Legislatura 16 - ATTO SENATO Sindacato Ispettivo
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08712 SENATO presentata da LANNUTTI ELIO il 20/11/2012 nella seduta numero 837
Stato iter : IN CORSO
Ministero destinatario :
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
MINISTERO DELLA DIFESA
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale Delegato a rispondere :
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI , data delega 20/11/2012
LANNUTTI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri della difesa e dell'economia e delle finanze - Premesso che:
l'articolo delle "Inchieste" di "la Repubblica" a firma di Agnese Ananasso dal titolo "Tra superstipendi e conti segreti altre storie di ordinaria burocrazia" pubblicato il 31 ottobre 2012, riguardo all'Unione italiana tiro a segno ha commentato: «Un caso clamoroso è rappresentato dall'Unione italiana tiro a segno (UITS) che ha duplice natura di ente di diritto pubblico e federazione del Coni. È posto sotto la vigilanza del ministero della Difesa, organizza l'attività delle Sezioni del Tiro a segno nazionale (TSN) per l'addestramento di coloro che prestano servizio armato presso enti pubblici o privati e per coloro che sono obbligati a frequentare una sezione di tiro per conseguire il porto d'armi. Nonostante ciò non pubblica i bilanci, né le delibere di spesa, né gli appalti. Niente di niente. Tutto segreto»;
la maggior parte delle federazioni sportive del Coni rinnoverà le cariche direttive entro il mese di dicembre 2012; il Presidente del Coni dottor Gianni Petrucci, come si legge nel comunicato del Consiglio Nazionale svoltosi il 30 ottobre 2012, ha «ribadito che in un sistema ispirato al pieno rispetto del principio democratico ciò che conta sono i voti, perché si vince con quelli e non con i ricorsi. Pur garantendo il puntuale rispetto delle norme e dei diritti dei singoli, Petrucci si auspica che da parte di tutti ci sia buon senso e ragionevolezza»;
l'Unione italiana tiro a segno ha rinnovato le cariche direttive a Venezia Mestre in data 12 e 13 ottobre riconfermando, oltre al presidente (candidato per la terza volta consecutiva), anche 7 consiglieri della vecchia guardia su 8 in totale con alle spalle dai 3 ai 5 mandati;
il Consigliere uscente dottor Costantino Vespasiano, membro della Commissione giuridica dell'ente, dopo aver dichiarato l'illegittimità delle quote "Cima" che hanno alimentato il fondo poligoni dal 2008 al 2011 ed aver posto la questione sull'omessa pubblicazione sul sito istituzionale delle delibere, non si è ricandidato;
è stato proclamato eletto alla carica di Presidente dell'UITS l'ingegner Ernfried Obrist di Caldaro (Bolzano) che all'interrogante risulta essere più volte sanzionato della Banca d'Italia (bollettini di vigilanza n. 11/2005 a firma del Ministro dell'economia e delle finanze pro tempore Giulio Tremonti - n. 10/2008 a firma del Governatore pro tempore della Banca d'Italia Mario Draghi - n. 7/2009 a firma di Fabrizio Saccomanni);
il Presidente eletto, ex articolo 17, comma 3, del vigente statuto UITS, sarà nominato, su proposta del Ministro della difesa, con decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei ministri, mentre i Consiglieri eletti nel numero di 12 anziché 5, come previsto dalle norme vigenti
in materia di riduzione degli apparati amministrativi e contenimento della spesa pubblica, a tenore dell'articolo 18, comma 1, dello statuto, saranno nominati dal Ministro della difesa;
tra i candidati in lizza è risultato eletto alla carica di membro effettivo del collegio dei revisori dei conti il ragionier Luciano Iardella, insignito cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica italiana con decreto del 2 giugno 2008 e componente dell'organo di revisione dell'Automobil club (ACI), rinviato a giudizio per il reato d'usura aggravata nel procedimento penale n.1478/09 incardinato presso il Tribunale di Massa (come evidenziato nell'interrogazione 4-06244) che si è concluso in data 14 novembre 2012 con la sua condanna; dal quotidiano "il Secolo XIX" edizione di La Spezia del 15 novembre 2012 si legge "Arcola, l'usuraio era il commercialista: Condannato", e poi, "Taglieggiavano imprenditrice, condannati per usura", in cui si legge: «Aveva chiesto aiuto: il modo migliore e legale per ottenere soldi freschi in prestito per la sua azienda in difficoltà E li aveva ottenuti, ma illegalmente. Consigliata da gente di cui si fidava: il suo commercialista e un promotore finanziario indicato dal primo. "Angeli custodi" che nel volgere di poco tempo erano diventati i suoi diavoli persecutori e aguzzini pretendendo la restituzione del prestito con interessi da usura (non meno del 47,72 e non più del 64%) e angherie ben oltre il limite della resistenza psicologica. Ma finalmente dopo 12 anni di incubo ieri Maria Clara Giannini, ex imprenditrice residente ad Arcola, difesa dall'avvocato spezzino Raffaella Nardone, ha visto fare giustizia con la severa punizione inflitta a chi si era approfittato vergognosamente del suo stato di necessità. Al termine del processo di primo grado il collegio del Tribunale di Massa (...) ha condannato per usura il commercialista di Avenza Luciano Iardella ad un anno e quattro mesi di reclusione e 4 mila euro di multa più l'interdizione dalla professione per cinque mesi»; unitamente all'altro condannato è stata disposta la confisca di beni «per 21 mila e 400 euro» ed il risarcimento per la vittima di 30.000 euro;
considerato inoltre che a parere dell'interrogante: si tratta proprio del ragionier Iardella che dal 2008 e fino agli inizi dell'anno 2012, sotto la Presidenza Obrist, ha ricoperto la carica di Presidente del collegio dei revisori dei conti dell'UITS, ente pubblico e federazione sportiva del Coni, ed ha consentito ed avallato, tra le tante cose, l'aumento di stipendio del Presidente e del segretario dell'ente in assenza del decreto del Ministro della difesa di concerto con il Ministro dell'economia (art. 41, comma 2, dello statuto), che l'interrogante ritiene illegittimo; egli avrebbe tollerato, altresì, i rimborsi spese al presidente Obrist, sempre a carico dell'ente, per i suoi soggiorni a Roma o per i viaggi tra Roma e Bolzano ed il passivo di bilancio per mancanza di copertura finanziaria da fonti certe per l'organizzazione degli europei di tiro a segno svolti a Brescia nel 2011;
