Autore Topic: OLIMPIADI ROMA 2024 (?)  (Letto 6115 volte)

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Offline diamante

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OLIMPIADI ROMA 2024 (?)
« il: Gennaio 26, 2016, 14:15:32 pm »
Questa mi sembra una cosa intelligente assai!!!
Ciao


Atto Camera

Mozione 1-01107
presentato da
BRIGNONE Beatrice
testo di
Lunedì 25 gennaio 2016, seduta n. 554

  La Camera,
   premesso che:
    si ritiene non solo necessario ma fondamentale garantire un confronto partecipativo con i cittadini che hanno un ruolo fondamentale e dovrebbero poter esprimere la propria volontà prima di assumere la decisione finale relativa all'ipotesi di ospitare i XXXIII Giochi Olimpici a Roma nel 2024;
    Roma, che ha già ospitato i Giochi nel 1960, nel recente passato era stata proposta per la candidatura dei Giochi 2020, ma la proposta era ritirata in seguito alle preoccupazioni conseguenti ai costi che un evento sportivo di tale portata comportava. L'allora Presidente del Consiglio dei ministri, solo tre anni fa, così si esprimeva in ordine all'opportunità di far svolgere a Roma le olimpiadi: «Non pensiamo sarebbe coerente impegnare l'Italia in quest'avventura che potrebbe mettere a rischio i denari dei contribuenti». Nonostante ciò, l'attuale Governo si è candidato a ospitare i XXXIII Giochi Olimpici del 2024;
    Roma quindi è in corsa per accogliere il grande evento sportivo per eccellenza e si trova a gareggiare con città quali Parigi e Budapest, poiché la città di Amburgo, nel mese di novembre 2015 – anch'essa inizialmente candidata – si è ritirata dalla corsa per l'assegnazione dei Giochi a seguito di un referendum cui sono stati chiamati i cittadini della città tedesca, cittadini che poi, grazie al voto referendario hanno respinto la candidatura;
    in Perù, nel 2017, il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) sceglierà la città che ospiterà i Giochi Olimpici mentre all'estero cresce scetticismo sulle concrete possibilità dell'Italia di ottenere l'assegnazione dei XXXIII Giochi Olimpici a causa dei dubbi legati alle possibili perdite economiche che le Olimpiadi causano a chi le organizza;
    il presidente del Coni Giovanni Malagò ha dichiarato che soltanto la candidatura costerà all'Italia 10 milioni di euro. Le città che negli anni passati hanno ospitato i Giochi Olimpici hanno creato perdite economiche che sono ricadute sui cittadini;
    numerose analisi mostrano però come non siano soltanto i costi dell'organizzazione vera e propria a rendere l'investimento nei Giochi Olimpici poco vantaggiosi, ma anche i costi che le città candidate devono sostenere ex ante per concorrere. Nelle olimpiadi, infatti, i costi aumentano in media del 179 per cento rispetto ai budget iniziali, mentre i costi supplementari che si riscontrano in altri progetti importanti variano dal 20 per cento al 45 per cento;
    la Grecia, ad esempio, vive l'attuale crisi economica e finanziaria anche a causa dei Giochi del 2004 che sono costati circa 8,5 miliardi di euro. A Pechino sono costati 43 miliardi e a Sochi – per le Olimpiadi invernali – sono costati circa 51 miliardi di euro. Tali costi sostenuti dalle sopra citate città sono altissimi rispetto a quanto hanno prodotto a livello di business. Londra, nel 2012, è riuscita ad andare quasi in pareggio, pur con investimenti vicini ai 12 miliardi di euro;
    indubbiamente ospitare le Olimpiadi è un sogno ricorrente di tante città, sia per il messaggio che lo sport può trasmettere, sia per il rinnovamento delle strutture e la creazione di nuovi posti di lavoro. Tutti processi positivi però valutabili e quantificabili nel medio-lungo periodo, che però spesso non giustificano sufficientemente l'investimento stanziato;
    occorre ricordare che la città di Roma recentemente è stata profondamente coinvolta nell'inchiesta «Mafia Capitale» dimostrando come la mafia si sia inserita in un gran numero di apparati romani. Da non sottovalutare poi la possibile distrazione di denaro pubblico da altri investimenti produttivi per finanziare la costruzione di complessi sportivi troppo costosi perché siano mantenuti nel tempo;
