Autore Topic: INCENDIO - POLIGONO LODI  (Letto 5948 volte)

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Offline mimmo

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INCENDIO - POLIGONO LODI
« il: Maggio 21, 2011, 11:32:00 am »
Lodi, incendio al poligono
In cenere parte della struttura

Un devastante incendio è divampato ieri, intorno alle 16, al poligono di tiro di Lodi. L'edificio, in legno, in parte è andato distrutto.

Lodi, 21 maggio 2011 - Nuvola di fumo al poligono di viale Milano, area blindata per spegnere un maxi incendio. L’allarme è scattato alle 16 di ieri: «Sei nostri uomini si stavano esercitando. All’ultimo colpo sparato da un operatore, con la pistola Beretta 92 d’ordinanza, dall’apposita finestra, contro un bersaglio a 25 metri, un bossolo è caduto al di fuori dell’area di cemento preposta, su erba secca e piumini, finendo con l’appiccare il rogo», racconta il comandante della Polizia provinciale Angelo Miano. Una delle armi degli agenti è ststa avvolta tra le fiamme. «Non so in che condizioni sia ma non mi muoverò di qui finché l’avrò trovata. Non posso rischiare la prenda qualcuno», ripeteva ieri il proprietario. Sul posto sono intervenuti venti pompieri, con sei mezzi da Lodi, Sant’Angelo e Casale. Intanto la Polizia locale ha chiuso la strada da piazza 3 agosto a via Cadamosto, per consentire ai vigili del fuoco di spegnere il rogo.


L'acqua è stata presa dalla roggia Valentina, che corre parallela al centro di tiro di via Martiri del poligono e al locale Mon amour. In mezz’ora la combustione è stata spenta. Il responsabile della struttura Luigi Felloni ha spiegato: «C’era di mezzo ancora una stanza, altrimenti avremmo sentito una serie di esplosioni perché il fuoco non avrebbe risparmiato le 80 armi e 10mila munizioni appena ordinate e presenti nell’armeria in cemento armato. È andata bene. Purtroppo il legno dei punti in cui si spara con pistole e fucili, messo per impedire che i proiettili rimbalzino, ha subito preso fuoco mandando in fumo tutta l’area tiro, ampia 7 metri per 3.

Non riesco a spiegarmi un disastro simile, c’era la sabbia intorno e ci sono stati altri principi d’incendio provocati da bossoli o scintille, ma li abbiamo sempre spenti con gli estintori. Invece stavolta è andata male nonostante l’intervento con due estintori. Suppongo ci fosse a terra polvere da sparo, ma anche questa ipotesi non dovrebbe essere sufficiente a spiegare un inferno simile. Stiamo contattando un poligono del territorio per trasferirci le armi. Il tetto è crollato e i danni sono tanti. È rimasto in piedi solo l’edificio d’ingresso. Carbonizzate le 4 postazioni usate dai clienti». La fumata nera ha attirato anche molti residenti, come il negoziante Edoardo Silva del negozio Smile di viale Dalmazia: «Non ho sentito scoppi ma visto la nuvola nera alta 100 metri e mi sono precipitato a vedere cosa stava succedendo».

di Paola Arensi

Offline mimmo

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Re:INCENDIO - POLIGONO LODI
« Risposta #1 il: Maggio 21, 2011, 21:18:24 pm »
In fiamme il poligono di tiro di Lodi. Struttura distrutta. Nessun ferito
Autore: S.M. · 20 maggio 2011 · 1

Lodi. E’ stato domato pochi minuti fa un grosso incendio divampato in città.

Quattro autopompe dei vigile del Fuoco sono intervenute intorno alle 16:00 per spegnere le fiamme in via Martiri del Poligono, proprio all’interno della struttura comunale che ospita il Poligono di tiro. Una situazione molto pericoloso considerando che all’interno si trova comunque del materiale con polvere da sparo.

Una grossa colonna di fumo nero si è alzata densa nel cielo e si è potuta vedere da tutta la città, soprattutto dalla zone più alte. A quanto pare il fumo non sarebbe tossico, in quanto, secondo le prime ricostruzioni, sono andate in fiamme alcune parti della costruzione, le postazioni da cui si spara ed il tetto sono andati completamente distrutto. Mentre la palazzina che ospita gli uffici non ha subito danni.