il presidente Obrist, in un periodo di crisi come quello attuale, tra stipendio e rimborsi spese costa all'ente più di 300.000 euro annuali;
il voto all'assemblea elettorale dell'UITS è stato quasi "bulgaro" per la cordata Obrist che includeva, per ovvie ragioni, anche il ragionier Iardella come presagito dal dottor Attilio Fanini, Presidente della Sezione di Vergato (Bologna), minacciato di deferimento disciplinare per aver espresso rilievi al bilancio consuntivo 2011;
il dottor Fanini avrebbe contestato il voto elettronico prima dello svolgimento dell'Assemblea poiché questo tipo di modalità non avrebbe garantito la segretezza del voto per la presenza di voti plurimi attribuiti ai rappresentanti delle sezioni;
l'elettorato attivo, infatti, fortemente condizionato dal voto elettronico con modalità non prevista dallo statuto e dal regolamenti d'attuazione del 1998, ha riconfermato la dirigenza uscente distintasi per le sue discutibili condotte come riportato nelle precedenti atti di sindacato ispettivo (4-06699 e 4-07722);
il Presidente della sezione di Vergato oltre a contestare il voto elettronico con lettera del 24 settembre 2012 indirizzata all'UITS, al Ministero vigilante, al Coni ed ai Presidenti delle sezioni ha fatto presente che le elezioni sono state indette prevedendo l'elezione di 12 membri del consiglio anziché 5, in palese contrasto con il decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010;
alla diffida ad adempiere del dottor Fanini, l'UITS non ha mai risposto; risulta solo un paradossale e fuorviante comunicato del 1° ottobre 2012 prot. 0010258/12 a firma del Presidente dell'ente indirizzato ai Presidenti delle sezioni del TSN ai rappresentanti dei tecnici e degli atleti In cui si legge che: "La UITS sta applicando le procedure statutarie e, pertanto, si conferma che l'Assemblea elettiva (...) rinnoverà, a termini di statuto, gli organi elettivi dell'Unione Italiana Tiro a Segno così composti - Presidente, n. 8 consiglieri, n. 3 rappresentanti atleti, n. 1 rappresentante tecnici, n. 1 membro effettivo ed un membro supplente Collegio Revisori dei Conti. L'unica norma che la UITS può seguire è lo statuto in corso di validità, in linea con il DPR 90 del 15 marzo 2010, ed approvato con Decreto del Ministro della Difesa di concerto con il Ministro dell'Economia e Finanze (pubblicato in G.U. n. 293 del 17.12.2011 Serie generale) dopo l'introduzione della legge cd Decreto Tremonti (D.L 78/2010 convertito in Legge 122/2010)";
all'interrogante sembra che per il Presidente, quindi, lo statuto non adeguato dell'ente varrebbe più delle leggi in vigore;
la stessa Assemblea nazionale dell'UITS, che si è tenuta a Roma il 3 luglio 2010, in piena vigenza del decreto-legge n. 78 del 2010 (entrato in vigore il 31 maggio 2010), avrebbe approvato uno statuto non conforme ai disposti normativi vigenti;
lo statuto approvato, infatti, non risulterebbe adeguato alle disposizioni di cui all'articolo 6 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, malgrado il fatto sia costato all'ente una notevole somma per la consulenza del professor Ugo Ruffolo;
il professor Ruffolo, per la precisione, è membro della commissione giuridica dell'ente (delibera n. 38/09 del 7 novembre 2009), ancorché le cariche all'interno dell'UITS siano gratuite (art. 41 dello statuto) e, pertanto, non si comprende il perché l'UITS gli abbia affidato una consulenza a titolo oneroso;
al Segretario generale dell'UITS è stato rinnovato il contratto qualche settimana prima della celebrazione dell'Assemblea elettiva dal consiglio uscente che è stato sostanzialmente riconfermato;
l'8 novembre 2012 il candidato alla Presidenza ingegner Lorenzino Unio, avversario di Obrist, ha presentato ricorso gerarchico al Ministero della difesa, organo vigilante dell'UITS, avverso le elezioni; per quanto a conoscenza dell'interrogante l'ingegner Lorenzino Unio nel ricorso ha lamentato la violazione dell'articolo 6, comma 5, del decreto-legge n. 78 del 2010 perché l'UITS ha proceduto all'elezione di 12 componenti il consiglio, anziché 5. Il Consiglio direttivo di 12 membri più il Presidente si limita solo a ratificare le delibere prese in seno al Consiglio di Presidenza composto proprio da 5 membri, quindi, l'ente può funzionare anche con un numero ridotto di consiglieri nel pieno rispetto della normativa sul contenimento della spesa pubblica. Con decreto del Presidente della Repubblica 12 novembre 1976 il numero dei consiglieri dell'UITS fu portato a 5, e quindi non esiste norma di legge ordinaria che abbia autorizzato l'ampliamento a 12 componenti né si può sostenere che sia lo stesso statuto UITS ad avere il potere di elevare il numero dei consiglieri a 12, essendo lo statuto stesso una norma di rango secondario;
ha lamentato inoltre l'erronea applicazione dell'articolo 14 dello statuto dell'UITS nell'attribuzione dei voti, infatti, sarebbero stati ammessi a votare soggetti non abilitati poiché non svolgono attività istituzionale (gruppi sportivi militari), escludendone altri in perfetta regola. L'UITS sul punto ha riconosciuto il diritto a voto a 50 sezioni solo per aver svolto attività sportiva, ed a 15 sezioni che hanno svolto solo attività istituzionale, per un totale di 65 sezioni su 234 ammesse;
ha lamentato la violazione dell'art. 16 del decreto legislativo n. 242 del 1999 e successive modifiche ed integrazioni e del decreto del Presidente della Repubblica n. 209 del 2010 sul limite dei mandati: sarebbero risultati eletti soggetti che si sono candidati per il terzo e addirittura il quarto mandato consecutivo. Il limite massimo è previsto in due mandati ma la maggior parte dei vecchi consiglieri hanno raggirato tale divieto. Nella norma transitoria dello statuto UITS (articolo 78, comma 1) è