    ciò ha portato la Capitale a non essere più rappresentata da un sindaco ma da un commissario straordinario nominato dal Governo. Governo che inoltre ad oggi non ha un Ministro dello sport e nemmeno un rappresentante con delega allo sport;
    a Roma poi l'organizzazione dei grandi eventi sportivi si è sempre dimostrata un dissesto, dai Mondiali di calcio del 1990 agli ultimi Mondiali di nuoto del 2009 denominati «le piscine della vergogna» con i conseguenti costi ricaduti sulla collettività;
    in generale, è molto difficile isolare gli effetti di un singolo investimento sull'intera economia di un Paese e, a maggior ragione, questo vale per un mega investimento come quello della candidatura della realizzazione delle Olimpiadi a Roma, città che peraltro vive grossi disagi anche sotto l'aspetto della mobilità e dei trasporti pubblici con la quasi totale mancanza di accesso ai mezzi pubblici per i portatori di handicap;
    come dichiara Michiel de Nooij, dell'università di Amsterdam, infatti, nel momento in cui una città valuta l'opportunità di presentare la propria candidatura, deve includere nelle analisi costi- benefici anche i costi di preparazione e il costo di un eventuale insuccesso;
    un altro aspetto delicato da considerare è la trasparenza e la tempistica della realizzazione delle opere necessarie per i Giochi. Il modello previsionale del Governo e del Comitato Roma 2024 dà per scontato che tali opere saranno portate a termine nelle modalità e nei tempi previsti senza alcun aggravio in termini di costi rispetto a quanto già preventivato, ma la valutazione di compatibilità economica presuppone l'osservanza di condizioni di efficienza amministrativa in un clima di trasparente cooperazione istituzionale da parte di tutti i soggetti coinvolti nell'organizzazione dei Giochi;
    la candidatura di Roma dovrebbe valorizzare un importante parco di strutture già esistenti da integrare con nuovi investimenti, dunque il Governo deve assumersi l'impegno di garanzia della trasparenza e soprattutto candidarsi con l'ottica che i miglioramenti infrastrutturali agli impianti sportivi in essere e la realizzazione di nuovi devono comportare solo effetti positivi sia in fase di realizzazione sia in futuro,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative per redigere e rendere pubblico e accessibile un dossier con l'indicazione di un piano dei costi certi, comparati ai presunti benefici, da parte del Comitato Olimpico Roma 2024 per una valutazione attenta dei costi e dei benefìci legati all'operazione nel suo complesso;
   a garantire l'assoluta trasparenza e legalità di ogni atto finalizzato alla candidatura e ad effettuare studi sulla compatibilità economica, alla luce delle scarse risorse disponibili sia nel bilancio pubblico che in quello municipale, per ottenere la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024;
   ad assumere iniziative per nominare una commissione nazionale anticorruzione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l'integrità sui contratti pubblici di lavoro, servizi e forniture;
   ad informare il Paese e in particolare i cittadini romani sullo stato di avanzamento degli studi di fattibilità anche mediante la pubblicazione degli stessi in un apposito sito web;
   ad assumere iniziative per istituire nel comitato organizzatore una commissione di vigilanza affinché le pari opportunità e le persone disabili vengano coinvolte in ogni processo a partire dal Comitato Olimpico Roma 2024 fino agli eventuali XXXIII Giochi Olimpici;
   ad assumere, per quanto di competenza, iniziative per dare ai cittadini romani la possibilità di decidere sulla candidatura Olimpica 2024 mediante un voto referendario che consenta loro una partecipazione diretta, quindi effettiva e democratica;
   a garantire in caso di ospitalità dei Giochi – a seguito della consultazione referendaria – rispetto per le differenze di religione e per le diete secondo i dettami religiosi e etici.
(1-01107) «Brignone, Bechis, Civati, Andrea Maestri, Pastorino, Artini, Baldassarre, Matarrelli, Segoni, Turco».

