sistema parassitario  inossidabile, che vive di rendita a fronte di un prodotto dal costo  eccessivo in rapporto allo sviluppo dello sport italiano. Il sistema parassitario ha come effetto prevalente il costituirsi di centri di potere inamovibili che sfruttano le risorse dello Stato. I percettori, oltre al CONI, sono le federazioni nazionali, gli enti di promozione,le discipline associate, le associazioni benemerite, l’esercito e i corpi armati dello Stato oltre varie categorie indefinite di questuanti. Una organizzazione che è fuori controllo. Per l’assenza della vigilanza della Corte dei Conti, più formale che sostanziale, del ministero dell’economia,della    Banca d’Italia che probabilmente non controlla i flussi di denaro in entrata e in uscita dei depositi bancari. Bilanci  di esercizio privi di riscontri,indecifrabili, non resi pubblici. La Guardia di Finanza non sembra operativa e l’Agenzia delle entrate è latitante. I criteri delle assunzioni, delle collaborazioni, sono oggetti misteriosi. La parentopoli riscontrata all’epoca della presidenza di Gattai  è un fenomeno permanente.
La privatizzazione e la concorrenza delle attività sportive possono raggiungere obiettivi economici rilevanti, aumentano l’efficienza e migliorano il bilancio statale. I soggetti sportivi liberati dal monopolio pubblico possono confrontarsi sull’efficienza dei servizio resi e sui costi di gestione. Il contenimento della spesa e degli sprechi non si basa sul concetto d’impresa prevalendo la rendita di natura pubblica che alimenta il sistema parassitario. La ripartizione delle erogazioni pubbliche ai vari soggetti operanti sotto il contro dell’ente avviene nella retrobottega degli affari dove chi ha più speso specifico acchiappa di più. Un sorta di mercato delle medaglie e dei primati che stabiliscono l’ammontare annuale del loro valore. Particolare rilievo in questo mercato hanno le società o gruppi sportivi che fanno parte dell’esercito e dei  corpi armati dello Stato. Una stortura per il profilo amministrativo dei ministeri interessati,difesa, interni,economia, politiche agricole. I finanziamenti non possono provenire  dal CONI che agisce da erogatore in seconda battuta, Devono essere iscritti a bilancio direttamente dai singoli ministeri. In questo modo si sottraggono le società o gruppi militari dal mercato delle vacche.
La questione di fondo per aprire alla privatizzazione e alla liberalizzazione delle attività sportive è il rapporto ombelicale con il CONI . Il riconoscimento del CONI è una paranoia ereditata dal fascismo e perpetuata sine die. Non si accetta  la liberalizzazione delle attività e la privatizzazione tra soggetti che possono agire sul mercato senza vincoli pubblici. Con ciò si consente di sostenere un apparto volto a deprimere lo sviluppo dello sport. Il CONI  rappresenta il CIO,quello è il suo compito. Le discipline sportive sono un altro affare che deve poter marciare con le sue gambe. Le regole che disciplinano gli sport sono valide per tutti . Lo Stato  ridimensioni il suo ruolo di erogatore a fondo perduto. Può al contrario puntare ad elaborare un programma di finanziamento finalizzato alla realizzazione di impianti sportivi di base per consentire una più ampia e capillare diffusione dello sport tra i giovani.
Renato Corsini.



Ciao

 


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Re:SPENDING REVIEW - SEGNALAZIONE SPRECHI
« Risposta #42 il: Ottobre 22, 2012, 18:31:55 pm »
http://www.corsera.it/notizia.php?id=6075