Resta per ora incerta la causa dell’incendio e gli inquirenti sono al lavoro per cercare di capire se si tratta di dolo oppure di un incidente, anche se probabilmente è verosimile che ad innescare le fiamme possa essere stata una situazione di “surriscaldamento”, forse qualche scintilla fuoriuscita da un’arma durante le normali attività di bersaglio, oppure dai proiettili custoditi nei magazzini che unitamente al caldo di oggi ha trovato “terreno fertile”. Infatti da alcune testimonianze, poco prima che divampasse l’incendio si sono udite diverse esplosioni. Poi in pochi istanti le fiamme hanno preso il sopravvento.

A dare l’allarme è stato una donna presente all’interno del poligono mentre si stava allenando. Tutte le persone presenti si sono messe subito in salvo e fortunatamente non si sono registrati feri. I danni alla struttura, ormai completamente da ricostruire, sono senza dubbio ingenti.

Per dar modo ai vigili del fuoco di procedere con l’operazione di messa in sicurezza è stata chiusa al traffico la zona dal Tribunale fino all’incrocio tra viale Milano e via Sforza. Il traffico dell’ora di punta e con l’uscita dei ragazzi dall scuole è andato, ovviamente, in tilt. Sul posto sono intervenute anche le pattuglie della Polizia Provinciale e di quella Locale.

In merito alla vicenda un quesito potrebbe porre delle riflessioni: in una struttura di questo genere, con del materiale esplosivo all’interno, come mai è potuto scoppiare un incendio? C’è un protocollo di sucurezza? E cosa non ha funzionato?

Offline mimmo

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Re:INCENDIO - POLIGONO LODI
« Risposta #2 il: Maggio 21, 2011, 22:47:47 pm »

Non riesco a spiegarmi un disastro simile, c’era la sabbia intorno e ci sono stati altri principi d’incendio provocati da bossoli o scintille, ma li abbiamo sempre spenti con gli estintori. Invece stavolta è andata male nonostante l’intervento con due estintori. Suppongo ci fosse a terra polvere da sparo, ma anche questa ipotesi non dovrebbe essere sufficiente a spiegare un inferno simile. Stiamo contattando un poligono del territorio per trasferirci le armi. Il tetto è crollato e i danni sono tanti. È rimasto in piedi solo l’edificio d’ingresso. Carbonizzate le 4 postazioni usate dai clienti». La fumata nera ha attirato anche molti residenti, come il negoziante Edoardo Silva del negozio Smile di viale Dalmazia: «Non ho sentito scoppi ma visto la nuvola nera alta 100 metri e mi sono precipitato a vedere cosa stava succedendo».

di Paola Arensi

Quanto dichiarato dal Presidente è grave se ha fatto il corso organizzato dalla federazione ed è grave se non ha fatto il corso!


http://midivertodamorire.blogspot.com/2011/05/ci-risiamo-ogni-estate-un-nuovo.html

Andrea T. ha detto...
le solite scene , viste e riviste , cambia l'indirizzo , a volte ci sono delle vittime a volte per fortuna no. Edifici fatiscenti , costruzioni in legno , paglia ed erba secca , sempre la solita storia. Presidenti inconsapevoli che gestiscono strutture insicure , spesso senza autorizzazioni di agibilità , incoscenti e ignoranti della materia estremamente pericolosa che si trovano ad amministrare , e poi la catena degli inconsapevoli clienti che non si rendono conto di quello che succede attorno a loro , tutti gli enti preposti che se ne fregano , addirittura ci fanno addestrare i dipendenti e le forze dell'ordine.
Ma va bene cosi , l'estate sarà lunga e calda , forse l'unica soluzione è che brucino tutti i poligoni....In tutto questo il ministero della difesa che si limita a mandare lettere che finiscono direttamente nel cestino del presidente dell'UITS Obrist ilò quale , stipulata una bella assicurazione rc si sentirà di sicuro la coscienza apposto...
21 maggio 2011 03:23 
 
Andrea T. ha detto...
il presidente del tiro a segno incendiato:
"Il responsabile della struttura Luigi Felloni ha spiegato: «C’era di mezzo ancora una stanza, altrimenti avremmo sentito una serie di esplosioni perché il fuoco non avrebbe risparmiato le 80 armi e 10mila munizioni appena ordinate e presenti nell’armeria in cemento armato. È andata bene. Purtroppo il legno dei punti in cui si spara con pistole e fucili, messo per impedire che i proiettili rimbalzino, ha subito preso fuoco mandando in fumo tutta l’area tiro, ampia 7 metri per 3.

