Autore Topic: ARTICOLO SOLE 24 ORE  (Letto 2023 volte)

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Offline mimmo

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ARTICOLO SOLE 24 ORE
« il: Agosto 23, 2011, 10:18:36 am »
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-07-13/milano-poligono-vituale-dove-151833.shtml?uuid=AapgPnnD&fromSearch

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A Milano il poligono virtuale dove i manager si addestrano a combattere le crisi
di Alessandra BonettiCronologia articolo13 luglio 2011Commenti (1)
In questo articolo

Argomenti: Management | Fabrizio Comolli | Forze Armate | Italia | Davide Padovan | Urban
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Questo articolo è stato pubblicato il 13 luglio 2011 alle ore 15:43.

Uno, due, tre, quattro colpi in successione. Il busto si gira a cercare il bersaglio, lo sguardo è fisso per cogliere il minimo movimento e il dito sempre sul grilletto. A 10 metri, c'è la "scena del crimine".
Che ognuno può scegliere in base all'estro del momento: una collina infestata dagli zombi, una rapina o un check point, muovendosi nel buio della notte o dentro un edificio, con una missione ben precisa: "sei un agente di sicurezza e qualcuno si è introdotto nell'edificio di tua competenza. Muoviti al suo interno prestando attenzione alle stanze con armadi e scrivanie, nonché agli angoli insidiosi. Non hanno buone intenzioni!".Simulazioni di guerra, alla periferia ovest di Milano, prima di Cusago, in via Riccardo Lombardi, dove ha aperto il primo poligono di tiro virtuale, "Urban 9mm": una superficie di 5mila metri quadrati di palestre e un sistema di simulatori pensati per l'addestramento delle forze armate ma aperti a tutti. «Qui vengono ad allenarsi operatori delle forze dell'ordine, ma anche chi vuole divertirsi – dice Davide Padovan, ideatore di Urban 9mm –. Naturalmente abbiamo preso le nostre precauzioni, ci siamo costituiti in associazione in modo da tesserare chi entra e allontanare gli esaltati, inoltre i video con gli scenari più realistici sono riservati solo agli operatori del settore, per i privati abbiamo creato filmati horror, con attori mascherati e travestiti, perché il fine deve essere ludico». Un grande videogioco, dove a imbracciare pistole e fucili automatici – identici come peso e modello a quelle vere, ma che al posto dei proiettili hanno un puntatore laser sulla canna –, vengono signore in tailleur, manager e professionisti: «Il tiro a segno, nelle sue varie specialità, è una disciplina sportiva e un'attività molto seria che sviluppa capacità di concentrazione, autocontrollo, perseguimento di un obiettivo» spiega Fabrizio Comolli, che lavora nell'ambito della formazione come esperto di psicologia del combattimento.
Un training che viene utilizzato anche dalle aziende che organizzano seminari di softair, survival e adventury per addestrare i propri dipendenti: «L'ufficiale o il combattente non è Rambo, ma un gestore di uomini e un grande pianificatore. La diffidenza nasce da un equivoco di fondo che lega le armi alla violenza. Ma l'aggressività non sta nello strumento. I bambini crescono giocando alla guerra o facendo a botte, è un istinto naturale che non va represso ma educato, esorcizzato e il gioco serve proprio a questo».
Come dire, i delinquenti non giocano alla guerra, la fanno «e non vanno ad addestrarsi al poligono». Eppure quello delle piste da tiro è un mondo nascosto: in Italia sono circa 300 i poligoni nazionali, di cui 32 in Lombardia con 11 mila tesserati a Milano. A questi si aggiungono cave dismesse e campi privati, tutti sottoposti per legge al controllo del Genio militare. Ma basta farsi un giro fra i siti di appassionati, come www.tiropratico.com, per leggere di tiratori che le armi se le portano in fondina anche durante la pausa caffè e di incidenti sulle linee di tiro. E ancora edifici fatiscenti, erba secca, gestioni incoscienti come denuncia sistematicamente un altro blog, midivertodamorire.blogspot.com. «Il problema di sicurezza nei poligoni non è una fantasia – ammette Padovan – Io stesso ho rischiato di rimanerne vittima per colpa di uno sprovveduto che sparava vicino a me». Meno rischioso e più affidabile il virtuale. «Il rischio del prurito di vivere una situazione al limite della realtà esiste, ma come c'è nei videogiochi che spesso i ragazzi usano nel chiuso della loro cameretta, senza controllo o educazione – afferma Comolli – Attraverso la simulazione si insegna a maneggiare un'arma, è vero – ammette Comolli –. Ma è una responsabilità che deve presupporre un contesto ben chiaro, con regole precise, sicurezza e sorveglianza». Perché, come dice Jane McGonigal, guru dei videogames, anche "giocare è un lavoro difficile".

