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ENTI INUTILI ALL'ULTIMO APPELLO
Da "IL SOLE 24 ORE" di lunedì 27 ottobre 2008
Enti inutili all`uitimo appello Tra un mese scatteranno le soppressioni previste dalla Finanziaria Antonello Cherchi L`iniziativa della Fondazione «Il Vittoriale degli italiani», privatizzata con un decreto approvato dal Consiglio dei mìnìstri il 3 ottobre, per ora è destinata a rimanere isolata.
L`istituzione, che si occupa di promuovere la conoscenza di quella che fu la dimora di D`Annunzio a Gardone Riviera (Brescia) e del patrimonio di opere lì custodito, è per ora l`unica ad essersi mossa per evitare di incorrere nel taglio riservato agli enti inutili.
Facendo leva sulla Finanziaria 2008 (articolo z, comma 634), la Fondazione si è trasformata - o meglio, ha iniziato l`iter per farlo, perché dopo il sì di Palazzo Chigi occorrerà il parere del Consiglio dì Stato e quello della commissione parlamentare per la Semplificazione legislativa - da organismo pubblico in soggetto di diritto privato.
Una delle vie di fuga offerte dall`ultima Finanziaria per non incorrere nella soppressione.
L`opportunità, che in un primo tempo doveva essere colta entro fine giugno, ha guadagnato (per effetto della manovra estiva: decreto legge u2, convertito dalla legge 133) altri sei mesi.
Per gli enti in odore di cancellazione c`è, dunque, tempo fino al 31 dicembre per fondersi e riorganizzarsi, così da non essere tagliati. Tranne il Vittoriale, però, nessuno finora si è mosso.
Anche le altre realtà che, come la Fondazione di Gardone, erano più a rischio, perché facevano parte dell`elenco allegato alla Finanziaria che conteneva gli undici enti destinati a chiusura (quasi) certa, per il momento stanno a guardare. Alcuni anzi come l`Unione nazionale ufficiali in congedo (Unuci) e l`Opera nazionale per i figli degli aviatori (Onfa) - continuano a ricevere finanziamenti pubblici (si veda l`articolo sotto).
È pur vero che le carte messe in tavola dalla Finanziaria sono state sparigliate dall`articolo 26 della manovra estiva. L`elenco degli undici, infatti, è stato abrogato e ora la differenza la fa la dotazione organica: per gli enti pubblici non economici conmeno dì 5o dipendenti la sorte è segnata.
Entro il 20 novembre - a meno che non vengano confermati per decreto o non rientrino nell`ampia casistica delle esclusioni - saranno tagliati.
Tutti gli altri enti pubblici, invece, dovranno prendere esempio dal Vittoriale: se intendono sopravvivere, dovranno riorganizzarsi o privatizzarsi.
Il problema, però, non è solo degli enti a rischio. Anche il ministero della Pubblica amministrazione, che deve, insieme a quello della Semplificazione normativa, coordinare l`operazione di taglio, ha il suo bel daffare.
Deve, infatti, delimitare i confini delle realtà da prendere in considerazione in vista della potatura. E poiché non esiste una geografia precisa degli enti pubblici non economici con meno dì 5o dipendenti, si sta cercando, anche attraverso l`aiuto della Ragioneria dello Stato, di disegnarla. Dopodiché, si userà la matita rossa.