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U.I.T.S. & T.S.N. - Discussione, idee e proposte / DEBITI DELLE SEZIONI VERSO L'UITS
« Ultimo post da VENDETTA il Aprile 21, 2023, 17:25:03 pm »
In questi ultimi tempi (grazie alla trasparenza) sono state pubblicate le delibere "Piano - accordo- di rientro" o contestazione di somme dovute e no onorate di

alcune sezioni per debiti verso l'UITS.

Con solo 3 sezioni (Barletta-Pisa e Catania) siamo al Milione di Euro.

Debiti pregressi che le precedenti gestioni, comprese le Commissariali, non avevano mai messo in luce anzi, probabilmente, ne avevano tratto profitto a danno dell'ente con

accondiscendenza e timorosa riverenza degli ossequiosi debitori.

Oggi qualcosa si muove ma non vorrei fosse un fuoco di paglia o un avvertimento per i nemici.

Ci sono situazioni che andrebbero ancora approfondite come Santarcangelo di Romagna - Reggio Emilia e Foggia o chissà quante altre anche amiche.







 
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U.I.T.S. & T.S.N. - Discussione, idee e proposte / Re:Il caso Lodo Lionetti
« Ultimo post da diamante il Aprile 19, 2023, 11:34:14 am »
E' notizia di questi giorni che il TSN Barletta è stato Commissariato.

Dopo il periodo di commissariamento, durato molti anni, il Commissrio originario di Candela dopo aver messo in croce Michele Lionetti si è trasformato in presidente ma è stato a

sua volta commissariato.

Chi la fa l'aspetti.

Sono proprio curioso di sapere che ne pensa il nostro Ricky ex Nazionale.



Di seguito le note di Lionetti ( Lionetti Santo subito) al Procuratore per le infamanti accuse mossegli dal Commissario Candelese e dai reggenti a quei tempi la federazione poi commissariata:

Gent.
   Procuratore Federale
   
Note illustrative

del sig. Michele Lionetti, residente in Barletta ed elettivamente domiciliato in Roma, viale G. Mazzini n. 11, presso lo studio dell’avv. ...............................
in ordine

all’atto di contestazione di addebito comunicato in data 19 ottobre 2009 dal Procuratore Federale della Unione Italiana Tiro a Segno.
*        *          *
Con atto di contestazione di addebito 15 ottobre 2009, comunicato in data 19 ottobre 2009, il Procuratore Federale della Unione Italiana Tiro a Segno ha contestato al sig. Michele Lionetti la violazione di normative statutarie, regolamentari ed ordinarie che qui di seguito si precisano.

1. L’atto di contestazione di addebito si apre in modo contraddittorio con riferimento a precedente atto di contestazione 6 novembre 2007 al quale è seguita nota difensiva del sig. Lionetti definita oggi “di contenuto generico e sommario”.
Definizione del tutto inutile considerato che alla nota di chiarimenti del Lionetti non ha fatto seguito alcun deferimento. L’attenzione del Procuratore Federale appare dunque ultronea.

2. Precedentemente, in data 1 ottobre 2007, la Procura Federale aveva deferito il Lionetti alla Commissione di Disciplina contestandogli per gli anni 2003, 2004 e 2005 la violazione della normativa sulla tenuta delle scritture contabili, l’omesso parziale versamento delle quote dovute all’UITS nonchè il mancato esercizio del potere-dovere di vigilanza e controllo in ordine ai suddetti fatti.
All’esito del giudizio, la Commissione di Disciplina aveva sospeso il Lionetti dall’attività sportiva e sociale per anni due e la Commissione di Disciplina di Appello in secondo grado confermato tale sospensione.
Tale sanzione disciplinare veniva però ridotta ad un anno dalla Camera di Conciliazione e Arbitrale per lo Sport con lodo 2-4 febbraio 2009.