Offline VENDETTA

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Re:OLIMPIADI ROMA 2024 (?)
« Risposta #1 il: Gennaio 26, 2016, 17:24:22 pm »
Faremo la fine della Grecia (Default)!!

Offline VENDETTA

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Re:OLIMPIADI ROMA 2024 (?)
« Risposta #2 il: Giugno 09, 2016, 19:57:28 pm »
http://iogiocopulito.ilfattoquotidiano.it/raggi-e-giachetti-anche-lo-stadio-e-le-olimpiadi-vanno-al-ballottaggio/
RAGGI E GIACHETTI: ANCHE LO STADIO E LE OLIMPIADI VANNO AL BALLOTTAGGIO?


Adesso che Virginia Raggi arriva favorita al ballottaggio con il candidato Pd Roberto Giachetti, per la poltrona di prossimo sindaco di Roma, sono in tanti quelli che si chiedono che cosa realmente potrebbe succedere se davvero fosse l’avvocatessa pentastellata a vincere. La prima novità e non è da poco, è che sarebbe lei, la prima donna sindaco della Capitale d’Italia. Poi però ci sarebbero le questioni politiche, tra le quali due che in particolar modo interessano lo sport romano e italiano in generale: la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024 e la costruzione del nuovo Stadio della Roma. La prima al momento è quella, che con la vittoria della Raggi sarebbe fortemente in bilico. D’altronde, mentre lo sfidante Roberto Giachetti, ha sempre dichiarato di essere favorevole anche alla candidatura Olimpica (come al nuovo stadio della Roma), lei, la candidata a 5 Stelle, non ha mai nascosto che tra le sue “priorità”, se dovesse salire al soglio del Campidoglio, non ci sarebbe spazio per la candidatura olimpica del 2024. Arrivando persino a dire (scatenando una polemica poi in parte rientrata con il presidente del CONI Giovanni Malagò) che è “da criminali parlare di Olimpiadi senza prima pensare ai problemi di Roma”.
Non sembra avere una buona considerazione della Raggi neanche Diana Bianchedi, coordinatrice del Comitato Promotore, la quale ha incontrato la Raggi al CONI dicendo di lei che “sembrava interpretasse una parte”. Come a voler dire che ciò che dicesse non fosse il suo pensiero ma quello di altri che (nel Movimento) stanno sopra di lei. Ma quali potrebbero essere allora gli scenari se Virginia Raggi diventasse il prossimo sindaco di Roma? Come ha scritto anche La Repubblica le ipotesi potrebbero essere diverse. La prima, che si potrebbe definire la più “ortodossa” considerando l’orientamento mantenuto fino ad oggi dal Movimento 5 Stelle, è che la Raggi una volta diventata sindaco faccia approvare una delibera che ritiri la candidatura. Può farlo in virtù della mozione n.39 approvata il 25 giugno del 2015 dall’assemblea capitolina (contrario il Movimento 5 Stelle) che “impegna il sindaco a presentare formalmente la candidatura”. La seconda ipotesi invece è che la Raggi appoggi il referendum voluto dai Radicali. In questo caso però all’interno del Comitato Promotore, sulla volontà dei romani di approvare o meno la candidatura olimpica, si respira ottimismo. C’è infatti chi come il vice presidente Luca Pancalli (che in questi mesi ha girato alcune periferie della Capitale parlando direttamente con i cittadini stessi) si dice convinto che “i romani non siano contrari ma vada solo spiegato loro quali siano i vantaggi delle Olimpiadi” e che “molti di loro hanno cambiato idea”. La terza è invece quella più politica: un accordo tra la Raggi e Matteo