previsto che il limite dei mandati inizia a decorrere dal primo rinnovo successivo all'approvazione del nuovo statuto. La norma anzidetta non può essere invocata perché è in contrasto con decreto legislativo n. 242 del 1999 e successive modifiche ed integrazioni e del decreto del Presidente della Repubblica n. 209 del 2010 che ha riordinato l'ente;
altresì, ha lamentato la violazione dell'articolo 78, comma 3, dello statuto per la modalità di voto: l'UITS avrebbe dovuto approvare un nuovo regolamento d'attuazione dello statuto, non avendolo fatto a mente dell'art. 78, comma 3, risulta ancora vigente il vecchio regolamento del 1998 che non prevede il voto elettronico. Esso non garantisce la segretezza del voto imposta dall'art. 13, comma 7, dello statuto poiché a causa della presenza dei voti plurimi con valore decimale è possibile risalire alla sezione votante. Inoltre ci sarebbero state irregolarità nel sistema di spoglio perché intorno alle ore 16,00 del 13 ottobre il sistema di votazione e scrutinio elettronico si sarebbe bloccato per ben due volte con una perdita di dati, pertanto, lo spoglio elettorale sarebbe avvenuto manualmente compromettendone il risultato. Le schede elettorali non sarebbero state vidimate, le operazioni di spoglio sarebbero state effettuate contemporaneamente su 3 tavoli diversi per cui i partecipanti appartenenti all'elettorato attivo o passivo, giocoforza, non si sarebbero potute seguire contemporaneamente le operazioni, peraltro i nominativi dei candidati sarebbero stati pronunciati simultaneamente ed a voce bassa (forse per non creare interferenza con altre postazioni). Addirittura in una fase dello spoglio, il segretario generale dell'ente che a termini di statuto era il segretario dell'assemblea avrebbe collaborato nello spoglio;
infine, ha lamentato la posizione irregolare del signor Luciano Iardella: egli si sarebbe candidato per la terza volta alla carica dei revisori dei conti dell'UITS ed alla data di svolgimento dell'assemblea era imputato nel procedimento penale n. 1478/09 pendente innanzi il tribunale di Massa, ove gli è stato contestato il reato d'usura. Tale grave imputazione impediva al signor Iardella di candidarsi (il giudizio ha visto la sua condanna);
l'ingegner Unio ha chiesto al Ministero della difesa in via preliminare ed incidentale la sospensione cautelativa dell'esecuzione ex art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica n. 1199 del 1971.
L'eventuale esecutività dell'atto comporterebbe un esborso di fondi pubblici non ripetibile e nel merito dichiarare la nullità e/o illegittimità dell'atto oggetto del ricorso e di tutti quelli presupposti, connessi e conseguenziali, si chiede di sapere:
se il Governo sia a conoscenza dello stato in cui versa l'ente pubblico UITS;
se ritenga opportuna l'affermazione del Presidente del Coni Petrucci secondo il quale "ciò che conta sono i voti, perché si vince con quelli e non con i ricorsi", tenuto conto di quelle che l'interrogante considera gravi irregolarità, perpetrate in occasione dell'assemblea elettiva di Mestre, dove sorge il ragionevole dubbio che a tutti i costi il gruppo dirigente dell'UITS abbia fatto "di tutto e di più" per restare al potere;
se corrisponda al vero la circostanza che l'UITS in data 30 maggio 2012 ha chiesto chiarimenti al Ministero della difesa, probabilmente ad avviso dell'interrogante, per cautelarsi dall'omessa pubblicazione delle delibere sul sito istituzionale;
se il Governo intenda proporre la nomina, con decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei ministri, dell'ingegner Obrist a Presidente dell'UITS, che all'interrogante risulta esser stato più volte sanzionato dalla Banca d'Italia e dedito, in conflitto d'interessi con la carica ricoperta, alle progettazioni dei poligoni di tiro di Caldaro ed Appiano San Michele tramite il suo studio d'ingegneria "Obrist & Partners";
quali iniziative intenda adottare al fine di ratificare le elezioni dell'UITS con tutti i vizi segnalati, ivi compreso il fatto che è stato eletto un soggetto condannato per usura aggravata e 12 consiglieri anziché 5, in contrasto con le norme di contenimento della spesa pubblica e riduzione degli apparati amministrativi, in un momento particolare per l'Italia in cui si parla tanto di spending review e tutti gli italiani sono chiamati a fare grandi sacrifici;
se corrisponda al vero che il Ministero della difesa (con nota del 29 febbraio 2012 n. M_DGSGDNA 0014095, stante a quanto riportato nella circolare n. 000817912 del 18 luglio 2012 a firma del Segretario generale dell'UITS) avrebbe stabilito che le eventuali istanze/memorie/esposti che dovessero pervenire al Ministero stesso da parte delle Sezioni di tiro a segno, di iscritti alle stesse e di tesserati UITS, saranno rimessi per competenza all'Unione per il loro diretto esame, in maniera tale da creare, ad avviso dell'interrogante, un sistema in cui il controllato controlla se stesso, e fa come meglio crede;
se, in base agli esposti pervenuti, che riguardano in particolare gli emolumenti ed i rimborsi del presidente Obrist, per il potere /dovere di amministrazione vigilante, il Ministero della difesa abbia disposto ed effettuato con il proprio servizio ispettivo le opportune verifiche presso l'ente vigilato e con quali esiti;
quali siano le ragioni per cui il Ministero non dà esito ai quesiti e/o esposti dei Presidenti di Sezione e tesserati UITS, giacenti presso i propri uffici competenti in particolare quelli attinenti le quote "Cima" che alimentano il fondo poligoni e che, rappresentando la componente d'equilibrio del bilancio UITS, lo fanno risultare in attivo;
se risulti il motivo per il quale, a differenza delle passate assemblee, all'elezione per il rinnovo delle cariche dell'ente non abbiano partecipato i funzionari delegati del Ministero della difesa e del CONI;
