Autore Topic: INTERPELLANZA PARLAMENTARE DEL 21/12/2016  (Letto 3172 volte)

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Offline gunny

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INTERPELLANZA PARLAMENTARE DEL 21/12/2016
« il: Gennaio 02, 2017, 16:11:15 pm »
riportiamo quanto appena pubblicato dalla rivista "Armi e Tiro":

http://www.armietiro.it/interpellanza-parlamentare-sui-poligoni-privati-armi-8140

Il 21 dicembre è stata presentata al ministero dell’Interno e al ministero della Difesa una interpellanza parlamentare, firmata dalla deputata Marilena Fabbri  e da altri 34 deputati del Pd (e da un deputato di Sel): si torna a parlare dei poligoni privati.

Nell’interpellanza, facendo in particolare riferimento al recente incidente occorso nel poligono privato di Perosa argentina (To) lo scorso 9 dicembre e al precedente di Portomaggiore nel gennaio 2016, si chiede al governo di conoscere quale sia lo stato dell’iter per l’approvazione dell’ormai famigerato regolamento sui poligoni e campi di tiro privati, per l’emanazione del quale nel maggio 2015 fu costituita una commissione di esperti.

L’aspetto inedito è, tuttavia, che nell’interpellanza per la prima volta si fa esplicito riferimento alla possibilità di uniformare la normativa relativa alle agibilità tra Tiro a segno nazionale e poligoni privati “in particolare per quanto riguarda i controlli, tenuto conto che i poligoni di tiro, siano essi pubblici o privati, insistono in un contesto cittadino e sono frequentati da cittadini civili, anche minorenni”.

Nel documento si fa anche accenno alla sentenza del Tar del Lazio sull’incompetenza da parte dell’Uits al rilascio delle certificazioni di agibilità (di primo livello), chiedendo (abbastanza stranamente) “cosa intenda fare il Governo alla luce della sentenza del Tar del Lazio circa la carenza di legittimazione della Unione italiana tiro a segno nel certificare l’agibilità dei poligoni”. Diciamo “stranamente” perché con il sollevamento esplicito dell’Uits dalla competenza sulle agibilità, tale funzione è attualmente svolta dal genio militare, come peraltro previsto dalla normativa.

È degno di attenzione (e preoccupazione) anche il riferimento al ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, il quale "sta predisponendo uno schema di decreto legislativo attuativo della delega contenuta nell'articolo 19 della legge n. 161 del 2014".  Come è noto, proprio la Fabbri fu la prima firmataria di un ddl presentato alla fine del 2014, che aveva destato numerose preoccupazioni sulla questione dei limiti acustici per i campi di tiro e i poligoni: il decreto attuativo potrebbe contenere norme vessatorie proprio su questo argomento

questo il testo integrale dell'interpellanza: http://www.armietiro.it/moduli/articoli/attachments/8/1/4/0/2_01567.pdf

« Ultima modifica: Gennaio 02, 2017, 16:32:57 pm da gunny »
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a brusa suta l' Susa

Offline gunny

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Re:INTERPELLANZA PARLAMENTARE DEL 21/12/2016
« Risposta #1 il: Gennaio 02, 2017, 16:32:30 pm »
che dire... Babbo Natale non s'è dimenticato di nessuno!!!

oltre a quanto fatto notare nell'articolo di A&T, forse sarebbe degno nota il passaggio finale dove si chiede di far partecipare al tavolo di lavoro anche i Vigili del Fuoco... e inoltre l'ultimo passaggio che fa riferimento all'illegittimità di UITS, forse non è poi così strano... o forse lo è dopo le tante parole spese dal presidente Obrist riguardo un'imminente modifica al TUOM nella quale pare che a competenza sulle agibilità possa passare a UITS...  e forse quest'ulitma sarebbe la cosa più strana di tutte!!!

