Autore Topic: ESCLUSIONE UITS ELENCO ISTAT  (Letto 7666 volte)

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Offline Ricky

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Re:ESCLUSIONE UITS ELENCO ISTAT
« Risposta #20 il: Agosto 09, 2011, 10:43:26 am »
Ciao Gunny, e ciao tutti,
osservo con piacere che analizzi e cerchi di comprendere quello che accade nelle alte sfere dall’analisi “cartolaria” dei documenti. Purtroppo ogni documento è fine a se stesso, chissà quali ragioni lo hanno generato, cosa c’è dietro, ma nei documenti a volte scrivere una parola invece che un sinonimo serve solo a spuntare delle asperità operazionali e gestionali, e quindi l’analisi può far trascendere delle cose; semplicemente occorrerebbe sapere la genesi del documento, qui a volte solo ipotizzata, e gli effetti che si vogliono produrre. Quale sarà il futuro del Tiro a segno? Non è facile dirlo, da semplici utenti occorre fidarsi dei vertici, per principio. È chiaro che delle scelte possono essere messe in discussione, così come leggo su alcuni POST.

Non so a cosa vuoi riferirti per ISTITUZIONALE: io intendo il Rilascio delle certificazioni di idoneità e l’addestramento degli obbligati, non conosco altro. Per me non cambierà niente, anche se so che molti aspirano a gestire la cosa, sia per il ritorno finanziario che di valenza operativa nei più svariati contesti (politici, cittadini, di immagine,…). Resteranno di competenza delle Sezioni. Che per la parte sportiva sono diventate Associazioni dilettantistiche per l’applicazione di un decreto fatto da Pescante (ex CONI), per la gestione finanziaria e della relativa fiscalità.

Conosco molte Sezioni, disperse nelle montagne, e di cui rispetto la titolarità, che gestiscono solo le abilitazioni, e lo fanno con un senso civico molto al di sopra le parti, svolgendo con passione e senso del dovere il proprio operato, il compito delegato di addestramento e idoneità all’uso delle armi. E alle spalle del TSN curano l’orto, tralasciando quindi gli interessi e la gestione economica e finanziaria che sta dietro tanti proclami. E non curando affatto la parte sportiva perché non ci sono frequentatori. Sono realtà che vanno comunque considerate.

Per me non cambierà niente, io continuerò a frequentare il poligono del TSN per fare sport, pagando le quote istituzionali (che qualcuno vede spese male poi, con diritto di critica), vedrò gli obbligati esercitarsi per il rilascio delle certificazioni, e ogni tanto qualcuno da abilitare all’uso di idoneità e al maneggio delle armi, sparare al mio fianco, come da sempre.

Io sono come tanti sportivi che leggono anche su questo sito gli accadimenti del nostro “mondo”, oltre a curare la parte tecnica e la promozione del nostro Sport. E ogni tanto parteciperò a qualche gara, magari sarò ammesso ogni tanto ai Campionati Italiani, che non potrò mai vincere (se non in categoria) perché c’è chi è più preparato di me (non più bravo), e per l’attività sportiva nazionale rischiare di essere chiamato a far parte di qualche rappresentativa come è successo di recente ad ADAMO, del TSN di Bologna.

Poi è chiaro che fa piacere sapere cosa accade dietro le quinte, se qualcuno il nostro “mondo” lo assume a teatro. Ma teatro non è.
Un saluto a tutti

Offline mimmo

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Re:ESCLUSIONE UITS ELENCO ISTAT
« Risposta #21 il: Agosto 09, 2011, 10:59:16 am »
Caro Ricky chi sei, cosa fai quali sono i tuoi propositi e le tue aspirazioni poco c'entrano con l'argomento scottante che stiamo trattando.
Ogni volta che ti leggo, alla fine, ho la sensazione di non capire di cosa stiamo parlando ma sono 3 il filo conduttore dei tuoi post (dai prossimi mettici un po di fantasia):
1) L'UITS ha sempre ragione;
2) Io (RicKy) sono bravo - buono e votatemi;
3) Lo sport anzitutto e fidatevi e basta di chi vi gabba.