se il Governo abbia intenzione di rivedere i finanziamenti, l'autonomia e i limiti di mandati dei dirigenti federali attivandosi, per quanto di competenza, al fine di riordinare il Coni e le sue federazioni, compresi gli enti pubblici che hanno duplice natura (UITS - Aeroclub - ACI);
se, nell'ambito di una revisione del Coni, sia intenzionato a valutare la possibilità, sull'esperienza di altre realtà europee, ad esempio la Germania, di avere una sola federazione del tiro con tante discipline sportive associate, quindi, raggruppando le federazioni che utilizzano armi da fuoco come la Fitav, l'UITS, la Fidasc e la Fitds, con un notevole risparmio di spese;
se sia a conoscenza del fatto che l'UITS avrebbe avviato le procedure per l'indizione di un concorso pubblico che l'interrogante assume essere, probabilmente, "blindato" e "finalizzato" all'assunzione di una parte dei 141 esuberi del Coni ed in comando da numerosi anni presso i suoi uffici (sul quale sin d'ora si ritiene che sia necessario avviare le opportune verifiche per seguirne gli sviluppi, visto che il concorso poggia su un regolamento per la selezione del personale che all'articolo 2, comma 4, desta sospetti, a giudizio dell'interrogante, sull'interesse che potrebbero nutrire altre amministrazioni per le assunzioni);
se il Governo ritenga che sia opportuno che un ambito come il tiro a segno nazionale, che ha compiti delegati dallo stato in tema di abilitazioni all'uso ed al maneggio delle armi con armerie sezionali, che contengono centinaia tra pistole, carabine e milioni di munizioni, abbia tra i propri rappresentanti soggetti dalle dubbie condotte e con condanne penali di particolare gravità, e se non intenda adottare le opportune iniziative al fine porre in essere verifiche anche sui rappresentanti locali delle Sezioni accertando se coloro che le gestiscono abbiano i requisiti di legge per rappresentarle;
se sia a conoscenza del fatto che all'assemblea elettiva dell'UITS avrebbero partecipato direttamente o per delega, come aventi diritto al voto, i presidenti delle sezioni di Prato e Pistoia, salvo altri, con gravissimi procedimenti penali in corso, patteggiamenti o condanne già comminate;
se, per opportunità, anche per lanciare un messaggio di speranza alla società civile, intenda attivarsi, per quanto di competenza, anche al fine di valutare il commissariamento dell'ente pubblico UITS al fine d'accertarne lo stato di salute finanziario ed organizzare nuove elezioni nel rispetto delle norme vigenti sotto la vigilanza di un commissario, per ridare credibilità all'istituzione, se ancora utile alla collettività, tenuto conto che l'assemblea avrebbe scelto come rappresentante legale un Presidente che all'interrogante risulta essere plurisanzionato della Banca d'Italia e confermato la fiducia ad un revisore dei conti (ex presidente del collegio) che secondo notizie di stampa sarebbe stato condannato per usura aggravata.
(4-08712)
se passano solo la metà delle accuse ci sarà da ridere,ma sono sicuro che l'olimpo è ben protetto
in data 20/11/2012 viene deposita al Senato una nuova interrogazione parlamentare avente per oggetto UITS e la sua gestione, aggiornata riguardo lo svolgimento delle elezioni e la condanna del revisione neo-rieletto
il titolo di questo topic è volutamente provocatorio e sarcastico, ma ciò che potrebbe accadere unitamente al disegno di legge sulle certificazioni è proprio la fine del TSN... fine che risulterebbe decisamente ingloriosa dopo 150 anni di storia e farebbe rigirare nella tomba il Generale Garibaldi!!!Citazione da: On.Lannutti - SenatoLegislatura 16 - ATTO SENATO Sindacato Ispettivo
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08712 SENATO presentata da LANNUTTI ELIO il 20/11/2012 nella seduta numero 837
Stato iter : IN CORSO
Ministero destinatario :
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
MINISTERO DELLA DIFESA
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale Delegato a rispondere :
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI , data delega 20/11/2012
LANNUTTI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri della difesa e dell'economia e delle finanze - Premesso che:
l'articolo delle "Inchieste" di "la Repubblica" a firma di Agnese Ananasso dal titolo "Tra superstipendi e conti segreti altre storie di ordinaria burocrazia" pubblicato il 31 ottobre 2012, riguardo all'Unione italiana tiro a segno ha commentato: «Un caso clamoroso è rappresentato dall'Unione italiana tiro a segno (UITS) che ha duplice natura di ente di diritto pubblico e federazione del Coni. È posto sotto la vigilanza del ministero della Difesa, organizza l'attività delle Sezioni del Tiro a segno nazionale (TSN) per l'addestramento di coloro che prestano servizio armato presso enti pubblici o privati e per coloro che sono obbligati a frequentare una sezione di tiro per conseguire il porto d'armi. Nonostante ciò non pubblica i bilanci, né le delibere di spesa, né gli appalti. Niente di niente. Tutto segreto»;
la maggior parte delle federazioni sportive del Coni rinnoverà le cariche direttive entro il mese di dicembre 2012; il Presidente del Coni dottor Gianni Petrucci, come si legge nel comunicato del Consiglio Nazionale svoltosi il 30 ottobre 2012, ha «ribadito che in un sistema ispirato al pieno rispetto del principio democratico ciò che conta sono i voti, perché si vince con quelli e non con i ricorsi. Pur garantendo il puntuale rispetto delle norme e dei diritti dei singoli, Petrucci si auspica che da parte di tutti ci sia buon senso e ragionevolezza»;
l'Unione italiana tiro a segno ha rinnovato le cariche direttive a Venezia Mestre in data 12 e 13 ottobre riconfermando, oltre al presidente (candidato per la terza volta consecutiva), anche 7 consiglieri della vecchia guardia su 8 in totale con alle spalle dai 3 ai 5 mandati;
il Consigliere uscente dottor Costantino Vespasiano, membro della Commissione giuridica dell'ente, dopo aver dichiarato l'illegittimità delle quote "Cima" che hanno alimentato il fondo poligoni dal 2008 al 2011 ed aver posto la questione sull'omessa pubblicazione sul sito istituzionale delle delibere, non si è ricandidato;
