Autore Topic: CERTIFICATO ELETTRONICO  (Letto 10227 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline gunny

  • MegaBoss
  • Azzurro
  • *****
  • Post: 3002
    • Alpinisusa.IT
Re:CERTIFICATO ELETTRONICO
« Risposta #10 il: Febbraio 18, 2013, 14:14:11 pm »
IL CERTIFICATO ELETTRONICO NON E' RICHIESTO DA NESSUNO E NON SERVE A NULLA!

l'Unione vuole il certificato elettronico esclusivamente per mettere le mani su informazioni che oggi non ha (se non numericamente) e che tutto sommato non gli servono nemmeno, ovvero quelle sugli Obbligati, sia per CIMA che per Attestati.

Si ricorda che per gli scopi certificatori l'ente pubblico di riferimento (o facente funzione pubblica) è e rimane la sezione TSN, ad essa le questure/prefetture fanno riferimento anche per competenza territoriale e rapporti di quotidianità e spesso fiducia  preesistenti.

Questa è la ragione per cui nell'articolo 1 dello statuto delle sezioni va ribadito e scritto con chiarezza e dovere di dettaglio cos'è una sezione. Questo anche per chiarire cosa non è: ovvero la sezione TSN non è una dipendenza o ufficio periferico di UITS!

L'unica cosa che oggettivamente può essere gestita centralmente e con spesa modesta a vantaggio di tutti è il protocollo elettronico vista la venuta meno del "pezzo di carta" distribuito oggi in formato di mazzetta in carta copiativa numerata progressivamente e univocamente da UITS.
Così come avviene oggi, UITS rilascia i progressivi e le sezioni associano detti progressivi ai certificati rilasciati, ma visto che la legge non impone nulla al riguardo, la sezione potrebbe tranquillamente adottare un proprio protocollo al quale far corrispondere il numero di serie della marca da bollo.

Il costo di tutto ciò sarebbe irrisorio rispetto a quanto ci vorrebbero imporre, oltretutto con aggravio di burocrazia.

Da qui a imbastire un INUTILE e dispendioso sistema di certificazione elettronica ce ne passa.
Il documento "cartaceo" non è più necessario perché solo enti dello stato sono interessati a tale certificato, disporre di un sistema di riproduzione digitale conforme e corredato di firma elettronica non serve a nessuno, ne all'utente ne all'ente di destinazione, quindi sarebbero soldi spesi inutilmente.

Vorrei ricordare che quello che è stato presentato lo scorso anno non è un sistema di gestione elettronica di certificazione secondo gli standard imposti dalle normative vigenti, quindi nel caso già sono stati spesi soldi inutili a cui vanno aggiunti quelli per implementare la firma digitale dei documenti oltre ai sistemi di conservazione.

I voli pindarici non sono quelli di Ricky che a suo modo di vedere cerca a tutti costi gli aspetti positivi della proposta UITS, bensì è proprio UITS che sta cercando di fare l'impossibile per mettere le mani sui certificati delle sezioni senza averne diritto.

Qui, il riordino e il nuovo statuto UITS dimostrano la miopia (voluta?!?) degli estensori che hanno riconosciuto una funzione a UITS già attribuita per legge ad altri soggetti: le sezioni TSN, che guarda caso il codice di diritto militare (legge dello stato) riconosce come enti autonomi.
Ma nessun presidente di sezione TSN fino ad ora si è chiesto il perché si sia arrivati a tanta confusione nonostante le diverse decine di migliaia di euro spesi in mega-consulenze di autorevoli professionisti?

Se le Sezioni TSN, o alcune di esse, sceglieranno di piegarsi volontariamente ai dettami e procedure di UITS (non vi è obbligo scritto da nessuna parte), si pone la seria questione di chi produce e risponde del certificato: UITS o il Presidente di TSN?

Un conto è seguire tutti i medesimi standard (vedasi il Manifesto e l'adozione di moduli cartacei uniformi) un altro è lasciare che gli ospiti comandino a casa nostra.

