Autore Topic: LA CORTE DEI MIRACOLI  (Letto 1269 volte)

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Offline VENDETTA

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LA CORTE DEI MIRACOLI
« il: Maggio 19, 2014, 23:09:19 pm »
http://www.uits.it/notizia.asp?cod=2186

News del 19/05/2014
A conclusione del secondo fine settimana per i Corsi di Tecnici Sportivi di 2° livello, tante le riflessioni dei Formatori Sportivi coinvolti in questi corsi:

Per il corso di Napoli il formatore sportivo Pierluigi Ussorio ha così commentato:" sono molto soddisfatto del livello di preparazione tecnica dei miei corsisti. Ho potuto riscontrare un forte interesse, con domande e quesiti posti durante i tre giorni. Sono riuscito, anche grazie alle nuove metodologie d’insegnamento proposte dall’UITS, a creare un ottimo spirito di squadra; riuscire a lavorare in un clima sereno è fondamentale per il mantenimento della concentrazione dell’atleta ma anche del tecnico presente".

Soddisfatti anche i corsisti a Milano: "il corso sta procedendo molto bene" ha speigato il formatore sportivo Andrea Sessa, "sono molto entusiasta del lavoro svolto in questi giorni. L’attenzione è notevolmente cresciuta durante le attività pratiche sulle linee di tiro, attraverso delle simulazioni reali tra atleta e tecnico. Sono emersi tanti suggerimenti, commenti e input tra tutti i corsisti. Ritengo che il confronto continuo tra tecnici sia la base per una crescita del tiro a segno".

Commenti positivi anche per il corso di Verona: "la crescita formativa del tiro a segno inizia a dare i proprio frutti" ha commentato il formatore sportivo Gianni Santoro. "Tanti gli argomenti affrontati in aula e sulle linee di tiro. Lo scambio continuo di idee e l’interazione tra corsisti e formatore ha permesso la costituzione di una gran bel gruppo su cui poter lavora e sui cui poter puntare in futuro".



Le prove per diventare "maestri"
Rappresentazione realistica di un mendicante (1622)

Non tutti potevano diventare tagliaborse: per essere ammessi a questa professione bisognava superare delle prove in presenza dei "Maestri". Così nel racconto di Sauval:
« Il giorno stabilito per la prova si attacca al pavimento e alle travi di una camera una corda ben tesa dove sono appesi dei sonagli e una borsa: colui che vuole diventare maestro tenendo il piede destro su un piatto posato in basso alla corda e girando all'intorno il piede sinistro, deve riuscire a tagliare la borsa senza sbilanciare il corpo e senza far suonare i sonagli; se quello commette il minimo sbaglio lo si carica di botte; se non sbaglia diventa maestro.

I giorni seguenti lo si picchia come se avesse fallita la prova al fine di temprarlo alle botte e si continua a percuoterlo sino a quando sia diventato insensibile.

Per mettere in atto la seconda prova i suoi compagni lo conducono in qualche luogo spazioso e aperto al pubblico, come per esempio il cimitero dei Sants-Innocents. Non appena questi vedono una donna inginocchiata ai piedi della Madonna, con la sua borsa che le pende al fianco, o un'altra persona con una borsa facile da tagliare o qualcosa di simile facile da rubare, comandano [all'esordiente tagliaborse] di fare questo furto in loro presenza e davanti agli occhi di tutti.

Non appena quello si appresta a compiere il furto, i suoi compagni gridano ai passanti indicandolo: «C'è un tagliatore di borse che sta derubando una persona». A questo avviso ognuno si ferma e lo guarda senza fare niente. Non appena quello ha commesso il furto i passanti e i delatori lo prendono, l'ingiuriano, lo picchiano senza che quello osi denunciare i suoi complici e facendo finta di non conoscerli.