è stato proclamato eletto alla carica di Presidente dell'UITS l'ingegner Ernfried Obrist di Caldaro (Bolzano) che all'interrogante risulta essere più volte sanzionato della Banca d'Italia (bollettini di vigilanza n. 11/2005 a firma del Ministro dell'economia e delle finanze pro tempore Giulio Tremonti - n. 10/2008 a firma del Governatore pro tempore della Banca d'Italia Mario Draghi - n. 7/2009 a firma di Fabrizio Saccomanni);
il Presidente eletto, ex articolo 17, comma 3, del vigente statuto UITS, sarà nominato, su proposta del Ministro della difesa, con decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei ministri, mentre i Consiglieri eletti nel numero di 12 anziché 5, come previsto dalle norme vigenti
in materia di riduzione degli apparati amministrativi e contenimento della spesa pubblica, a tenore dell'articolo 18, comma 1, dello statuto, saranno nominati dal Ministro della difesa;
tra i candidati in lizza è risultato eletto alla carica di membro effettivo del collegio dei revisori dei conti il ragionier Luciano Iardella, insignito cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica italiana con decreto del 2 giugno 2008 e componente dell'organo di revisione dell'Automobil club (ACI), rinviato a giudizio per il reato d'usura aggravata nel procedimento penale n.1478/09 incardinato presso il Tribunale di Massa (come evidenziato nell'interrogazione 4-06244) che si è concluso in data 14 novembre 2012 con la sua condanna; dal quotidiano "il Secolo XIX" edizione di La Spezia del 15 novembre 2012 si legge "Arcola, l'usuraio era il commercialista: Condannato", e poi, "Taglieggiavano imprenditrice, condannati per usura", in cui si legge: «Aveva chiesto aiuto: il modo migliore e legale per ottenere soldi freschi in prestito per la sua azienda in difficoltà E li aveva ottenuti, ma illegalmente. Consigliata da gente di cui si fidava: il suo commercialista e un promotore finanziario indicato dal primo. "Angeli custodi" che nel volgere di poco tempo erano diventati i suoi diavoli persecutori e aguzzini pretendendo la restituzione del prestito con interessi da usura (non meno del 47,72 e non più del 64%) e angherie ben oltre il limite della resistenza psicologica. Ma finalmente dopo 12 anni di incubo ieri Maria Clara Giannini, ex imprenditrice residente ad Arcola, difesa dall'avvocato spezzino Raffaella Nardone, ha visto fare giustizia con la severa punizione inflitta a chi si era approfittato vergognosamente del suo stato di necessità. Al termine del processo di primo grado il collegio del Tribunale di Massa (...) ha condannato per usura il commercialista di Avenza Luciano Iardella ad un anno e quattro mesi di reclusione e 4 mila euro di multa più l'interdizione dalla professione per cinque mesi»; unitamente all'altro condannato è stata disposta la confisca di beni «per 21 mila e 400 euro» ed il risarcimento per la vittima di 30.000 euro;
considerato inoltre che a parere dell'interrogante: si tratta proprio del ragionier Iardella che dal 2008 e fino agli inizi dell'anno 2012, sotto la Presidenza Obrist, ha ricoperto la carica di Presidente del collegio dei revisori dei conti dell'UITS, ente pubblico e federazione sportiva del Coni, ed ha consentito ed avallato, tra le tante cose, l'aumento di stipendio del Presidente e del segretario dell'ente in assenza del decreto del Ministro della difesa di concerto con il Ministro dell'economia (art. 41, comma 2, dello statuto), che l'interrogante ritiene illegittimo; egli avrebbe tollerato, altresì, i rimborsi spese al presidente Obrist, sempre a carico dell'ente, per i suoi soggiorni a Roma o per i viaggi tra Roma e Bolzano ed il passivo di bilancio per mancanza di copertura finanziaria da fonti certe per l'organizzazione degli europei di tiro a segno svolti a Brescia nel 2011;
il presidente Obrist, in un periodo di crisi come quello attuale, tra stipendio e rimborsi spese costa all'ente più di 300.000 euro annuali;
il voto all'assemblea elettorale dell'UITS è stato quasi "bulgaro" per la cordata Obrist che includeva, per ovvie ragioni, anche il ragionier Iardella come presagito dal dottor Attilio Fanini, Presidente della Sezione di Vergato (Bologna), minacciato di deferimento disciplinare per aver espresso rilievi al bilancio consuntivo 2011;
il dottor Fanini avrebbe contestato il voto elettronico prima dello svolgimento dell'Assemblea poiché questo tipo di modalità non avrebbe garantito la segretezza del voto per la presenza di voti plurimi attribuiti ai rappresentanti delle sezioni;
l'elettorato attivo, infatti, fortemente condizionato dal voto elettronico con modalità non prevista dallo statuto e dal regolamenti d'attuazione del 1998, ha riconfermato la dirigenza uscente distintasi per le sue discutibili condotte come riportato nelle precedenti atti di sindacato ispettivo (4-06699 e 4-07722);
il Presidente della sezione di Vergato oltre a contestare il voto elettronico con lettera del 24 settembre 2012 indirizzata all'UITS, al Ministero vigilante, al Coni ed ai Presidenti delle sezioni ha fatto presente che le elezioni sono state indette prevedendo l'elezione di 12 membri del consiglio anziché 5, in palese contrasto con il decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010;
alla diffida ad adempiere del dottor Fanini, l'UITS non ha mai risposto; risulta solo un paradossale e fuorviante comunicato del 1° ottobre 2012 prot. 0010258/12 a firma del Presidente dell'ente indirizzato ai Presidenti delle sezioni del TSN ai rappresentanti dei tecnici e degli atleti In cui si legge che: "La UITS sta applicando le procedure statutarie e, pertanto, si conferma che l'Assemblea elettiva (...) rinnoverà, a termini di statuto, gli organi elettivi dell'Unione Italiana Tiro a Segno così composti - Presidente, n. 8 consiglieri, n. 3 rappresentanti atleti, n. 1 rappresentante tecnici, n. 1 membro effettivo ed un membro supplente Collegio Revisori dei Conti. L'unica norma che la UITS può seguire è lo statuto in corso di validità, in linea con il DPR 90 del 15 marzo 2010, ed approvato con Decreto del Ministro della Difesa di concerto con il Ministro dell'Economia e Finanze (pubblicato in G.U. n. 293 del 17.12.2011 Serie generale) dopo l'introduzione della legge cd Decreto Tremonti (D.L 78/2010 convertito in Legge 122/2010)";