IL CERTIFICATO ELETTRONICO NON E' RICHIESTO DA NESSUNO E NON SERVE A NULLA!
« Ultima modifica: Febbraio 18, 2013, 14:23:59 pm da gunny »
--------------------------
a brusa suta l' Susa

Offline armageddon

  • Maestro
  • ****
  • Post: 447
Re:CERTIFICATO ELETTRONICO
« Risposta #11 il: Febbraio 18, 2013, 14:31:43 pm »
IL CERTIFICATO ELETTRONICO NON E' RICHIESTO DA NESSUNO E NON SERVE A NULLA!

l'Unione vuole il certificato elettronico esclusivamente per mettere le mani su informazioni che oggi non ha (se non numericamente) e che tutto sommato non gli servono nemmeno, ovvero quelle sugli Obbligati, sia per CIMA che per Attestati.

Si ricorda che per gli scopi certificatori l'ente pubblico di riferimento (o facente funzione pubblica) è e rimane la sezione TSN, ad essa le questure/prefetture fanno riferimento anche per competenza territoriale e rapporti di quotidianità e spesso fiducia  preesistenti.

Questa è la ragione per cui nell'articolo 1 dello statuto delle sezioni va ribadito e scritto con chiarezza e dovere di dettaglio cos'è una sezione. Questo anche per chiarire cosa non è: ovvero la sezione TSN non è una dipendenza o ufficio periferico di UITS!

L'unica cosa che oggettivamente può essere gestita centralmente e con spesa modesta a vantaggio di tutti è il protocollo elettronico vista la venuta meno del "pezzo di carta" distribuito oggi in formato di mazzetta in carta copiativa numerata progressivamente e univocamente da UITS.
Così come avviene oggi, UITS rilascia i progressivi e le sezioni associano detti progressivi ai certificati rilasciati, ma visto che la legge non impone nulla al riguardo, la sezione potrebbe tranquillamente adottare un proprio protocollo al quale far corrispondere il numero di serie della marca da bollo.

Il costo di tutto ciò sarebbe irrisorio rispetto a quanto ci vorrebbero imporre, oltretutto con aggravio di burocrazia.

Da qui a imbastire un INUTILE e dispendioso sistema di certificazione elettronica ce ne passa.
Il documento "cartaceo" non è più necessario perché solo enti dello stato sono interessati a tale certificato, disporre di un sistema di riproduzione digitale conforme e corredato di firma elettronica non serve a nessuno, ne all'utente ne all'ente di destinazione, quindi sarebbero soldi spesi inutilmente.

Vorrei ricordare che quello che è stato presentato lo scorso anno non è un sistema di gestione elettronica di certificazione secondo gli standard imposti dalle normative vigenti, quindi nel caso già sono stati spesi soldi inutili a cui vanno aggiunti quelli per implementare la firma digitale dei documenti oltre ai sistemi di conservazione.

I voli pindarici non sono quelli di Ricky che a suo modo di vedere cerca a tutti costi gli aspetti positivi della proposta UITS, bensì è proprio UITS che sta cercando di fare l'impossibile per mettere le mani sui certificati delle sezioni senza averne diritto.

Qui, il riordino e il nuovo statuto UITS dimostrano la miopia (voluta?!?) degli estensori che hanno riconosciuto una funzione a UITS già attribuita per legge ad altri soggetti: le sezioni TSN, che guarda caso il codice di diritto militare (legge dello stato) riconosce come enti autonomi.
Ma nessun presidente di sezione TSN fino ad ora si è chiesto il perché si sia arrivati a tanta confusione nonostante i soldi spesi in mega-consulenze di autorevoli professionisti (diverse decine di migliaia di euro)?

Se le Sezioni TSN, o alcune di esse, sceglieranno di piegarsi volontariamente ai dettami e procedure di UITS (non vi è obbligo scritto da nessuna parte), si pone la seria questione di chi produce e risponde del certificato: UITS o il Presidente di TSN?

Un conto è seguire tutti i medesimi standard (vedasi il Manifesto e l'adozione di moduli cartacei uniformi) un altro è lasciare che gli ospiti comandino a casa nostra.

IL CERTIFICATO ELETTRONICO NON E' RICHIESTO DA NESSUNO E NON SERVE A NULLA!

potete fare un giro nel sito uits  alla voce consulenze per verificare quanto e chi ,sarete stupiti di leggere sempre dei soliti 3 studi legali,quasi un conflitto di interessi a leggere i nomi.
E della questione IMU sapete qualcosa? ad una sezione del piemonte il comune ha già fatto sapere quanto deve,se passa anche questa sapete bene dove come va a finire,ci vogliono far diventare commerciali,anche "Martinelli" spinge per farci aprire partita iva,il tutto però gestito a base volontaria,bene se commerciali dobbiamo essere allora voglio anche il lucro e lo voglio pesante altrimenti ,mi ripeto,un bella telefonata :domattina venite ad aprire voi,le chiavi sono sotto lo zerbino.

