Autore Topic: CONI - UNA CASTA DA ABOLIRE  (Letto 22056 volte)

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Offline Sora Lucia

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Re:CONI - UNA CASTA DA ABOLIRE
« Risposta #40 il: Luglio 08, 2019, 23:00:06 pm »
Sapete dirmi se è vero che un  commissario  di tsn messo  da Obrist è stato confermato da Soro anche se le elezioni da lui fatte sono state annullate? Come può essere possibile? Ciao, Lucy

Offline VENDETTA

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Re:CONI - UNA CASTA DA ABOLIRE
« Risposta #41 il: Luglio 08, 2019, 23:18:11 pm »
Si è vero!

Credo tarttasi di Caldaro che fino a sei mesi fa aveva dovuto rinviare l'elezioni penchè non aveva nemmeno 20 tesserati.

Si badi bene che la sezione in argomento con 20 soci ,associato più associato meno, è stata in grao di far eleggere il Presidente Nazionale.

Offline Enyo

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Re:CONI - UNA CASTA DA ABOLIRE
« Risposta #42 il: Luglio 09, 2019, 07:54:35 am »
Credo anche Cagliari. Avevo letto la delibera circa un anno fa. Invece  a Dobbiaco per le stesse ragioni  il commissario è stato rimosso.

Offline VENDETTA

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Re:CONI - UNA CASTA DA ABOLIRE
« Risposta #43 il: Luglio 30, 2019, 13:31:19 pm »
Siamo alle deleghe al governo

Dossier del Servizio Studi
sull’A.S. n. 1372

"Deleghe al Governo e altre
disposizioni in materia di
ordinamento sportivo, di
professioni sportive nonché
di semplificazione"

dossier
luglio 2019

n. 145

XVIII legislatura

ufficio ricerche sulle questioni
istituzionali, sulla giustizia e sulla
cultura



. revisione e trasferimento delle funzioni di vigilanza e covigilanza esercitate
dal Ministero della difesa su enti sportivi e Federazioni sportive nazionali,
in coerenza con la disciplina relativa agli altri enti sportivi e federazioni
sportive, previa puntuale individuazione delle risorse umane, strumentali e
finanziarie da trasferire (lett.l)); si valuti se specificare meglio il contenuto
e i destinatari del suddetto trasferimento di funzioni;
. trasferimento all'Unione italiana tiro a segno delle funzioni connesse
all'agibilità dei campi e degli impianti di tiro a segno esercitate attualmente
dal Ministero della difesa, anche prevedendo forme di collaborazione con

quest'ultimo, previa, anche in tal caso, puntuale individuazione delle risorse
umane, strumentali e finanziarie da trasferire (lett.m)).

Con riferimento all’agibilità dei campi e degli impianti di tiro a volo, si ricorda
che, ai sensi dell’art. 250 del d.lgs. 66/2010, i campi di tiro a segno impiantati a
spese dello Stato:

- sono compresi tra gli immobili demaniali militari;

- l'esecuzione tecnica dei lavori relativi all'impianto, alla sistemazione e alla
manutenzione è affidata alla vigilanza del Ministero della difesa;

- sono dati in uso, a titolo gratuito, alle sezioni di tiro a segno, senza ulteriori oneri
a carico dello Stato. In relazione al tema dell’agibilità dei campi di tiro a segno, si
segnala che il Tar del Lazio con la sentenza N. 16400/2014 (REG.RIC. Tribunale
Amministrativo Regionale per il Lazio, Sezione Prima Bis) ha rilevato come
l’Unione Italiana tiro a segno non ha alcuna legittimazione a certificare l’agibilità
dei poligoni. Nella sentenza, infatti, si ribadisce che la competenza relativa
all’accertamento dell’agibilità dei poligoni (anche di prima categoria) e relative
prescrizioni, competono in via esclusiva al ministero della Difesa e al Genio
militare.

Si valuti l’opportunità di definire in maniera più dettagliata i contenuti
della delega relativa al trasferimento delle funzioni di vigilanza del
Ministero della difesa sull’Unione italiana tiro a segno, titolare della
funzione pubblica di rilascio dei certificati di idoneità al maneggio delle
armi;


Solo frottole c'hanno raccontato in questi anni.

