tempo fa accadde: ...
"Il ministro Brunetta spinge sulla semplificazione amministrativa e tra le "vitamine" per la crescita del Paese include anche l'abolizione del certificati antimafia. Presentando oggi il nuovo logo per la Pubblica Amministrazione Brunetta ha commentato: "Una delle vitamine per la crescita è la semplificazione. Perché famiglie e imprese devono fornire certificati alla pubblica amministrazione che li ha già in casa? Basta certificato antimafia. Basta pacchi di certificati per partecipare ai concorsi. Ci sono tante riforme che non costano niente ma che producono crescita".
e si iniziò a parlare di certificazione all'interno della pubblica amministrazione.
Il razionale: nel caso di richieste legittime da parte della pubblica utenza verso lo Stato, non ha senso che sia il cittadino a dover documentare la propria condizione di legittimità (anche ad altri enti), quando è lo Stato stesso (o chi per lui) il detentore della notizia da certificare. Per tante cose vale quindi l'AUTOCERTIFICAZIONE, e lo Stato dovrebbe farsi carico poi della funzione di controllo (se la vuole esercitare), perchè ne ha i meccanismi (o se non li ha, li istituisce). Nell'era della comunicazione di massa ci vuole tanto a controllare?
Ora ci vuole poco a fare scopa con questo razionale, quando nel parlare di autocertificazione si può dire di essere in regola con l'effettuazione dei prescritti obblighi verso il TSN nei casi previsti, con l'istituzione di un meccanismo elettronico di certificazione.
Vien da se, e questo il Ministero degli Interni cerca di sponsorizzarlo da sempre, che l'istituzione di un database elettronico presso le Sezioni, su cui riportare chi ha effettuato le previste prove necessarie al rilascio delle abilitazioni possa essere implementato e iniziare ad essere un funzionale strumento di controllo.
Viviamo nel 2013, qualche miglioria sul piano funzionale va pure posta in campo. Ora si tratterà di implementare un server dati, un link di accesso da parte di alcuni utenti, e altre cose funzionali al sistema e alla metodologia da adottare.
Non bisogna essere profeti in patria per capire che si va (e si deve andare) verso il nuovo, ci sono delle responsabilità oggettive che ci sono sempre state (da parte dei Presidenti TSN) in termini di certificazione, occorrerà solo prestare la debita attenzione, occorrerà istituire un protocollo per le certificazioni. Si dovrà piuttosto anche pensare a come il sistema possa generare un certificato cartaceo, se qualcuno ne ha necessariamente bisogno, e altre cose che credo il gruppo di lavoro saprà senz'altro porre in campo. Occorre isituire ben determinate PROCEDURE. E ogni organo del Sistema, avrà a suo titolo, parte di responsabilità stante le condizioni di fatto che già regolano questi processi.
I costi? Volenti o nolenti si riverseranno sui cittadini ..., come sempre!! Le responsabilità saranno invece ben definite, e nulla le potrà compensare stante il carattere di volontarietà della funzione di Presidente di Sezione. A meno di cambiare lo Statuto ...
Un caro saluto a tutti