Offline gianvi

  • Azzurro
  • *****
  • Post: 524
Re:CERTIFICATO ELETTRONICO
« Risposta #12 il: Febbraio 18, 2013, 17:38:22 pm »
Scusate l'ignoranza,ma una banca dati nel sito della Questura e nella disponibilità della sola questura a cui hanno accesso i Presidenti di sezione ogni uno con propria chiave elettronica del cui uso sarebbero responsabili dove caricare i certificati?
salverebbe capra e cavoli:le sezioni manterrebbero l'indipendenza e uits potrebbe controllare in base al numero di certificati rilasciati se le sezioni versano il concordato.
ma non succederà mai troppo grossi gli interessi in ballo ;D ;D ;D

Offline Ricky

  • Utente Certificato
  • Azzurro
  • *
  • Post: 593
Re:CERTIFICATO ELETTRONICO
« Risposta #13 il: Febbraio 19, 2013, 10:44:56 am »
Scusate l'ignoranza,ma una banca dati nel sito della Questura e nella disponibilità della sola questura a cui hanno accesso i Presidenti di sezione ogni uno con propria chiave elettronica del cui uso sarebbero responsabili dove caricare i certificati?
salverebbe capra e cavoli:le sezioni manterrebbero l'indipendenza e uits potrebbe controllare in base al numero di certificati rilasciati se le sezioni versano il concordato.
ma non succederà mai troppo grossi gli interessi in ballo ;D ;D ;D

Infatti è troppo semplice, ... ed è quanto già accennato nel mio precedente post, gli inserimenti dovrebbero avvenire solo a cura dei Presidenti di sezione, con buona pace di tutti. UITS garantisce l'applicazione dei criteri oggettivi nazionali. Altrimenti ogni sezione potrebbe fare come vuole per abilitare i richiedenti. E' un meccanismo di garanzia nazionale.

Rispondendo a Diam, controllare questa autocertificazione non è come controllare la residenza, anche se chi realizza materialmente un documento credo controlli tutto. Qualcuno di noi ha mai avuto funzione certificatoria? Tutto ha la stessa valenza in termini di peso quando si fa un documento, la funzione centrale di cosa si certifica ha poi peso doppio.

Chissà come sarà mai realizzata la cosa, questo è da vedere. E la trasparenza sulle cose fatte è BASILARE!! Non capisco Gunny quando accenna all'accesso "... su informazioni che oggi non ha".

Le sezioni non sono uffici periferici UITS, hanno propria valenza operazionale e funzionale, sono la BASE, partecipano poi a formare un organismo (UITS) che ne ha le funzioni di rappresentanza e coordinamento. L'organismo costituito  non può che sostenersi che con fondi della base.

Qualcuno lo ha deciso, così i nostri predecessori sono riusciti a fare funzionare le cose, con appositi dispositivi di legge. Nulla è scritto sulla pietra, se si vorrà cambiare sarà il Parlamento a decidere, ma una cosa sono le disposizioni e una cosa è volere bene al Tiro a Segno: cosa è più giusto fare?
Si deve valutare la giustezza delle cose.
c'è un termine di responsabilità dato ai Presidenti? C'è una operosità materiale? Del tempo da impegnare nella cosa? Deve essere necessariamente riconosciuta. Altrimenti il proprio operato può non avere davvero valore.

Un caro saluto a tutti

Offline gunny

  • MegaBoss
  • Azzurro
  • *****
  • Post: 3002
    • Alpinisusa.IT
Re:CERTIFICATO ELETTRONICO
« Risposta #14 il: Febbraio 19, 2013, 17:01:31 pm »
Scusate l'ignoranza,ma una banca dati nel sito della Questura e nella disponibilità della sola questura a cui hanno accesso i Presidenti di sezione ogni uno con propria chiave elettronica del cui uso sarebbero responsabili dove caricare i certificati?
salverebbe capra e cavoli:le sezioni manterrebbero l'indipendenza e uits potrebbe controllare in base al numero di certificati rilasciati se le sezioni versano il concordato.
ma non succederà mai troppo grossi gli interessi in ballo ;D ;D ;D

Infatti è troppo semplice, ... ed è quanto già accennato nel mio precedente post, gli inserimenti dovrebbero avvenire solo a cura dei Presidenti di sezione, con buona pace di tutti. UITS garantisce l'applicazione dei criteri oggettivi nazionali. Altrimenti ogni sezione potrebbe fare come vuole per abilitare i richiedenti. E' un meccanismo di garanzia nazionale.