Renzi. Fantapolitica? Non tanto visto che la sopravvivenza finanziaria del Campidoglio passa anche per Palazzo Chigi. Infatti secondo la legge che istituì Roma Capitale, il Governo si è impegnato a stanziare ogni anno dei soldi (lo scorso anno furono 500 milioni di euro) per il risanamento delle (esangui) casse capitoline. E adesso Renzi, come scrivono anche dal quotidiano di Largo Fochetti, potrebbe utilizzare questa “leva” per far presa sulla Raggi. Scambiando il sostegno finanziario al Campidoglio con l’appoggio politico del nuovo sindaco alla candidatura olimpica. Ma anche in questo caso c’è invece chi pensa che così facendo il presidente del Consiglio correrebbe il rischio di agevolare il compito a quelli (cioè il Movimento 5 Stelle) che potrebbero essere presto i suoi rivali per la corsa a Palazzo Chigi. Da questo punto di vista quindi, la partita sulle Olimpiadi  tutta da giocare.
Sullo stadio invece, la questione sembra essere più semplice. Mentre Giachetti ha già detto di essere favorevole alla realizzazione dello stadio visto che il progetto “porterà soldi privati e infrastrutture”, anche in questo caso, è sempre la Raggi a tenere in bilico il discorso. Allo stato attuale dei fatti, notizia degli ultimi giorni, il progetto definitivo è stato ormai consegnato. Dopo quindi aver ottenuto l’approvazione dell’aula Giulio Cesare che nel dicembre 2014 riconobbe “la pubblica utilità” dell’opera, Pallotta e soci devono aspettare soltanto il via libera della Regione per la conferenza dei Servizi. Massimo altri 180 giorni e poi potranno regalare ai romani e romanisti il “Nuovo Colosseo”. Che può fare la Raggi in tutto questo? Può ritirare la delibera di pubblica utilità. Facendone approvare un’altra, di delibera, (si dovrebbe quindi passare sempre per il voto dell’aula Giulio Cesare) che “abrogasse” la precedente. Su questo aspetto tuttavia, Virginia Raggi, in questi mesi, non ha assunto una posizione lineare. Se infatti inizialmente disse (alla fine di febbraio) di voler fare lo stadio ma “senza speculazioni”, poi cambiò idea (agli inizi di marzo) dicendo invece di voler ritirare la pubblica utilità e proporre di fare lo stadio da un’altra parte (ma la legge non le consente il potere di costringere il privato ad accettare il luogo dove investire) per poi (notizia delle scorse settimane) tornare nuovamente sui suoi passi dicendo di essere “favorevole allo stadio (e di volerne fare anche uno per la Lazio) ma di farlo secondo la legge”. Per questo che alla fine Pallotta e soci (che pare abbiano avuto degli incontri con la Raggi nelle ultime settimane) si mostrano molto ottimisti. Sono consapevoli che l’avvocatessa pentastellata, se dicesse di no ad un progetto di questa portata, commetterebbe lo stesso errore dell’attaccante che solo davanti al portiere, spreca una chiara occasione da rete. Potrebbe essere infatti ricordata nella storia, come il primo sindaco donna ad aver inaugurato il primo stadio di proprietà della Capitale. Anche se lei, come ha sempre ribadito, si professa di fede laziale. Questa però è un’altra storia.

Offline attiliofanini

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Re:OLIMPIADI ROMA 2024 (?)
« Risposta #3 il: Giugno 11, 2016, 10:15:01 am »
guardate la trasmissione sulla 7 otto e mezza , valutate la figura da pifferaio che ha fatto il buon Malagò.

