Autore Topic: Concentrica e' morta, viva Concentrica  (Letto 62756 volte)

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Offline patrizia

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Re:Concentrica e' morta, viva Concentrica
« Risposta #90 il: Marzo 21, 2011, 17:59:38 pm »
Voglio rispondere al post di BrainDamage Inviato il: Marzo 20, 2011, 16:55:44

Non mi interessa informarti di quanto tempo ho a disposizione per poter frequentare un Poligono di tiro, ti basti sapere che se cambio poligono e vado a quei Poligoni "così vicini" al massimo potrò andarci 1 volta al mese!
Per non parlare poi della spesa (lasciamo pure perdere quella della benzina e dell'autostrada) quando ancora frequentavo il poligono della mia Città pagavo tutto:
  • linea di tiro (un bel pò moltiplicato per 2 specialità)
  • munizioni
  • iscrizione alle gare
Inoltre nelle poche volte che disgraziatamente mi sono qualificata agli assoluti praticamente mi sono pagata tutto (tranne l'iscrizione ovviamente).
Questo per farti capire che forse non tutti siamo fortunati come te (evidentemente)!
In ogni caso purtroppo io non ho avuto passione per lo sci.... visto che nella mia città vengono organizzati pulmini per i ragazzi che vanno ad allenarsi in montagna.... io da juniores prendevo l'autobus per andare ad allenarmi almeno 2 volte a settimana, vallo a dire a un ragazzo che fa calcio!
Si mi piacerebbe avere un bel poligonetto ad aria compressa (tanto continuerei a pagarmi tutto), esattamente dove c'è quel campetto di calcio dietro casa mia! ;)
[allora mi chiedo come sia possibile che nel Trentino Alto Adige ci siano decine di sezioni a cui sono associati poche decine di tiratori... dove si pratica solo P10 e C10.
E se non sbaglio ci sono realtà simili in tutt'Italia seppur con concentrazione diversa da quelle del Trentino Alto Adige.
Di certo c'è che queste sezioni hanno un potere politico spesso superiore a quello di sezioni di medio-grandi dimensioni con diverse centinaia di soci...
Si, vorrei tanti tanti tantissimi poligonetti, perchè questo è lo sport e non politica....

Non sono iscritta a questo sito per far polemica, altrimenti raccontavo nel dettaglio il perchè adesso mi trovo il attesa dell'esito di un arbitrato che non ha mai fine.... (e meno male che non ho tempo per pensarci)!

Mi dispiace di ritrovarmi a discutere..... di discussioni ne ho avutte abbastanza (adesso sto solo aspettando l'esito).

Grazie comunque per avermi dato la possibilità di esprimermi, visto che in altri ambienti questo è impedito!
Capirete bene perchè sono sempre stata solo una lettrice!

Offline primula

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Re:Concentrica e' morta, viva Concentrica
« Risposta #91 il: Marzo 21, 2011, 19:43:13 pm »
Voglio rispondere al post di BrainDamage Inviato il: Marzo 20, 2011, 16:55:44

Non mi interessa informarti di quanto tempo ho a disposizione per poter frequentare un Poligono di tiro, ti basti sapere che se cambio poligono e vado a quei Poligoni "così vicini" al massimo potrò andarci 1 volta al mese!
Per non parlare poi della spesa (lasciamo pure perdere quella della benzina e dell'autostrada) quando ancora frequentavo il poligono della mia Città pagavo tutto:
  • linea di tiro (un bel pò moltiplicato per 2 specialità)
  • munizioni
  • iscrizione alle gare
Inoltre nelle poche volte che disgraziatamente mi sono qualificata agli assoluti praticamente mi sono pagata tutto (tranne l'iscrizione ovviamente).
Questo per farti capire che forse non tutti siamo fortunati come te (evidentemente)!
In ogni caso purtroppo io non ho avuto passione per lo sci.... visto che nella mia città vengono organizzati pulmini per i ragazzi che vanno ad allenarsi in montagna.... io da juniores prendevo l'autobus per andare ad allenarmi almeno 2 volte a settimana, vallo a dire a un ragazzo che fa calcio!
Si mi piacerebbe avere un bel poligonetto ad aria compressa (tanto continuerei a pagarmi tutto), esattamente dove c'è quel campetto di calcio dietro casa mia! ;)
[allora mi chiedo come sia possibile che nel Trentino Alto Adige ci siano decine di sezioni a cui sono associati poche decine di tiratori... dove si pratica solo P10 e C10.
E se non sbaglio ci sono realtà simili in tutt'Italia seppur con concentrazione diversa da quelle del Trentino Alto Adige.
Di certo c'è che queste sezioni hanno un potere politico spesso superiore a quello di sezioni di medio-grandi dimensioni con diverse centinaia di soci...
Si, vorrei tanti tanti tantissimi poligonetti, perchè questo è lo sport e non politica....

