Autore Topic: BASTARDA  (Letto 1881 volte)

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Offline mimmo

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BASTARDA
« il: Luglio 28, 2011, 13:39:14 pm »
Quanti ex campioni e campionesse si rifugiano nell'alcool per depressione. 

http://it.eurosport.yahoo.com/tacchetti-a-spillo/article/9650/



Jeret, un'altra vittima della 'bastarda'
CondividiretweetEmailStampamer lug 27 18:22

 
Depressione. Nuovo male dei nostri giorni. Malattia meschina che colpisce le sue vittime così, a caso, pescando nel mazzo della vita. Senza preavviso, arriva, ti cambia... Ti rovina. Soffri e fai soffrire, ma è un qualcosa contro cui non riesci a lottare.

Aiutarsi da soli è impossibile, chiedere aiuto non è certo più facile. Questa la sua vera forza. La 'bastarda', come la chiama una mia amica psicologa, è sempre più comune, si diffonde facilmente, figlia di equilibri sempre più delicati, di vite più stressati, di rapporti più superficiali e di quel sempre crescente senso di solitudine.

Non conosce ragione sociale, ceto, situazione economica. Come detto, colpisce. Punto.

La sua ultima vittima risponde al nome di Jeret Peterson, argento nel salto freestyle a Vancouver. Un atleta, un uomo forte, un campione olimpico. Un uomo malato di depressione. Un uomo che si è arreso alla malattia e ha scelto di togliersi la vita per non soffrire più. Jeret si è suicidato nella notte tra martedì e mercoledì nel Lambs Canyon, tra Salk Lake City e Park City.

A quanto si apprende, 3 giorni prima del gesto, la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Jeret è stato arrestato per eccesso di velocità e guida in stato d'ebbrezza, tornando in libertà dopo aver pagato la relativa cauzione. Poi, rientrato a casa, ecco l'idea: basta soffrire, basta coprirsi di ridicolo proprio lui che ha rappresentato il suo Paese. Basta ferire le persone. Semplicemente basta.

"Tutta la famiglia olimpica è sconsolata per la morte prematura di Jeret Peterson - ha detto il direttore esecutivo del Comitato Olimpico Statunitense (USOC), Scott Blackmun -. Le sfide personali che ha superato sono conosciute da tutti noi e, a nome del Comitato Olimpico Statunitense, porgo le mie condoglianze alla sua famiglia e agli amici. Oggi è un giorno triste".

Oggi è davvero un giorno triste, un giorno in cui si piange un'altra vittima della 'bastarda', ma un sospetto resta.

Forse si poteva fare qualcosa in più per questo ragazzo. Forse. Un forse che avrebbe potuto fare la differenza.

Caterina Camerlengo

Offline Ricky

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Re:BASTARDA
« Risposta #1 il: Luglio 28, 2011, 20:02:42 pm »
Forse si poteva fare qualcosa in più per questo ragazzo. Forse. Un forse che avrebbe potuto fare la differenza.

questa è la differenza. Trovare un amico, parlare ed essere capiti, non isolarsi entro se stessi e non riuscire più a fare nulla, vogliamo suggerire alle Federazioni di stare più vicino agli uomini con risorse ad hoc? tracciare dei profili psicologici? tanti si isolano perchè a volte lo sport è isolamento nella ricerca del massimo della prestazione, pochi o nessuno ti seguono, con il CT il dialogo è minimale e forse riferito solo all'agonistica.
Esprimo cordoglio, e che sia di esempio per non far più che si ripetano situazioni analoghe.

Offline mimmo

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Re:BASTARDA
« Risposta #2 il: Luglio 29, 2011, 00:28:27 am »
Caro Richy secondo me non hai percepito il senso del post e del topic aperto.
Non si tratta di fare campagna elettorale su questa tragedia ma sono le domande che essa pone allo sport ed ai tanto sventolati valori, vita sana etc.
Gli sport oggi stanno generando individui molto deboli e gerarchie che pensano solo ai soldi.

Ciao 

Offline chelestin

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Re:BASTARDA
« Risposta #3 il: Luglio 29, 2011, 01:59:43 am »
Io ricordo ancora Pantani.....in me quel ricordo non si vuol cancellare.
Non certo il primo, non certo l'ultimo. Anime vendute per lo sport, per quei soldi apparentemente facili... Senza debolezze, forti come muli, eroici...miti! e poi li vedi crollare come miseri castelli di carte. Nessuno si chiede il perchè, tanto così fragili non servono più: sentirsi abbandonati,  sentirsi sfruttati, buttati giù dal piedistallo. Qualcuno non ce la fa.
Lo sport dovrebbe essere un inno alla vita, non al potere, alla medaglia a tutti i costi.....per il prestigio finale di chi?
Di chi con lo sport si arricchisce e non sono gli sponsor, caso mai le federazioni!
Lo sport è, dovrebbe essere solo un gioco!