CORSERA CONI MARIO MONTI BASTA FINANZIAMENTI ALL'ENTE DEI PARASSITI
 Roma 17 Ottobre 2012 Corsera.it
Connection  CONI – Monti. Basta con i finanziamenti statali erogati al CONI  un ente pubblico parassitario. Dai provvedimenti governativi in materia di contenimento della spesa pubblica e per l’abbattimento degli sprechi delle riscorse dell’erario, non si può escludere l’ente monopolista. Ridurre i finanziamenti. Colpire il sistema parassitario che gestisce lo sport. Riformare l’ordinamento pubblico aprendo il settore delle attività socio-economiche sportive alla privatizzazione e alla liberalizzazione.... Efficienza e concorrenza.
Nel 2012 il Tesoro ha trasferito al CONI oltre 400 milioni di euro. Una somma ingente che alimenta un sistema parassitario  inossidabile, che vive di rendita a fronte di un prodotto dal costo  eccessivo in rapporto allo sviluppo dello sport italiano. Il sistema parassitario ha come effetto prevalente il costituirsi di centri di potere inamovibili che sfruttano le risorse dello Stato. I percettori, oltre al CONI, sono le federazioni nazionali, gli enti di promozione,le discipline associate, le associazioni benemerite, l’esercito e i corpi armati dello Stato oltre varie categorie indefinite di questuanti. Una organizzazione che è fuori controllo. Per l’assenza della vigilanza della Corte dei Conti, più formale che sostanziale, del ministero dell’economia,della    Banca d’Italia che probabilmente non controlla i flussi di denaro in entrata e in uscita dei depositi bancari. Bilanci  di esercizio privi di riscontri,indecifrabili, non resi pubblici. La Guardia di Finanza non sembra operativa e l’Agenzia delle entrate è latitante. I criteri delle assunzioni, delle collaborazioni, sono oggetti misteriosi. La parentopoli riscontrata all’epoca della presidenza di Gattai  è un fenomeno permanente.
La privatizzazione e la concorrenza delle attività sportive possono raggiungere obiettivi economici rilevanti, aumentano l’efficienza e migliorano il bilancio statale. I soggetti sportivi liberati dal monopolio pubblico possono confrontarsi sull’efficienza dei servizio resi e sui costi di gestione. Il contenimento della spesa e degli sprechi non si basa sul concetto d’impresa prevalendo la rendita di natura pubblica che alimenta il sistema parassitario. La ripartizione delle erogazioni pubbliche ai vari soggetti operanti sotto il contro dell’ente avviene nella retrobottega degli affari dove chi ha più speso specifico acchiappa di più. Un sorta di mercato delle medaglie e dei primati che stabiliscono l’ammontare annuale del loro valore. Particolare rilievo in questo mercato hanno le società o gruppi sportivi che fanno parte dell’esercito e dei  corpi armati dello Stato. Una stortura per il profilo amministrativo dei ministeri interessati,difesa, interni,economia, politiche agricole. I finanziamenti non possono provenire  dal CONI che agisce da erogatore in seconda battuta, Devono essere iscritti a bilancio direttamente dai singoli ministeri. In questo modo si sottraggono le società o gruppi militari dal mercato delle vacche.
La questione di fondo per aprire alla privatizzazione e alla liberalizzazione delle attività sportive è il rapporto ombelicale con il CONI . Il riconoscimento del CONI è una paranoia ereditata dal fascismo e perpetuata sine die. Non si accetta  la liberalizzazione delle attività e la privatizzazione tra soggetti che possono agire sul mercato senza vincoli pubblici. Con ciò si consente di sostenere un apparto volto a deprimere lo sviluppo dello sport. Il CONI  rappresenta il CIO,quello è il suo compito. Le discipline sportive sono un altro affare che deve poter marciare con le sue gambe. Le regole che disciplinano gli sport sono valide per tutti . Lo Stato  ridimensioni il suo ruolo di erogatore a fondo perduto. Può al contrario puntare ad elaborare un programma di finanziamento finalizzato alla realizzazione di impianti sportivi di base per consentire una più ampia e capillare diffusione dello sport tra i giovani.
Renato Corsini.
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Quanto evidenziato andrebbe detto a De Nicolo e Cagossi

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Re:SPENDING REVIEW - SEGNALAZIONE SPRECHI
« Risposta #43 il: Dicembre 08, 2012, 22:51:06 pm »
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/04/federpattinaggio-aracu-ancora-presidente-nonostante-illeciti-denunce-e-sprechi/435568/


Fihp, Aracu ancora presidente nonostante illeciti, denunce e sprechi
Nel 2008 una commissione interna del Coni accertò reati contabili perpetrati dal deputato Pdl ai danni della Federazione italiana hockey e pattinaggio che guida da vent’anni. Petrucci però lo lasciò al suo posto. Il 25 novembre scorso l’assemblea elettiva della Fihp lo ha confermato per altri 4 anni. Ma alcune società minacciano di andarsene
di Gabriele Paglino | 4 dicembre 2012
Commenti (14)
 