Pianeta terra chiama base luna....pianeta terra chiama base luna.......siamo invasi dai marziani.
 ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D

Ps.: Il post l'avevi preconfezionato ma non hai superato l'esame, dalle prossime volte cerca di essere + naturale :P
 

Offline Ricky

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Re:ESCLUSIONE UITS ELENCO ISTAT
« Risposta #22 il: Agosto 09, 2011, 12:31:39 pm »
Ciao Mimmo e ciao a tutti,
mi tiri in ballo direttamente e il diritto di replica è dovuto, prima non ho preconfezionato niente, ho solo letto la considerazione di Gunny, che mi ha dato lo spunto di riflessione che ho postato, senza altro doppio fine, ho esposto il mio pensiero su un argomento del mondo del tiro (italiano). Non sono mai entrato nel merito del documento in oggetto, che letto mi sembra abbia dei controsensi, ma questo è forse il modo di dire forse le cose in Italia nel mondo giurisprudenziale.
Citazione
13. Segue da quanto finora esposto che è esatto il rilevo della ricorrente secondo cui l’ISTAT non ha affatto adempiuto agli incombenti istruttori che il Collegio gli aveva assegnato in sede cautelare, ma da ciò la Federazione non è in grado di ricavare alcun vantaggio agli effetti di una positiva definizione della censura, atteso che anche ad essa è imputabile la carenza probatoria contestata all’Istituto.

Parte ricorrente si limita infatti ad affermare, sia nell’atto introduttivo del giudizio che nelle numerose memorie difensive depositate, che il rapporto costi-entrate è ad essa favorevole, ma non offre alcun dato numerico né la relativa documentazione, pur avendo dell’uno e dell’altra piena disponibilità, con ciò ingenerando il dubbio che l’affermazione non è supportata da un adeguato bagaglio probatorio.

La censura in esame deve essere quindi disattesa perché non comprovata dalla ricorrente, pur avendo essa completa possibilità di dimostrare quanto affermato.

14. Preme peraltro al Collegio chiarire che la negativa definizione della censura ora esaminata non influisce sull’esito finale del ricorso atteso che relativamente ai due elementi, ritenuti significativi da SEC95, il primo (la soggezione a controllo da parte di Amministrazione pubblica) è risultato effettivamente carente, sicchè con riferimento alla Federazione ricorrente mancano le due condizioni congiuntamente richieste perché una istituzione operante senza fine di lucro nel settore della Pubblica amministrazione possa essere considerata unità istituzionale pubblica.

15. Il ricorso deve pertanto essere accolto, con conseguente annullamento nei limiti dell’interesse, e quindi in parte qua, dell’impugnato elenco ISTAT, ma la complessità della materia del contendere e l’impegno profuso dalle parti in causa nella difesa delle rispettive ragioni giustificano ampiamente l’integrazione compensazione fra le stesse delle spese e degli onorari del giudizio.

Ci leggo solo dei controsensi, che ovviamente sono scritti appositamente per dare evidenza di alcune cose, ..., e si accetta la conclusione:
Citazione
P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Quater)

definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie e per l’effetto annulla nei limiti dell’interesse l’impugnato elenco ISTAT.

Ma all'ISTAT che stanno a fà? A volte si hanno solo dei compiti da svolgere, e vengono svolti senza entrare nel merito delle cose, è il ben noto meccanismo italiano, hanno ragione tutti, ... ma si viene da una storia che la dice lunga su queste cose. Gli Enti soppressi, tanti, ... lavoravano!! Ne ho diretta conoscenza.


Tornando al POST, l’argomento è forse scottante, ma non vedo quanto c’entriamo molti di noi sportivi con la gestione dell’Ente. È vero invece che dietro c’è anche la gestione finanziaria del portafoglio UITS, i posti di lavoro dei dipendenti, il management che sembra, come da te tante volte evidenziato, che voglia solo operare con protervia nell’accaparrarsi tutto, la potenziale gestione delle consulenze, … pensiero che rispetto ma sul quale non ho giudizio di merito. Qualcuno lo deve pur fare. Tu forse sei più informato e fai bene ad evidenziare degli aspetti che ritieni di attenzione.

Pianeta terra da base luna, pianeta terra da base luna, … i marziani vogliono sapere di come ci si addestra al tiro, … i marziani vogliono sapere di come ci si addestra al tiro, … chi gestisce e come si effettua la cosa, di quali DPT le armi laser hanno bisogno.