Non riesco a spiegarmi un disastro simile, c’era la sabbia intorno e ci sono stati altri principi d’incendio provocati da bossoli o scintille, ma li abbiamo sempre spenti con gli estintori. Invece stavolta è andata male nonostante l’intervento con due estintori. Suppongo ci fosse a terra polvere da sparo, ma anche questa ipotesi non dovrebbe essere sufficiente a spiegare un inferno simile. Stiamo contattando un poligono del territorio per trasferirci le armi. Il tetto è crollato e i danni sono tanti. È rimasto in piedi solo l’edificio d’ingresso. Carbonizzate le 4 postazioni usate dai clienti». La fumata nera ha attirato anche molti residenti, come il negoziante Edoardo Silva del negozio Smile di viale Dalmazia: «Non ho sentito scoppi ma visto la nuvola nera alta 100 metri e mi sono precipitato a vedere cosa stava succedendo»."


Mi quereli pure se pensa sia il caso , ma qui stiamo veramente dimostrando l'ignoranza e la assoluta incompetenza in materia. Ma come? incendi frequenti in un tiro a segno? MA da dove viene da marte? Ma nessuno le ha detto che la polvere da sparo brucia? Spero che un magistrato serio consideri bene queste affermazioni...
21 maggio 2011 03:34

« Ultima modifica: Maggio 21, 2011, 22:58:20 pm da mimmo »

Offline mimmo

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Re:INCENDIO - POLIGONO LODI
« Risposta #3 il: Maggio 21, 2011, 23:27:24 pm »
http://www.ilcittadino.it/p/gallery/cronaca/2011/05/20/ABj4K2P-incendio_immagini_tiro_segno.html

Alcuni concentrici m'hanno chiamato:"Mimmo ma è proprio un poligono del tsn o un poligono privato?"

Purtroppo è una sezione del TSN e mi sarebbe dispiaciuto anche se si fosse trattato di un poligono privato!

http://www.ilcittadino.it/p/gallery/cronaca/2011/05/20/ABj4K2P-incendio_immagini_tiro_segno.html
« Ultima modifica: Maggio 21, 2011, 23:29:44 pm da mimmo »

Offline mimmo

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Offline gianfranco65

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Re:INCENDIO - POLIGONO LODI
« Risposta #5 il: Maggio 23, 2011, 11:35:25 am »
sono dispiaciuto per la sezione di Lodi , forza ragazzi non vi abbattete!
un saluto
Gianfy

Offline gunny

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Re:INCENDIO - POLIGONO LODI
« Risposta #6 il: Maggio 23, 2011, 12:54:45 pm »
mi unisco al coro solidale verso il TSN di Lodi

purtroppo anche questo incendio rivela che nonostante le campagne informative, il rischio polveri incombuste è concreto, reale e di difficile prevedibilità

un danno simile (le foto pubblicate sono eloquenti e suscitano vera e sentita amarezza), è di portata tale da inginocchiare qualunque piccola o media sezione, sia moralmente che finanziariamente, meno male che non ci sono state vittime!

gli impianti a 25mt sono la fonte primaria di introito per quasi tutte le sezioni, vederseli "bruciati" significa fine temporanea di qualunque attività remunerativa, e qui non c'è DT-P2 che tenga, siamo oltre, molto oltre perchè per contare i danni da DT-P2 non applicata negli ultimi 6 anni forse avanzano più di metà le dita di una mano, mentre di incendi ne abbiamo la media di uno l'anno!!!

forse varrebbe la pena spendere tempo, competenze e risorse (economiche e non) per la sicurezza antincendio, che a quanto pare, dati alla mano, pare essere il fattore di rischio più critico del complesso sicurezza all'interno dei nostri poligoni

anche il Genio Militare, padrone delle strutture, dovrebbe forse ripensare le proprie direttive in tal senso, rimodulando le priorità di concerto direttamente con le sezioni TSN, perchè a quanto pare la nostra federazione pare più interessata al "potere certificatorio" che non a quello di "conservazione e adeguata manutenzione" delle strutture su cui lucra e da cui dipende, ovviamente su questo ultimo punto mi auguro di essere smentito.
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a brusa suta l' Susa

Offline elnegher

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Re:INCENDIO - POLIGONO LODI
« Risposta #7 il: Maggio 24, 2011, 23:03:05 pm »
 La fortuna del mondo del Tiro a Segno Nazionale è che ci sono molti presidenti ingenui altrimenti dovremmo chiudere 80% dei TSN (anche se in regola con TUTTO) perchè incosapevoli di tutte le responsabilita che si devono accollare.
Forza Felloni tieni duro e rimboccati le maniche e non aspettare l'UITS che sarà assente come in tanti altri casi.