Offline gunny

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Re:ARTICOLO SOLE 24 ORE
« Risposta #1 il: Agosto 23, 2011, 16:03:11 pm »
complimenti all'iniziativa!

pur condividendone la filosofia di base, mi pare che l'articolo sia di stampo "redazional-partigiano"

il tiro a segno, il tiro sportivo, il tiro dinamico/pratico nel complesso, anche grazie a questo articolo, dimostrano per l'ennesima volta di essere un insieme disomogeno di forze che invece di unirsi in un'unica direzione pensano solo alla propria soppravvivenza, il sig. Padovan con la sua affermazione sul rischio corso in un TSN non credo favorisca nemmeno il suo interesse

oggi nel recarmi al lavoro, in tangenziale un "pazzo" mi ha tagliato la strada e per poco non facevamo un bell'incidente, con chissà quali conseguenze... e allora?!?

fare paragoni tra il tiro con armi da fuoco e una simulazione, sia essa con puntatori laser o softair, mi pare decisamente fuori luogo, quando si tira con armi da fuoco vere il rischio, diretto o indiretto che sia, lo si corre ad ogni colpo.
Se non si è disponibili ad accettare tale rischiosità, allora si prediliga la simulazione, ma non si condannino inutilmente i TSN o i campi di tiro "seri", tendendo a fare sempre di tutta l'erba un fascio.

ora però mi si consenta una riflessione sulle cifre di tesseramento e costi per noli arma e stage, del pregevole impianto Urban 9mm, con quella che potrebbe essere l'alternativa ovvero un campo di tiro dinamico FITDS o di una linea di grosso calibro in un TSN... poi non si venga a dire che la frequenza di un TSN è costosa!

il confronto poi, andrebbe esteso a costi di gestione e impianto, il venir meno della necessità di certificazioni sul maneggio, l'impossibiltà di usare la priopria arma, ecc...
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a brusa suta l' Susa

Offline armageddon

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Re:ARTICOLO SOLE 24 ORE
« Risposta #2 il: Agosto 23, 2011, 17:09:04 pm »
complimenti all'iniziativa!

pur condividendone la filosofia di base, mi pare che l'articolo sia di stampo "redazional-partigiano"

il tiro a segno, il tiro sportivo, il tiro dinamico/pratico nel complesso, anche grazie a questo articolo, dimostrano per l'ennesima volta di essere un insieme disomogeno di forze che invece di unirsi in un'unica direzione pensano solo alla propria soppravvivenza, il sig. Padovan con la sua affermazione sul rischio corso in un TSN non credo favorisca nemmeno il suo interesse

oggi nel recarmi al lavoro, in tangenziale un "pazzo" mi ha tagliato la strada e per poco non facevamo un bell'incidente, con chissà quali conseguenze... e allora?!?

fare paragoni tra il tiro con armi da fuoco e una simulazione, sia essa con puntatori laser o softair, mi pare decisamente fuori luogo, quando si tira con armi da fuoco vere il rischio, diretto o indiretto che sia, lo si corre ad ogni colpo.
Se non si è disponibili ad accettare tale rischiosità, allora si prediliga la simulazione, ma non si condannino inutilmente i TSN o i campi di tiro "seri", tendendo a fare sempre di tutta l'erba un fascio.