Più informazioni su: Fabrizio Cicchitto, Gianni Letta, Gianni Petrucci, Pattinaggio, PDL, Sabatino Aracu, Sandro Bondi.
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Quella esercitata dalla Federazione italiana hockey e pattinaggio (Fihp), guidata da quasi vent’anni dall’onorevole del Pdl Sabatino Aracu, è l’esempio “di mala gestio” che, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2012, il procuratore generale della Corte dei Conti del Lazio, Raffaele De Dominicis, aveva citato nella sua relazione. Accuse che tuttavia non hanno fatto desistere il deputato pidiellino dal ricandidarsi per l’ennesima volta alla presidenza della Federpattinaggio. E lo scorso 25 novembre l’assemblea ordinaria elettiva – visto che era l’unico candidato – non ha potuto che confermarlo per un altro quadriennio. Il suo sembra quasi un atto di gratitudine verso quello sport che gli ha dato tante soddisfazioni: atleta in nazionale per dieci anni e quattro volte campione d’Europa. “Il pattinaggio mi ha dato tutto”, confessa Aracu a ilfattoquotidiano.it. Anche un posto in parlamento: “Sono uno sportivo che ha trovato sbocco in politica”.
La guida della Federazione di pattinaggio, per l’ex coordinatore abruzzese di Forza Italia, è diventato perciò quasi un dovere. E poco importa se c’è chi lo “perseguita” con continue denunce. Lui rimane al suo posto. Ma gli illeciti, accertati nel 2008 dalla commissione d’inchiesta nominata dal Coni, e che la magistratura contabile ha reso noti, sono tutt’altro che irrilevanti. Riguardano infatti “l’uso anomalo dei beni federali, indebiti rimborsi al presidente e ai consiglieri federali, l’eccesso di spese di rappresentanza e di trasferta prive di giustificazioni e l’uso spregiudicato delle carte di credito federali”. In particolare, la verifica, avviata attraverso l’ufficio Internal Audit, aveva appurato che i fondi del Coni (soldi pubblici), percepiti dalla Fihp nel triennio 2005-2007, furono spesi da Aracu e dall’allora segretario generale Emilio Gasbarrone – intestatari delle quattro carte di credito di cui la Fihp è titolare – anche per viaggi, soggiorni in hotel e cene in ristoranti. Le allegre spese di rappresentanza (“non effettuate con carta di credito”) invece “sono relative principalmente a regalistica” e acquisti da migliaia di euro in gioiellerie. Senza però alcuna “annotazione e indicazione sui destinatari e le finalità”.
Tra i “vari regali di Natale” ci sarebbero anche orologi e crocifissi con i quali, come rivelò l’ex moglie di Aracu, nel memoriale consegnato alla Procura di Pescara, “vennero omaggiate le consorti di uomini politici On. Bondi, On. Letta, On. Colucci, On. Cicchitto”. Quest’ultimo, sempre da quanto venne affermato dalla signora Maria Maurizio, “è il padrino politico di Aracu”. Nella dettagliata documentazione vennero analizzate anche le spese per l’affitto di un appartamento nel centro storico di Roma, ad “uso esclusivo di foresteria per dirigenti e ospiti di passaggio”, ma di cui il presidente e il suo vice usufruivano quasi sempre. Il danno erariale complessivo, riscontrato dall’indagine interna promossa dal Coni, ammonta a 380mila euro. “Comportamenti gravemente colposi – si legge nella relazione del procuratore De Dominicis – che hanno permesso che tali sperperi fossero addossati alla Federazione”. E inoltre la Guardia di Finanza avrebbe accertato che Aracu ha pagato alcuni viaggi privati del figlio e noleggi di auto dell’attuale compagna, Laura Morandi (segretario generale della Fihp), con un’altra carta di credito, quella della federazione sportiva internazionale (FIRS). Il cui presidente è sempre Sabatino Aracu.
“Tutte balle – replica il deputato pidiellino – Non ho mai fatto alcuna spesa che fosse al di fuori dell’ottica della federazione. Semmai qualche regalo di Natale, fatto anche ad alcuni giornalisti, ma parliamo di penne di 200 euro al massimo. Nessun regalo però a miei colleghi parlamentari. Quelle sono calunnie fatte da mia moglie, da cui sto per divorziare, che mi perseguita da anni”. Fu sempre a causa delle rivelazioni della sua ex moglie che Aracu venne coinvolto nel processo – tutt’ora in corso – sulla sanitopoli abruzzese, che vede imputati tra gli altri anche l’ex presidente della Regione Ottaviano Del Turco.
I controlli del Coni, però, per il giudice contabile, furono “di modestia incisività ed efficacia”. Al presidente Gianni Petrucci infatti quell’inchiesta non bastò per sanzionare lo storico capo della Federazione di Pattinaggio. “Non sono emersi elementi sufficienti che allo stato possano condurre il Coni ad adottare provvedimenti verso la Federazione di Pattinaggio ed il suo Presidente Aracu”, disse il numero uno del Coni. Forse proprio perché se lo avesse fatto, Aracu, come raccontò la signora Maurizio, “avrebbe reso pubblici fatti e comportamenti di indubbia gravità, posti in essere proprio da Petrucci”. A quella relazione redatta dalla Coni Servizi sono seguite le incessanti proteste dell’associazione dei consumatori Codici, a cui hanno iniziato a rivolgersi alcune società sportive affiliate alla Fihp. Tramite soprattutto continui esposti e denunce alla Procura e alla Corte dei Conti.
L’ultimo presentato solo pochi giorni prima che Aracu venisse rieletto, per segnalare l’eventuale omissione d’atti d’ufficio da parte del Coni. Visti i mancati provvedimenti infatti “non resta che stabilire – si legge nella denuncia – se la condotta (e in questo si inserisce anche l’inerzia) di Petrucci e dei membri della Giunta del Coni sia violativa o meno di norme penali”. “Dopo quell’inchiesta la Federazione sarebbe dovuta essere commissariata – denuncia a ilfattoquotidiano.it il segretario di Codici Abuzzo, Giovanni D’Andrea – Ed invece permettono che Aracu si ricandidi e che venga rieletto”. Ma circa una decina di società (tra cui quelle di Bari, Verona, Giulianova e Pesaro) adesso sono già pronte ad uscire dalla Federazione. “Formeremo una nuova lega – annunciano – La gestione di Aracu ci ha danneggiati”. Lui non si scompone: “Se ne andassero pure”.