Offline diamante

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Re:OLIMPIADI ROMA 2024 (?)
« Risposta #4 il: Giugno 11, 2016, 11:32:13 am »
guardate la trasmissione sulla 7 otto e mezza , valutate la figura da pifferaio che ha fatto il buon Malagò.

http://www.la7.it/otto-e-mezzo

Offline VENDETTA

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Re:OLIMPIADI ROMA 2024 (?)
« Risposta #5 il: Giugno 22, 2016, 20:17:07 pm »
http://sport.sky.it/sport/olimpiadi/2016/06/22/roma-2024-virginia-raggi-sindaco.html



Roma 2024, Raggi: sarebbero Olimpiadi del mattone
22 giugno 2016

Nella sua prima intervista da sindaco della Capitale ribadisce: "La mia posizione non cambia. In questo momento non è davvero la priorità dei romani, con un debito di 13 miliardi la città non si può permettere un ulteriore debito"   

Le Olimpiadi a Roma sarebbero solo "Olimpiadi del mattone", altro che sport. Lo ribadisce Virginia Raggi nella sua prima intervista da sindaco di Roma. "La mia posizione non cambia. In questo momento non è davvero la priorità dei romani", spiega.

"Più che Olimpiadi dello sport mi sembra siano Olimpiadi del mattone, così sono sempre state queste grandi occasioni. In tutto il mondo e non solo in Italia. I dati economici e storici ci dicono che tutte le città ospitanti si sono stra-indebitate. A Montreal addirittura rispetto al preventivo iniziale si è arrivati a uno sforamento del budget del 796%. Questi sono i conti, questi sono i dati. Io direi che Roma, con un debito di 13 miliardi di euro - sottolinea Raggi - non si può permettere di assumere su di sè un ulteriore debito per fare altre cattedrali nel deserto che poi resteranno tali. Se si vuole parlare di sport io sono favorevole, ma iniziamo a parlare degli impianti sportivi comunali. Roma ne ha oltre 160 che cadono a pezzi e nessuno si è mai premurato di ristrutturarli o di ripristinarli. Se parliamo di sport, parliamone tutti i giorni".

Non è un gettare la spugna contro il malaffare, tiene a sottolineare il sindaco: "Questa è la scusa sostenuta dal PD per motivare il mio no. Ma il mio no invece è molto chiaro: i romani parlano di altro. Parlano di mobilità, di decoro della città, parlano di trasparenza e di stoppare gli sprechi".


Offline diamante

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Re:OLIMPIADI ROMA 2024 (?)
« Risposta #6 il: Giugno 22, 2016, 23:46:16 pm »
Un movimento, in questo caso il cinque stelle e non la stella a cinque punte, a preso le distanze da caste e cricche.
Non è vero che non c'è nulla da fare e non si può cambiare.
Anche nel TSN c'è un movimento A.LT.E.R.N.A.T.I.V.A, i motivi per dissentire saranno diversi ma vuoi o non vuoi tutto é destinato a trasformarsi.
Forza cari amici.
Ciao



 
« Ultima modifica: Giugno 22, 2016, 23:49:57 pm da diamante »

Offline diamante

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Re:OLIMPIADI ROMA 2024 (?)
« Risposta #7 il: Agosto 26, 2016, 09:10:06 am »
http://dilei.it/notizie/virginia-raggi-e-deciso-niente-olimpiadi/462568/?ref=libero