Offline diamante

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Re:INCENDIO - POLIGONO LODI
« Risposta #8 il: Maggio 26, 2011, 17:09:26 pm »
Lodi, maxi incendio in viale Milano
(20 maggio 2011)

 
(ore 18.00) Ci sarebbe un proiettile difettoso all’origine del rogo che ha distrutto il poligono. È quanto emerge da a una prima ricostruzione di quanto accaduto a partire dalle 16 di oggi. Nel tiro a segno erano in corso le esercitazioni della Polizia provinciale, quando la scintilla scaturita dall’esplosione del proiettile difettoso ha dato fuoco alla rete raccogli bossoli che si trova sotto le postazioni di tiro. L’incendio poi si è rapidamente propagato nell’area del poligono, raggiungendo anche le strutture coperte. Le fiamme fortunatamente non hanno raggiunto il deposito di armi e munizioni, che sono state prese in custodia della Questura.
(ore 17.20) Una nutrita task force di vigili del fuoco ha domato l’incendio evitando che il rogo coinvolgesse anche gli edifici vicini. Difficile invece salvare la struttura delle postazioni di tiro, che è stata devastata dalle fiamme. Secondo le prime ricostruzioni sarebbero state le esercitazioni in corso nel tiro a segno a dare origine al fuoco, forse per due colpi troppo ravvicinati. L'edificio in legno poi avrebbe offerto alimento alle fiamme, che si sono alzate insieme al fumo nero ed erano visibili anche da lontano.


. Ancora ignote le origini del rogo.

(Ore 16.20) Secondo le prime informazioni che stanno giungendo in redazione sta bruciando la sede del tiro a segno. Si sarebbero udite delle esplosioni, causate dai proiettili conservati nel magazzino del centro, tra l’altro rinnovato pochi mesi fa. La circolazione lungo viale Milano resta bloccata.

(Ore 16) Un grosso incendio è scoppiato in questi minuti all’inizio di viale Milano, in direzione di San Grato, nella zona dei capannoni accanto al tribunale. Sul posto vigili del fuoco, questura, polizia provinciale e vigili urbani. Chiusa al traffico viale Milano. Una densa colonna di fumo si sta alzando in direzione del centro.


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Il giornalista Carlo Catena  a proposito del TSN di Lodi:
 
Il poligono di Lodi è ritornato giovane(16 settembre 2010)
A novantasei anni dall’inaugurazione della struttura, datata 1914, gli impianti della sezione di Lodi del tiro a segno nazionale sono stati rinnovati e adeguati ai nuovi standard di sicurezza indicati dal ministero della Difesa, con un impegno complessivo di 140mila euro, reso possibile anche dai contributi della Provincia di Lodi e della Fondazione Banca Popolare. Una generosità che ha permesso al sodalizio presieduto da Luigi Felloni di risolvere finalmente anche alcuni problemi che si trascinavano dall’alluvione del 2002 e di restituire allo storico edificio di via Martiri del Poligono l’originario splendore.

Sotto il profilo tecnico, sono stati rinforzati i muri perimetrali per scongiurare la pur remota ipotesi che, nel caso di impiego di munizioni più potenti di quelle autorizzate o di ripetuti colpi fuori bersaglio, qualche ogiva possa fuoriuscire dalla struttura. Eliminati anche i pilastri lungo le linee di tiro, per scongiurare il rischio di rimbalzi, con la costruzione di nuove pareti in mattoni cavi riempiti di calcestruzzo. Adeguamenti tecnici, in una struttura dove l’attenzione alla sicurezza è sempre stata massima e non si ricordano incidenti di sorta, ma per l’occasione sono state realizzate anche nuove pavimentazioni, creati servizi per disabili, installate porte più sicure. «Il prossimo obiettivo sarà un ulteriore contenimento del rumore - annuncia il presidente Felloni - ma per ora siamo più che soddisfatti di quanto abbiamo potuto fare e non possiamo che ringraziare tutte le istituzioni che ci hanno sostenuti».

