Autore Topic: Esplosione in poligono a Pordenone  (Letto 19558 volte)

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Offline mimmo

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Re: Esplosione in poligono a Pordenone
« Risposta #30 il: Novembre 10, 2008, 00:58:41 am »
La solidarieta' va dimostrata fattivamente. Sarebbe meglio dimostrarla prima onde prevenire simili tragedie, ma resta il fatto che, volente o nolente, che piaccia oppure no, gli unici responsabili di tutto cio' che accade in una sezione, che sia buono oppure cattivo, sono i signori presidenti e il rispettivi consigli direttivi.Saluti.
Quanto riportato mi fa piacere, ma se l'uits, così com'è stata fino ad ora, non addestra i Presidenti ed i dirigenti cosa fa?
Forse esige solo i soldi che solo Obrist sa come vengoo spesi!
La solidarietà di concentrica è sentita caro Brain, da parte degli iscritti di concentrica e da daniele che, nel messaggio, li rappresentava.
Il messaggio di Obrist è di circostanza ma non per l'incendio ma per le elezioni.
Ci rendiamo conto dell'opportunismo nell'azione?
Obrist, dovrebbe vergognarsi d'aver bloccato la corrispondenza al Presidente di Roma, quando Carlo Mantegazza gli ha scritto su ntranet, di sospendere i contributi sportivi in favore delle agibilità delle sezioni.
Obrist vai a casa.
Ciao

Offline Daniele Puccioni

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Re: Esplosione in poligono a Pordenone
« Risposta #31 il: Novembre 11, 2008, 11:42:12 am »
Segnalo un articolo uscito sul Gazzettino di Pordenone:

http://gazzettino.quinordest.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Pordenone&Codice=3968432&Data=2008-11-5&Pagina=5

e l'articolo integrale:



LA TESTIMONIANZA

«Pistoia come Pordenone, così mio padre ha perso la vita»

Era il 24 luglio, poco più di tre mesi fa. Nel poligono di Pistoia Riccardo Tarlati, 60 anni, appassionato cacciatore e fotografo professionista, stava provando la sua carabina. Tarava il cannocchiale in vista della caccia di selezione autorizzata e necessaria per abbattere alcuni ungulati. Quello che è successo poi è stato simile a quando accaduto l'altro giorno in via Tiro a Segno a Pordenone con un epilogo, però, ancora più tragico. Prima una piccola esplosione, poi la grande fiammata che in un attimo ha avvolto la sala concentrandosi in particolare sulle cabine che isolano i tiratori e sui pannelli fonoassorbenti. Nelle pedane di tiro c'erano alcune persone che sono riuscite ad uscire, compreso il direttore che stava sorvegliando l'attività. Qualcuno ha cercato di utilizzare l'estintore, ma ha desistito quasi subito. Tarlati, invece, è rimasto in trappolatotra le fiamme. Ha cercato riparo in fondo alla sala avvicinandosi ad una finestrella. È riuscito a gettare all'aperto la carabina che nel frattempo aveva recuperato, ma subito dopo, intossicato dal fumo, si è accasciato a terra ed è stato raggiunto dal fuoco. Immagini terrificanti che sono state riprese dalla telecamere interna installata per ragioni di sicurezza. Anche in quella occasione, come è accaduto a Pordenone, l'incendio è quasi certamente da imputare a una scintilla che ha incendiato le polveri residue che avevanoavvolto la sala. A differenza della Procura di Pordenone quella di Pistoia ha indagato quattro persone: il presidente del poligono, il custode che aveva in carico le pulizie della struttura, un tiratore che era presente e che con l'ultimo sparo avrebbe innescato inconsapevolmente il fuoco e il direttore di tiro che era in sala. Non è tutto. Nelle settimane scorse la magistratura pistoiese ha affidato la perizia ad un tecnico, Paride Minervini, uno dei massimi esperti italiani nel settore balistico e di esplosivi. Sua la consulenza sulla morte dei Nicola Calipari e impegnato anche, come consulente di parte, per il tragico caso del tifoso laziale Gabriele Sandri ucciso da un colpo di pistola nella piazzola autostradale di Arezzo. «Stiamo aspettando l'esito della perizia - ha spiegato ieri Andrea Tarlati, figlio dell'uomo - e quindi sulla vicenda strettamente legata all'inchiesta preferirei non parlare. Quello che mi sento di dire, invece, è che fatti del genere non sono episodici, anzi, capitano molto più spesso di quanto si possa immaginare. Tre anni fa a Prato è accaduta la stessa cosa e mi pare di ricordare che anche a Firenze è avvenuto un fatto simile. Se non sbaglio anche in Friuli Venezia Giulia è già accaduto. A Gorizia. Sono vicino ai feriti dell'incendio di Pordenone, così come sono solidale con i loro familiari e con il dolore che stanno provando. Io ne so qualcosa. Mio padre è morto». Uno dei quesiti che la procura di Pistoia ha chiesto di esplicitare al perito è legato alla pulizia delle polveri che si depositano a terra e in tutti i pannelli che rivestono la sala tiro. Su questo fronte si è appreso che esiste una direttiva del Genio Militare, non vincolante, ma che indica la tecnica per togliere i residui di polvere. L'intera sala dovrebbe essere pulita ogni mattina prima dell'apertura e ogni sera prima della chiusura. Ogni 15 giorni la bonifica dovrebbe avvenire con una impresa specializzata. A Pistoia usavano una idropulitrice, in altri poligoni un particolare aspirapolvere. Come veniva pulita la sala tiro di Pordenone sarà senza dubbio uno dei punti nodali dell'inchiesta.