Il TUOM è un testo che può essere modificato dal parlamento... com'è che dei 34 onorevoli firmatari dell'interpellanza nessuno ne sappia niente? Possibile?
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a brusa suta l' Susa

Offline diamante

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Re:INTERPELLANZA PARLAMENTARE DEL 21/12/2016
« Risposta #2 il: Gennaio 26, 2017, 10:20:45 am »
http://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0727&tipo=stenografico#sed0727.stenografico.tit00020.sub00020


(Elementi ed iniziative in materia di sicurezza e incolumità pubblica nei poligoni di tiro privati – n. 2-01576) 

  PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente dei deputati Fabbri ed altri n. 2-01576 (Vedi l'allegato A – Interpellanze urgenti).
  Chiedo alla deputata Marilena Fabbri se intenda illustrare la sua interpellanza o se si riservi di intervenire in sede di replica. La illustra, prego ha quindici minuti.

  MARILENA FABBRI. Grazie, Presidente. Sì, ci tengo ad illustrare questa interpellanza, in Aula, al Ministero dell'Interno, al Ministro della Difesa, per chiedere conto, in particolare, dello stato di attuazione di due deleghe che sono state date al Governo dal Parlamento, in particolare quella relativa alla regolamentazione dell'articolo 57, terzo comma, del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, emanato nel luglio 2010, che chiedeva al Governo di regolamentare l'autorizzazione dei poligoni di tiro privati dal punto di vista, appunto, della pubblica sicurezza, ma che mi risulta non essere ancora stata attuata. È vero che non aveva una scadenza, ma noi riteniamo che questo settore debba essere regolamentato sia per tutelare gli utenti di questa attività,
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anche se, come già citato, in forma privata, sia per garantire la pubblica sicurezza dei luoghi che sono adiacenti a questi poligoni di tiro, che possono essere al chiuso ma che possono anche essere all'aperto. Ricordo, in particolare, gli ultimi due incidenti rilevanti: quello del gennaio 2016 a Portomaggiore, in provincia di Ferrara, dove ci sono stati tre morti, tre ustionati e tre persone illese a seguito dello scoppio di un incendio all'interno di un poligono di tiro privato, il cui procedimento giudiziario è ancora in corso; e l'ultimo incidente, quello del dicembre 2016, in un poligono di tiro in provincia di Torino, dove mi risulta esserci stato un morto e tre persone ustionate, sempre a seguito di un incendio. Dunque, questa norma non è ancora stata appunto regolamentata dal TULPS. Nonostante quello che si dica, il settore è abbastanza confuso, nel senso che i gestori di poligoni di tiro privati si limitano a una dichiarazione di inizio attività all'autorità di pubblica sicurezza, in particolare ai comuni, mentre il Ministero dichiara che è necessaria una licenza, ma non si capisce a seguito della presentazione di quali documenti e a seguito dell'autorizzazione di chi e, quindi, il settore è veramente confuso.
  La seconda delega, invece, è quella in capo al Ministero dell'ambiente. È una delega importante quella relativa alla legge n. 161 del 2014 e contiene al suo interno in particolare l'articolo 19, in cui si prevede, appunto, una delega in materia di inquinamento acustico volta all'armonizzazione delle normative nazionali rispetto alle diverse direttive della Comunità europea – del 2002, del 2000 e del 2006 – e l'ultimo regolamento della Comunità europea in materia, il n. 765 del 2008, che prevedeva, nell'ambito della regolamentazione in materia di inquinamento acustico, anche