Non ho bisogno di superare esami, vedi una candidatura di voto (rilevato da più post), invito invece solo alla razionalità. È facile alienarsi. Mi piacerebbe leggere l’opinione dei tanti frequentatori del sito che sono tornato di più a leggere perché ho, al momento, cambiato competenze di lavoro, e ho qualche minuto di più a mia disposizione. È brutto parlarsi addosso, se siamo sempre gli stessi.

Un saluto a tutti

Offline gunny

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Re:ESCLUSIONE UITS ELENCO ISTAT
« Risposta #23 il: Agosto 09, 2011, 13:17:24 pm »
caro Ricky,
permettimi di essere critico con la tua visione.

Non posso credere che dichiarare innanzi a un tribunale il contratrio della verità, per poter avere ragione di una sentenza, sia azione giurisrudenziale ammissibile, nè condotta deontologica tollerabile.

A me non sembrano controsensi, come affermi tu, sembrano errori madornali e voglio fermamente credere a questa ipotesi perchè il contratrio sarebbe falso in atto pubblico.

Mi pare di capire dalle tue ossevazion che tali azioni siano macchiavellicamente orchestrate da una dirigenza che sà il fatto suo e di cui bisogna fidarsi, qui a mio avviso casca l'asino, perchè se tale dirigenza è quella di un ente pubblico ha il dovere della trasparenza nei suoi atti, in caso contrario se si tratta di ente di diritto privato comuqne non può compiere azioni al di fuori dell'indirizzo e del programma definito dall'assemblea generale.
Mi spiego meglio, se l'assemblea dal 2008 a oggi si è sempre pronunciata affinchè il CD federale si muova per tutelare lo status di ente pubblico, e poi il direttivo di fronte un tribunale dichiara il contrario, credo che più di un dubbio (angosciante) sia lecito farselo venire.

Se poi la sentenza di TAR, è giunta su presupposti contrari alla natura dell'ente, viene pure sbandierata come una conquista, allora i dubbi diventano mezze certezze, sul fatto che da qualche parte c'è qualcosa di non detto, di non trasparente nella gestione dell'ente e sul suo riordino.

Guarda caso fioccano e fioccheranno le interrogazioni parlamentari, soprattutto da parte di chi è inenzionato a defraudare i TSN dell'esclusiva certificatoria in materia di maneggio e addestramento.

Pure io sono uno sportivo, non certo di alto livello, ma sono anche un consigliere sezionale.
Ripeto quanto già scritto precedentemente (in altri topic), se nella mia sezione venisse a mancare anche solo il 30% degli incassi derivanti dall'attività istituzionale i primi a farne le spese sono gli impianti sportivi e gli agonisti. Personalmente se nella sezione che ora raggiungo agevolmente e nella quale sfogo la mia passione e nella quale cerco di dare il mio contributo per il buon andamento, dovesse venir meno o costretta a tagli importanti, di certo la stessa e UITS perderebbero un socio, un atleta e un consigliere.

Forse tu sei più fortunato o vivi in un isola felice, per questo non ti biasimo anzi ti invidio, magari sei pure supportato dal sistema e il tuo lavoro ti permette di dedicare il tempo adeguato allo sport del tiro (che comunque costa mediamente di più di tanti altri). Ma la realtà è diversa, molto diversa, e sono i numeri che parlano, basta leggere la relazione del presidente Obrist all'ultima assemblea.

Non credo che giovi a nessuno, nemmeno ai tiratori di interesse nazionale e olimpico, mettere la testa sotto la sabbia.

Quello che manca è la visione, la visione del futuro e programmatica nel medio lungo termine, mi ritrovo purtroppo a dover dar ragione a Mimmo quanto sostiene che l'obiettivo principale di molti dirigenti sia arrivare a fine mese... ma ti garantisco che non fà alcun piacere doverla pensare così, perchè ciò che rode di più è la delusione rispetto le apsettative che gli stessi dirigenti dal 2005 a oggi hanno creato.
Per nostra fortuna la forza dirompente della capillarità di internet, tramite strumenti come Concentrica, ha permesso di veicolare informazioni importanti su quanto realmente accade nelle stanze del potere, altrimenti a quest'ora saremmo inesorabilmente "schiavi" degli eventi.

Vorrei quindi sottolineare che ciò che a mio avviso ha fatto più male in questa gestione è l'assenza di comunicazione e trasparenza, di conseguenza l'assenza di contraddittorio con la base, sia per l'istituzionale sia per lo sportivo.

