Pervengono notizie che mentre le federazioni del Coni pensavano a salvarsi dai tagli hanno lasciato le associazioni sportive in balia delle onde o se le sono vendute per salvarsi.
Per le sezioni "associazioni sportive di tiro a segno" che ancora oggi non sanno se sono carne o pesce, così come il nostro ente, dovranno fare i conti con la sabilizzazione finanziaria di fine luglio per quanto riguarda fisco e tributi.
La finanziaria "Lacrime e sangue" effettivamente è onerosa per chi materialmente lavora mentre i ricchi si salvano sempre.
Le sezioni lavorano emettendo i certificati, mentre, lo stato e l'UITS si godranno i frutti.
Ciao
Ps.: tenetevi questa
Finanziaria: una prima lettura.
Francesca Colecchia (
www.arseasrl.it)
Approvata dal Parlamento la Legge n.111 del 16 luglio 2011, di conversione del decreto legge n.98 del 30 giugno 2011, con le modifiche introdotte dal Senato.
Il provvedimento mira a conseguire il pareggio di bilancio nel 2014. Rispetto al testo varato dal Consiglio dei Ministri, con la correzione dei conti pubblici di circa 18 miliardi nel 2013 e 25 miliardi nell’anno successivo, la manovra pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale è pari, in termini di riduzione dell’indebitamento netto, a circa 2,1 miliardi nel 2011, 5,6 miliardi nel 2012, 24,4 miliardi nel 2013 e 47,9 miliardi (2,7, del Pil) nel 2014. Così commenta il Governo. La disposizione non risulta di chiara lettura per quelle agevolazioni non suscettibili di riduzioni in punti percentuali.
All’interno dell’articolato si evidenziano le seguenti disposizioni di interesse per il settore non profit.
A) Una scure sul terzo settore.
Dal 2013 è prevista la riduzione/abrogazione delle principali agevolazioni riconosciute al settore. Il provvedimento prevede però che detta disposizione non troverà applicazione qualora siano adottati - entro il 30 settembre 2013 - provvedimenti legislativi in materia fiscale ed assistenziale tali da determinare effetti positivi, ai fini dell'indebitamento netto, non inferiori a 4.000 milioni di euro per l'anno 2013 ed a 20.000 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2014. È pertanto necessario attendere il 2013 per sapere se e come queste disposizioni troveranno applicazione.
Entrando nel merito, il provvedimento prevede che “I regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale di cui all'allegato C-bis sono ridotti del 5% per l'anno 2013 e del 20% a decorrere dall'anno 2014. Per i casi in cui (detta) disposizione (…) non sia suscettibile di diretta ed immediata applicazione, con uno o più decreti del Ministro dell'economia e delle finanze (…) sono stabilite le modalità tecniche per l'attuazione del presente comma con riferimento ai singoli regimi interessati”.
Quali sono gli ambiti che saranno soggetti a tagli?
1)
L’attività istituzionale diventa commerciale e così soggetta ad imposte (punto 166 della tabella)?
Si ipotizza di intervenire sull’articolo 148 del Testo Unico delle imposte sui redditi che consente agli enti non commerciali di non versare le imposte sulle quote di adesione e agli enti non commerciali di tipo associativo, in possesso di determinati requisiti statutari (e gestionali), di non pagare le imposte sui corrispettivi specifici versati dai soci per partecipare ad attività riconducibili alle finalità istituzionali.
Il Governo – attraverso questo intervento - ipotizza di conseguire un risparmio di 54,73 milioni di euro (comprensivo anche dell’eliminazione dell’agevolazione fiscale riconosciuta alle ONLUS per le quali i proventi derivanti dall’esercizio delle attività direttamente connesse non concorrono alla formazione del reddito imponibile).