Rispondendo a Diam, controllare questa autocertificazione non è come controllare la residenza, anche se chi realizza materialmente un documento credo controlli tutto. Qualcuno di noi ha mai avuto funzione certificatoria? Tutto ha la stessa valenza in termini di peso quando si fa un documento, la funzione centrale di cosa si certifica ha poi peso doppio.

Chissà come sarà mai realizzata la cosa, questo è da vedere. E la trasparenza sulle cose fatte è BASILARE!! Non capisco Gunny quando accenna all'accesso "... su informazioni che oggi non ha".

Le sezioni non sono uffici periferici UITS, hanno propria valenza operazionale e funzionale, sono la BASE, partecipano poi a formare un organismo (UITS) che ne ha le funzioni di rappresentanza e coordinamento. L'organismo costituito  non può che sostenersi che con fondi della base.

Qualcuno lo ha deciso, così i nostri predecessori sono riusciti a fare funzionare le cose, con appositi dispositivi di legge. Nulla è scritto sulla pietra, se si vorrà cambiare sarà il Parlamento a decidere, ma una cosa sono le disposizioni e una cosa è volere bene al Tiro a Segno: cosa è più giusto fare?
Si deve valutare la giustezza delle cose.
c'è un termine di responsabilità dato ai Presidenti? C'è una operosità materiale? Del tempo da impegnare nella cosa? Deve essere necessariamente riconosciuta. Altrimenti il proprio operato può non avere davvero valore.

Un caro saluto a tutti

caro Gianvi,
la tua visione fatico a comprenderla e, in questo caso, a condividerla.

Non sono le Sezioni che comunicano spontaneamente i dati alle questure, bensì sono queste ultime a fare richiesta/verifica presso le sezioni per riscontrare la veridicità dell'auto-certificazione dichiarata dal cittadino richiedente una licenza di polizia o che necessita di denunciare il possesso di un'arma.
Oggi, almeno nella mia sezione, tale scambio di informazioni avviene via PEC (posta elettronica certificata), quindi con valore legale, opponibile e con data certa.

IL CERTIFICATO NON E' PIU' NECESSARIO ne cartaceo ne elettronico, anche la tesi proposta da Ricky mi suona più come circolare dell'UCAS (Ufficio Complicazione Affari Semplici ;) a memoria di naja), senza offesa ma si sta ricamando su un non problema.
L'utente vuole il pezzo di carta? Bene, su carta intestata della sezione di effettua la dichiarazione a firma del presidente TSN che il cittadino ha ottenuto la certificazione/attestazione richiesta a seguito corso ed esame teorico-pratico svolto il....
L'apposizione della  marca ba bollo (già riservata per quel certificato/attestato) sancisce la validità di quel documento come "atto pubblico", a firma del presidente di sezione TSN (non dell presidente UITS).

Ricky sostiene: " Le sezioni non sono uffici periferici UITS, hanno propria valenza operazionale e funzionale..." quindi non si comprende come possa conciliare, al riguardo della produzione della certificazione, la successiva affermazione: "UITS garantisce l'applicazione dei criteri oggettivi nazionali... ne ha le funzioni di rappresentanza e coordinamento"... a questo scopo c'è il MANIFESTO!!!

UITS semmai dovrebbe proprio occuparsi di verificare e vigilare affinché le sezioni che rilasciano i certificati applichino il MANIFESTO con standard condivisi di erogazione del servizio... cosa che puntualmente non avviene, infatti abbiamo realtà dove il certificato e/o l'attestato lo rilasciano in meno d'un ora d'orologio e altre dove tra teoria e pratica ne impegnano 3/4...
Se si prendessero la briga di presentarsi in incognito presso le sezioni avrebbero ampia conferma di quanto affermato, e forse si renderebbero conto che i problemi sono ben altri, nel bene e nel male.

Dei certificati UITS non risponde in prima persona, quindi che razza di garanzia "nazionale" sarebbe la sua?!?
La garanzia di validità dei certificati è nella legge! Chi agisce fuori dalla legge va denunciato ed eventualmente condannato. La garanzia dovrebbe essere questa!