Non sono iscritta a questo sito per far polemica, altrimenti raccontavo nel dettaglio il perchè adesso mi trovo il attesa dell'esito di un arbitrato che non ha mai fine.... (e meno male che non ho tempo per pensarci)!

Mi dispiace di ritrovarmi a discutere..... di discussioni ne ho avutte abbastanza (adesso sto solo aspettando l'esito).

Grazie comunque per avermi dato la possibilità di esprimermi, visto che in altri ambienti questo è impedito!
Capirete bene perchè sono sempre stata solo una lettrice!
Come non quotare Patrizia,
Mi dispiace che una parte del  mio post precedente  sia andato perduto , non so proprio  dove sia andato a finire.
quando me ne sono accorta non avendo voglia di rimettermi a riscrivere tutto, l'ho lasciato così. 
Adesso riprendo il post.
Non sono d'accordo a trattare lo sport in generale e questo in particolare, come una azienda con passivi ed attivi.  Quindi chi non è in attivo................ chiude.
Lo sport ha altre funzioni "sociali e culturali";  lo stato, la scuola ,il coni e l'uits  (per il tiro a segno)hanno il DOVERE di farlo  praticare il più possibile da Bolzano a Pantelleria.
Forse restando in ambito tiro, la stortura sta nella commistione sport ed istituzionale, quindi le sezioni vengono più viste come aziende che come associazioni sportive, e se 300 sezioni possono sembrare tante come istituzionale  sono poche  pochissime rispetto ad altri sports. 300 società sportive per la pallavolo si contano in una sola regione.
Ci sono  TSN in attivo che non svolgono la parte sportiva , i tiratori vanno alle gare a livello personale ,pure avendo un fior fiore  di struttura ,  in questo poligoni non si svolge nessuna gara federale. Ci sono tsn con solo aria compressa, in cui dal presidente al papà dell'allievo o giovanissimo si autotassano per mantenere aperta l'ASD. Chi è più bravo i primo o il secondo presidente?
Certo il tiro non potrà mai essere uno sport di massa, ma non deve essere nemmeno di nicchia, per pochi fortunati, che per nascita hanno il poligono centenario vicino.
 I conti fatti da Patrizia sono assolutamente veritieri, anch'io come Patrizia mi faccio 50 km 3 volte a settimana per far praticare questo sport a mia figlia e non è assoltamente facile. Se  dovessi cambiare tsn, il più vicino sarebbe a 100 km ed il secondo a 200km.
Quanti lo farebbero nella mia zona? Solo figli di genitori tiratori sfegatati ..........................se  no, altri padri  direbbero  ai propri figli di  cambiare  sport.  E' quello che si vuole?
Ho fatto una ricerca nelle prime due gare federali 2011 hanno partecipato 3639 tiratori
 175 allievi di cui 106 pistola  69 carabina; 
 248  ragazzi -125 pistola 122 carabina  1 bmm
338 junior uomini- 176 pistola  161 carabina 1bmm
183 junior donne 101 pistola 82 carabina
1389 uomini-  1058 pistola  309 carabina 22 bmm
437  donne - 302 pistola  134 carabina
805 master uomini- 652 pistola  145 carabina 8 bmm
64 master donne
  A fronte di 1389 uomini vi sono 338 junior uomini e a 437 donne 181 junior donne
pensate fra qualche anno al ricambio.

Offline gunny

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Re:Concentrica e' morta, viva Concentrica
« Risposta #92 il: Marzo 21, 2011, 21:46:29 pm »
Citazione da: braindamage
Questo secondo me e' uno degli errori commessi dalla UITS. Personalmente ritengo che in una federazione tutte le specialita' debbano godere della stessa considerazione e dello stesso rispetto. Visto che questa considerazione e questo rispetto non si era intenzionati a concederlo sin dall' inizio, sarebbe stato piu' onesto e  piu' serio lasciare queste discipline al di fuori dell' egida UITS. Che se la spicciassero da se.
Perche' l'UITS si e' voluta impegolare in discipline che non l' hanno mai riguardata, solo perche' si praticano con un arma? L' aver voluto accomunare sotto la stessa insegna discipline che nulla hanno a che vedere con il Tiro a Segno e' stato solo un mero espediente per cercare di simulare agli occhi del CONI un numero di atleti che in realta' non esiste. Un modo per raccattare qualche voto in piu' cercando di accontentare un po' tutti, e finendo invece per scontentare un po'  piu' di tutti...  Se  poi si sentono discriminati, perche' non si rendono indipendenti? Perche' non costruiscono delle proprie strutture in cui praticare il loro sport?

