affermazioni come quelle fin ché le si sentono arrivare dalla fronda anti-armi possiamo anche capirle ma quando arrivano dall'interno, e non da una sezione qualunque ma addirittura da Roma, sono inqualificabili, o meglio la volontà masochistica e ottusa che per gli addetti al settore si traduce in voler far cassa a tutti i costi, quando sarebbe sufficiente prevedere un obbligo di frequenza ai titolari di PDA presso strutture affiliate a federazioni sportive del CONI se non già agonisti praticanti
le cose semplici e logiche, come già messe in atto in paesi come Francia e Germania, sono sempre inarrivabili, perché noi dobbiamo complicare le complicazioni, neanche fossimo orologiai svizzeri
se il commissario volesse davvero fare un bel piacere alle sezioni, imponga il ricambio dei vertici da statuto, 2/3 mandati e poi si cambia altrimenti non cambierà mai nulla, anzi come si sta avverando e dimostrando si va in peggio...