E io dovrei fidarmi?
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a brusa suta l' Susa

Offline mimmo

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Re:ESCLUSIONE UITS ELENCO ISTAT
« Risposta #24 il: Agosto 09, 2011, 13:47:34 pm »
Caro Ricky ma l'UITS è o non è ente pubblico o non ne sei convinto nemmeno tu?
A me pare che lo è quando per tramite le sezioni deve succhiare soldi alla collettività e non lo è quando c' è da fare un taglio alle spese.......questo è il paradosso non quello della giurisprudenza.
Secondo me che da illo tempore ho sposato la teoria del giudice Mori:
"Ente inutile era ed ente inutile resta".
L'onestà intellettuale dovrebbe essere nel fatto che a quei 4 servi sciocchi dei Presidenti di sezione dovresti avere il coraggio di dire, nella qualirtà di ex dirigente federale e futuro candidato:
"Il riordino con il parere reso dal consiglio di stato, il cui Presidente della sezione consultiva era un consulente Coni, è stata la rapina del secolo, mentre prima le sezioni rilasciavano la certificazione indipendentemente dall'UITS oggi agiscono su mandato il quale può essere anche revocato dall'UITS stessa".
Allora per bilanciare gli interessi, se proprio le cose dovessero andare per le lunghe, le nomine dei dirigenti dovrebbero essere  fatte dalla politica ( Ministero della Difesa e basta) perchè se si mette d'accordo un branco di portatori d'interessi ad es. " i Candelesi" i cui appetiti sono proverbiali poi dobbiamo sopportarci questioni indecenti come il Commissariamento di Barletta, o Bari per andare indietro nel tempo.
Per ritornare all'argomento, i dirigenti proponenti il ricorso,per salvaguardare consulenze, stipendi e privilegi, ricorrendo al TAR, non hanno dato un'idea diversa a persone come "Mimmo"!
Siamo alla 18a interrogazione e persone che domani potrebbero decidere, come m'auguro, alla soppressione di un ente veramente inutile fatto di paradossi, di macchiette e non aggiungo altro, tanto ne parlano e ne continueranno a parlare le "Cronache", ne sono convinto, stanno lavorando per questo.
Ragiona su questo:
" meglio fare una cosa e bene (attività sportiva ) che 2 sbagliate (attività sportiva ed istituzionale).
Ciao
« Ultima modifica: Agosto 09, 2011, 14:09:33 pm da mimmo »

Offline elnegher

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Re:ESCLUSIONE UITS ELENCO ISTAT
« Risposta #25 il: Agosto 09, 2011, 14:49:44 pm »
La REALTA! la realta e quella che oggi viviamo di bancaraotta mondiale perchè tutti si sono ipotecati la casa (stato) Io Francia ora compro Bond Italiani , gli Italiani comparno titoli Tedeschi ecc ecc I cinesi ci comprano tutti ed il gioco e finito L'UITS ha voluto l?ente pubblico ch enon stà bene al segretario generale perchè non è all'altezza di gestirlo perchè non ha neanche il personale addatto a ciò si pensi che entrano 5.500.000,00 Cinquemilioni di €uro e non avanza nulla ? ma allora mio caro Ricki gli stipendi al CT al guardiano di Civitavecchia ai compensi ai vari allenatori Trasferte di qua e di là per portare a casa ...CHE COSA.....??????  VIVETE la realta statevene ZITTI e anatevene a csa allae prossime elezioni e lasciate posto a gente che CERCHI di tamponare le falle dall'era Orati ad oggi .... Ma non so a volte parlo con dei consiglieri nazionali e per corretezza li ascolto ma penso ma questi qui pensano che tutti siano più stupidi di loro ? Non capiscono che a volte il loro interlocutore tace per non dargli del Bischero

Offline mimmo

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Re:ESCLUSIONE UITS ELENCO ISTAT
« Risposta #26 il: Agosto 24, 2011, 00:18:09 am »
Pervengono notizie che mentre le federazioni del Coni pensavano a salvarsi dai tagli hanno lasciato le associazioni sportive in balia delle onde o se le sono vendute per salvarsi.
Per le sezioni "associazioni sportive di tiro a segno" che ancora oggi non sanno se sono carne o pesce, così come il nostro ente, dovranno fare i conti con la sabilizzazione finanziaria di fine luglio per quanto riguarda fisco e tributi.
La finanziaria "Lacrime e sangue" effettivamente è onerosa per chi materialmente lavora mentre i ricchi si salvano sempre.
Le sezioni lavorano emettendo i certificati, mentre, lo stato e l'UITS si godranno i frutti.
Ciao