hai ragione sono un po distratto, infatti rileggendoti, mi sono accorto di non aver ben letto quanto da te scritto e sopra riportato

mi devi spiegare bene cose'è il "Tiro a Segno" e perchè avancarica, br22, benchrest centerfire, ex-ordiananza & c., secondo te non centrano nulla con esso

voler considerare "Tiro a Segno" solo le cosidette specialità "olimpiche" mi pare poco corretto, riduttivo e irrispettoso pure nei confronti della storia stessa, non tenendo conto di come si sia arrivati alle attuali specialità olimpiche. Sul sito ISSF ci sono interessanti risorse al riguardo

finchè ci saranno tiratori che la pensano come te al riguardo, avremo ulteriore spiegazione del perchè il mondo del tiro sia così depresso e chiuso in se stesso

quei tiratori che non consideri tuoi pari, oltre ad auto sostenersi per l'attività sportiva, contribuiscono partecipando alle gare a far giungere boccate d'ossigeno non indifferenti alle casse delle sezioni. Quindi di fatto questi tiratori ("indegni?!?") permettono il sostentamento della promozione e anche di quelle specialità a ritorno "zero", dimenticadoti o ignorando che il più delle volte chi pratica attività non ISSF spesso pratica o proviene dalle specialità olimpiche

se allargare la famiglia del tiro sportivo è secondo te un espediente o problema, anzichè una risorsa, allora temo si rasenti la follia "onanistica" (senza offesa ma il tuo nick d'altronde è già eloquente).
Questo egoismo ed egocentrismo mi indignano e mi lasciano molto dubbioso sul senso sportivo di coloro che insistono così ottusamente nel voler creare caste nel mondo del tiro sportivo, e poi ci si lamenta degli orticelli... ma fatemi il piacere!

Citazione da: primula
Non sono d'accordo a trattare lo sport in generale e questo in particolare, come una azienda con passivi ed attivi.  Quindi chi non è in attivo................ chiude.
Lo sport ha altre funzioni "sociali e culturali";  lo stato, la scuola ,il coni e l'uits  (per il tiro a segno)hanno il DOVERE di farlo  praticare il più possibile da Bolzano a Pantelleria.
Forse restando in ambito tiro, la stortura sta nella commistione sport ed istituzionale, quindi le sezioni vengono più viste come aziende che come associazioni sportive, e se 300 sezioni possono sembrare tante come istituzionale  sono poche  pochissime rispetto ad altri sports. 300 società sportive per la pallavolo si contano in una sola regione.
a Cesare quel che è di Cesare... i TSN non erano e non dovrebbero essere associazioni sportive (ASD), i TSN erano enti con finalità pubblicistiche e istituzionali, nei quali possibile, eventualmente anche la pratica sportiva.
L'errore più grosso, a mio avviso, pertpetrato in questi anni, è aver voluto credere e forzare la mano sulle sezioni spacciandole per associazioni sportive... con il grave rischio di restare senza entrambe!

Cara Primula,
perdonami magari sbaglio, ma temo che ti sfugga cosa significhi mandare avanti una sezione.
Oggi nella mia ho presenziato alla visita degli ispettori del genio militare... ci hanno fatto venir voglia di chiudere.

Lo sport è una scelta, che senza dubbio và agevolata, nella nostra sezione giovanissimi, allievi e juniores hanno tutto gratis (poca fatica lo ammetto), mentre seniores e master, ricevono rimborsi e agevolazioni in proporzione al loro rendimento secondo delle tabelle concordate con i tiratori stessi di tutte le specialità ufficiali (e qui ci riteniamo decisamente all'avanguardia).
Cerchiamo di propagandare il tiro nelle scuole medie e superiori, e grazie all'apertura mentale di qualche insegnate di educazione fisica, abbiamo delle scolaresche che trascorro le ore di educazione fisica nei nostri stand di AC, con il supporto di istruttori sezionali, direttori di tiro, e qualche tiratore, ci tengo a far notare il qualche, agganciandomi alla tua riflessione sul ricambio...

Lo sport è una scelta anche per chi lo dovrebbe sostenere.
A quel presidente che ci mette risorse di sua borsa tanto di capello, ma non può essere lo standard nè l'esempio da seguire. Se un'attività è in grado di sostenersi bene, se non ci riesce e la prima a scavargli al fossa è proprio la federazione, mica se ne può fare una colpa a quelle più virtuose o da quelle gradite a chi decide i contributi.

Come già scritto commentando Braindamage, se ci si rinchiude egoisticamente nella propria disicplina, oggi come oggi si rischia seriamente di perderla insieme al poligono dove la si pratica... i tempi sono cambiati (in peggio), cogliere nuove opportunità sta proprio a chi ha veramente a cuore il tiro sportivo, che include il "Tiro a Segno" scritto volutamente e insistentemente da qualcuno con le capitali...
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a brusa suta l' Susa

Offline pierpu

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Re:Concentrica e' morta, viva Concentrica
« Risposta #93 il: Marzo 21, 2011, 22:02:31 pm »
caro Gunny, Ti quoto dalla prima all'ultima lettera.
Istruttore 1° livello Istituzionale,  MASTER  e Formatore Istituzionale UITS.