3. Il Lionetti credeva di avere ormai chiuso la sua vicenda disciplinare presso l’Unione Italiana Tiro a Segno quando, con il presente atto di contestazione di addebito, si lamentano ulteriori violazioni ravvisate nelle Relazioni Commissariali 13 dicembre 2007, 15 gennaio 2008, 16 giugno 2008 (e ci si domanda a questo punto se siano finalmente esaurite o ci si debba aspettare ancora una nuova contestazione).
Al riguardo va sollevata un’eccezione preliminare che sorge spontanea con riferimento alle direttive imposte dal CONI a tutte le Federazioni Sportive Nazionali che prevedono, tra l’altro, che le inchieste della Procura Federale devono chiudersi con il deferimento o l’archiviazione nello stesso anno sportivo in cui si sono chiuse le indagini fatto salvo uno specifico provvedimento autorizzativo che giustifichi lo “sforamento” di tale termine nell’anno sportivo successivo per casi eccezionali.
In assenza di situazioni eccezionali è illegittimo che il Procuratore Federale abbia tenuto in un cassetto le Relazioni commissariali sopracitate (per un periodo oscillante tra i 16 ed i 22 mesi) per poi emettere un atto di contestazione di addebito basato sulle stesse.
Ragioni di certezza, di stabilità del movimento sportivo, di trasparenza, di parità di trattamento delle parti escludono la possibilità di lasciare alla Procura tempi così lunghi per valutare un caso per poi lasciare alla parte indagata il misero termine di dieci giorni per poter replicare su fatti e circostanze oltremodo complessi ed in parte dimenticati visto il decorso del tempo.
L’attuale contestazione di addebito è dunque da considerarsi, in via preliminare, inammissibile.

4. In ordine alle contestazioni oggi formulate il Procuratore Federale precisa che nella Relazione Commissariale 13 dicembre 2007 si afferma che il Lionetti avrebbe apposto firme contraffatte del sig. Pasquale Gorgoglione (Revisore Unico della Sezione) nel Libro del Collegio Sindacale e che, peraltro, il Gorgoglione non avrebbe mai ricoperto la carica di Revisore.
Nel contestare in toto tale rappresentazione nei fatti, si precisa che il sig. Pasquale Gorgoglione è stato regolarmente eletto Revisore della Sezione Tiro a Segno di Barletta ed è rimasto in carica dal 2000 al 2004 e che, scaduta la carica, fu sostituito dal sig. Giovanni Oliveto.
Sulla vicenda delle firme contestate esiste inchiesta della Guardia di Finanza attivata nel giugno 2008 il cui esito necessariamente dovrà attendere la Procura Federale non potendo ipotizzarsi un rinvio a giudizio in sede sportiva su vicenda che di sportivo non ha nessuna caratteristica, trattandosi di questione puramente amministrativa sulla quale il giudizio della Guardia di Finanza appare determinante.

5. In ordine alla contestazione di addebito emessa dalla Relazione Commissariale 15 gennaio 2008 (esistenza di n. 20 attestazioni di frequenza Corso di Tiro sottoscritti in bianco dal Lionetti, numerati dal 125501 al 125520), appare molto semplice replicare.
La versione semplificata dei fatti esposta del Commissario va respinta con fermezza.
Non si tratta infatti di attestazioni di frequenza al Corso di Tiro a Segno emesse “in bianco”.
In primo luogo va precisato che il controllo sul Corso di Tiro a Segno non lo effettua il Presidente della Sezione ma il Direttore di Tiro, che è soggetto diverso e distinto.
La firma del Presidente sull’attestato ha dunque rilevanza esclusivamente formale ed inoltre non si tratta di una certificazione pubblica, con le conseguenze giuridiche che tutto ciò comporta.
Peraltro, le attestazioni non erano sottoscritte “in bianco” giacchè, essendo numerate (dal 125501 al 125520), avevano ognuna un nome e cognome quale riferimento. Rientrava dunque nella disponibilità del Direttore di Tiro (unico soggetto delegato ad effettuare il controllo sulla frequenza al Corso) di far firmare preventivamente al Presidente l’attestato e poi di completarlo con le generalità del partecipante al Corso solo nel caso in cui quest’ultimo abbia effettivamente presenziato al Corso stesso.
Tale comportamento non costituisce e non può costituire violazione di alcuna norma o principio giacchè ci troviamo nella stessa situazione (in via analogica) del Direttore di Banca che firma dieci libretti di risparmio e li consegna al proprio dipendente che li rilascerà (così sottoscritti) al Cliente che effettui un deposito presso quella Banca, inserendo nel libretto il nominativo dello stesso.
Nessuno ha mai pensato di inquisire un Direttore di Banca per tale comportamento, appare davvero singolare la contestazione oggi rivolta al Lionetti.

