Ciao Attilio e ciao a tutti,
non voglio classificare nessuno dentro o fuori, ma così come ho fatto nel saluto, esiste chi è pro e chi è contro scelte di Sistema, nelle strutture decisionali qualcuno sceglie e non è detto che si debba condividere. Accetto volentieri l’attributo “sciocco” che nella lingua toscana, l’antico italiano, vuole dire “senza sale, insapiente”. Io ragiono con la mia testa, l’ho sempre fatto, e sempre lo farò. Non sono il portavoce di nessuno. Mi fa piacere guardarmi intorno, osservare, e come ben sai, al tempo dell’Assemblea che ti vide dominante, non potetti fare a meno di notarlo e di evidenziarlo. Lo sai, ci chiamavamo SQUADRA perché frutto di una politica di SQUADRA, evidenziai solo se aveva ancora senso sentirsi o considerarsi SQUADRA. Chiunque può fare un proprio cammino, bisognava solo renderlo noto. Nulla contro.
Per rispondere a Gunny:
mi fa piacere che anche Ricky riconosca la funzione pubblicistica delle sezioni, peccato che solo pochi giorni fa accennasse al fatto che la gestione dei poligono fosse un incombenza riconducibile a UITS...
Il mio assunto discende dal fatto di aver vissuto la realtà consiliare, e tante volte al Consiglio hanno fatto capo scelte che riguardavano la vita delle sezioni nel loro complesso, quindi quella capacità di scelta è davvero in capo a UITS. Ora, come tutte le scelte, ci sarà chi è pro e chi è contro un’ideologia o una soluzione.
Senz’altro, come dice il buon Gunny occorrerebbe fornire una nota informativa per il personale che richiede l’operato di una Sezione, informativa che andrebbe poi controfirmata in accettazione, perché l’utente deve essere posto a conoscenza che i propri dati saranno veicolati e portati a conoscenza di terzi in un certo modo.
Sul tema: CERTIFICAZIONE ELETTRONICA si può dire di tutto e il contrario di tutto.
Anni fa si discusse in un’Assemblea Generale a Bologna la propria funzione di essere, e si scelse di imboccare una strada che poteva dare significato alla struttura SEZIONI/UITS, e a salvaguardarne, in primis, l’ESISTENZA.
Siamo figli del nostro tempo, le origini ricercate nelle leggi anteguerra sono solo storiche, ci hanno dato funzionalità perché, per nostra fortuna, qualcuno ha dato le basi al Sistema che oggi viviamo e nessuno le ha contrapposte. Nel 2013 cosa dobbiamo significare di essere? Le sezioni un loro mandato ce lo hanno, l’UITS vuole essere rappresentativa del loro operato, d’altronde qualcuno lo deve fare. In qualche altro post si è anche parlato di sindacato delle Sezioni …, ma già esiste un organo di rappresentanza con base elettiva da scegliere tra i propri iscritti. In termini di democrazia è il massimo che si possa ottenere. Ora questa funzione di rappresentanza, per i termini del relativo operato, la UITS se la vuole attribuire in termini collettivi di raccolta dati. Guai a chi non sa rappresentare i propri risultati, e le sezioni finora non hanno collaborato per nulla a far si che questa ORGANIZZAZIONE (l’UNIONE) potesse rappresentare il proprio operato SOCIALE; quante persone si addestrano all’anno? Con che costi? Ne parlai tempo fa, chi fa funzione sociale deve rappresentare BILANCI SOCIALI. Uno di questi potrebbe essere quella di garantire la certificazione dell’operato delle proprie sezioni, si sono formati tecnici, istruttori master, strutturate reti di comunicazione (non so se ci sono sezioni che non sono ancora collegate come mi fu rappresentato al tempo di adozione dell’INTRANET). Ora si parla di CERTIFICAZIONE ELETTRONICA.
La certificazione elettronica ha vantaggi e svantaggi, tenerla in mano e gestirla equivale ad avere un potere assoluto. Lo abbiamo già letto, sezioni a cui è stato tolto l’accesso alla rete, e altre amenità di questo genere (*).
Allora, come gestori del sistema si possono mettere figure che sono scelte con meccanismo DI VOTO, ossia eletti dall’Assemblea. Nel caso, mi piacerebbe che possa farne parte il buon Gunny, e perché no FANINI? Per termini di garanzia, che quanto il cervellone possa elaborare, per l’amministrazione sia trasparente.
(*) Credo che in questi casi si possa stare tranquilli, una volta costruita una rete, che ha funzione pubblicistica, interrompere l’accesso alla rete equivale a “interruzione di pubblico servizio” che è un reato.
Secondo me BISOGNA ANDARE INSIEME AVANTI, se poi qualcuno vuole parlare di scissione chissà quali idee ha per la testa, ognuno è padrone del proprio operato, ci mancherebbe, e forse vede delle cose che altri non riescono a vedere, ecco che parteciparle in una ASSEMBLEA a oltranza era il massimo che si poteva sperare di ottenere. Questo è il pensiero di uno “sciocco” (non ho neanche io nulla contro Attilio, accolgo volentieri la sua considerazione, il pensiero degli altri sulla propria persona è un feedback di cui si ha sempre bisogno).
Qualcuno accenna a che dietro tutta questa macchinazione possa esserci Caputo, già Presidente della sezione presso la quale sono iscritto anche io. Qui bisogna avere idea della MACCHINA TSN, ovvero di sapere verso dove si vuole andare, come già accennato all’inizio, i meccanismi di SCELTA SOCIALE ci sono. Non dimentichiamo che qualche controllo ministeriale è sempre posto in campo, la disciplina è ampia e vasta per farla capo a una sola persona. La SCELTA è di Sistema, ma non partecipato da tutti i membri di Sistema da come leggo.
Non ho visto gli stampati e la modulistica a cui accenna |V|, ma senz’altro la Sezione deve figurare nella certificazione. Poi, ogni cosa è migliorabile. Per il rilascio della certificazione secondo me occorrono / concorrono 3 figure, Sezione (infrastruttura del Ministero difesa), Presidente TSN, Istruttore, e queste devono essere rappresentate in chiaro.
Torno ancora a Fanini, Per quanto attiene la figura del SEGRETARIO GENERALE questi è l’elemento attuatore delle disposizioni di Consiglio, voglio condividerne il pensiero affinchè egli si possa esprimere in un ambiente asettico , con proprie conoscenze ed opportune valutazioni, ma rimane il fatto che anch’egli non è un uomo nato nel Sistema.
Il Sistema si è retto finora su uomini alla GUFOFOLPO, e si continua a reggere così. Quanti di noi prestano il proprio operato GRATUITAMENTE per fare andare avanti la vita delle Sezioni? Poi è chiaro che a volte si possono creare delle nicchie di potere, ma il bene sociale deve essere collocato al PRIMO POSTO del proprio operato. spero davvero che la Certificazione Elettronica non rompi questo meccanismo, altrimenti è vero: di cosa stiamo a parlare? Nessuno si deve avvantaggiare di niente.
Quoto.....viva il tiro a segno!.
P.S.: Un pensiero al Prat: non si finisce mai di imparare