Ps.: tenetevi questa

Finanziaria: una prima lettura.
Francesca Colecchia (www.arseasrl.it)
Approvata dal Parlamento la Legge n.111 del 16 luglio 2011, di conversione del decreto legge n.98 del 30 giugno 2011, con le modifiche introdotte dal Senato.
Il provvedimento mira a conseguire il pareggio di bilancio nel 2014. Rispetto al testo varato dal Consiglio dei Ministri, con la correzione dei conti pubblici di circa 18 miliardi nel 2013 e 25 miliardi nell’anno successivo, la manovra pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale è pari, in termini di riduzione dell’indebitamento netto, a circa 2,1 miliardi nel 2011, 5,6 miliardi nel 2012, 24,4 miliardi nel 2013 e 47,9 miliardi (2,7, del Pil) nel 2014. Così commenta il Governo. La disposizione non risulta di chiara lettura per quelle agevolazioni non suscettibili di riduzioni in punti percentuali.
All’interno dell’articolato si evidenziano le seguenti disposizioni di interesse per il settore non profit.

A) Una scure sul terzo settore.
Dal 2013 è prevista la riduzione/abrogazione delle principali agevolazioni riconosciute al settore. Il provvedimento prevede però che detta disposizione non troverà applicazione qualora siano  adottati - entro il  30  settembre  2013  - provvedimenti legislativi in materia fiscale ed assistenziale tali  da  determinare effetti positivi, ai fini dell'indebitamento netto, non  inferiori  a 4.000 milioni di euro per l'anno 2013 ed a  20.000  milioni  di  euro annui a decorrere dall'anno 2014. È pertanto necessario attendere il 2013 per sapere se e come queste disposizioni troveranno applicazione.
Entrando nel merito, il provvedimento prevede che “I regimi di esenzione, esclusione e  favore  fiscale  di cui all'allegato C-bis sono ridotti del 5% per l'anno 2013 e del 20% a decorrere dall'anno 2014. Per i  casi  in  cui  (detta) disposizione  (…) non sia suscettibile di diretta ed immediata applicazione, con uno o più decreti del Ministro dell'economia e delle  finanze (…) sono stabilite le modalità tecniche per l'attuazione del  presente  comma con riferimento ai singoli regimi interessati”.
Quali sono gli ambiti che saranno soggetti a tagli?
1) L’attività istituzionale diventa commerciale e così soggetta ad imposte (punto 166 della tabella)?
Si ipotizza di intervenire sull’articolo 148 del Testo Unico delle imposte sui redditi che consente agli enti non commerciali di non versare le imposte sulle quote di adesione e agli enti non commerciali di tipo associativo, in possesso di determinati requisiti statutari (e gestionali), di non pagare le imposte sui corrispettivi specifici versati dai soci per partecipare ad attività riconducibili alle finalità istituzionali.
Il Governo – attraverso questo intervento - ipotizza di conseguire un risparmio di 54,73 milioni di euro (comprensivo anche dell’eliminazione dell’agevolazione fiscale riconosciuta alle ONLUS per le quali i proventi derivanti dall’esercizio delle attività direttamente connesse non concorrono alla formazione del reddito imponibile).
2) Compensi sportivi (punto 61 della tabella). Tagli alla disposizione agevolativa (art.67, comma 1, lett.m e art.69, comma secondo del TUIR) che prevede l’esenzione fiscale dei redditi diversi erogati da:
- associazione e società sportive dilettantistiche, Federazioni, Discipline sportive associate ed Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, ad istruttori, allenatori, atleti, collaboratori amministrativo-gestionali, etc;
- cori, bande, filodrammatiche a direttori artistici e collaboratori tecnici,
per un importo pro capite annualmente non superiore ad euro 7.500,00. L’intervento dovrà garantire, come effetto finanziario ex post, un risparmio di 10,2 milioni di euro.