Offline BrainDamage

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Re:Concentrica e' morta, viva Concentrica
« Risposta #94 il: Marzo 22, 2011, 01:18:28 am »
hai ragione sono un po distratto, infatti rileggendoti, mi sono accorto di non aver ben letto quanto da te scritto e sopra riportato
mi devi spiegare bene cose'è il "Tiro a Segno" e perchè avancarica, br22, benchrest centerfire, ex-ordiananza & c., secondo te non centrano nulla con esso
voler considerare "Tiro a Segno" solo le cosidette specialità "olimpiche" mi pare poco corretto, riduttivo e irrispettoso pure nei confronti della storia stessa, non tenendo conto di come si sia arrivati alle attuali specialità olimpiche. Sul sito ISSF ci sono interessanti risorse al riguardo
finchè ci saranno tiratori che la pensano come te al riguardo, avremo ulteriore spiegazione del perchè il mondo del tiro sia così depresso e chiuso in se stesso
quei tiratori che non consideri tuoi pari, oltre ad auto sostenersi per l'attività sportiva, contribuiscono partecipando alle gare a far giungere boccate d'ossigeno non indifferenti alle casse delle sezioni. Quindi di fatto questi tiratori ("indegni?!?") permettono il sostentamento della promozione e anche di quelle specialità a ritorno "zero", dimenticadoti o ignorando che il più delle volte chi pratica attività non ISSF spesso pratica o proviene dalle specialità olimpiche
Mannaggia... Proprio quando stavo per complimentarmi per il tuo precedente post, decisamente piu' pacato rispetto ai precedenti, e moderatamente condivisibile. In meno di 7 ore hai cambiato opinione... Che peccato, ci avevo quasi creduto.

Ordunque, mi pare tu faccia una notevole confusione tra il Tiro a Segno (sport), il tiro (qualsiasi genere di tiro, anche con la fionda o le freccette) e il poligono (struttura fisica). Senza stare a prendere lo Zingarelli, nell' accezione comune, il termine poligono indica il luogo fisico in cui si spara, e ci si  esercita a sparare. Per quel che mi riguarda, in un poligono si puo' sparare anche con il cannone, se la struttura lo consente. Il Tiro a Segno, inteso come sport, e' un altra cosa. E' uno sport codificato, riconosciuto e affiliato al CONI in Italia, riconosciuto dal CIO a livello internazionale. Uno sport con le sue varie specialita', le sue regole, le sue idiosincrasie. Questo vuol anche dire che il solo fatto di sparare a un barattolo in un poligono non significa praticare lo sport del Tiro a Segno. Non ho mai detto che in un poligono nessuno deve tirare ai barattoli, se questo e' cio' che gli piace fare. Puo' tirare a tutti i barattoli che vuole, anche girato di spalle e con lo specchietto, se crede (e se il direttore di tiro lo consente). Ma non e' Tiro a Segno.
Talvolta mi capita (alquanto di rado, lo ammetto) di andare a passeggiare allo stadio di atletica leggera. Ci vado con le scarpe da ginnastica e la tuta, ma questo non mi trasforma automaticamente in un centometrista, o un saltatore in lungo, o in alto, o in un maratoneta. Nessuno si sogna di cacciarmi dallo stadio, ho tutte le carte in regola per starci. Pero' non e' che faccio proprio i cavoli miei... Ad esempio giro nello stesso verso nel quale girano tutti gli altri, non vado a zig-zag per la pista, magari sostenendo che si tratta di una nuova disciplina che verra' sperimentata ai giochi del 2020... Pero' probabilmente mi verrebbe concesso l' uso della pista anche per andare a zig-zag e contromano, se fossi disposto a mettere mano al portafoglio. Ma questo non mi trasformerebbe in uno che pratica Atletica Leggera. E se per caso dovessi trovarmi a correre in pista con una racchetta in mano, questo non mi trasformerebbe in un tennista.

Tu continui a pensare che io abbia qualcosa contro le specialita' non ISSF, come il BR, il BR22, o il Field Target, o l' avancarica. Ti sbagli, e sbagli di molto. Non ho proprio nulla contro chi pratica sport differenti dal mio, e nutro un grande rispetto per chiunque pratichi un qualsiasi sport, fosse anche il tiro ai gessetti. Semplicemente non mi piace che venga fatta confusione. Allo stesso modo in cui mi da fastidio quando leggo o sento dire Tiro a Volo, intendendo invece Tiro a Segno, mi dispiace che venga fatta confusione con tutte quelle discipline che Tiro a Segno non sono. Sono altre cose, belle, interessanti, divertenti quanto ti pare, ma non si tratta di Tiro a Segno. Se a qualcuno da gusto, puo' anche abbattere i bersagli con una palla da bowling, per quel che mi riguarda. In fin dei conti si tratta pur sempre scagliare una palla, sebbene di un calibro un po' inusuale. Ma non e' Tiro a Segno.