Nel frattempo una moltitudine di persone si raggruppa per vedere o per sapere cosa stia succedendo, Quel disgraziato e i suoi complici spingono le persone, le urtano e tagliano le loro borse, sondano le loro tasche e, facendo chiasso più di tutti i passanti insieme, sottraggano abilmente dalle loro mani il nuovo maestro e se ne fuggono con lui e con le cose rubate.[9] »
La fine delle corti dei miracoli
Gabriel-Nicolas de la Reynie (1625-1709)

La società organizzata dei ladri e dei mendicanti rappresentava per il potere reale un danno crescente creando turbamento nella vita della città di Parigi che oltretutto era la sede del sovrano.

Sauval nella sua opera Histoire et recherche des Antiquités de la ville de Paris (1660) riferisce a proposito della corte di Fief d'Alby: «Mi è stato assicurato che in questa corte abitano più di cinquecento famiglie», quindi una moltitudine notevole formata dai 3000 alle 5000 persone adulte.

A partire dal 1660, dopo alcuni crimini particolarmente orrendi, vennero inutilmente fatti dei tentativi per ridurre le corti dei miracoli. Il 15 marzo 1667 con l'editto di Saint-Germain-en-Laye, Luigi XIV creò la carica di Luogotenente generale di polizia di Parigi affidandola a Gabriel Nicolas de La Reynie.

Nella primavera del 1668, dopo aver unificato e riorganizzato le forze di polizia della città, il luogotenente mandò nella corte di Fief d'Alby tre commissari che furono tutti e tre cacciati via. La Reynie fece allora aprire sei brecce nel muro di cinta "Charles V" e vi dispose le sue scarse forze in modo da far credere che esse erano le prime file di un esercito più numeroso.

Il luogotenente si recò poi da solo nella piazza della corte per annunciare con un portavoce che il re ordinava l'evacuazione del luogo e che «gli ultimi dodici saranno impiccati o mandati nelle galere». Da qui ne venne una fuga generale dei malviventi.[10]

In seguito ci si adoperò a ridurre gli altri centri della delinquenza: case abbattute e invio alle galere di 60000 malviventi marchiati a fuoco[11] Parallelamente si adottò una politica di ospedalizzazione forzata ma ladri e mendicanti ripresero a poco a poco possesso dei loro luoghi.

A partire dal 1750 al posto del sistema repressivo prese piede una politica igienista e medica che prevedeva la cura e l'assistenza dei mendicanti.

Il 21 agosto 1784, un editto reale ordinò la distruzione totale di tutte le catapecchie di Fief d'Alby per costruirvi un mercato del pesce. Ma il posto aveva una così cattiva reputazione che i pescivendoli rifiutarono di stabilirvicisi. Il luogo fu occupato dai fabbri (da qui il nome di "Rue de la Forge").

Si legge talvolta che il nome del boulevard e del quartiere di "Buona novella" stia a ricordare come i parigini si rallegrassero di questa "buona novella" della cacciata della corte dei miracoli ma in realtà il nome deriva dalla chiesa di Notre-Dame de Bonne Nouvelle (l'Annunciazione) consacrata nel 1551.

Le strade "rue de la Grande-Truanderie" (via della Grande Malavita) e "de la Petite (Piccola)-Truanderie" - fra il boulevard di Sebastopoli e il Forum Les Halles - perpetuano il ricordo delle corti dei miracoli.
« Ultima modifica: Maggio 19, 2014, 23:11:39 pm da VENDETTA »

Offline diamante

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Re:LA CORTE DEI MIRACOLI
« Risposta #1 il: Maggio 20, 2014, 15:06:38 pm »
http://www.uits.it/notizia.asp?cod=2186

News del 19/05/2014
A conclusione del secondo fine settimana per i Corsi di Tecnici Sportivi di 2° livello, tante le riflessioni dei Formatori Sportivi coinvolti in questi corsi:

Per il corso di Napoli il formatore sportivo Pierluigi Ussorio ha così commentato: 

Sono riuscito, anche grazie alle nuove metodologie d’insegnamento proposte dall’UITS, a creare un ottimo spirito di squadra; riuscire a lavorare in un clima sereno è fondamentale per il mantenimento della concentrazione dell’atleta ma anche del tecnico presente.


 :o :o :o :o .... non sapevo che l 'uits adottasse "nuove metodologie d’insegnamento" 


Ciao