6. In ordine alla contestazione di addebito maturata nella Relazione Commissarialle 16 giugno 2008 occorre da subito sgombrare il campo da accertamenti erronei effettuati in sede di indagine.
Il Commissario segnala un uso improprio delle risorse economiche della Sezione senza sapere si cosa sta parlando.
Si tratta dei lavori di ampliamento del nuovo poligono.
Afferma in primo luogo il Commissario che i lavori sarebbero stati affidati sena gara di appalto all’Impresa Angelo Raffaele Filaninno.
Tale circostanza non risponde al vero, come attestato dalla documentazione che si deposita in allegato.
In particolare si depositano il Capitolato Speciale di Appalto, la lettera di invito 8 luglio 2000 per la licitazione privata per l’affidamento dei lavori di realizzazione del poligono con allegate le raccomandate trasmesse alle ditte invitate a partecipare alla gara e relative ricevute di ritorno, le offerte presentate dalle varie Imprese, il verbale 23 luglio 2000 di affidamento alla ditta Filaninno, le delibere del Consiglio Direttivo della Sezione di Barletta dell’Unione Italian Tiro a Segno 20 maggio 2000, 2 settembre 2001, 20 febbraio 2002.
Come possano a questo punto essere ritenute attendibili le risultanze delle Relazioni del Commissario non è dato sapere e confidiamo che la rettitudine e la competenza del Procuratore Federale facciano da ostacolo alla inaccettabile denuncia.
Peraltro, varrà la pena ricordare che la documentazione oggi prodotta è stata sempre rifiutata dal Commissario al quale il Lionetti fu costretto ad inviare la raccomandata 13 agosto 2007 con la quale lamentava di non aver potuto effettuare un rituale passaggio delle consegne dopo il commissariamento della Sezione.
Non è inoltre vero il conteggio effettuato dal Commissario in ordine all’andamento economico-finanziario dell’appalto del “poligono”.
Sulle anticipazioni effettuate a titolo personale dal sig. Lionetti in favore della Sezione Tiro a Segno di Barletta varrà la relazione tecnica esaurientemente redatta dal sig. Angelo Sabino Rutigliano, che si allega agli atti, ed alla quale integralmente ci si riporta.
Da tale relazione emerge nel dettaglio il preciso importo anticipato dal Lionetti in favore della Sezione di Barletta dell’Unione Tiro a Segno (Euro 170.033,27).
Per tale anticipazione il Lionetti andrebbe ringraziato e non rinviato a giudizio.
Prima di passare ad un esame della contabilità dell’appalto appare però necessario ricordare che il riferimento effettuato dal Commissario alla dichiarazione rilasciata dal Filaninno (“per i lavori non avrebbe ricevuto alcun compenso, il Lionetti lo avrebbe indotto ad accendere un conto alla Banca 121 di Barletta, il Lionetti avrebbe personalmente gestito gli assegni di detto conto”) appare censurabile in considerazione del fatto che il Filaninno (come da raccomandata 19 dicembre 2007 allegata) ha precisato che tali dichiarazioni gli furono fatte sottoscrivere su foglio prestampato dal Commissario e dal Segretario della Sezione Tiro a Segno di Barletta, senza che lo stesso Filaninno si rendesse conto di cosa stava facendo.
Per tale comportamento il Filaninno ha sporto successivamente querela dinanzi alla Procura della Repubblica di Trani proprio nei confronti del Commissario e del Segretario.
Pensare oggi di poter utilizzare Relazioni di un Commissario Straordinario nei confronti del quale è stata sporta querela di tal genere appare quanto meno pericoloso.
Poichè agli atti della Procura Federale nessun altro tipo di indagine risulta effettuato si confida che il Procuratore Federale vorrà effettuare ulteriori accertamenti prima di attivarsi nuovamente nei confronti del sig. Lionetti. E per tali nuove indagini il Lionetti rimane pienamente disponibile nei confronti di codesta Procura.
Ma ritorniamo alla contabilità dell’appalto dalla quale emerge una volta di più la corretta posizione del Lionetti nei confronti del quale il Commissario sembra voler combattere una personalissima battaglia.
Il Commissario commette un errore di impostazione madornale.
L’importo complessivo dei lavori appaltati non è quello indicato dal Commissario di euro 691.631,79 ma quello inferiore di euro 529.345,15, importo che ricomprende euro 385.000,00 relativi a lavori effettuati dall’Impresa Filaninno ed euro 141.000,00 relativi a prestazioni rese da imprese terze per la completa realizzazione del poligono.
L’importo di euro 162.286,56 anticipato dal Lionetti alla Sezione di Barletta UITS per coprire il debito Filaninno non è somma che va aggiunta all’importo dei lavori giacchè costituisce semplicemente una modalità di pagamento del debito UITS Barletta - Filaninno.
Tutto quanto affermato dal Commissario è dunque clamorosamente smentito dalla corposa documentazione amministrativa che si allega.
Va dunque ribadito che non è vero che l’importo complessivo dei lavori ammonta ad euro 691.631,79 e non è assolutamente vero che vi sia un accertamento difforme della Direzione lavori che avrebbe accertato lavori per euro 375.546,21 e una differenza in danno della Sezione per euro 316.085,58. Peraltro la somma accertata dalla Direzione Lavori coincide in via di massima con quella indicata dal Lionetti.
Nel complesso, dunque, i contenuti delle Relazioni commissariali falsi, diffamatori ed offensivi vengono fermamente respinti.
Il buon senso del Procuratore Federale servirà a riportare la verità sui fatti in contestazione.
Alla luce di quanto premesso, appare lecito attendersi la apertura di una inchiesta a carico del Commissario straordinario sig. Paolo Ippolito e l’archiviazione dell’inchiesta a carico del sig. Michele Lionetti.
Barletta, 28 ottobre 2009
                        Michele Lionetti