Se la UITS ha deciso di mettere il proprio cappello su piu' sedie, proprio per occupare piu' posti possibile prima che quei posti siano occupati da altri, posso capirlo politicamente, ma non significa che devo condividere questa scelta. Certo, per alcune sezioni queste nuove discipline rappresentano una  fonte di introiti, talvolta considerevoleo talvolta esclusiva. Ma per le sezioni lo sarebbero in ogni caso, anche se l' UITS non volesse ad ogni costo metterci il proprio marchio. Non vedo alcun vantaggio o alcuna differenza, per le sezioni. uno si iscrive, paga la sua quota, paga la sua linea di tiro, e spara con tutto cio' che e' consentito in quella sezione, a prescindere dal fatto che faccia Tiro a Segno, oppure qualcos' altro. Mi dici cosa cambia?
Fino a che UITS sara' l' acronimo di Unione Italiana Tiro a Segno, non saro' d'accordo su questa scelta. Qualora invece questo acronimo significasse Unione Italiana Tiro Sportivo, allora le cose sarebbero molto differenti. Ma in tal caso, sarebbe giusto che il Consiglio Direttivo fosse espressione di tutte le discipline sportive rappresentate. Questo rischierebbe di sovvertire i rapporti di forza, e di veder cambiare sia vertici federali che quelli di parecchie sezioni.  Ora, io non penso che questo sia l' orientamento degli attuali dirigenti (non potrei giurarlo, ma posso almeno pensarlo). Di sicuro non e' il mio orientamento, e siccome anche io ho diritto di fare la mia azione politica per difendere quelli che sono i miei interessi sportivi, mi dichiaro contrario ad ogni accomunamento tra qualsiasi disciplina che sia anche solo simile al Tiro a Segno, senza pero' essere Tiro a Segno.
E' piu' chiaro scritto in questi termini?


...Tiro a Segno scritto volutamente e insistentemente da qualcuno con le capitali...
Nonostante la nota sarcastica sono lieto che te ne sia accorto. Si, Tiro a Segno lo scrivo sempre con le maiuscole e continuo a scriverlo con le maiuscole. Perche' lo penso con le maiuscole.

Saluti.
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Offline BrainDamage

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Re:Concentrica e' morta, viva Concentrica
« Risposta #95 il: Marzo 22, 2011, 01:59:02 am »
Non mi interessa informarti di quanto tempo ho a disposizione per poter frequentare un Poligono di tiro, ti basti sapere che se cambio poligono e vado a quei Poligoni "così vicini" al massimo potrò andarci 1 volta al mese!
A te non interessa informarmi, e a me onestamente non interessa piu' di tanto saperlo. Andare in poligono ad allenarmi o a gareggiare nel mio sport preferito per me e' un divertimento, non un sacrificio. E ti assicuro che faccio un tantinello di strada in piu' di te...


Per non parlare poi della spesa (lasciamo pure perdere quella della benzina e dell'autostrada) quando ancora frequentavo il poligono della mia Città pagavo tutto:
  • linea di tiro (un bel pò moltiplicato per 2 specialità)
  • munizioni
  • iscrizione alle gare
Inoltre nelle poche volte che disgraziatamente mi sono qualificata agli assoluti praticamente mi sono pagata tutto (tranne l'iscrizione ovviamente).
Da come scrivi, posso solo immaginare che la pratica del Tiro a Segno te la abbia prescritta il tuo medico di fiducia, quale cura per una qualche patologia esotica a me ignota. Avrebbe pero' anche dovuto informarti che se conservi le ricevute che ti rilascia la tua sezione, a fine anno puoi detrarle dalla denuncia dei redditi allegando l' apposita prescrizione medica. In tal caso troverai che il risparmio ottenuto e' notevole.


Questo per farti capire che forse non tutti siamo fortunati come te (evidentemente)!
Molto evidentemente, aggiungo io! Mi ritengo infatti non tanto un fortunato, quanto un privilegiato. Ho avuto il privilegio di poter praticare sport. Anzi, il privilegio di poter praticare questo sport, che amo. Tu lo vivi come una condanna, io lo vivo come un divertimento, con gioia e passione. Quelli che tu chiami sacrifici, per me e per moltissime altre persone sono il pane quotidiano di questo sport. Non ho mai fatto un viaggio per partecipare ad una gara, senza che tra i compagni di squadra non ci raccontassimo ogni volta le mille leggende che accompagnano ogni tiratore, sulle mille peripezie per raggiungere i posti piu' impensabili, e i poligoni piu' improbabili. E di certo non per i lauti premi...
Forse, e sottolineo il forse, il dirigente di cui parlavi nell' altro tuo post, quello che ti ha suggerito di prendere in considerazione la possibilita' di cambiare sezione, avrebbe potuto, o dovuto suggerirti di prendere anche in considerazione la possibilita' di cambiare sport. Uno sport che tu possa amare sinceramente, perche' questo sport tu non lo ami davvero.