Offline diamante

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Re:CONI - UNA CASTA DA ABOLIRE
« Risposta #44 il: Dicembre 21, 2019, 05:58:47 am »

Offline Sora Lucia

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Re:CONI - UNA CASTA DA ABOLIRE
« Risposta #45 il: Dicembre 21, 2019, 08:34:28 am »
Caro mio amico crauto,
quando scenni a Roma,
passa quì non esser cauto,
che a sentì er tuo idioma,

a me se drizza er flauto.
E con ‘a mia bionda chioma,
al Tiziano annemmo in auto,
a goder di quell’aroma,

tutti insieme. Ma sul più bello,
ricordando matriciane a sbaffo,
entra lesto er sordatello,

e er gatto ce toje con arraffo.
Crede de commandà er poverello,
ma l’atro se a ride sotto er baffo.

Offline diamante

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Re:CONI - UNA CASTA DA ABOLIRE
« Risposta #46 il: Luglio 25, 2020, 19:43:05 pm »
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/07/16/sport-spadafora-vuole-cancellare-le-porte-girevoli-tra-cariche-federali-e-politiche-le-federazioni-resistono-e-lotti-guida-la-rivolta/5869468/

Sport, Spadafora vuole cancellare le porte girevoli tra cariche federali e politiche. Le Federazioni resistono: e Lotti guida la rivolta
Oltre al limite dei mandati, nel testo è stata inserita una norma che non permette di ricoprire i due incarichi. Un cambiamento che costringe alcuni nomi di sport e politica a scegliere tra i due ruoli. E le conseguenze si avrebbero anche sul calcio, visto che Cosimo Sibilia, capo dei Dilettanti nonché deputato di Forza Italia, è tra i candidati per le prossime elezioni in Figc. I padri padroni delle Federazioni tentano di resistere, con l'aiuto dell'ex ministro del Pd
di Lorenzo Vendemiale | 16 Luglio 2020
Giacca, cravatta e scarpe da ginnastica: il look perfetto del “politico sportivo”, che da anni comanda lo sport italiano. Metà presidente di Federazione, metà parlamentare o sindaco, un incarico tira l’altro. Adesso il governo ha deciso di dire basta: la riforma del ministro Vincenzo Spadafora, che ha messo nel mirino la “casta” dei presidenti a partire da Giovanni Malagò, sancirà anche l’incompatibilità delle cariche sportive con quelle nella pubblica amministrazione.
LE PORTE GIREVOLI TRA SPORT E POLITICA – Da quando è nata la riforma, il Coni (e ultimamente pure le Federazioni, che sentono il fiato sul collo del ministero) non fanno altro che protestare, rivendicare l’autonomia dello sport. In realtà lo sport italiano dalla politica non è mai stato indipendente, anzi, il fine politico ha sempre riconosciuto il valore sociale ma soprattutto elettorale dello sport, sconfinato bacino di voti, preziosa riserva di cariche, saltando così da una poltrona all’altra, a volte pure contemporaneamente. Da Andreotti, che ben prima di diventare sette volte premier fu sottosegretario allo sport di De Gasperi (anzi, a lui si deve la rinascita del Coni dopo il ventennio), al “poltronissimo” Carraro, senza dimenticare Matarrese, Pescante, Abete, Tavecchio, l’elenco è lungo.
CON LA RIFORMA ECCO L’INCOMPATIBILITÀ – Da anni si parlava di un possibile intervento normativo, non se n’è mai fatto nulla, anche perché spesso a decidere in Parlamento erano gli stessi che avrebbero dovuto essere colpiti dal provvedimento nelle Federazioni. Ora potrebbe cambiare tutto: con la sua riforma Spadafora vuole cancellare la Legge Lotti, l’ultimo regalo che il governo Pd aveva fatto a Malagò&C., e spazzare via un’intera generazione di dirigenti che sta lì da decenni, “dai tempi della lira” come ha detto il ministro. Viene infatti ridotto il numero massimo di mandati, che passa da tre a due per il Coni, e rimane tre (ma senza “fase transitoria”) per le Federazioni: così sarebbero fuori Malagò e altri 16 capi di discipline importanti, dal nuoto al tennis, dal golf alla pallacanestro. Ma nel testo c’è anche un’altra norma: quella per l’incompatibilità con la politica. Apparentemente, il divieto vale solo per il Comitato Olimpico, ma in realtà si applicherà anche alle Federazioni, visto che i presidenti federali sono pure membri di diritto del consiglio Coni, dove non potranno più entrare. Dunque addio ai presidenti eterni, ma anche ai presidenti politici.
DAL NUOTO AL CALCIO, GLI EFFETTI – La questione rischia di essere tremendamente d’attualità perché il doppio ruolo ancora oggi ha degli interpreti illustri. Il più famoso è Paolo Barelli, grande capo del nuoto italiano, la Federazione più vincente del Paese, e deputato di Forza Italia. Poi c’è Claudio Barbaro, senatore leghista e dal ’94 alla guida dell’Asi, uno degli enti di promozione più diffusi. Altri, da Sabatino Aracu del pattinaggio a rotelle a Luciano Rossi del tiro a volo, non lo sono più soltanto perché hanno perso il loro posto in Parlamento (ma si sono tenuti stretti quello in Federazione). E la norma potrebbe influenzare anche la partita più importante, quella del calcio: tra i candidati per le prossime elezioni in Figc c’è Cosimo Sibilia, capo dei Dilettanti, nonché deputato di Forza Italia. Se la riforma fosse approvata, si troverebbe a dover scegliere fra le due cariche. Come tutti gli altri.