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U.I.T.S. & T.S.N. - Discussione, idee e proposte / Re:Il caso Lodo Lionetti
« Ultimo post da VENDETTA il Aprile 19, 2023, 05:38:37 am »
E' notizia di questi giorni che il TSN Barletta è stato Commissariato.

Dopo il periodo di commissariamento, durato molti anni, il Commissrio originario di Candela dopo aver messo in croce Michele Lionetti si è trasformato in presidente ma è stato a

sua volta commissariato.

Chi la fa l'aspetti.

Sono proprio curioso di sapere che ne pensa il nostro Ricky ex Nazionale.
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Discutiamo di... tutto / Re:Armi facili con la scusa del “tiro sportivo”.
« Ultimo post da gunny il Febbraio 08, 2023, 20:04:01 pm »
Vabbé i giornalisti sono bravi a scrivere ciò che la loro pancia suggerisce, purtroppo però i fatti non lasciano scampo.
Statisticamente i fatti di sangue che vedono coinvolte armi "legali" si contano con due mani, decisamente più numerosi quelli con armi illegali, e preponderanti tutti gli altri casi con armi così dette "improprie".
Ma ne basta uno per sollevare il clamore mediatico. Giusto, sbagliato non saprei, ma poco importa perché il sensazionalismo vince sempre.

Noi che viviamo le sezioni conosciamo la realtà, chi ne sta fuori la immagina a modo suo e con i propri preconcetti spesso nozionistici.

Si poteva evitare? Si!!! certo che sì! però purtroppo chi si è reso "complice" nell'aver inconsciamente agevolato un pazzo delinquente riverserà le proprie responsabilità su tutte le sezioni.

Le ispezioni sono partite a tappeto, ci sarà chi potrà dimostrare di saper lavorare con la massima sicurezza possibile nonostante il nostro sia un ambiente di volontari, e chi forse evidenzierà vulnerabilità e/o superficialità, adducendo per prima la scusa che siamo appunto volontari e per seconda che le risorse economiche non consentono di implementare servizi di sicurezza attivi e passivi per scongiurare nel limite del possibile che accadano fatti devastanti come quelli di Roma.

Ma di sciagure si tratta, casi eccezionali del tutto straordinari... ma forse anche questa è una scusa.

Si può prevenire? Certo!!! Iniziamo dal codificare procedure stringenti nel noleggio e gestione delle armi sezionali a soci non "agonisti", in particolare a quei soci che non hanno armi proprie e/o non in possesso di alcuna licenza di porto, ma ciò sarebbe estremamente ingiusto e limitante per chi un porto d'armi non lo vuole (e non vuole armi in casa) pur avendo la passione per il tiro, e per chi non lo può avere per problemi ben diversi dalla violenza o dalla pericolosità sociale (non dimentichiamo l'ampia discrezionalità degli organi preposti che sempre più spesso sfocia nell'abuso di potere, documentato dalle censure di parecchie sentenze di TAR, CdS e Cassazione).

Quindi come si fa a sapere se un socio è idoneo ad avere un titolo di polizia e se no, perché? Ma aggiungo se a un socio viene ritirato il porto d'armi per fatti riconducibili alla pericolosità sociale, dopo la sua iscrizione a un TSN chi lo comunica agli organi sezionali?