Saluti.
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Offline mimmo

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Re:Concentrica e' morta, viva Concentrica
« Risposta #96 il: Marzo 22, 2011, 08:32:29 am »
Ho fatto una ricerca nelle prime due gare federali 2011 hanno partecipato 3639 tiratori
 175 allievi di cui 106 pistola  69 carabina; 
 248  ragazzi -125 pistola 122 carabina  1 bmm
338 junior uomini- 176 pistola  161 carabina 1bmm
183 junior donne 101 pistola 82 carabina

Questo è il dato preoccupante per il nostro sport altro che i 70.000 tesserati di cui si vanta la federazione.....ma dove sono?

Concentrica ed il tiro potrebbero morire di poco "sport" se non si cambia politica.

Ciao
« Ultima modifica: Marzo 22, 2011, 08:34:43 am da mimmo »

Offline luis

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Re:Concentrica e' morta, viva Concentrica
« Risposta #97 il: Marzo 22, 2011, 10:56:39 am »
Citazione
Lo sport ha altre funzioni "sociali e culturali";  lo stato, la scuola ,il coni e l'uits  (per il tiro a segno)hanno il DOVERE di farlo  praticare il più possibile da Bolzano a Pantelleria.
Forse restando in ambito tiro, la stortura sta nella commistione sport ed istituzionale, quindi le sezioni vengono più viste come aziende che come associazioni sportive, e se 300 sezioni possono sembrare tante come istituzionale  sono poche  pochissime rispetto ad altri sports. 300 società sportive per la pallavolo si contano in una sola regione.
Ci sono  TSN in attivo che non svolgono la parte sportiva , i tiratori vanno alle gare a livello personale ,pure avendo un fior fiore  di struttura ,  in questo poligoni non si svolge nessuna gara federale. Ci sono tsn con solo aria compressa, in cui dal presidente al papà dell'allievo o giovanissimo si autotassano per mantenere aperta l'ASD. Chi è più bravo i primo o il secondo presidente?
Certo il tiro non potrà mai essere uno sport di massa, ma non deve essere nemmeno di nicchia, per pochi fortunati, che per nascita hanno il poligono centenario vicino.   


Citazione
Si, vorrei tanti tanti tantissimi poligonetti, perchè questo è lo sport e non politica....


Come non essere d’accordo con primula e Patrizia, per me l’anomalia non è la regione con molte sezioni di a/c ma tutte le altre che propendono verso l’attività istituzionale piuttosto che l’attività sportiva, in tutti questi anni la politica dell’unione è stata sempre quella di guardare solo ai soldi, adesso i risultati si vedono, non interessa alla maggior parte dell’ambiente una vera diffusione del tiro ma solo un ampliamento delle entrate in questo è funzionale la politica di non avere molte sezioni presenti sul territorio, conosco un presidente regionale che si vanta di avere chiuso tutte quelle sezioni che erano presenti ma momentaneamente inattive (6/7) e ora quando qualcuno ripresenta la richiesta di una nuova sezione la rifiuta, ma d'altronde anche l’unione in uno degli ultimi consigli su 5/6 nuove richieste di sezioni ne ha approvata una sola.
E non mi venite a dire dei costi, giusto per dire a qualcuno che fa finta di non sapere, un campo di calcio di quelli periferici oppure un qualsiasi altro impianto sportivo di quartiere costa 7/8 volte un  piccolo impianto di a/c con annesso doppio impianto a 25 m. se poi  togliamo anche quest’ultimo....., certo parliamo di costi reali fatti in economia non come si usa in molte sezioni ……… 8)
Vogliamo fare uscire questo sport dalla nicchia in cui si trova? Allora vediamo di creare nuovi impianti e strutture sia fisiche che dirigenziali e non nascondiamoci dietro un dito la realtà piaccia  o non piaccia e proprio questa descritta in questo forum

Offline gunny

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Re:Concentrica e' morta, viva Concentrica
« Risposta #98 il: Marzo 22, 2011, 13:24:44 pm »
Caro Braindamage,
io non ho cambiato idea, probabilmente ho espresso valutazioni differenti su aspetti apparentemente simili, proprio perchè a diffenza di chi si ostina sul "Tiro a Segno" non uso schermi e/o paraocchi, perchè non credo esista una via a senso unico. Mi ritengo abbastanza aperto e disponibile a cambiare idea se qualcuno mi propone alternative valide, utili e profique per mandare avanti le sezioni  grandi o piccole, e il TIRO SPORTIVO che per me e tanti altri tiratori (agonisti tesserati UITS e praticanti anche discipline accademico-olimpiche), include necessariamente il "Tiro a Segno".