all'interrogante sembra che per il Presidente, quindi, lo statuto non adeguato dell'ente varrebbe più delle leggi in vigore;
la stessa Assemblea nazionale dell'UITS, che si è tenuta a Roma il 3 luglio 2010, in piena vigenza del decreto-legge n. 78 del 2010 (entrato in vigore il 31 maggio 2010), avrebbe approvato uno statuto non conforme ai disposti normativi vigenti;
lo statuto approvato, infatti, non risulterebbe adeguato alle disposizioni di cui all'articolo 6 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, malgrado il fatto sia costato all'ente una notevole somma per la consulenza del professor Ugo Ruffolo;
il professor Ruffolo, per la precisione, è membro della commissione giuridica dell'ente (delibera n. 38/09 del 7 novembre 2009), ancorché le cariche all'interno dell'UITS siano gratuite (art. 41 dello statuto) e, pertanto, non si comprende il perché l'UITS gli abbia affidato una consulenza a titolo oneroso;
al Segretario generale dell'UITS è stato rinnovato il contratto qualche settimana prima della celebrazione dell'Assemblea elettiva dal consiglio uscente che è stato sostanzialmente riconfermato;
l'8 novembre 2012 il candidato alla Presidenza ingegner Lorenzino Unio, avversario di Obrist, ha presentato ricorso gerarchico al Ministero della difesa, organo vigilante dell'UITS, avverso le elezioni; per quanto a conoscenza dell'interrogante l'ingegner Lorenzino Unio nel ricorso ha lamentato la violazione dell'articolo 6, comma 5, del decreto-legge n. 78 del 2010 perché l'UITS ha proceduto all'elezione di 12 componenti il consiglio, anziché 5. Il Consiglio direttivo di 12 membri più il Presidente si limita solo a ratificare le delibere prese in seno al Consiglio di Presidenza composto proprio da 5 membri, quindi, l'ente può funzionare anche con un numero ridotto di consiglieri nel pieno rispetto della normativa sul contenimento della spesa pubblica. Con decreto del Presidente della Repubblica 12 novembre 1976 il numero dei consiglieri dell'UITS fu portato a 5, e quindi non esiste norma di legge ordinaria che abbia autorizzato l'ampliamento a 12 componenti né si può sostenere che sia lo stesso statuto UITS ad avere il potere di elevare il numero dei consiglieri a 12, essendo lo statuto stesso una norma di rango secondario;
ha lamentato inoltre l'erronea applicazione dell'articolo 14 dello statuto dell'UITS nell'attribuzione dei voti, infatti, sarebbero stati ammessi a votare soggetti non abilitati poiché non svolgono attività istituzionale (gruppi sportivi militari), escludendone altri in perfetta regola. L'UITS sul punto ha riconosciuto il diritto a voto a 50 sezioni solo per aver svolto attività sportiva, ed a 15 sezioni che hanno svolto solo attività istituzionale, per un totale di 65 sezioni su 234 ammesse;
ha lamentato la violazione dell'art. 16 del decreto legislativo n. 242 del 1999 e successive modifiche ed integrazioni e del decreto del Presidente della Repubblica n. 209 del 2010 sul limite dei mandati: sarebbero risultati eletti soggetti che si sono candidati per il terzo e addirittura il quarto mandato consecutivo. Il limite massimo è previsto in due mandati ma la maggior parte dei vecchi consiglieri hanno raggirato tale divieto. Nella norma transitoria dello statuto UITS (articolo 78, comma 1) è
previsto che il limite dei mandati inizia a decorrere dal primo rinnovo successivo all'approvazione del nuovo statuto. La norma anzidetta non può essere invocata perché è in contrasto con decreto legislativo n. 242 del 1999 e successive modifiche ed integrazioni e del decreto del Presidente della Repubblica n. 209 del 2010 che ha riordinato l'ente;
altresì, ha lamentato la violazione dell'articolo 78, comma 3, dello statuto per la modalità di voto: l'UITS avrebbe dovuto approvare un nuovo regolamento d'attuazione dello statuto, non avendolo fatto a mente dell'art. 78, comma 3, risulta ancora vigente il vecchio regolamento del 1998 che non prevede il voto elettronico. Esso non garantisce la segretezza del voto imposta dall'art. 13, comma 7, dello statuto poiché a causa della presenza dei voti plurimi con valore decimale è possibile risalire alla sezione votante. Inoltre ci sarebbero state irregolarità nel sistema di spoglio perché intorno alle ore 16,00 del 13 ottobre il sistema di votazione e scrutinio elettronico si sarebbe bloccato per ben due volte con una perdita di dati, pertanto, lo spoglio elettorale sarebbe avvenuto manualmente compromettendone il risultato. Le schede elettorali non sarebbero state vidimate, le operazioni di spoglio sarebbero state effettuate contemporaneamente su 3 tavoli diversi per cui i partecipanti appartenenti all'elettorato attivo o passivo, giocoforza, non si sarebbero potute seguire contemporaneamente le operazioni, peraltro i nominativi dei candidati sarebbero stati pronunciati simultaneamente ed a voce bassa (forse per non creare interferenza con altre postazioni). Addirittura in una fase dello spoglio, il segretario generale dell'ente che a termini di statuto era il segretario dell'assemblea avrebbe collaborato nello spoglio;
infine, ha lamentato la posizione irregolare del signor Luciano Iardella: egli si sarebbe candidato per la terza volta alla carica dei revisori dei conti dell'UITS ed alla data di svolgimento dell'assemblea era imputato nel procedimento penale n. 1478/09 pendente innanzi il tribunale di Massa, ove gli è stato contestato il reato d'usura. Tale grave imputazione impediva al signor Iardella di candidarsi (il giudizio ha visto la sua condanna);
l'ingegner Unio ha chiesto al Ministero della difesa in via preliminare ed incidentale la sospensione cautelativa dell'esecuzione ex art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica n. 1199 del 1971.