Virginia Raggi, è deciso: niente Olimpiadi
La Raggi non candiderà la Capitale a ospitare i Giochi del 2024: Roma ha già troppi problemi per caricarsi anche la preparazione della candidatura olimpica
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Virginia Raggi, ha deciso: non candiderà la Capitale a ospitare i Giochi Olimpici del 2024. L’annuncio ufficiale ci sarà tra pochi giorni e segue la decisione del Campidoglio di non inviare nessun rappresentante comunale a Rio. Nell’incontro di un mese fa tra il vicesindaco e assessore allo Sport Daniele Frongia e il presidente del Coni Giovanni Malagò sembrava che potesse esserci la svolta.
Malagò aveva assicurato la possibilità di rivedere il progetto avanzato dal comitato promotore delle Olimpiadi capitoline. Ma alla fine nei 5 Stelle è prevalsa la linea più rigida: Roma ha già troppi problemi per caricarsi anche la preparazione della candidatura olimpica. L’amministrazione Raggi vuole concentrarsi su rifiuti e trasporto pubblico e non su quelli che vengono giudicati progetti futuribili con poche possibilità di essere portati a termine, come già accaduto, del resto, con i mondiali di nuoto che hanno lasciato nella città eterna una serie di opere incompiute. In queste settimane nel moimento si sono confrontate due linee opposte. La prima è quella sposata da alcuni big a 5 Stelle per cui si sarebbe potuto definire un progetto olimpico “ridotto” evitando piani faraonici, sprechi e corruzione ma ottenendo i fondi messi a disposizione per l’evento e sfruttandoli anche per ristrutturare alcuni impianti che poi rimarrebbero a disposizione dei cittadini.
La seconda, invece, ha rimarcato il disinteresse dei romani, messi a dura prova da ben altre questioni, e il rischio, nel caso di via libera alla candidatura, di essere accusati di incoerenza. In tutta la campagna elettorale, che ha portato la Raggi a vincere con oltre il 60 per cento dei consensi, infatti, il moviimento ha mostrato grande scetticismo verso la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, tant’è che gli avversari, a partire da Roberto Giachetti (Pd), hanno cavalcato queste perplessità disegnando il campo pentastellato come il fronte del no. Ma «il risultato delle elezioni dimostra che avevamo ragione noi – dicono adesso alcuni parlamentari romani del M5S schierati fin dall’inizio contro l’evento – Chi ci ha votato sapeva benissimo che se avessimo vinto noi, le Olimpiadi avrebbero avuto poche possibilità di svolgersi a Roma». Alcune settimane fa in un’intervista a “Metro” la Raggi ha precisato: «Non siamo mai stati preclusi al dialogo e come ribadito in molteplici occasioni da parte del Movimento 5 Stelle non c’è e non vuole esserci alcun pregiudizio nei confronti di una manifestazione sportiva e culturale così importante, ma la nostra linea al momento non cambia: prima pensiamo a buche, rifiuti, trasporti poi valuteremo lo straordinario».
L’idea di fare il referendum lanciato dai Radicali, che porterebbe direttamente i romani a esprimersi sull’eventualità, è stata bocciata negli ultimi giorni. Troppo poco tempo per organizzarlo e poche le firme raccolte. Insomma in questi due mesi di consiliatura le priorità, anche dei cittadini, sono state altre: rifiuti e contenimento dei costi. E, dunque, il Campidoglio ha preso la sua decisione: niente candidatura per il 2024. Nel MoVimento non c’è il timore che il no ai Giochi possa diventare un boomerang. «Quando la candidatura alle Olimpiadi fu proposta dal sindaco Alemanno, fu il premier Monti ad escluderla e tanti esponenti politici, soprattutto del Pd, parlarono di una scelta di responsabilità. Come potrebbero attaccarci ora?», ragionano i pentastellati. E se qualcuno rimprovera al MoVimento di di aver tenuto una linea ondivaga, con alcuni parlamentari romani che avevano assicurato in campagna elettorale che non avrebbero chiuso la porta alle Olimpiadi, pazienza. I Giochi “del mattone”, come li ha definiti la Raggi denunciando le enormi cubature immaginate dal piano soprattutto per il nuovo villaggio olimpico a Tor Vergata, non si faranno.


Offline VENDETTA

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Re:OLIMPIADI ROMA 2024 (?)
« Risposta #8 il: Settembre 09, 2016, 19:02:31 pm »
http://www.repubblica.it/rubriche/spycalcio/2016/09/08/news/_roma_2024_una_mangiatoia_il_sogno_finisce_qui_-147374642/