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Re:SPENDING REVIEW - SEGNALAZIONE SPRECHI
« Risposta #44 il: Dicembre 09, 2012, 14:36:00 pm »
Ma circa una decina di società (tra cui quelle di Bari, Verona, Giulianova e Pesaro) adesso sono già pronte ad uscire dalla Federazione. “Formeremo una nuova lega – annunciano – La gestione di Aracu ci ha danneggiati”. Lui non si scompone: “Se ne andassero pure”.


ottimo spunto su cui ragionare

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Re:SPENDING REVIEW - SEGNALAZIONE SPRECHI
« Risposta #45 il: Giugno 29, 2013, 20:18:39 pm »
http://www.lettera43.it/politica/i-conti-oscuri-della-casta-del-coni_4367588548.htm

Da quanto si legge sembra che il Presidente Fitav ha avuto rimborsi per un migliaio di euro in un anno.

Quanti rimborsi (dato economico) ha presentato ed ottenuto il Presidente dell'UITS?

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Re:SPENDING REVIEW - SEGNALAZIONE SPRECHI
« Risposta #46 il: Agosto 10, 2013, 16:25:56 pm »
http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CRONACA/olimpiadi_presidente_coni_malag_amp_ograve_candidatura_roma_2024/notizie/313060.shtml

Sabato 10 Agosto - agg.16:18
Il Messaggero › Roma › Cronaca › Olimpiadi, presidente del Coni...
Olimpiadi, presidente del Coni Malagò:
Roma può riprovarci per il 2024
Ed è subito polemica con Milano
Alemanno: sosteniamo con forza questa nuova occasione. Marino: inopportuno pensarci ora
PER APPROFONDIRE tagolimpiadi, roma, gianni alemanno, ignazio marino, coni, giovanni malago
Giovanni Malagò
ROMA - Se il 7 settembre Tokyo si vedrà assegnata l'Olimpiade 2020 battendo Madrid e Istanbul, Roma ci proverà per essere candidata ai Giochi 2024. Lo fa capire il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in un'intervista alla Gazzetta dello Sport, a sei mesi dall'insediamento.

