Un caro saluto a tutti,
quanto ha postato |V| non può essere che quotato, e così come ha stuzzicato la "verve" storico-culturale di Raquin, credo che non possa trovare che condivisione da parte di tutti.
Non voglio spezzare lance a favore di nessuno, a volte fare parte di logiche di Management comporta prendere anche decisioni OFF LINE dai limiti consentiti, assumendosi poi tutte le responsabilità di merito (o demerito) dei benefici (eventualmente) conseguiti.
Il Consiglio Direttivo ha approvato le decisioni poi perseguite e oggetto di rilievi da parte di altri soggetti, nulla di più facile che spiegare il RAZIONALE di scelte che a primo acchito possono non trovare condivisione logica. Si entra allora nella fase POLITICA gestionale del SISTEMA, e il discorso è solo p o l i t i c o.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera:
La politica, secondo un'antica definizione scolastica, è l'Arte di governare le società. Il termine, di derivazione greca (da polis "πόλις", città), si applica tanto all'attività di coloro che si trovano a governare quanto al confronto ideale finalizzato all'accesso all'attività di governo o di opposizione.
La prima definizione di "politica" (dal greco πολιτικος, politikós) risale ad Aristotele ed è legata al termine "polis", che in greco significa città, la comunità dei cittadini; secondo il filosofo, "politica" significava l'amministrazione della "polis" per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano. Altre definizioni, che si basano su aspetti peculiari della politica, sono state date da numerosi teorici: per Max Weber la politica non è che aspirazione al potere e monopolio legittimo dell'uso della forza; per David Easton essa è la allocazione di valori imperativi (cioè di decisioni) nell'ambito di una comunità; per Giovanni Sartori la politica è la sfera delle decisioni collettive sovrane.
Modi diversi di interpretare la stessa cosa. Che sono poi i giudizi che leggiamo nei vari post qui sul Forum.
Visto che i bilanci sono comunque pubblici, fossi stato io SISTEMA, avrei informato la BASE di scelte obbligate per logica di Sistema Globale (i Campionati Europei, possibile BUCO di Sistema, dovevono forse fare buco in modo egualitario tra le federazioni iscritte all'ESC), ... ci sono, appunto, logiche che vanno fuori dal SISTEMA Italia, che giocoforza occorre accettare.
Nei rapporti con le sezioni poi bisogna davvero essere EGUALITARI, senza favoritismi di sorta. Essere GUIDA non è facile, davvero tante realtà sono difficili da rappresentare, a volte vale quella cosa che si chiama " ... a pelle ...", a cui occorre comunque prestare attenzione. Non si può sapere tutto e di tutti. Si dovrebbe sempre e solo guardare il BENE che si vuole all'istituzione che si rappresenta. Logiche CONTRO vanno senz'altro contrastate.
Le cariche di Guida di SISTEMA sono frutto di voto, voto forse poco rappresentativo della realtà della Base come già discusso qui, ma sempre di voto. In sostanza vale il giudizio degli ELETTORI nella fiducia che si vuole riporre negli uomini che hanno la voglia di mettersi in gioco. E tanti sono davvero rappresentativi perchè reali conoscitori del Mondo del Tiro.
Ovviamente si può anche essere contro, le decisioni non devono essere per forza tutte condivise, se qualcuno si vede lesi diritti propri sa come poter far valere la propria ragione e nei limiti di tolleranza che vuole vedere applicati. Per il manifesto occorrerà aspettare un anno al minimo!
Cose da fare ce ne sono. Credo che anche le discussioni di Forum servano al Sistema.
Un caro saluto a tutti