"Roma 2024, una mangiatoia”: l'Olimpiade finisce qui
 
 
08 settembre 2016

Alessandro Di Battista (lapresse) L'Olimpiade finisce qui, su un palco di Nettuno in una sera di fine estate. Le parole di Alessandro Di Battista, il nuovo leader dei 5 Stelle, sono macigni sulla candidatura di Roma 2024. "I palazzinari vogliono mettere le mani sui Giochi, vogliono che i Giochi siano un'altra mangiatoia. Caltagirone si sente padrone di Roma con Malagò e Montezemolo. E noi dovremmo far fare loro le Olimpiadi? A Montezemolo che organizzò i Mondiali di Italia '90, la cui ultima rata abbiamo pagato quest'anno. Il nostro sarà un no secco che farà tremare il potere". Grillo lo abbraccia, Di Maio sorride (ha cambiato idea, ora dice che "quella dei Giochi è una logica lottizzatrice"), i militanti esultano. La Raggi dopo il ritorno di Pancalli da Rio, verso il 20-21 settembre, dirà di no a Malagò. "Mi spiace presidente, ma al momento non ci sono le condizioni per candidarci per le Olimpiadi del 2024, più avanti chissà". Si appellerà sui costi (alti secondo lei), sulla situazione disastrata della città, sugli impianti sportivi di Roma (160) che non sono a norma, sulle eredità del passato. La Raggi, almeno, è stata coerente: ha detto no durante tutta la sua campagna elettorale e non ha mai cambiato idea. I Giochi del mattone, li aveva definiti. Più pesante è stato Di Battista (che ce l'ha soprattutto con Montezemolo). Grillo ha detto che "vigileranno" sulla Raggi, la sindaca può forse cambiare idea ma può mettersi contro la sua base? No, non può. Per lei il capitolo Giochi è chiuso, ha altro a cui badare. Per la città, i giovani, un 'occasione sprecatra. Forse irripetibile. Già Mario Monti, nel 2012, aveva detto no. Ora quest'altra botta.

Ci sarebbero due strade, praticabili, per bypassare il no del Comune e portare a termine comunque la candidatura (il Cio, come noto, decide il 13 settembre 2017). La prima, il governo nomina un commissario ad acta: ma Renzi ha detto di no, Malagò condivide. Lo scontro coi 5 Stelle sarebbe terribile a livello istituzionale (e a fine anno c'è il referendum). Secondo piano: il Coni va avanti lo stesso, senza Comune. Qualcuno l'ha fatto (e ha sempre perso). Anche in questo caso, facile prevedere scontri e tribunali al lavoro. Vale la pena? Una via che il Coni non vuole praticare. E fa bene. Fa bene perché lo sport italiano è stimato e rispettato a livello mondiale, non cerca scappatoie: per il Cio sarebbe una delusione fortissima il no di Roma. Ormai, le Olimpiadi non le vuole più nessuno, tranne Cina (due volte Pechino...), Russia e pochi altri Paesi che se lo possono permettere. Malagò e Montezemolo le hanno tentate tutte per cercare di convincere il Campidoglio e i grillini: anche una lettera firmata dagli azzurri di Rio. Ma molti atleti non hanno voluto impegnarsi, troppo politico il tono, troppo accondiscendente nei confronti dei 5 Stelle. Due lettere comunque sono state mandate alla Raggi: una di azzurri medagliati a Rio (non si sa chi) e una personale di Campriani. Di sicuro un tentativo disperato; come le ipotesi di fregarsene del Campidoglio e andare avanti lo stesso. Tentativi anche questi disperati di pressing, di spaccare i grillini in due, di aprire un varco. Ma non tutti all'interno dello sport, e dello stesso Comitato Promotore, erano d'accordo.

Malagò si è detto disponibile a rivedere anche il dossier: "Il Villaggio olimpico? Lo facciano dove vogliono, basta che siano d'accordo ambientalisti e Cio". Ma la Raggi e i suoi non hanno mai avuto intenzione di trattare, di rivedere quello che non va nel dossier (tutto, secondo loro), il loro no è ideologico e la crisi in Campidoglio, il caso Muraro, hanno ricompattato  la Raggi e i suoi e certo per la candidatura di Roma non è stato un bene. Qualcuno dovrà andare a Losanna il 7 ottobre a dire al Cio che Roma non c'è più, che i Giochi del 2024 se li contendono solo Los Angeles (favorita se vince la Clinton), Parigi e Budapest.