3) Quale futuro per i regimi di contabilità forfettaria (punti 168 e 172 della tabella)? Il prospetto prevede interventi sulla Legge 398/1991 e sul regime introdotto all’articolo 145 del Testo unico delle imposte sui redditi che consentono una forfetizzazione delle imposte, per un risparmio complessivo di 35,40 milioni di euro.
4) Le erogazioni liberali al terzo settore non saranno più fiscalmente agevolate (punti 104 - 122 della tabella). Il nostro ordinamento prevede un complesso sistema di agevolazioni fiscali (deduzioni e detrazioni) in capo a chi effettua erogazioni liberali ad enti non profit. Tra queste si evidenziano le detrazioni previste per le erogazioni liberali effettuate dalle persone fisiche ad associazioni e società sportive dilettantistiche (ex art.15, comma 1 lett.iter del Testo Unico delle imposte sui redditi), ad associazioni di promozione sociale (ex art.15, comma 1 lett.i octies TUIR) e le deduzioni previste per le erogazioni liberali effettuate ad associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale (ex art.14 del DL 35/2005, meglio noto come più dai meno versi).
I tagli alle agevolazioni in capo ai donatori dovrebbero complessivamente determinare, come effetto finanziario ex post, un risparmio di 135,39 milioni di euro.
5) Detrazioni dei costi per l’iscrizione a corsi sportivi di minori (punto 31 della tabella). Numerose sono le spese che diventeranno non più detraibili per le persone fisiche. Tra queste i costi sostenuti per l’iscrizioni di minori ad attività sportive, ammessi alla detrazione ex art.15, comma 1, lett.i quinquies e comma 2 del TUIR. L’eliminazione dell’agevolazione dovrebbe determinare un risparmio di 55,3 milioni di euro.
6) Ampliamento dei soggetti beneficiari del 5xmille (art.23 comma 46). Il contribuente dal 2012 potrà destinare la quota del 5xmille dell’IRPEF anche al finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici.

B) Disposizione sul gioco
a) Tornei di poker sportivo non a distanza (art.24, comma 34). I monopoli di Stato disciplineranno i tornei non a distanza di poker sportivo individuando la quota di partecipazione. L’aliquota d’imposta unica dovuta dal concessionario è stabilita nella misura del 3% della raccolta.
b) Giochi con vincite in denaro.
Iscrizione nell’apposito elenco (art.24, comma 41). Le associazioni che detengono giochi che prevedono vincite in denaro sono tenute ad iscriversi nell’"Elenco dei soggetti che svolgono attività funzionali alla raccolta del gioco mediante apparecchi da divertimento con vincite in denaro" tenuto dai Monopoli di Stato (vedi art.1, comma 533 Legge 266/2005, come modificato dalla Legge 220/2010, e D.Dirett. 5 aprile 2011). Termine di iscrizione è il 31 ottobre 2011 (originariamente la scadenza era stata fissata al 30/06/2011 e poi prorogata al 15/11/2011 con il decreto direttoriale n.2011 del 22/06/2011). L’iscrizione è subordinata al versamento di un importo annuale di euro 150,00 (originariamente euro 100,00).
Innalzamento delle sanzioni per chi fa giocare minorenni (articolo 24, commi 19 – 23). Innalzate le sanzioni pecuniarie per chi consente l’utilizzo di giochi pubblici che prevedono vincite in denaro a minorenni. La sanzione minima passa da 500 euro a 5mila euro, la massima da 1.000 euro a 20.000. Revocate le autorizzazioni nel caso in cui siano accertate 3 violazioni della disposizione in esame nell’arco di un triennio.
« Ultima modifica: Agosto 24, 2011, 00:30:38 am da mimmo »

Offline gunny

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Re:ESCLUSIONE UITS ELENCO ISTAT
« Risposta #27 il: Agosto 24, 2011, 15:22:17 pm »
cornuti e mazziati   :'(  :'(  :'(
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a brusa suta l' Susa

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Re:ESCLUSIONE UITS ELENCO ISTAT
« Risposta #28 il: Dicembre 20, 2014, 08:48:10 am »
Ora le federazioni sono nell'elenco istat.

Cliccando sui link vedrete le slide degli adempimenti ai quali sono tenute le federazioni


https://www.gesinf.it/images/Eventi/FSN_ElencoISTAT_2014/Slide/02-L%27elenco%20ISTAT%20e%20le%20FSN%20-%20Guarino.pdf

ed un video del Presidente della Federazione scherma che se non sbaglio è pure il Vice Presidente del CONI.

http://www.federscherma.it/top-news/26204-tagli-economici-dopo-inserimento-federscherma-in-perimetro-istat-il-messaggio-del-presidente-federale-informati-e-non-allarmati