quella degli impianti sportivi, tra cui i poligoni di tiro che vengono ad essi equiparati. Mi risulta che questa delega doveva essere esercitata entro 18 mesi dall'entrata in vigore della legge, che è avvenuta nel novembre 2014, e quindi sarebbe ad oggi scaduta se non già esercitata. Quindi, l'interrogazione è per capire se i due Ministeri interessati hanno contezza della situazione, a nostro avviso grave, di deregolamentazione del settore, della gravità, appunto, di questa deregolamentazione, perché si mettono a rischio sia i soggetti gestori, che non hanno regole di riferimento precise, sia gli utenti di questi impianti, che pensano di poter esercitare un'attività sportiva o privata in sicurezza e invece tale non è, sia eventualmente i privati che abitano o lavorano nelle adiacenze di questi impianti.
  L'ultimo aspetto che vorrei sottolineare è che il settore vede, appunto, la presenza di poligoni di tiro privati, che dovrebbero essere regolamentati dal testo unico sulle leggi di pubblica sicurezza, e i tiri a segno pubblici, che sono invece ampiamente regolamentati da norme del settore della difesa, del Ministero della difesa. In particolare, in questo caso non c’è un problema di carenza di regole tecniche di costruzione o di autorizzazioni, in quanto il settore pubblico è ampiamente regolamentato, ma si è verificata un'irregolarità in quanto il soggetto gestore, che è la UITS, l'Unione italiana tiro a segno, avrebbe di sua iniziativa omologato e abilitato dei tiri a segno senza esserne autorizzata. Questo è verificato da una sentenza del TAR, a cui dovrebbe avere fatto seguito un intervento diretto del Ministro della Difesa, del Genio militare.
  Noi pensiamo che appunto i due settori vadano in qualche modo coordinati, in quanto comunque offrono lo stesso servizio alla popolazione. Ricordo che i tiri a segno pubblici sono frequentati anche da minori dai 10 anni in su, in quanto appunto inseriti nelle attività sportive anche del CONI e in quelle delle attività olimpiche e, quindi, la sicurezza è un elemento importante. Ricordo anche che i poligoni di tiro, sia pubblici sia privati, non sono assoggettati alle norme antincendio o alle norme di fuga, in quanto equiparati e assoggettati alle norme solo se utilizzati da più di 100 spettatori o insistenti su oltre 200 metri quadri di calpestabile (diciamo così).
  Noi riteniamo che questa sia una norma assolutamente non corrispondente
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alle necessità, in quanto abbiamo visto che i due poligoni in cui sono avvenuti degli incendi, innescati da colpi tirati per l'attività ordinaria, il rischio incendio e il problema della fuga sono a prescindere dalla presenza di spettatori ma sono dati proprio dalla pericolosità dell'attività in sé, che deve avere delle particolari accortezze nella sua esplicazione. Quindi, su questo chiediamo di sapere a che punto è questo gruppo di lavoro, che era stato istituito nel 2015 per dare attuazione alla delega di cui all'articolo 57, terzo comma, del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza; se questo gruppo di lavoro è stato integrato con la presenza di esperti del Dipartimento dei vigili del fuoco, che erano fino a qualche mese fa assenti; se non si intenda, appunto, coordinare e omogeneizzare le regole tecniche di autorizzazione o di costruzione fra pubblico e privato, in modo da garantire le stesse norme di sicurezza per chi svolge l'attività e per chi, eventualmente, vive e lavora nelle adiacenze; infine, a che punto sia l'attuazione di queste due importanti deleghe parlamentari all'attività del Governo.

  PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato, Davide Faraone, ha facoltà di rispondere.

  DAVIDE FARAONE, Sottosegretario di Stato per la Salute. Presidente, in relazione al regolamento di competenza del Ministero dell'interno si informa che il gruppo di lavoro incaricato di approfondire la tematica dell'apertura e gestione in sicurezza dei poligoni privati ha recentemente concluso la propria attività di analisi. Considerata anche la particolare complessità della materia, le valutazioni effettuate dal gruppo di lavoro sono state al centro di un confronto tra le rappresentanze degli operatori di settore e ora sono all'esame dei competenti uffici del Ministero per gli ulteriori approfondimenti di natura normativa e tecnica.
  In particolare, sono oggetto di attenzione le questioni riguardanti l'individuazione dei criteri di accesso da parte dei frequentatori e le caratteristiche delle difese attive e passive degli impianti nonché alcuni aspetti propriamente gestionali riferiti sia alle attività di tiro statico e dinamico a carattere ludico-amatoriale, sia quelle propriamente agonistiche così come regolamentate dalla competente federazione sportiva riconosciuta dal CONI. Gli approfondimenti in corso riguardano anche le diverse tipologie di armi corte e lunghe utilizzabili dalle differenti specialità. Il Dipartimento della pubblica sicurezza ha assicurato che sul regolamento in corso di adozione saranno acquisiti senz'altro i pareri del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, per gli aspetti di prevenzione incendi, e del Ministero dell'ambiente, per gli aspetti relativi all'inquinamento acustico.
  In ordine allo schema di decreto legislativo attuativo della delega, di cui all'articolo 19 della legge n. 161 del 2014, il Ministero dell'ambiente ha fatto sapere che esso è stato predisposto nel coinvolgimento di tutte le amministrazioni statali interessate, degli stakeholder, degli ordini professionali e delle regioni. Il testo è stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 24 novembre scorso ed è ora all'esame delle competenti Commissioni parlamentari. Lo scorso 22 dicembre la Conferenza unificata ha espresso su di esso parere favorevole condizionato all'accoglimento di alcune proposte emendative che non riguardano, comunque, la tematica legata alla disciplina del rumore prodotto nell'ambito dello svolgimento delle attività sportive.
  Vengo ora al quesito sulle iniziative che si intendono avviare in conseguenza della sentenza del TAR Lazio del 28 agosto 2015. Secondo quanto riferito dall'amministrazione della difesa, la pronuncia ha costituito l'occasione per riesaminare, con il CONI e la UITS, il vigente quadro normativo di settore, in particolare per trovare appropriate soluzioni al rilascio dell'agibilità al tiro dei poligoni appartenenti alle sezioni del tiro a segno nazionale.
  In tal senso sono state apportate integrazioni alla vigente direttiva tecnica che regolamenta la materia in forza di un
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accordo sottoscritto il 1o dicembre 2015 tra il Ministero della difesa e la UITS per il rilascio dell'agibilità al tiro dei poligoni di prima categoria appartenenti alla sezione di tiro a segno nazionale. Nello specifico, ferme restando le competenze del Ministero della difesa in tema di rilascio e agibilità dei poligoni di prima, seconda e terza categoria, l'accordo prevede che, al fine di snellire le procedure, l'attività istruttoria di verifica dei requisiti per il conseguimento dell'agibilità al tiro dei predetti poligoni di prima categoria sia svolta dalla UITS in assoluta aderenza alle direttive tecniche definite dall'amministrazione della difesa. Quest'ultima, una volta acquisite le risultanze dell'attività svolta dalla predetta Unione italiana, si riserva la facoltà di svolgere qualsivoglia tipo di verifica prima del rilascio dell'agibilità.

PRESIDENTE. La deputata Fabbri ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interpellanza.

  MARILENA FABBRI. Grazie, Presidente. Ringrazio anche il sottosegretario Faraone per le informazioni che ci ha fornito oggi. Devo dire che non sono ancora soddisfatta, perché auspicavo che il gruppo di lavoro che si è costituito per la regolamentazione dell'articolo 57 fosse già ad una fase molto più avanzata. Prendo atto che è stato depositato il lavoro, quindi che il gruppo di lavoro ha concluso il suo lavoro di analisi; non so se questo intenda che c’è già una proposta di regolamentazione che il Governo sta valutando. Mi fa piacere che questo gruppo di lavoro sia stato integrato con esperti del Dipartimento di pubblica sicurezza relativa alle competenze in materia di antincendio e vie di fuga.
  Spero che questo lavoro sia stato fatto a prescindere dalle norme sul pubblico spettacolo, ma proprio in relazione alla pericolosità dell'attività o della possibile pericolosità dell'attività in essere. Prendo atto anche che è stata depositata la bozza di decreto legislativo in attuazione dell'articolo 19 della legge n. 161 del 2014 in materia di inquinamento ambientale, in quanto la scadenza era a luglio del 2014. Prendo atto anche del fatto che si sta in qualche modo superando il fatto che la UITS avesse abilitato degli impianti di tiro di prima categoria, autorizzandola all'istruttoria.
  Credo che questo sia un settore particolarmente complesso, che va assolutamente regolamentato con chiarezza nei ruoli e competenze, sia in fase di autorizzazione che di controllo. Non credo che assolutamente vada limitata come attività, ma regolamentata a tutela di tutti i soggetti coinvolti, sia delle autorità, che poi vengono chiamate ad autorizzare, quindi anche sulla base di quali norme, sia dei soggetti gestori che aprono queste attività, e quindi avere anche consapevolezza delle responsabilità effettive che si assumono, sia degli utenti che dei vicini. Terrò monitorata la situazione e verificherò che i documenti, i lavori conclusivi dei due gruppi di lavoro in materia di delega che sono stati depositati arrivino a buon fine e, soprattutto, verificherò i contenuti che questi contengono.





Ma cosa ci raccontano?