L'eventuale esecutività dell'atto comporterebbe un esborso di fondi pubblici non ripetibile e nel merito dichiarare la nullità e/o illegittimità dell'atto oggetto del ricorso e di tutti quelli presupposti, connessi e conseguenziali, si chiede di sapere:
se il Governo sia a conoscenza dello stato in cui versa l'ente pubblico UITS;
se ritenga opportuna l'affermazione del Presidente del Coni Petrucci secondo il quale "ciò che conta sono i voti, perché si vince con quelli e non con i ricorsi", tenuto conto di quelle che l'interrogante considera gravi irregolarità, perpetrate in occasione dell'assemblea elettiva di Mestre, dove sorge il ragionevole dubbio che a tutti i costi il gruppo dirigente dell'UITS abbia fatto "di tutto e di più" per restare al potere;
se corrisponda al vero la circostanza che l'UITS in data 30 maggio 2012 ha chiesto chiarimenti al Ministero della difesa, probabilmente ad avviso dell'interrogante, per cautelarsi dall'omessa pubblicazione delle delibere sul sito istituzionale;
se il Governo intenda proporre la nomina, con decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei ministri, dell'ingegner Obrist a Presidente dell'UITS, che all'interrogante risulta esser stato più volte sanzionato dalla Banca d'Italia e dedito, in conflitto d'interessi con la carica ricoperta, alle progettazioni dei poligoni di tiro di Caldaro ed Appiano San Michele tramite il suo studio d'ingegneria "Obrist & Partners";
quali iniziative intenda adottare al fine di ratificare le elezioni dell'UITS con tutti i vizi segnalati, ivi compreso il fatto che è stato eletto un soggetto condannato per usura aggravata e 12 consiglieri anziché 5, in contrasto con le norme di contenimento della spesa pubblica e riduzione degli apparati amministrativi, in un momento particolare per l'Italia in cui si parla tanto di spending review e tutti gli italiani sono chiamati a fare grandi sacrifici;
se corrisponda al vero che il Ministero della difesa (con nota del 29 febbraio 2012 n. M_DGSGDNA 0014095, stante a quanto riportato nella circolare n. 000817912 del 18 luglio 2012 a firma del Segretario generale dell'UITS) avrebbe stabilito che le eventuali istanze/memorie/esposti che dovessero pervenire al Ministero stesso da parte delle Sezioni di tiro a segno, di iscritti alle stesse e di tesserati UITS, saranno rimessi per competenza all'Unione per il loro diretto esame, in maniera tale da creare, ad avviso dell'interrogante, un sistema in cui il controllato controlla se stesso, e fa come meglio crede;
se, in base agli esposti pervenuti, che riguardano in particolare gli emolumenti ed i rimborsi del presidente Obrist, per il potere /dovere di amministrazione vigilante, il Ministero della difesa abbia disposto ed effettuato con il proprio servizio ispettivo le opportune verifiche presso l'ente vigilato e con quali esiti;
quali siano le ragioni per cui il Ministero non dà esito ai quesiti e/o esposti dei Presidenti di Sezione e tesserati UITS, giacenti presso i propri uffici competenti in particolare quelli attinenti le quote "Cima" che alimentano il fondo poligoni e che, rappresentando la componente d'equilibrio del bilancio UITS, lo fanno risultare in attivo;
se risulti il motivo per il quale, a differenza delle passate assemblee, all'elezione per il rinnovo delle cariche dell'ente non abbiano partecipato i funzionari delegati del Ministero della difesa e del CONI;
se il Governo abbia intenzione di rivedere i finanziamenti, l'autonomia e i limiti di mandati dei dirigenti federali attivandosi, per quanto di competenza, al fine di riordinare il Coni e le sue federazioni, compresi gli enti pubblici che hanno duplice natura (UITS - Aeroclub - ACI);
se, nell'ambito di una revisione del Coni, sia intenzionato a valutare la possibilità, sull'esperienza di altre realtà europee, ad esempio la Germania, di avere una sola federazione del tiro con tante discipline sportive associate, quindi, raggruppando le federazioni che utilizzano armi da fuoco come la Fitav, l'UITS, la Fidasc e la Fitds, con un notevole risparmio di spese;
se sia a conoscenza del fatto che l'UITS avrebbe avviato le procedure per l'indizione di un concorso pubblico che l'interrogante assume essere, probabilmente, "blindato" e "finalizzato" all'assunzione di una parte dei 141 esuberi del Coni ed in comando da numerosi anni presso i suoi uffici (sul quale sin d'ora si ritiene che sia necessario avviare le opportune verifiche per seguirne gli sviluppi, visto che il concorso poggia su un regolamento per la selezione del personale che all'articolo 2, comma 4, desta sospetti, a giudizio dell'interrogante, sull'interesse che potrebbero nutrire altre amministrazioni per le assunzioni);
se il Governo ritenga che sia opportuno che un ambito come il tiro a segno nazionale, che ha compiti delegati dallo stato in tema di abilitazioni all'uso ed al maneggio delle armi con armerie sezionali, che contengono centinaia tra pistole, carabine e milioni di munizioni, abbia tra i propri rappresentanti soggetti dalle dubbie condotte e con condanne penali di particolare gravità, e se non intenda adottare le opportune iniziative al fine porre in essere verifiche anche sui rappresentanti locali delle Sezioni accertando se coloro che le gestiscono abbiano i requisiti di legge per rappresentarle;
se sia a conoscenza del fatto che all'assemblea elettiva dell'UITS avrebbero partecipato direttamente o per delega, come aventi diritto al voto, i presidenti delle sezioni di Prato e Pistoia, salvo altri, con gravissimi procedimenti penali in corso, patteggiamenti o condanne già comminate;
se, per opportunità, anche per lanciare un messaggio di speranza alla società civile, intenda attivarsi, per quanto di competenza, anche al fine di valutare il commissariamento dell'ente pubblico UITS al fine d'accertarne lo stato di salute finanziario ed organizzare nuove elezioni nel rispetto delle norme vigenti sotto la vigilanza di un commissario, per ridare credibilità all'istituzione, se ancora utile alla collettività, tenuto conto che l'assemblea avrebbe scelto come rappresentante legale un Presidente che all'interrogante risulta essere plurisanzionato della Banca d'Italia e confermato la fiducia ad un revisore dei conti (ex presidente del collegio) che secondo notizie di stampa sarebbe stato condannato per usura aggravata.
(4-08712)
SONO IL PRESIDENTE ED IL REVISORE DEI CONTI CHE I PRESIDENTI DI SEZIONE HANNO VOTATO.
L'affermazione del Presidente Coni Petrucci, a mio avviso, è ridicola quando dice "che si vince coi voti e non con i ricorsi"
Prendiamo, ad es., un Comune nel quale si verificano irregolarità, il Min.Interno che fa?
Semplice: lo commissaria anche se il sindaco ha ottenuto il 99% dei consensi.