LOTTI GUIDA LA RIVOLTA – La ghigliottina del governo terrorizza i padri padroni delle Federazioni. È già cominciata la corsa al voto, per andare alle urne il prima possibile, prima cioè che entri in vigore la nuova legge: ma il Ministero, che ha già bocciato la delibera Coni sulle elezioni fino a ottobre 2021, pare intenzionato a far votare tutti con le stesse regole, le sue. Mentre ad organizzare la resistenza c’è anche l’ex ministro Luca Lotti, che aveva regalato a tutti i presidenti quattro anni in più di governo e ora è pronto a difendere la sua vecchia legge (e i loro privilegi). Il suo Pd ha disertato l’incontro di maggioranza sulla riforma: un messaggio al ministro sui cambiamenti necessari a far passare la riforma. È vero che i decreti attuativi non devono andare in Parlamento, ma serve pur sempre l’ok del Consiglio dei ministri, senza dimenticare i passaggi in Commissione e in Conferenza Stato-Regioni. “Vedrete, alla fine non cambierà nulla”, scommettono alcuni presidenti federali. E loro, che stanno lì da decenni, se ne intendono.

Offline sgtHartman

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Re:CONI - UNA CASTA DA ABOLIRE
« Risposta #47 il: Luglio 26, 2020, 08:53:58 am »
Ma non ci crede nessuno!!!
È solo cinema con effetti speciali, a quel livello non cambierà nulla. Si rassegni chi pensa che Spadafora possa riuscire in un impresa così 'innovativa'!!!

Offline VENDETTA

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Re:CONI - UNA CASTA DA ABOLIRE
« Risposta #48 il: Agosto 12, 2020, 08:04:23 am »
https://www.sporteconomy.it/malago-coni-non-stiamo-bluffando-stiamo-letteralmente-scherzando-con-il-fuoco/

Malagò (CONI): Non stiamo bluffando, stiamo letteralmente scherzando con il fuoco.
05 Ago 2020
Redazione

Giovanni Malagò - presidente del CONI
Conferenza stampa senza veli del presidente del CONI, Giovanni Malagò (nella foto) sul tema della legge delega.
“Se dovesse cadere la legge delega sulla riforma dello sport, le conseguenze con il CIO, in termini di sanzioni saranno sicure e immediate. Non saremmo i primi e neanche gli ultimi: per molti paesi che non hanno applicato la carta olimpica tutti sapete come è andata. Sarebbe una sconfitta unica per l’Italia e una perdita di credibilità clamorosa proprio dopo aver avuto fiducia con l’organizzazione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Non stiamo bluffando, stiamo letteralmente scherzando con il fuoco” – lo ha dichiarato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in conferenza stampa, a margine della Giunta di stamattina.
“…Questo governo (guidato dal premier Giuseppe Conte, nda) si è impegnato anche ufficialmente con la garanzia che massimo entro agosto avrebbe sistemato una situazione assolutamente non più sostenibile. Non è assolutamente una pressione del Coni, ma una precisa disposizione del CIO” ha sottolineato sempre il numero 1 dello sport italiano.




Con tutti i problemi che ci sono ci mancava solo il CIO a dettare l'agenda del governo Italiano.

E risparmiamoceli pure i 500 milioni annui che vanno alla burocrazia dello sport.

Tanto chi fa sport lo fa direttamente a sue spese e finalmente quelli dei gruppi sportivi torneranno alle proprie amministrazioni a

guadagnarsi lo stipendio.


« Ultima modifica: Agosto 12, 2020, 08:08:38 am da VENDETTA »

Offline VENDETTA

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Re:CONI - UNA CASTA DA ABOLIRE
« Risposta #49 il: Agosto 14, 2020, 08:33:39 am »

https://notizie.virgilio.it/salvini-attacco-interno-ex-deputato-leghista-leoni-traditori-1415303



L'ex senatore Leoni è pure l'ex Presidente/commissario chiacchieratissimo dell' Aereoclub di cui si è occupato Report.