Offline Franz

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Re:BASTARDA
« Risposta #4 il: Luglio 29, 2011, 15:45:46 pm »
l'esempio Pantani insegna, l'uomo, ancora prima dell'atleta, è stato lasciato solo. E come Marco tanti altri si sono annientati precipitando nel baratro, il primo che mi viene alla mente è il calciatore Agostino Di Bartolomei e chissà quanti altri. Abbandonati dal sistema al quale non servivano più, abbandonati dal mondo dello sport che si è accorto troppo tardi di quanto fossero importanti.  Troppo fragili come uomini per quanto grandi come atleti e per questo troppo vulnerabili. Si pensi solo agli enormi sacrifici e sforzi che sanno affrontare per recuperare dopo un infortunio, (chi si è sottoposto a qualche terapia fisica di recupero sa di che cosa parlo!). E questi sono nomi noti, famosi, ma quanti altri ce ne sarebbero da citare?
Ringrazio Chelestin per aver ricordato Marco Pantani, per me, che l'ho conosciuto personalmente, sin da ragazzino quando iniziò a correre, è sempre una ferita aperta e un ricordo doloroso.

Offline mimmo

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Re:BASTARDA
« Risposta #5 il: Luglio 30, 2011, 12:25:19 pm »
La nostra federazione, invece, è un fulgido esempio di come i tiratori dei GS tirano agli inizi della carriera con grandi risultati, guadagnano lo stesso nella fase intermedia senza risultati e da decotti passano nello staff tecnico federale............tarpando le ali alle nuove leve.
Questo è quel che succede in uno sport non professionistico come il nostro.
E' chiaro che le vittime eccellenti di cui si parla provengono, invece, dal professionismo e da sport dove gira molta pecunia.
Il giusto bilanciamento sarebbe meno soldi per tutti e niente notorietà da "Star di Hollywood". con pubblicità milionarie ecc.
Lo sport deve generare individui normali non rarità da circo equestre, persone che quando non sono più competitive nello sport facciano spazio alle nuove leve e tornino al servizio attivo nelle loro amministrazioni (polizia-carabinieri-esercito) per quelli dei Gruppi sportivi o ad aprirsi un bar, fare il muratore, l'imprenditore,il ristoratore il buon pastore, ecc. ecc.ecc. per tutti gli altri non appartenenti ai GS.
Ciao 
« Ultima modifica: Luglio 30, 2011, 12:29:50 pm da mimmo »

Offline chelestin

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Re:BASTARDA
« Risposta #6 il: Luglio 30, 2011, 16:57:16 pm »
Dì Mimmo hai mai assistito ad un allenamento di calcio dei pulcini? o dei nuotatori categoria 6/7 anni?
Li buttano al massacro già a quell'età inculcandogli l'idea del campione...
Mi ricorda un po il modo di fare di qualche nostro tecnico, uno per la precisione, che inneggiando al "quanto so bravo coi ragazzini" li porta all'esasperazione prima ancora di farli diventare dei buoni tiratori, degli amanti dal cuore calo per il nostro sport. Tutto questo per rimanere il primo, il "colui che fa propaganda", colui che fa avvicinare questo sport ai ragazzini. Fatto sta che non sono mai gli stessi da un anno all'altro.....e se questa è la base, figurati la cima!!!
Boccaccia mia taci!

Offline gaggio

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Re:BASTARDA
« Risposta #7 il: Agosto 01, 2011, 16:33:50 pm »
A volte la solitudine di un campione è la solitudine di una famiglia, la solitudine di chi ragazzo è stato immolato da un genitore a diventare un campione per forza per frustrazione di un geniotore che vede nel figlio un oggetto per il riscatto sociale.La famiglia poi li abbandona quando campioni sono diventati, perchè lo scopo è raggiunto!Una volta che si è campioni arrivano le fragilità ed è allora che la famiglia e gli affetti devono venire fuori.  Bisognerebbe anche capire e stimolare i ragazzi a fare sacrifici per un divertimento e non per un lavoro.