2)
Compensi sportivi (punto 61 della tabella). Tagli alla disposizione agevolativa (art.67, comma 1, lett.m e art.69, comma secondo del TUIR) che prevede l’esenzione fiscale dei redditi diversi erogati da:
- associazione e società sportive dilettantistiche, Federazioni, Discipline sportive associate ed Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, ad istruttori, allenatori, atleti, collaboratori amministrativo-gestionali, etc;
- cori, bande, filodrammatiche a direttori artistici e collaboratori tecnici,
per un importo pro capite annualmente non superiore ad euro 7.500,00. L’intervento dovrà garantire, come effetto finanziario ex post, un risparmio di 10,2 milioni di euro.3)
Quale futuro per i regimi di contabilità forfettaria (punti 168 e 172 della tabella)? Il prospetto prevede interventi sulla Legge 398/1991 e sul regime introdotto all’articolo 145 del Testo unico delle imposte sui redditi che consentono una forfetizzazione delle imposte, per un risparmio complessivo di 35,40 milioni di euro.4) Le erogazioni liberali al terzo settore non saranno più fiscalmente agevolate (punti 104 - 122 della tabella). Il nostro ordinamento prevede un complesso sistema di agevolazioni fiscali (deduzioni e detrazioni) in capo a chi effettua erogazioni liberali ad enti non profit. Tra queste si evidenziano le detrazioni previste per le erogazioni liberali effettuate dalle persone fisiche ad associazioni e società sportive dilettantistiche (ex art.15, comma 1 lett.iter del Testo Unico delle imposte sui redditi), ad associazioni di promozione sociale (ex art.15, comma 1 lett.i octies TUIR) e le deduzioni previste per le erogazioni liberali effettuate ad associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale (ex art.14 del DL 35/2005, meglio noto come più dai meno versi).
I tagli alle agevolazioni in capo ai donatori dovrebbero complessivamente determinare, come effetto finanziario ex post, un risparmio di 135,39 milioni di euro.
5)
Detrazioni dei costi per l’iscrizione a corsi sportivi di minori (punto 31 della tabella). Numerose sono le spese che diventeranno non più detraibili per le persone fisiche. Tra queste i costi sostenuti per l’iscrizioni di minori ad attività sportive, ammessi alla detrazione ex art.15, comma 1, lett.i quinquies e comma 2 del TUIR. L’eliminazione dell’agevolazione dovrebbe determinare un risparmio di 55,3 milioni di euro.6) Ampliamento dei soggetti beneficiari del 5xmille (art.23 comma 46). Il contribuente dal 2012 potrà destinare la quota del 5xmille dell’IRPEF anche al finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici.
B) Disposizione sul gioco
a) Tornei di poker sportivo non a distanza (art.24, comma 34). I monopoli di Stato disciplineranno i tornei non a distanza di poker sportivo individuando la quota di partecipazione. L’aliquota d’imposta unica dovuta dal concessionario è stabilita nella misura del 3% della raccolta.
b) Giochi con vincite in denaro.
Iscrizione nell’apposito elenco (art.24, comma 41). Le associazioni che detengono giochi che prevedono vincite in denaro sono tenute ad iscriversi nell’"Elenco dei soggetti che svolgono attività funzionali alla raccolta del gioco mediante apparecchi da divertimento con vincite in denaro" tenuto dai Monopoli di Stato (vedi art.1, comma 533 Legge 266/2005, come modificato dalla Legge 220/2010, e D.Dirett. 5 aprile 2011). Termine di iscrizione è il 31 ottobre 2011 (originariamente la scadenza era stata fissata al 30/06/2011 e poi prorogata al 15/11/2011 con il decreto direttoriale n.2011 del 22/06/2011). L’iscrizione è subordinata al versamento di un importo annuale di euro 150,00 (originariamente euro 100,00).
Innalzamento delle sanzioni per chi fa giocare minorenni (articolo 24, commi 19 – 23). Innalzate le sanzioni pecuniarie per chi consente l’utilizzo di giochi pubblici che prevedono vincite in denaro a minorenni. La sanzione minima passa da 500 euro a 5mila euro, la massima da 1.000 euro a 20.000. Revocate le autorizzazioni nel caso in cui siano accertate 3 violazioni della disposizione in esame nell’arco di un triennio.