Struttura importante per le esercitazioni della maggior parte dei corpi armati (solo carabinieri e guardia di finanza usano poligoni propri) e quindi per la sicurezza, il tiro a segno nazionale, che è demanio militare ed eredita una tradizione nata a Lodi nel 1862 con il “vecchio bersaglio“ inaugurato da Giuseppe Garibaldi, è anche fucina di sportivi: negli anni recenti ad esempio il lodigiano Bruno Poiani, classe ‘68, ha conquistato il titolo nazionale di pistola libera. Tre i campi di tiro disponibili, con la possibilità di collocare i bersagli fino a 50 metri di distanza, per le carabine. A questo campo si aggiungono le linee per le armi sportive ad aria compressa e quelle per le pistole, anche di grosso calibro, con bersagli che si possono posizionare anche a 25 metri di distanza dalla postazione. Non manca ovviamente un’officina per la manutenzione delle armi. E con doveroso rispetto è ovviamente conservata anche la lapide che ricorda l’eccidio di partigiani avvenuto proprio qui al poligono.

Domenica 26 settembre, alle 11, si terrà la cerimonia di inaugurazione della ristrutturazione. Sono attesi il prefetto, rappresentanti della Provincia e del comune di Lodi, e seguirà anche una festa per i soci del tiro a segno. Con l’augurio che le armi siano sempre più sinonimo di sport ma la consapevolezza che la società civile non può rinunciare a difendersi.

                                                                                                                                Carlo Catena

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Ciao
« Ultima modifica: Maggio 26, 2011, 17:33:10 pm da diamante »

Offline Ricky

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Re:INCENDIO - POLIGONO LODI
« Risposta #9 il: Giugno 20, 2011, 17:20:36 pm »
Ciao a tutti,
è chiaro che gli standard di sicurezza possono essere aumentati, e all'estintore è affidato il solo compito primario di primo intervento, che tante volte può non essere risolutivo (dipende dal carico d'incendio capace di abbattere, che sono quei numerini che ogni estintore ha stampigliati in alto, es: 55A, 113B). E ci vogliono procedure di emergenza, sapere chi deve fare cosa, oltre alle già citate prescrizioni d'impianto che per alcune strutture sono obbligatorie. La sicurezza non è solo assicurare che il proiettile non fuoriesca dal sedime di tiro, e il Genio Militare non so se si occupi anche della tenuta  e dello stato di conservazione delle strutture. Certo è che non destina fondi a strutture lasciate in comodato d'uso a specifiche personalità giuridiche. Le soluzioni sono affidate per istituto al Presidente della Sezione del TSN, a cui tutti i soci possono dare una mano. la sicurezza è anche nostra, di chi frequenta i poligoni, suggerire a qualche collega cosa fare potrebbe essere un valido ausilio. Tutto purtroppo si traduce in moneta, gli impianti costano, la probabilità che la cosa avvenga è solo data dalla statistica, tante volte si decide sulla base di questa. Alla fine rimettiamo il nostro destino nelle mani della fortuna. Da mondo e mondo tutti sanno che il legno brucia, che per innescare un incendio non ci vuole nulla (c'è apposita casistica al riguardo), e che l'emergenza è il pane quotidiano di certe attività. I VV.d.F. sono appositamente indrottinati a contrastare gli eventi, se bastasse la sola progettazione ne potremmo fare a meno.  Forse ricostruire quando accade è la soluzione più accettata, e al diavolo gli impianti tecnologici in parola. Il rischio Incendio è specifica attività di studio e progettazione. Chi quando entra in una qualsiasi struttura vede e si annota mentalmente l'estintore più vicino a sè? Chi osserva e memorizza la più vicina uscita di sicurezza? Chi ne va osservare che non sia occlusa o bloccata con lucchetti? Chi legge gli avvisi di Emergenza? Siamo tutti bravi, ... dopo. Questa è cultura che dovrebbe trovare posto addirittura nelle scuole, ... e che se si vuole ogni organizzazione dovrebbe affrontare. I termini di responsabilità sono ben definiti.
Auguri a tutti e osservatevi intorno ovunque vi rechiate, l'emergenza (a volte) non da preavvisi.