Ribadisco, se proprio si vuole creare un database consultabile dalla pubblica amministrazione (e dagli stessi diretti interessati),  la soluzione è abbastanza semplice e pure economica, se interessa posso produrre specifiche e costi dettagliati (è il mio pane quotidiano), e sarebbe quella dii un protocollo nazionale centrale accessibile via web dai diretti interessati, per consultazione e registrazione avvenute certificazioni, dove il progressivo è assegnato automaticamente e a questo si abbina tipo di certificato/attestazione,  codice fiscale dell'intestatario, data certificazione e numero univoco della marca da bollo. Stop.

L'unica "pecca" di questo sistema è che se per qualunque motivo non si ha la possibilità di accedere al sistema web teoricamente risulterebbe impossibile produrre il certificato per la mancanza del numero di protocollo.
Con l'utilizzo di un sistema simile, andrebbe ribadito che per nessuna ragione, nemmeno nel caso di un commissariamento, alla sezione ovvero al suo legale rappresentante pro-tempore, possa essere sospeso d'ufficio (quindi da UITS) l'utilizzo del sistema, perché nel caso si configurerebbe un'interruzione di pubblico servizio.

Ricordiamoci che il certificato è tale perché c'è la firma del presidente di sezione TSN (assunzione di responsabilità) accompagnata da una marca da bollo, che ne sancisce la piena validità di atto pubblico, quindi pur in presenza di un protocollo nazionale le certificazioni non sono prodotte da UITS, bensì dai presidenti di sezione.

E' abbastanza evidente che il motivo principale per cui UITS vorrebbe poter mettere le mani sul sistema risiede probabilmente anche nella volontà di controllare e inibire la certificazione alle "sezioni non amiche", quindi farne uno strumento di coercizione e condizionamento per rafforzare lo spirito di sudditanza. Un po come pare venga fatto con la intranet federale quando qualcuno "osa" esprimersi con opinione diversa da quella della dirigenza federale.

La remota ipotesi che un sistema "elettronico" possa divenire strumento di coercizione, mi fa rinnegare la mia stessa proposta, spostando la protocollazione on-line oppure off-line direttamente in capo alle singole sezioni, perché avere un database e/o un sito web corredato di tale funzione non è affatto cosa inarrivabile e comunque sempre meno dispendiosa che non i "super-sistemi" proposti da UITS.

Se a qualcuno interessano i dettagli tecnici ben volentieri glieli spiego... non c'è nulla ne di esclusivo ne di trascendentale, un programmatore mediamente esperto sarebbe tranquillamente in grado di implementare il tutto in qualche giorno di lavoro.

il CERTIFICATO ELETTRONICO, come proposto da UITS, non serve a nulla, è INUTILE si abbia il coraggio di discutere la cosa in assemblea nazionale e quindi di bocciarla.
--------------------------
a brusa suta l' Susa

Offline ercole

  • 1° Classe
  • ***
  • Post: 128
Re:CERTIFICATO ELETTRONICO
« Risposta #15 il: Febbraio 24, 2013, 15:04:26 pm »
N on posso che dar ragione a Gunny: il certificato non serve a nulla.
Una volta che il richiedente il p.armi ha fatto la prova di tiro basta che lo dichiari sull'autocertificazione, sono due righe: dichiaro di aver superato il giorno.....presso il tsn di........il prescritto corso di tiro punto.  Se poi l'autorità di p.s. ha dei dubbi basta una telefonata per avere conferma.
Onestamente non credo proprio che qualcuno, magari per non pagare il corso di tiro, dichiari il falso col rischio del penale e l'addio al porto armi.
Da parte della Sezione basta conservare la schede firmata dal direttore/istruttore di tiro e siglata dal presidente stop
Certamente ciò non piacerebbe all'uits che verrebbe in qualche modo a perdere
quell'ossessivo controllo che esercita sulle sezioni, alla faccia dell'autonomia delle stesse.
p.s. A proposito avete letto l'ennesima stoccata nei confronti di Obrist apparsa su Corsera il 16 febbraio scorso.
Cordialmente.

Offline diamante

  • Utente Certificato
  • Azzurro
  • *
  • Post: 2685
Re:CERTIFICATO ELETTRONICO
« Risposta #16 il: Febbraio 24, 2013, 21:24:47 pm »
A proposito avete letto l'ennesima stoccata nei confronti di Obrist apparsa su Corsera il 16 febbraio scorso

Caro Ercole fosse solo la stoccata del 16 c.m., è poco.
C'è anche la soccata del 23 c.m.

