Questo secondo me e' uno degli errori commessi dalla UITS. Personalmente ritengo che in una federazione tutte le specialita' debbano godere della stessa considerazione e dello stesso rispetto. Visto che questa considerazione e questo rispetto non si era intenzionati a concederlo sin dall' inizio, sarebbe stato piu' onesto e piu' serio lasciare queste discipline al di fuori dell' egida UITS. Che se la spicciassero da se.
Perche' l'UITS si e' voluta impegolare in discipline che non l' hanno mai riguardata, solo perche' si praticano con un arma? L' aver voluto accomunare sotto la stessa insegna discipline che nulla hanno a che vedere con il Tiro a Segno e' stato solo un mero espediente per cercare di simulare agli occhi del CONI un numero di atleti che in realta' non esiste. Un modo per raccattare qualche voto in piu' cercando di accontentare un po' tutti, e finendo invece per scontentare un po' piu' di tutti... Se poi si sentono discriminati, perche' non si rendono indipendenti? Perche' non costruiscono delle proprie strutture in cui praticare il loro sport?
hai ragione sono un po distratto, infatti rileggendoti, mi sono accorto di non aver ben letto quanto da te scritto e sopra riportato
mi devi spiegare bene cose'è il "Tiro a Segno" e perchè avancarica, br22, benchrest centerfire, ex-ordiananza & c., secondo te non centrano nulla con esso
voler considerare "Tiro a Segno" solo le cosidette specialità "olimpiche" mi pare poco corretto, riduttivo e irrispettoso pure nei confronti della storia stessa, non tenendo conto di come si sia arrivati alle attuali specialità olimpiche. Sul sito ISSF ci sono interessanti risorse al riguardo
finchè ci saranno tiratori che la pensano come te al riguardo, avremo ulteriore spiegazione del perchè il mondo del tiro sia così depresso e chiuso in se stesso
quei tiratori che non consideri tuoi pari, oltre ad auto sostenersi per l'attività sportiva, contribuiscono partecipando alle gare a far giungere boccate d'ossigeno non indifferenti alle casse delle sezioni. Quindi di fatto questi tiratori ("indegni?!?") permettono il sostentamento della promozione e anche di quelle specialità a ritorno "zero", dimenticadoti o ignorando che il più delle volte chi pratica attività non ISSF spesso pratica o proviene dalle specialità olimpiche
se allargare la famiglia del tiro sportivo è secondo te un espediente o problema, anzichè una risorsa, allora temo si rasenti la follia "onanistica" (senza offesa ma il tuo nick d'altronde è già eloquente).
Questo egoismo ed egocentrismo mi indignano e mi lasciano molto dubbioso sul senso sportivo di coloro che insistono così ottusamente nel voler creare caste nel mondo del tiro sportivo, e poi ci si lamenta degli orticelli... ma fatemi il piacere!
Non sono d'accordo a trattare lo sport in generale e questo in particolare, come una azienda con passivi ed attivi. Quindi chi non è in attivo................ chiude.
Lo sport ha altre funzioni "sociali e culturali"; lo stato, la scuola ,il coni e l'uits (per il tiro a segno)hanno il DOVERE di farlo praticare il più possibile da Bolzano a Pantelleria.
Forse restando in ambito tiro, la stortura sta nella commistione sport ed istituzionale, quindi le sezioni vengono più viste come aziende che come associazioni sportive, e se 300 sezioni possono sembrare tante come istituzionale sono poche pochissime rispetto ad altri sports. 300 società sportive per la pallavolo si contano in una sola regione.
a Cesare quel che è di Cesare... i TSN non erano e non dovrebbero essere associazioni sportive (ASD), i TSN erano enti con finalità pubblicistiche e istituzionali, nei quali possibile, eventualmente anche la pratica sportiva.
L'errore più grosso, a mio avviso, pertpetrato in questi anni, è aver voluto credere e forzare la mano sulle sezioni spacciandole per associazioni sportive... con il grave rischio di restare senza entrambe!
Cara Primula,
perdonami magari sbaglio, ma temo che ti sfugga cosa significhi mandare avanti una sezione.
Oggi nella mia ho presenziato alla visita degli ispettori del genio militare... ci hanno fatto venir voglia di chiudere.
Lo sport è una scelta, che senza dubbio và agevolata, nella nostra sezione giovanissimi, allievi e juniores hanno tutto gratis (poca fatica lo ammetto), mentre seniores e master, ricevono rimborsi e agevolazioni in proporzione al loro rendimento secondo delle tabelle concordate con i tiratori stessi di
tutte le specialità ufficiali (e qui ci riteniamo decisamente all'avanguardia).
Cerchiamo di propagandare il tiro nelle scuole medie e superiori, e grazie all'apertura mentale di qualche insegnate di educazione fisica, abbiamo delle scolaresche che trascorro le ore di educazione fisica nei nostri stand di AC, con il supporto di istruttori sezionali, direttori di tiro, e qualche tiratore, ci tengo a far notare il qualche, agganciandomi alla tua riflessione sul ricambio...
Lo sport è una scelta anche per chi lo dovrebbe sostenere.
A quel presidente che ci mette risorse di sua borsa tanto di capello, ma non può essere lo standard nè l'esempio da seguire. Se un'attività è in grado di sostenersi bene, se non ci riesce e la prima a scavargli al fossa è proprio la federazione, mica se ne può fare una colpa a quelle più virtuose o da quelle gradite a chi decide i contributi.
Come già scritto commentando Braindamage, se ci si rinchiude egoisticamente nella propria disicplina, oggi come oggi si rischia seriamente di perderla insieme al poligono dove la si pratica... i tempi sono cambiati (in peggio), cogliere nuove opportunità sta proprio a chi ha veramente a cuore il tiro sportivo, che include il "
Tiro a Segno" scritto volutamente e insistentemente da qualcuno con le capitali...