Hai portato esempi assurdi sapendo di farlo, distanti anni luce dalla realtà... questo indica totale assenza di rispetto oppure totale ignoranza riguardo le discipline ufficiali non ISSF praticate in ambito UITS e non solo, già radicate da decenni in altri paesi europei e non.
Ma P10 e C10 da quanti anni risultano essere discipline olimpiche? 30, 50, 100 anni fà quali erano le discipline ISSF? Chi ci può dire con certezza quali saranno fra 20? Anche le organizzazioni sportive e il CIO, si muovono in relazione ai tempi e al mutare delle pratiche sportive, quindi sarei cauto nell'adottare posizioni "assolute".
Capisco che a qualcuno possa non piacere, ma non condivido affatto il "protezionismo ideologico".



Cari Luis, Patrizia e  Primula,
la soluzione esiste.

Chi di fatto non favorisce il "fiorire" di palestre di tiro, è proprio UITS.
Lo statuto non consente l'affiliazione di soggetti diversi da TSN (trasformati in ASD per "necessità" Coni) e gruppi sportivi delle forze armate, impedendo l'affiliazione di una ASD (costituita secondo norme Coni e legge dello stato Italiano) in barba proprio alle direttive Coni, alla promozione sportiva e al diritto allo sport tanto agognati.

Ciò non vieta che comuque ci si possa costituire in ASD, registrandone l'atto (bastano 3 persone e poche centinaia di euro), il passo successivo è l'affiliazione a un ente di promozione sportiva (Csi, Libertas, Csen, Uisp, Aics, ecc...) indispensabile per potersi iscriversi nel registro delle associazioni sportive riconosciute dal CONI, con un numero minimo di 15 tesserati (tutte le sezioni TSN/ASD dovrebbero esservi iscritte, ma pare non sia così, quindi l'agenzia dell'entrate sta facendo indagini al riguardo...)
Il più è fatto sul piano burocratico. A questo punto viene il bello: manca solo un posto adeguato e attrezzato per praticare il tiro con armi di libera vendita, che di fatto non necessita di particolari autorizzazioni e/o direttori di tiro o altre "manfrine" da TSN, purchè vengano rispettale le minime regole di sicurezza.
Facendone richiesta scritta all'assessorato allo sport del proprio comune, potrebbe anche darsi che tra gli immobili e/o aree municipali con destinazione ad uso sportivo, possa anche trovarsi qualcosa di idoneo da adattare a palestra di tiro AC, e si riesca con la mediazione dell'ente di promozione e/o la delegazione provinciale del Coni, a ottenerne il comodato/concessione d'uso o la gestione.
Mal che vada, con la crisi che sta imperversando, potrebbe essere abbordabile l'affitto di un locale adeguatamente ampio.
Ma nulla escluderebbe, che tramite un accordo di convenzione (atto privato) la stessa ASD possa accordarsi per l'utilizzo degli impianti AC della sezione TSN più vicina senza il bisogno della doppia iscrizione, la quale diverrebbe necessaria qual'ora il socio dell'ASD volesse partecipare alle gare ufficiali UITS (dalle sezionali alle nazionali).

Ovviamente la cosa più logica sarebbe il potersi affiliare direttamente a UITS, ma come già detto, nonstante il Coni sia propositivo al riguardo, è proprio l'establishment sezional-federale ad impedirlo...
Siccome UITS è ente pubblico, in qualche modo deve giustificare tale status arrogandosi ruoli e competenze non sportive. Chi troppo vuole nulla stringe, e infatti si viaggia con il freno a mano tirato.

Tutto sommato non è difficile, vero?!? Se ci sono davvero volontà e passione tutto è possible, addiruttra di fatto si gettano le basi per potersi far riconosciere come TSN...
E' chiaro che la pappa pronta è meglio, anche quando non è buona.

Le armi di libera vendita, pur essendo regolamentare dal 1998 (governo D'Alema) non hanno di fatto determinato "l'esplosione" dell'attività sportiva con le AC, ci si è mai chiesti il perchè? e le responsabilità a chi le vogliamo attribuire?

Con le specialità a fuoco il tutto si complicherebbe dato che sarebbe necesario un luogo adeguato che offra garanzie di sicurezza da adibire a campo di tiro privato previa autorizzazione del sindaco competente e un direttore di tiro che si assuma certe reponsabilità (poi vedremo a luglio cosà dirà in merito l'attuazione del famigerato decreto legislativo che i nostri funzionari ministeriali sono riusciti a far approvare dai nostri parlamentari).
Ovviamente anche a livello di impianti i costi di gestione sarebbero nootevoli, a meno di accontentarsi di soluzioni precarie, inoltre sprando a fuoco andrebbero seguite tutte le norme specifiche del TULPS per il tiro al di fuori di poligoni TSN.

