Autore Topic: Gare open, una modo sbagliato per far cassa  (Letto 783 volte)

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Offline Franz

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Gare open, una modo sbagliato per far cassa
« il: Maggio 25, 2009, 20:11:39 pm »
Sono daccordo che le gare servano per fare cassa, ma troppe volte si esagera. La classifica unica, senza distinzione di fascia può gratificare qualcuno ma mortificarne tanti, senza contare l'anomalia delle classifiche open, uomini e donne in classifica unica. Altra nota "steccata" è nelle premiazioni, a parte che il cattivo esempio lo ha dato e lo sta dando l'UITS, provate a vedere la ciofeca di coppe e medaglie che sono state assegnate alle squadre ed ai tiratori vincitori delle classifiche del CRS e del CIS, in altri sport (anche minori come il tiro) nemmeno la gara più scalcinata, ha l'impudenza di scendere tanto in basso. Un paio d'anni fa, addirittura, nella gara d'ex ordinanza a Lucca vennero assegnate le medaglie avanzate dalla finale d'avancarica CNDA. Non è che si chiedano premiazioni da G.P. di Montecarlo, ma almeno allargare e diversificare le classifiche, le medaglie d'argento costano circa 2.5/3 euro al grammo, a fronte di una 20/na di euro d'iscrizione il cambio è ancora favorevole. Con premiazioni più ricche e immediate a fine gara, c'è il rischio concreto di rimetterci, la Maratona di Ravenna è stata spostata dagli organizzatori a data da destinarsi perchè con un montepremi di oltre 3000 euro l'ipotesi di andare in rosso era quasi una certezza. Ma almeno ci hanno provato ed è un peccato perchè la gara era bella, ricca e ben studiata.

Offline gunny

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Re: Gare open, una modo sbagliato per far cassa
« Risposta #1 il: Maggio 26, 2009, 11:08:03 am »
quoto

infatti come sempre in italia bisogna distrocere regole e consuetudini già in voga negli altri paesi europei

una gara "open" ha per finalità la visibilità e la promozione di una disciplina (con tutte le sue regole e categorie) offrendo la possibilità di partecipare a tale evento a ospiti stranieri e a tutti gli sportivi interessati anche se non iscritti nelle varie associazioni (fatti salvi i requisti minimi)...

far cassa è strategico per poter garantire premiazioni degne di tal nome, se poi avanza qualcosa... tanto meglio!

così vengono interpretate le gare open nel Field-Target e nel Bench-Rest

cosa molto diversa è lo stabilire una categoria "open" nell'ambito di una speficifica disciplina, con regolamenti semplificati per facilitarne l'accesso e/o la gestione di gara e classifica, il distinguo è d'obbligo.
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a brusa suta l' Susa

Offline Daniele Puccioni

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Re: Gare open, una modo sbagliato per far cassa
« Risposta #2 il: Maggio 26, 2009, 11:24:48 am »
Concentrica non ha scoperto neanche l'acqua calda...
E' due anni che facciamo un torneo (anche se virtuale) accomunando tutte le categorie (donne, junior, master, ecc.)
Mi sembra che bene o male la cosa funzioni, mettendo tutti più o meno con possibilità di partecipare e magari anche piazzarsi...