Loris Del Frate

Offline mimmo

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Re: Esplosione in poligono a Pordenone
« Risposta #32 il: Novembre 11, 2008, 17:50:21 pm »
Siamo all'effetto domino.
In veneto, vuoi per la questione Pordenone che per il suicidio a Treviso, le Questure hanno dato avvio ai controlli sulle sezioni.
Sembra che il punto scottante sia sulle armerie sezionali e le autorizzazioni che le sezioni avrebbero dovuto chiedere.
Come al solito, le autorizzazioni non ci sono e l'UITS non ha mai indicato niente ai Presidenti, anche se esiste una circolare del Ministero difesa degli anni 80 che parla delle armerie e delle autorizzazioni necessarie
Con la storia delle associazioni sportive dilettantistiche ed il ricarico commerciale sulle munizioni, i versamenti iva etc. le armerie sono assimilate agli esercizi di minuta vendita.
Per quest'ultima tipologia di attività vedi il testo unico delle leggi di Pubblica sicurezza che prevedono:
-Rilascio certificato prevenzione incendi (planimetria-versamento-sopralluogo) €   2000,00
-Impianto tele allarme certificato                                                             €  1000,00
-Impianto messa a terra e rilascio certificazione                                         €   2000,00
-impianto elettrico antideflagrante e certificazione                                      €   1000,00
-Collaudo del Genio Militare                                                                     ----------
-Autorizzazione della questura                                                                 ----------

totale                                                                                                     6000,00

Se la sezione non ha l'armeria deve aggiungere al totale il costo strutturale per la sua realizzazione.

L'uits intanto pretende le quote CIMA, evidentemente per riversarle alle sezioni di Candela e Caldaro.
Ciao




Offline chebe

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Re: Esplosione in poligono a Pordenone
« Risposta #33 il: Novembre 11, 2008, 17:57:50 pm »
Questi controlli dove sarebbero stati fatti? ho è una notizia come quella riguardante  le quote che secondo te si pagherebbero a Treviso?


Saluti chebe.

Offline mimmo

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Re: Esplosione in poligono a Pordenone
« Risposta #34 il: Novembre 11, 2008, 18:08:03 pm »
Caro chebe, spero convenga con me che le le quote pagate a treviso riportano € 30,00 in più rispetto alla normalità :-\.
Per i controlli in Veneto informati pure tu, non posso dire sempre io le NEWS, sappi però che tante cose arrivate su concentrica, malgrado c'è sempre chi insinua un ragionevole dubbio, ci sono perchè la notizia c'è ed è ufficiosa, quando ci sarà l'ufficialità.............sarà scoppiato il caso ;D.
Adesso questa è la medicina, amara forse...........ma buona ;).
Nel post precedente c'è la soluzione al problema, chi è accorto provvederà per tempo.
Il fatto che dovrebbe meravigliare, invece, è come mai l'uits non dice niente e non ha mai informato le sezioni degli adempimenti per mettere a norma i locali armerie o realizzarne di sana pianta ???.
Ciao
« Ultima modifica: Novembre 11, 2008, 18:10:14 pm da mimmo »

Offline Valerio

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Re: Esplosione in poligono a Pordenone
« Risposta #35 il: Gennaio 02, 2009, 22:21:18 pm »
Scoppio poligono Pordenone: un morto
Dopo due mesi da incidente non ce l'ha fatta Fernando Toffolo
 
(ANSA) - PORDENONE, 2 GEN - E' morto all'ospedale di Parma Fernando Toffolo, rimasto gravemente ustionato al poligono di tiro di Pordenone il primo novembre scorso. Aveva 50 anni, era di Fontanafredda(Pordenone) ed era stato trasferito subito dopo lo scoppio del tiro a segno e del successivo incendio nel Centro grandi ustionati emiliano.Dopo vari interventi chirurgici sembrava aver superato la fase critica,ma un'infezione ne ha causato prima il peggioramento e poi la morte. Gli altri tre rimasti feriti sono meno gravi. 