Così facendo, però ci si espone al rischio che l'iniziativa privata (ASD) possa anche superare quella Istituzionale, svuotandone le gare a favore di competizioni locali e nazionali organizzate tramite gli EPS (enti di promozione sportiva), proprio come accade per calcio, pallavolo e altri sport. Per garantire lo "sport per tutti" nel "Tiro a Segno" manca proprio la pluralità di offerta... proviamo ad immaginarne le coseguenze, positive e non.

Rimango dell'idea, almeno al momento, che fino a che il "Tiro a Segno" e cio che lo riguarda, continuano ad autoreferenziarsi non si avrà mai uno sviluppo dell'attività sportiva degno di nota tanto meno un ricambio o l'abbassamente dell'età media (decisamente alto), forse è proprio il caso di dire: "chi è causa del su mal, pianga sè stesso"
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a brusa suta l' Susa

Offline patrizia

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Re:Concentrica e' morta, viva Concentrica
« Risposta #99 il: Marzo 22, 2011, 14:32:10 pm »
Sono fuori dai giochi da un po... non sapevo neanche che le sezioni adesso fossero ASD: VIVA CONCENTRICA E I SUOI ISCRITTI (morta?)
Sono contenta che qualcuno pensa ad aiutare il tiro e quelli che della politica ne hanno abbastanza e vorrebbero solo divertirsi in santa pace!
Mi sembrano un po utopie, però perchè non provare a chiedere in giro? Forse le mie figlie ne trarranno beneficio, in fondo io non avevo niente quando ho iniziato ed ora addirittura in molti poligoni si spara con bersagli elettronici.

Da come scrivi, posso solo immaginare che la pratica del Tiro a Segno te la abbia prescritta il tuo medico di fiducia, quale cura per una qualche patologia esotica a me ignota. Avrebbe pero' anche dovuto informarti che se conservi le ricevute che ti rilascia la tua sezione, a fine anno puoi detrarle dalla denuncia dei redditi allegando l' apposita prescrizione medica. In tal caso troverai che il risparmio ottenuto e' notevole.


Questo per farti capire che forse non tutti siamo fortunati come te (evidentemente)!
Molto evidentemente, aggiungo io! Mi ritengo infatti non tanto un fortunato, quanto un privilegiato. Ho avuto il privilegio di poter praticare sport. Anzi, il privilegio di poter praticare questo sport, che amo. Tu lo vivi come una condanna, io lo vivo come un divertimento, con gioia e passione. Quelli che tu chiami sacrifici, per me e per moltissime altre persone sono il pane quotidiano di questo sport. Non ho mai fatto un viaggio per partecipare ad una gara, senza che tra i compagni di squadra non ci raccontassimo ogni volta le mille leggende che accompagnano ogni tiratore, sulle mille peripezie per raggiungere i posti piu' impensabili, e i poligoni piu' improbabili. E di certo non per i lauti premi...
Forse, e sottolineo il forse, il dirigente di cui parlavi nell' altro tuo post, quello che ti ha suggerito di prendere in considerazione la possibilita' di cambiare sezione, avrebbe potuto, o dovuto suggerirti di prendere anche in considerazione la possibilita' di cambiare sport. Uno sport che tu possa amare sinceramente, perche' questo sport tu non lo ami davvero.

Saluti.

Sono dal tesserata UITS dal 1993 e questo solo perchè amavo il mio sport, ho iniziato sparando in mezzo ai rovi all'aperto e mi andavo a cambiare il bersaglio da sola e lo facevo fino a quando veniva buio, niente allenatore, niente tetto, niente bersagli elettronici e come compagnia la musica dei fucili dei tiratori a 300 mt.

Hai ragione forse ho perso il mio smalto di una volta.... forse troppa acqua è passata sotto i ponti....
Di certo però il tuo non'è un modo per invogliare ne a continuare uno sport ne a discuterne, ma ognuno è quello che è.

Ti ringrazio delle dritte, vorrà dire che d'ora in avanti quando pago 5€ (questo un paio di anni fa) di linea di tiro per sparare un ora chiederò la ricevuta (non ne ho mai vista una) così la posso detrarre.

In ogni caso mi ripeto:

Mi dispiace di ritrovarmi a discutere..... di discussioni ne ho avutte abbastanza (adesso sto solo aspettando l'esito).

Grazie comunque per avermi dato la possibilità di esprimermi, visto che in altri ambienti questo è impedito!
Capirete bene perchè sono sempre stata solo una lettrice!

Ricambio i saluti