«Non mi aspettavo l'argento di Federica (Pellegrini, ndr) - esordisce il. n.1 del Coni - L'ho sentita quotidianamente, ma quando mi ha detto che Lucas le aveva detto di fare i 200 e lei ha risposto 'io vadò, ho capito che poteva accadere di tutto».

Quanto alla nuova vita al Coni Malagò dice che «è difficile raccontare la propria quotidianità fatta anche di tanta sostanza, e poi c'è il lavoro sommerso, di cui non si parla se non quando si arriva al termine di un percorso. Come la nuova pianta organica del Coni, completata. La preparazione olimpica torna sotto la diretta competenza della segretaria generale, con delega specifica a Carlo Mornati».

Il ministro Delrio promette di battersi per difendere i 411 milioni di finanziamenti del Coni e Malagò ammette di «averlo letto con grande piacere e sono fiducioso. Anche Saccomanni mi ha fatto capire, quando l'ho incontrato, che si può fare». In ogni caso ci sarà attenzione sul fronte delle spese: Qualche presidente si è lamentato ma è mio dovere entrare nel merito di qualsiasi spesa».

Sulla giustizia sportiva Malagò promette il massimo impegno e «la riforma entro l'anno solare. Ho le idee chiari - dice - anche alla luce degli ultimi accadimenti. Avere un organo arbitrale come il Tnas che viene dopo due altri gradi di giudizio è semplicemente assurdo. Ma bisogna ricordare che Tnas e Alta Corte scadono il 30 giugno 2014».

Marino. «Credo che Giovanni Malagò fa e deve fare il suo mestiere e lo sta facendo molto bene; tuttavia, per me sarebbe inopportuno pensare adesso a una cosa del genere» ha commentato il sindaco di Roma Ignazio Marino. Secondo Marino, «dobbiamo attendere che cosa accadrà con le altre candidature per il 2020 prima di poter capire se questo è un argomento di cui doverci concretamente occupare e quindi analizzarlo; al momento c'è un'altra città europea (Madrid ndr.) in lizza e dobbiamo capire se sarà scelta o meno. Ci sono rapporti tra le città, che mi devono far sperare che una capitale europea venga selezionata essendo, appunto, il sindaco di una delle capitali europee».

Alemanno. «Condivido pienamente l'iniziativa del Presidente del Coni Giovanni Malagò che rilancia la candidatura di Roma per le Olimpiadi 2024 - dichiara, in una nota, il consigliere comunale Gianni Alemanno - Dopo la possibilità di una candidatura di Roma alle Olimpiadi 2020, svanita solo per un puntiglio di Monti, siamo prontissimi a sostenere con forza ed entusiasmo questa nuova occasione che si apre per la nostra città. Su questa possibilità serve un clima concorde, un sostegno unanime nella consapevolezza delle grandi opportunità che si aprirebbero per Roma e per lo sviluppo della città tutta».

Confcommercio. «Condivido pienamente ed appoggio la proposta di candidare Roma alle Olimpiadi del 2024 avanzata dal presidente del Coni, Giovanni Malagò - dichiara, in una nota, il presidente della Confcommercio di Roma, Giuseppe Roscioli - Purtroppo abbiamo mancato con nostro grande rammarico la gara dei Giochi Olimpici 2020, ma non per questo vogliamo arrenderci perché siamo ancora convinti che si tratti di un'opportunità unica nell'interesse non solo della Capitale, delle imprese e di tutti i cittadini ma dell'Italia intera che ne guadegnerebbe in termini di prestigio e attrattività. Un evento che avremmo voluto nostro e che abbiamo spinto fin da subito perché connesso a dinamiche di sviluppo che nelle altre grandi capitali del mondo sono all'ordine del giorno mentre per noi costituiscono ancora eventi eccezionali. In questo senso l'Olimpiade è un vero e proprio catalizzatore di tutti quei processi di ammodernamento infrastrutturale e tecnologico e di potenziamento ricettivo che giacciono da troppo nel cassetto e che oggi più che mai hanno bisogno di vedere la luce. Infine, un'occasione concreta per valorizzare tutti gli impianti sportivi privati della nostra città che vorrebbero e potrebbero senz'altro partecipare attivamente alla riuscita di una simile manifestazione sportiva».

L'assessore allo sport di Milano. «Mi fa piacere che il presidente del Coni Giovanni Malagò abbia ripresentato il dossier delle Olimpiadi 2024 bocciato dal Governo Monti, ma credo che ora la candidatura di Roma possa essere sostituita da quella di Milano». Lo ha detto Antonio Rossi, assessore regionale allo Sport in Lombardia.   