Ciao

Offline gunny

  • MegaBoss
  • Azzurro
  • *****
  • Post: 3002
    • Alpinisusa.IT
Re:CERTIFICATO ELETTRONICO
« Risposta #17 il: Aprile 17, 2013, 10:39:04 am »
in materia di certificati di maneggio pare esistere un documento prodotto dall'Ufficio della semplificazione amministrativa, Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in risposta a un quesito inviato in data 19 febbraio 2013, avente per oggetto il processo di decertificazione dell'art. 15 della legge 12 novembre 2011 n.183, dove appunto si ribadiscono e confermano i diversi aspetti già ampiamente discussi in questo topic:

1) Le amministrazioni pubbliche e i gestori di pubblici servizi sono tenuti ad acquisire d'ufficio le informazioni oggetto delle dichiarazioni sostitutive di cui agli art. 46 e 47, nonché tutti i dati e i documenti in possesso delle pubbliche amministrazioni ovvero ad accettare le dichiarazioni sostitutive prodotte dai diretti interessati

2) L'amministrazione non è obbligata ad acquisire comunque d'ufficio le informazioni, ma può anche ritenere sufficiente la dichiarazione sostitutiva prodotta dall'interessato, salvo poi effettuare idonei controlli a campione sulla veridicità delle dichiarazioni rese ai sensi dell'art.71

3) Nel caso che l'interessato abbia superato regolamentare corso di tiro a segno, e questi ne chieda il relativo certificato, questo deve essere rilasciato senza alcuna dicitura specifica

4) Il Tiro a Segno Nazionale, infatti, è l'Ente certificatore preposto per legge al rilascio del certificato o dell'attestato d'idoneità al maneggio delle armi, attività certificatoria regolamentata dal D.L. n.66 del 15 marzo 2010, caratterizzata dallo svolgimento di corsi per l'accertamento della capacità tecnica di coloro che svolgono servizio armato presso enti pubblici o privati, o di coloro i quali richiedono una licenza di porto d'armi.

5) Diplomi rilasciati al termine di un corso di studio oppure titoli di abilitazione conseguenti un corso di formazione, ai sensi dell'art.42 DPR 28 dicembre 2000, n.445 (certificati di abilitazione, definiti diplomi o patentini) non sono certificati. Pertanto, gli stessi devono essere rilasciati in originale privi della dicitura prevista dal comma 02 art.40 DPR n.445 del 2000

ATTENZIONE!!!
Tutto ciò ci farebbe concludere che la circolare UITS 259/12 del 10/01/2012 a firma del segretario generale è discutibile riguardo le indicazioni e disposizioni in essa contenute in merito alla questione decertificazione, oltre al fatto che UITS, come riconosciuto e ribadito dalla legge
non è e non sostituisce il Tiro a Segno Nazionale, rappresentato invece dalle Sezioni che erogano i corsi e i servizi necessari finalizzati alla certificazione.


Lo statuto UITS travalica la legge arrogando all'ente funzioni che non gli appartengono nel tentativo di "svuotare" le Sezioni... e le Sezioni cosa fanno?!?  ::) :o ???
--------------------------
a brusa suta l' Susa

Offline diamante

  • Utente Certificato
  • Azzurro
  • *
  • Post: 2685
Re:CERTIFICATO ELETTRONICO
« Risposta #18 il: Aprile 17, 2013, 15:22:12 pm »
......e le Sezioni cosa fanno?!?) :o ???

I presidenti (sezioni) coltivano il proprio orticello, sino a quando l'erba infestante non attecchisce.
Se l'erba infestante attecchisce, ...bhe allora si cambia coltura.
Ciao

Offline gianvi

  • Azzurro
  • *****
  • Post: 524
Re:CERTIFICATO ELETTRONICO
« Risposta #19 il: Aprile 17, 2013, 23:42:27 pm »
A volte non sanno nemmeno coltivare l'orto ma come esseri primitivi sanno solo razziare ciò che è messo a disposizione,non sanno mettere a dimora le piante che produrranno i frutti necessari alla sopravvivenza e dimenticano contratti e accordi reputandosi intoccabili con risultati devastanti a volte sotto gli occhi di tutti.