Concordo sul fatto che, per onestà intellettuale e spirito di parte, alcune persone avrebbero fatto meglio a non partecipare alla finale organizzata da UITS.
Il messaggio sarebbe stato senza dubbio chiaro, e da li sarebbe aperto, forse, un tavolo di discussione paritetico o a favore di CNDA.
Invece, nonostante le importanti defezioni numeriche, la stessa UITS ha definito un successo l'evento in questione... e dal loro punto di vista forse è proprio così: hanno dato prova che l'avancarica è quanto meno spaccata in due e la loro politica, come sempre è stato, sarà quella di "aggredire" tiratori e sezioni pur di ottenere il loro obiettivo.
Purtroppo questo è un classico esempio di come si svolgono le cose in casa nostra. Forse l'interesse personale, fosse anche solo quello sportivo di ottenere titoli, prevale sull'interesse collettivo.
I dirigenti UITS conoscono molto bene queste dinamiche, tant'è vero nelle specialità ISSF non esiste un titolo assoluto, ma una frammentazione tra titoli per categoria e titoletti "patacca" (quelli per gruppi di merito), pur di accontentare (illudere?!?) quanti più tiratori possibile.
Finché ci sarà gente "facilmente acquistabile" (dalla scatolina di munizioni, alle medaglie "pattacca" in sù...), chi avrà gioco forza è chi tiene in mano i cordoni della borsa.
Personalmente mi sono guardato bene dal partecipare a finali UITS in specialità non-ISSF, seppur qualificato, proprio per dissenso nei confronti di un certo modo di organizzare e condurre quei campionati... ma ognuno risponde alla propria coscienza.