ora però mi si consenta una riflessione sulle cifre di tesseramento e costi per noli arma e stage, del pregevole impianto Urban 9mm, con quella che potrebbe essere l'alternativa ovvero un campo di tiro dinamico FITDS o di una linea di grosso calibro in un TSN... poi non si venga a dire che la frequenza di un TSN è costosa!

il confronto poi, andrebbe esteso a costi di gestione e impianto, il venir meno della necessità di certificazioni sul maneggio, l'impossibiltà di usare la priopria arma, ecc...
che poi se è un impianto virtuale perchè lo ha chiamato 9mm?

Offline mimmo

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Re:ARTICOLO SOLE 24 ORE
« Risposta #3 il: Agosto 23, 2011, 17:27:16 pm »
che poi se è un impianto virtuale perchè lo ha chiamato 9mm?

Sarà la focale del cineproiettore virtuale .
 ;D ;D ;D

Offline Ricky

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Re:ARTICOLO SOLE 24 ORE
« Risposta #4 il: Agosto 24, 2011, 08:53:33 am »
Noooo, è il diametro della paraculaggine del tipo che lo ha proposto. Scherzi a parte, se si vanno ad analizzare gli aspetti oggettivi dell'argomento, da mondo e mondo, i simulatori per il tiro a fuoco esistono da sempre per le nuove tecnologie che la tecnica ha man mano proposto. Oggi si ricorre ai simulatori per molti aspetti.
Grazie ai simulatori si allenano i piloti delle aerolinee, di aerei militari, di plancia di navi (addirittura ci sono degli scenari che simulano gli ingressi in porto dei porti più frequentati, e se si gira sul simulatore troppo il timone si finisce in banchina, ... e via così).
Una realtà commerciale ha voluto proporre questa realtà facendo leva sulla sicurezza intrinseca dell'apparato, ma un puntatore laser NON E' LA STESSA COSA DI UN'ARMA A FUOCO, che ha il suo rilievo, la sua oggettività e quant'altro ne caratterizza l'uso (si riesce a simulare un'inceppamento? quindi scarrellare e rendere l'arma di nuova pronta al fuoco?). L'addestramento deve essere fatto necessariamente al vero, correndo i rischi che si sanno di correre, come dice Gunny, con consapevole certezza.
Poi è chiaro che la notizia fa leva sugli uomini, ognuno caratterizzato da un proprio status mentale ed emozionale, che tira le proprie autonome e personali somme decisionali, e questo fa la differenza sui modi e sui comportamenti sociali che a volte osserviamo anche tra i frequentatori di questo sito. Fa la differenza.
Viviamo un'economia di mercato, la società ci propone questo e quell'altro nel solo scopo di produrre (e fare) reddito, e quindi posti di lavoro e quant'altro, il mercato è inflazionato di tutto, sapere quale è la scelta giusta è impossibile, sono tutte giuste quando rapportate alle proprie esigenze, ognuna diversa dall'altra, e alle proprie possibilità, anche economiche. Per questo vale ed ha vita l'economia di mercato.
Poi a volerci convincere che un simulatore è pari al reale in termini di armi da fuoco, per qualcuno di noi, ce ne passa di acqua sotto i ponti. Anche se, paradossalmente, si riesce anche a simulare il vento, se si vuole, sui tiri sulla lunga distanza. Un caro saluto a tutti

Offline mimmo

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Re:ARTICOLO SOLE 24 ORE
« Risposta #5 il: Agosto 24, 2011, 09:11:48 am »
Anche se, paradossalmente, si riesce anche a simulare il vento, se si vuole, sui tiri sulla lunga distanza. Un caro saluto a tutti

E' proprio un simulatore di vento che ci vuole.
Evidentemente le altri nazioni ce l'hanno visto che hanno beccato tante medaglie agli europei di Belgrado, noi no nella considerazione che lo staff federale ha accampato tante scuse a causa del vento per giustificare gli scarsi risultati.
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