Pordenone. Esplosione al poligono
Muore a due mesi dall'incidente

  ■ L’ultimo sparo prima dell’inferno
Quattro feriti al poligono di tiro
PORDENONE (2 gennaio) Il Gazzettino - È morto la scorsa notte all'ospedale di Parma Fernando Toffolo, 50 anni, di Fontanafredda, rimasto gravemente ustionato nello scoppio al poligono di tiro di Pordenone il primo novembre scorso. Subito trasferito nel Centro grandi ustionati emiliano, Toffolo era stato sottoposto a numerosi interventi chirurgici e nelle scorse settimane sembrava aver superato la fase più critica.
Nelle ultime ore invece un'infezione ne ha causato prima il peggioramento e poi il decesso.

La vittima, originaria di Polcenigo (Pordenone) e titolare di una piccola azienda lascia la moglie e un figlio. Le altre tre persone coinvolte nell'esplosione del tiro a segno e nel successivo incendio sono ancora ricoverate nei Centri grandi ustionati di Milano, Verona e Padova anche se, a quanto si è appreso, le loro condizioni sarebbero meno gravi. Toffolo era l'unico a essere rimasto bloccato nella galleria di tiro, dalla quale era stato estratto solo grazie all'intervento dei Vigili del fuoco. 

Mi risulta difficile il riuscire ad esprimere il così grave dolore provato nell'apprendere la triste notizia.
Sentite condoglianze
Val

« Ultima modifica: Gennaio 02, 2009, 22:35:40 pm da Valerio »
Alti come pini, forti come torri, uniti come catene.
Tasi e Tira

Offline mimmo

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Re: Esplosione in poligono a Pordenone
« Risposta #36 il: Gennaio 03, 2009, 07:26:47 am »
 :'( :'( :'(

Offline Daniele Puccioni

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Re: Esplosione in poligono a Pordenone
« Risposta #37 il: Gennaio 03, 2009, 09:55:23 am »
Sebbene le parole siano inutili per esprimere cordoglio in una situazione del genere, nutro almeno la speranza che sia veramente l'ultima volta che succede per ragioni così banali ed evitabili...

Offline milka

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Re: Esplosione in poligono a Pordenone
« Risposta #38 il: Gennaio 03, 2009, 11:34:52 am »
Che tristezza ....
Alcuni anni fa è successo lo stesso incidente nel nostro tunnel 100m .... Un disastro, fortunatamente la tragedia si è limitata a distruggere la struttura (per altro nuova) risparmiando le persone che si trovavano all'interno ....
Il tunnel è stato ricostruito e gli stessi incaricati d'allora continuano a prestare servizio li dentro. Ogni volta che raccontano l'accaduto si può vedere ancora nei loro occhi una scintilla di terrore e la consapevolezza di aver avuto una fortuna sfacciata.... 
Da noi è accaduto tutto per (se vogliamo chiamarla così) ignoranza .... nessuno aveva mai pensato che i pannelli carichi di polvere da sparo avrebbero potuto incendiarsi. Il secondo tunnel è stato costruito tenendo presente questa cosa.
Spero di cuore che non succeda più niente del genere  :'(
 
CuCu? Patrizia - TSN Novi -

Offline mimmo

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Re: Esplosione in poligono a Pordenone
« Risposta #39 il: Gennaio 03, 2009, 11:52:09 am »
Le cose per i dirigenti della sezione di Pordenone e per l'UITS si complicheranno.
Riporto di seguito le accuse per l'incendio alle acciaierie di Torino:
"Il pool di magistrati coordinato dal procuratore Raffaele Guariniello ha chiuso in meno di tre mesi le indagini formulando nei confronti dei sei manager indagati ipotesi di reato pesantissime: per Espenhahn l'accusa incendio e omicidio volontario con dolo eventuale, per gli altri - a seconda delle condotte - omicidio colposo e incendio colposo con colpa cosciente e omissione volontaria di cautele contro gli infortuni".
Se a Pordenone, come si sente dire, mancavano le agibilità e le misure di sicurezza previste dalle norme vigenti, l'accusa per i responsabili diretti e per chi avrebbe dovuto effettuare la vigilanza è la stessa addebitata ai responsabili della Thyssen.
Ciao
« Ultima modifica: Gennaio 03, 2009, 11:54:33 am da mimmo »