Sono contento! Spero che ci siano tanti "Masaniello" nell' ambito del tiro in Italia che possano opporsi al potere costituito e repressivo! Ma il Masaniello napoletano del "600 restò isolato e fu fatto fuori! Il Masaniello del domani deve usare l' arma della carta scritta: si raccolgono firme per tanti referendum a volte inutili, allora coraggio e iniziamo a firmare una petizione di richiesta di diritti. Abbiamo il coraggio di farlo. I presidenti delle sezioni? Tutti allineati e coperti con Roma.....Ci sono sezioni con bilanci miliardari....
caro Dieci.Nove, esrpimo nuovamente la fatica a comprendere la tua posizione e il tuo pensiero
(so di no far parte degli eletti, però mi sforzo comunque di ascoltare e capire)ma tu cosa vorresti fosse fatto o meglio ancora, cosa faresti?
(per favore lascia perdere la questione discipline non-accademiche e i riferimenti storici, guardiamo avanti...)qual'è la tua posizione, perchè giuro, non riesco a capirti, a volte sei si segno opposto ai 'signori' del 'va tutto bene madama la marchesa' e poi, inerte, lasci fare... fai spallucce, tanto 'loro' fanno, ma sopratutto possono e noi 'popolino' li a guardare e subire... tanto è sempre andata così e cosi sempre andrà... amen
di certo così non si cambia nulla, magari fossimo tutti, anche solo un poco, dei Masaniello...
"a morte il governo, viva il re!" anche allora sopprusi e imposizioni di gabelle esagerate (la tassa sulla frutta) da parte di burocrati ottusi scatenò la rivolta popolare chiedo nuovamente: ma l'orgoglio dove ce lo siamo infilati???
siamo o no, cittadini onesti, corretti equilibrati e sani di mente?
se si, a maggior ragione visto che sembra riuscita l'opera di fermarli evitiamo che quelle poltrone vengano nuovamente occupate da incapaci, questo è l'unico modo di cambiare qualcosa, chi deciderà saranno i presidenti che a loro volta dovrebbero confrontarsi con i soci.
Non credo alle rivoluzioni che puntualmente portano poi a restaurazioni, Masaniello nè è purtroppo un triste esempio (i primi a tradirlo furono coloro che lo sostennero)... ma è inutile continuare a spingerci indietro nella storia per dimostrare che se si alza la testa c'è il rischio di vedersela tagliata... ma non è sempre andata così, leggasi la storia degli Stati Uniti e di personaggi come Washington e Licoln e delle loro battaglie in favore della libertà e autodeterminazione.
Ovviamente è meglio lavorare su un progetto di 'risanamento' (profondo e istituzionale) portato avanti da persone competenti che conoscano a fondo il mondo del tiro, dotate di spirito di fattività; di burocrati ministerial-coni-sportivi in questo momento non se ne sente il bisogno... sono solo zavorra
l'Unione, a mio avviso, può diventare un soggetto (privato) migliore e rispondente alle necessità dei tiratori e del tiro sportivo proprio se si spoglia di quell'alone di autorità (?) e autoreferenzialità (??) derivanti dallo status di ente-pubblico comunque mal gestito da alcuni personaggi in cerca di poltrone... e stipendi da impiegati pubblici...
riprendo un altro concetto già espresso in altri topic, le piramidi in Egitto, sono ancora lì dove sono perchè hanno basi molto solide e progettate con raziocinio...
Se noi tiratori non riusciamo ad accordarci nemmeno sulle cose elementari e ragionevoli... allora significa che non vogliamo trovare una soluzione che soddisfi un po tutti... quindi continuiamo pure a subire, autocommiserandoci lamentando il disagio, nell'attesa che qualche burocrate illuminato (il top del controsenso!), si schieri dalla nostra parte e ci dia un contentino
(o almeno ce lo faccia credere).