Ciao |V|, e ciao a tutti,
da buon utente del forum sono anche io qui da appassionato alla vita di Sistema, ho letto l’ennesimo esposto del Senatore tanto caro al cuore di qualcuno, e c’è poco da dire circa i suoi contenuti, di molte cose se ne era già parlato, ovviamente da buon relatore il Senatore ha calcato la mano sulle ultime questioni aperte, il revisore dei conti, e le elezioni (spoglio elettronico e numero dei consiglieri).
Come dice il buon Ercole, senza permetterci di andare a fare i conti in tasca a chicchesia, visto che ci sono soldi di tutti in campo, un po’ di chiarezza non guasta.
Tornando al tema, ognuno ha la responsabilità delle proprie azioni, non posso (e non voglio) entrare nel merito di ogni singola questione aperta, c’è chi è deputato a farlo, so solo che viviamo in Italia, dove si può porre in dubbio ogni operato, siamo la nazione che ha il maggior numero di processi pendenti perché ognuno ritiene di avere ragione (la sua ragione) su qualsiasi questione aperta, nonostante ci sia un apparato di controllo operante su ogni attività. Al solito, chiedere è lecito, rispondere (anche personalmente) è (potrebbe essere) cortesia. (*)
Ne abbiamo già parlato, nel sistema UITS c’è un meccanismo decisionale di vertice, tutto fa capo al relativo Presidente in termini di responsabilità, è chiaro che deve essere anche lui il primo controllore del Sistema. Io vedo delle azioni poste qui in campo forse più a ledere gli aspetti suoi personali che la garanzia di efficienza ed efficacia del Sistema, Sistema che è a molti attori e che ha variabili di ingresso di ogni tipo, comprese quindi anche le vicende personali di ogni attore in esso rappresentato, facendo riferimento a quanto accaduto al buon Iardella.
Chi deve (e vuole) gestire la UITS si deve fare carico delle relative azioni, azioni che hanno un proprio disciplinare di riferimento (CHI fa COSA, QUANDO, COME e DOVE); vogliamo fermarci qui a erigerci a giudici?
Ognuno è padrone di farlo se si ritiene di esserne all’altezza, ognuno in cuor suo potrà essersi fatto una ragione degli eventi, che non sono però di facile comprensione perché siamo impossibilitati a conoscerli a fondo.
Roba da post, ogni cosa ha un suo corso, mi auspico che nulla sia contro principi di legittimità tante volte invocati, e che, ad ogni buon conto, si possa vedere soluzione ai dubbi amletici del Senatore tanto caro al buon cuore dei detrattori di Sistema ...
(*) per molti rispondere può significare dare credito ai detrattori, e si preferisce ignorarli completamente. Il sen. Lannutti ha mai avanzato richieste direttamente a UITS? Boh, questo aspetto sarebbe interessante saperlo ...
Ciao |V|, e ciao a tutti,
da buon utente del forum sono anche io qui da appassionato alla vita di Sistema, ho letto l’ennesimo esposto del Senatore tanto caro al cuore di qualcuno, e c’è poco da dire circa i suoi contenuti, di molte cose se ne era già parlato, ovviamente da buon relatore il Senatore ha calcato la mano sulle ultime questioni aperte, il revisore dei conti, e le elezioni (spoglio elettronico e numero dei consiglieri).
Come dice il buon Ercole, senza permetterci di andare a fare i conti in tasca a chicchesia, visto che ci sono soldi di tutti in campo, un po’ di chiarezza non guasta.
Tornando al tema, ognuno ha la responsabilità delle proprie azioni, non posso (e non voglio) entrare nel merito di ogni singola questione aperta, c’è chi è deputato a farlo, so solo che viviamo in Italia, dove si può porre in dubbio ogni operato, siamo la nazione che ha il maggior numero di processi pendenti perché ognuno ritiene di avere ragione (la sua ragione) su qualsiasi questione aperta, nonostante ci sia un apparato di controllo operante su ogni attività. Al solito, chiedere è lecito, rispondere (anche personalmente) è (potrebbe essere) cortesia. (*)
Ne abbiamo già parlato, nel sistema UITS c’è un meccanismo decisionale di vertice, tutto fa capo al relativo Presidente in termini di responsabilità, è chiaro che deve essere anche lui il primo controllore del Sistema. Io vedo delle azioni poste qui in campo forse più a ledere gli aspetti suoi personali che la garanzia di efficienza ed efficacia del Sistema, Sistema che è a molti attori e che ha variabili di ingresso di ogni tipo, comprese quindi anche le vicende personali di ogni attore in esso rappresentato, facendo riferimento a quanto accaduto al buon Iardella.
Chi deve (e vuole) gestire la UITS si deve fare carico delle relative azioni, azioni che hanno un proprio disciplinare di riferimento (CHI fa COSA, QUANDO, COME e DOVE); vogliamo fermarci qui a erigerci a giudici?
Ognuno è padrone di farlo se si ritiene di esserne all’altezza, ognuno in cuor suo potrà essersi fatto una ragione degli eventi, che non sono però di facile comprensione perché siamo impossibilitati a conoscerli a fondo.
Roba da post, ogni cosa ha un suo corso, mi auspico che nulla sia contro principi di legittimità tante volte invocati, e che, ad ogni buon conto, si possa vedere soluzione ai dubbi amletici del Senatore tanto caro al buon cuore dei detrattori di Sistema ...
(*) per molti rispondere può significare dare credito ai detrattori, e si preferisce ignorarli completamente. Il sen. Lannutti ha mai avanzato richieste direttamente a UITS? Boh, questo aspetto sarebbe interessante saperlo ...
Caro Sig. Ricky "PIO", la rispondo in termini scherzosi perchè spero proprio che abbia inteso scherzare con le
frottole che ha scritto,ed io m'adeguo.
Il de......TRATTORE è sempre in agguato, anche nella canzone tormentone del pulcino "Pio".
Se invece credesse in quel che ha scritto al punto d'esserne convinto basta fare un cenno e la risponderò
seriamente
http://www.youtube.com/watch?v=juqyzgnbspY
io ritengo più scandaloso il fatto che gli abbiano dato tutti quei voti,evidentemente ci meritiamo quello che abbiamo,a tutti i livelli.
L'affermazione del Presidente Coni Petrucci, a mio avviso, è ridicola quando dice "che si vince coi voti e non con i ricorsi"
Prendiamo, ad es., un Comune nel quale si verificano irregolarità, il Min.Interno che fa?
Semplice: lo commissaria anche se il sindaco ha ottenuto il 99% dei consensi.