Offline VENDETTA

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Re:INTERPELLANZA PARLAMENTARE DEL 21/12/2016
« Risposta #3 il: Febbraio 03, 2017, 06:23:42 am »
http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2017/01/13/news/il-poligono-della-tragedia-torna-in-parlamento-1.14711002?refresh_ce

Il poligono della tragedia torna in parlamento

Interpellanza Pd ai ministri di Interno e Difesa, tra i firmatari Bratti e Boldrini «Regole univoche per evitare tragedie come quella di Portomaggiore»
PORTOMAGGIORE. Prende spunto da due tragedie avvenute in Italia all’interno di poligoni di tiro privati l’interpellanza presentata mercoledì scorso alla Camera con la quale si chiede ai ministeri dell’Interno e della Difesa di adeguare la normativa nazionale per rendere più sicure queste strutture sportive.

In particolare il documento chiede se è prevista la presenza dei vigili del fuoco al tavolo degli esperti che dovrà predisporre le regole applicative della nuova disciplina che regola queste attività e quale ruolo avrà in futuro l’ente (Uits) che finora ha certificato la regolarità dei poligoni in Italia.

L’atto politico arriva ad un anno dall’incendio nel poligono di tiro di Portomaggiore nel quale persero la vita tre persone e altre tre rimasero ferite e a poche settimane da un analogo fatto avvenuto a Torino, che ha provocato la morte di una persona e il ferimento di altre quattro, che sono i due casi citati nell’interpellanza.

L’atto, firmato da parlamentari del Pd e di Sel tra cui i due eletti ferraresi Alessandro Bratti e Paola Boldrini, ricorda che di fatto il settore non è attualmente sottoposto a «regime autorizzatorio», pur previsto, perché mancano alcune disposizioni attuative indispensabili per l’applicazione delle norme che impongono la licenza per questo genere di attività.

Una lacuna sulla quale è al lavoro dal maggio 2015, informa il documento, «un apposito gruppo di esperti con il compito di fornire sull’argomento un qualificato e puntuale contributo tecnico-giuridico».

Da questo lavoro dovrebbe scaturire la disciplina specifica relativa «al rilascio della licenza» e con la quale saranno definite «le distanze di sicurezza relative alla gittata massima dei proiettili, nonché tutti i profili per la salvaguardia ambientale riguardanti l’impatto acustico, lo smaltimento dei residui dell’attività di sparo, come pure sarà espressamente stabilito il mantenimento in sicurezza delle caratteristiche minime per tutto il periodo di validità della licenza». Si tratta di un ambito nel quale, aggiunge il documento, sta intervenendo anche il ministero dell’Ambiente. Il Tar del Lazio, inoltre, ha emanato una sentenza «nella quale si sottolinea che l’Uits, Unione Italiana Tiro a Segno, non ha alcuna legittimazione a certificare l’agibilità dei poligoni», funzione che compete «in via esclusiva» al ministero della Difesa e al Genio militare. L’atto sollecita infine «un coordinamento o un’omogeneità di regole tecniche tra pubblico e privati, in particolare per quanto attiene ai controlli, tenuto conto che le strutture insistono in un contesto cittadino e sono frequentate da cittadini civili, anche minorenni»

Offline armageddon

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Re:INTERPELLANZA PARLAMENTARE DEL 21/12/2016
« Risposta #4 il: Febbraio 03, 2017, 11:36:24 am »
a me pare che solo la uits non ha capito che non conta una fava,non è in grado di gestire lo sport figuratevi la sicurezza,se poi lo deve fare con i suoi esperti balistici meglio andare a tirare con l'arco

Offline gunny

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Re:INTERPELLANZA PARLAMENTARE DEL 21/12/2016
« Risposta #5 il: Febbraio 15, 2017, 16:48:22 pm »
a me pare che solo la uits non ha capito che non conta una fava,non è in grado di gestire lo sport figuratevi la sicurezza,se poi lo deve fare con i suoi esperti balistici meglio andare a tirare con l'arco

in compenso ne sanno un sacco sulle problematiche anti-incendio...

pare che in liguria ci sia qualche problema al riguardo proprio grazie alla consulenza fornita da "esperti" delle alte sfere...
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a brusa suta l' Susa