Si potrebbe pensare a strumenti di collaborazione tra questure e Tsn, canali privilegiati affinché si possa impedire soprattutto a soggetti potenzialmente pericolosi per la propria incolumità e quella altrui (sicurezza pubblica), di poter frequentare una sezione TSN, unico luogo in cui vige una deroga importante che va preservata e tutelata, ovvero quella che consente di utilizzare un arma da fuoco senza necessariamente aver conseguito una licenza di porto d'armi, addirittura ai minorenni dai 14 anni in su.
Le licenze di porto d'armi sono a loro volta una deroga al generare divieto di portare le armi, limite ricorrente nei sistemi totalitari e nelle dittature, ma teniamo sempre a mente che il TULPS è stato emanato nel ventennio fascista e "rinforzato" negli anni del brigatismo rosso e nero (dove si utilizzavano prevamente armi illegali), quindi tutto torna...
Poi alla fine ci si scontra con la legge sulla privacy e l'assenza di comunicazione tra questure e sistema sanitario nazionale. A differenza dell'attitudine alla violenza e o alla delinquenza (cose solitamente già note alle forze dell'ordine), il malessere psicologico spesso non è manifesto e non facile da riconoscere.

Occorre salvare capra e cavoli, ma l'esperienza ci insegna che invece il conto sarà salato... come lo è stato quello sulle agibilità e altre storie che guarda caso hanno avuto genesi sempre a Roma... caput mundi...

Eppure UITS, l'ente vigilante per eccellenza che da anni pretende di gestire le sezioni TSN senza però di contro assumersi alcuna responsabilità, è li poco lontano dal TSN di Roma... com'è che mai nessuno ha rilevato determinate criticità?

Lo so è moralmente discutibile sparare sulla croce rossa, ma mai come ora si può dire che chi è causa del suo male, pianga se stesso... peccato che a piangere saremo in tanti, anche i meglio organizzati e più efficienti.
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Discutiamo di... tutto / Re:Armi facili con la scusa del “tiro sportivo”.
« Ultimo post da diamante il Gennaio 26, 2023, 19:45:16 pm »
Il buongiorno si vede dal mattino.
Il titolo è più che sufficente per comprendere che tra non molto, grazie alle allegre gestioni, ne pagheremo le conseguenze.
Ciao
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Discutiamo di... tutto / Re:Armi facili con la scusa del “tiro sportivo”.
« Ultimo post da pierpu il Gennaio 26, 2023, 11:52:55 am »
che va letto l'articolo integrale.
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Altre specialità di tiro / Re:IL TIRO A LUNGA DISTANZA ENTRA IN UITS (?!?)
« Ultimo post da Franz il Gennaio 03, 2023, 14:49:20 pm »
Quoto Gunny
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Altre specialità di tiro / Re:IL TIRO A LUNGA DISTANZA ENTRA IN UITS (?!?)
« Ultimo post da gunny il Gennaio 02, 2023, 18:41:35 pm »
L’International Confederation of Fullbore Rifle Associations (ICFRA), ha comunicato l’accettazione di OPES come organizzazione rappresentativa per il tiro italiano F-Class, rimuovendo UITS. Nel mese di gennaio la segreteria ICFRA e la segreteria OPES nazionale concluderanno l’iter burocratico per il completamento della pratica dell’iscrizione.

Complimenti a questo gruppo di persone che con grande passione e determinazione ha puntato i piedi e ottenendo un risultato encomiabile.

Purtroppo la dirigenza UITS non ha mai avuto la visione, la progettualità e le risorse adeguate per gestire le specialità non-ISSF al meglio, quando ciò sarà finalmente chiaro ai dirigenti nazionali forse potremo vedere collaborazioni con enti terzi volte a soddisfare in primis l'interesse dei tiratori e poi quello reciproco tra le varie entità che invece di scannarsi dovrebbero trovare sinergie costruttive nell'interesse dello sport.
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Altre specialità di tiro / Re:IL TIRO A LUNGA DISTANZA ENTRA IN UITS (?!?)
« Ultimo post da scomodo il Gennaio 01, 2023, 18:26:57 pm »
L’International Confederation of Fullbore Rifle Associations (ICFRA), ha comunicato l’accettazione di OPES come organizzazione rappresentativa per il tiro italiano F-Class, rimuovendo UITS. Nel mese di gennaio la segreteria ICFRA e la segreteria OPES nazionale concluderanno l’iter burocratico per il completamento della pratica dell’iscrizione.
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