Sinora il Comitato promotore ha speso circa 10 milioni, soldi dello Stato. Ha fatto le cose come doveva fare, un lavoro di lobby importante (e che può essere decisivo, basta guardare al passato), e anche adesso ci sono tecnici a Rio che lavorano durante le Paralimpiadi. Sì, perché il no a Malagò-Montezemolo è anche uno schiaffo a Luca Pancalli, splendido presidente del Cip, un esempio.

Con Gandini la Roma vuole crescere in campo internazionale
Dopo 23 anni Umberto Gandini lascia il Milan: è stato il vero "ministro degli esteri", braccio destro di Adriano Galliani. E' stato fra i fondatori dell'Eca, primo vicepresidente: dovrà lasciare ora che diventa a.d. della Roma ma avrà un ruolo in Uefa. Nessuno ha rapporti internazionali come lui: l'ultimo capolavoro è stata la riforma della Champions dal 2018, con quattro squadre italiane sicure. Esperto di diritti tv, ha rappresentato il Milan per anni in Lega. In ottimi rapporti con il dg Mauro Baldissoni e con il consulente Franco Baldini, alla Roma dovrà cercare di rilanciare l'immagine internazionale del club, cui Pallotta tiene molto. E poi, ovviamente, si occuperà del nuovo stadio. Un amministratore delegato italiano che conosce il mondo del pallone e avrà pieni poteri. Un ottimo acquisto.

Abete si candida consigliere federale per la Lega Pro
L'ex presidente Figc e vicepresidente Uefa, Giancarlo Abete, si è candidato come consigliere federale in quota Lega Pro, ex serie C. L'altro candidato è Stefano Rosso. Lunedì a Firenze si terrà l'assemblea elettiva: Gabriele Gravina, attuale presidente, è l'unico candidato e sarà confermato a larga maggioranza dalle 60 società. Abete è amico di lunga data di Gravina e nemico, da poco tempo, di Tavecchio. Questa sua scesa in campo significa che l'ex n.1 della Figc potrebbe caldeggiare la candidatura di Gravina al posto di Carlo Tavecchio. La Figc andrà alle urne all'inizio del 2017, c'è ancora tempo ma la lunga volata elettorale pare già iniziata. Tavecchio gode ancora di forte considerazione ma ha anche dei nemici storici come la Juve. Bisognerà vedere chi andrà alla Lega di serie A: possibile un ritorno di Adriano Galliani, ora che col Milan si sta chiudendo il suo ciclo.

Per il fatto che Campriani ha festeggiato ad Appiano le sue vittorie mentre ad Amatrice e in altri comuni colpiti dal sisma

si estraevano cadaveri già la mia stima nei suoi confronti era calata, adesso per la sua lettera  a sostegno di Roma

2024 non lo stimo più.
« Ultima modifica: Settembre 09, 2016, 19:03:58 pm da VENDETTA »

Offline giorgio

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Re:OLIMPIADI ROMA 2024 (?)
« Risposta #9 il: Settembre 10, 2016, 00:19:00 am »
L'altra volta lo avevo giustificato, questa volta proprio non me la sento di farlo. Tanto più che sono da sempre contrario alle Olimpiadi romane, visti i precedenti di altre Nazioni, e visto lo stato della nostra economia.
Non credo che un buon padre di famiglia consentirebbe alla moglie di andare in boutique a comprarsi abiti di lusso quando a casa si patisce la fame...
In ogni caso non ho mai visto di buon occhio le esternazioni politiche pubbliche degli sportivi, soprattutto se ancora in attività agonistica, dai tempi di Facchetti che, nell'imminenza delle elezioni politiche, dichiarava la sua intenzione di voto (come hanno fatto molti calciatori nel corso dei decennni...) al nostro Campriani che perora pubblicamente una causa che sembra a favore dello sport ma che in sostanza è decisamente "politica".
Chissà se si esporrà altrettanto pubblicamente sui candidati che si augurerebbe fossero eletti alle prossime elezioni UITS... ;) :D