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Re:SPENDING REVIEW - SEGNALAZIONE SPRECHI
« Risposta #47 il: Agosto 20, 2013, 03:16:56 am »
http://www.ildomani.it/index.php/coni/coni-comitato-olimpico-nazionale-italiano/item/5377

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in un intervista rilasciata a "La Stampa" commenta le situazioni scomode e degli insuccessi degli atleti azzurri ai recenti Mondiali di nuoto ed atletica...

«Non esulto ai trionfi, nè mi deprimo per gli insuccessi. Mi preoccupo invece se non vedo miglioramenti dove uno ha dimostrato lacune. In quest'ottica, il bilancio sia del nuoto sia dell'atletica non è esaltante». Il n.1 dello sport italiano si sofferma in particolare sul nuoto: «Barelli (il presidente della Fin, ndr) ha portato risultati importanti, il suo errore è quello di pensare che la stessa gestione porti risultati identici. Faremo un confronto per analizzare con lucidità e fermezza gli errori commessi», dice. Malagò si dice d'accordo con chi, prendendo spunto dall'ultimo botta e risposta fra Federica Pellegrini e la Fin in merito ai premi mondiali, parla di "beghe di cortile" che fanno da zavorra alla crescita dello sport: «È un triste attestato di provincialismo. Le federazioni non hanno il diritto e il dovere di fare e disfare, l'atleta deve rispettare il proprio ruolo». «Ci facciamo del male da soli - prosegue parlando del caso specifico fra l'azzurra e la federazione -, è un unicum mondiale. E parlo anche del trattamento ricevuto dalla Pro Recco, fucina del Settebello. Lo sport italiano e la federazione nuoto in particolare devono riflettere». A chi domanda come interverrà, il presidente del Coni risponde: «Quelle cifre sono poco comprensibili, avremo un confronto con Barelli e verificheremo i criteri e la trasparenza delle stesse. E come mai sono state rese note nel 2013 visto che erano relative al 2009, mi aspetto una spiegazione». E sulla Pellegrini: «Non posso che giustificarla, non lo sapevamo nemmeno noi». Malagò continua annunciando cambiamenti: «Con me finiranno le discriminazioni nei confronti di atleti e società. E non solo nel nuoto. Nella prossima Giunta stabiliremo un regolamento rigido per il quale discrezionalità e arbitrarietà cesseranno di esistere. Abbiamo ereditato un sistema e ora finirà. Questi sono soldi pubblici...».


Commovente davvero Commovente.

Il momento è buono per scrivere a Malagò per quanto riguarda "discrezionalità e arbitrarietà".


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Re:SPENDING REVIEW - SEGNALAZIONE SPRECHI
« Risposta #48 il: Agosto 22, 2013, 23:03:23 pm »
Malagò continua annunciando cambiamenti: «Con me finiranno le discriminazioni nei confronti di atleti e società. E non solo nel nuoto. Nella prossima Giunta stabiliremo un regolamento rigido per il quale discrezionalità e arbitrarietà cesseranno di esistere. Abbiamo ereditato un sistema e ora finirà. Questi sono soldi pubblici...».


Spero che l'attuazione di quanto sarà stabilito non ciano biblici >:(

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Re:SPENDING REVIEW - SEGNALAZIONE SPRECHI
« Risposta #49 il: Dicembre 02, 2013, 13:12:48 pm »

http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede_v3/docnonleg/25985.htm


Attività non legislative
Segui l'iter
Petizione n. 552
XVII Legislatura


Il signor Salvatore Acanfora, di Bari, chiede la definitiva soppressione dei cosiddetti "enti inutili"
Titolo breve: Soppressione dei cosiddetti "enti inutili"
________________________________________
Riferimenti normativi documento
Regolamento SenatoReg. Senato, art. 140
Regolamento SenatoReg. Senato, art. 141
Decreto LeggeD.L.
Iniziativa
Presentato da Signor Salvatore Acanfora, di Bari (BA), il 29 ottobre 2013; annunciato nella seduta n. 133 del 29 ottobre 2013
Assegnazioni
Assegnato alla 1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali) il 29 ottobre 2013; annuncio nella seduta ant. n. 133 del 29 ottobre 2013