Sono addolorato per la tragedia che ha colpito la Sezione di Pistoia per la perdita di un loro socio, le mie condoglianze alla famiglia, spero in una pronta guarigione del socio ustionato.
Ancora una volta il Tiro a Segno italiano è oggetto di cronaca negativa, una vera tragedia occorrono norme di sicurezza più severe, questo è la dimostrazione di come non si debba mai abbassare il livello di guardia.
Mi dispiace molto per la Sezione di Pistoia, ora il C.D. si troverà a dipanare una matassa di problematiche.
Dobbiamo riflettere su questi eventi e devono diventare oggetto primario di studio con risoluzioni atte a ridurre la casistica di questi fatti .
Quando l'UITS funzionerà, può intervenire dando direttive certe ai Presidenti per trovare soluzioni tecniche che daranno risultati, sia in sicurezza che di insonorizzazione, e organizzare un programma anti incendio.
Oggi è lasciato tutto all’improvvisazione dei Presidenti di sezione con l’aiuto di soci volonterosi, che non conoscono le normative in materia e la composizione dei materiali e il loro trattamento, non posso immaginare se ci fosse un controllo da parte degli organi preposti, sicuramente il 50% sarebbe chiuso, l’unione invece di disperdere contributi dovrebbe stanziare contributi per la sicurezza, basterebbe lo stipendio di un mese del Presidente per mettere in sicurezza un poligono medio.
Oggi i poligoni non sono considerati centri sportivi (salvo pochi) vedi l’articolo sull’Espresso, sono gestiti da chi ne ha fatto l’orticello, aperti quando vogliono, mai di sera o con orari differenti, tutti chini per non perdere il potere.
E ora che i TSN diventino palestre o meglio attività imprenditoriali sportive forse qualche miglioria andrebbe in porto, vedi i poligono esteri che sono gestiti da privati, dove si iscrivono differenti società e vengono noleggiati dall’unione.
Val