Autore Topic: ANTIDOPING: Positivi Werner Tappeiner e il minorenne S.R. (Tiro a Segno)  (Letto 9605 volte)

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Offline zeropuntouno

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Re:ANTIDOPING: Positivi Werner Tappeiner e il minorenne S.R. (Tiro a Segno)
« Risposta #10 il: Ottobre 04, 2010, 13:02:55 pm »
ciò che Diamante nel suo post dice in maniera chiara e dettagliata, dovrebbe essere vangelo per gli ISTRUTTORI e divulgato ai ragazzi in modo che non ci siano equivoci che possono mettere in imbarazzo la sezione, l'istruttore e i genitori.
La figuraccia la fanno in tanti,  ognuno ha la sua parte di colpa. 

Offline Franz

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Re:ANTIDOPING: Positivi Werner Tappeiner e il minorenne S.R. (Tiro a Segno)
« Risposta #11 il: Ottobre 04, 2010, 17:09:27 pm »
probabilmente le colpe sono di tanti, ad iniziare dalla scarsa educazione morale e civile dei ragazzi e forse sono anche nostre, di noi dirigenti e instruttori. Non sempre riusciamo ad incultare nei giovani i sani principi di lealtà e sportività, ma le colpe sono principalmente le loro, perchè non è concepibile che generazioni di ragazzi che vivono perennemente con l'ipod, l'iphon, il pc attaccato all'elastico delle mutande siano così sprovveduti e disinformati, basterebbe che aprissero almeno una volta la pagina web sulla Wada List e capirebbero cos'è proibito e cosa consentito. La speranza che questo caso resti isolato e per questi due "coglioni" si tratti solo di un incidente di persorso da non ripetere più e per loro equivarrebbe ad una vittoria. Auspico inoltre un intervento drastico dell'UITS in materia di antidoping, controlli a tappeto e chi viene trovato positivo, "prego accomodarsi".

Offline diamante

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Re:ANTIDOPING: Positivi Werner Tappeiner e il minorenne S.R. (Tiro a Segno)
« Risposta #12 il: Ottobre 04, 2010, 20:12:21 pm »
scusate ma se una persona ha una patologia che viene curata con farmaci come asma o pressione arteriosa , puo' fare gare di tiro ?

Nel mondo dello sport, in generale, ci sono degli atleti che soffrono di patologie croniche e soltanto con l'assunzione di farmaci possono condurre una vita "normale".
E' ovvio che gli atleti che assumono farmaci, considerati dopanti, lo debbono  comunicare alla giuria di gara prima dell'inizio della stessa e presentare certificazione medica.

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Re:ANTIDOPING: Positivi Werner Tappeiner e il minorenne S.R. (Tiro a Segno)
« Risposta #13 il: Ottobre 06, 2010, 11:29:58 am »
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08913
presentata da
FRANCESCO PIONATI
martedì 5 ottobre 2010, seduta n.378

PIONATI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro della salute.- Per sapere - premesso che:
la lotta all'uso di sostanze stupefacenti è prerogativa dello Stato, secondo le leggi attualmente in vigore;
per le competizioni sportive questo contrasto è stato delegato al CONI, in collaborazione con le federazioni sportive interessate;
il CONI ha delegato alla Federazione medici sportivi, in un regime di monopolio, sia i prelievi di sangue ed urina, sia il loro successivo esame che avviene in laboratori della Federazione medici sportivi;
questi controlli se effettuati in un regime di concorrenza e di libero mercato, utilizzando laboratori e reagenti più convenienti in Italia o in Europa, porterebbero ad un risparmio calcolato fra il 15 e il 20 per cento del costo sostenuto per ristorare la Federazione medici sportivi delle proprie spese, valutato in diversi milioni di euro, pur mantenendo la stessa attenzione e lo stesso rigore nei controlli -:
se nella predisposizione del disegno di legge per la finanziaria e del disegno di legge di bilancio dello Stato per il 2011, il Governo non intenda contemplare iniziative normative che abroghino questo regime di monopolio, utilizzando in un regime di libero mercato lo strumento più economico che consenta un notevole risparmio del denaro pubblico sugli obbligatori e doverosi controlli contro l'uso di sostanze stupefacenti e doping.(4-08913)

Offline mimmo

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Re:ANTIDOPING: Positivi Werner Tappeiner e il minorenne S.R. (Tiro a Segno)
« Risposta #14 il: Ottobre 06, 2010, 15:51:48 pm »
Mercoledì, 06 ottobre 2010
Torri incontra il CONI e fa retromarcia


 
TORRI AD ASSOCIATED PRESS: "LIBERALIZZIAMO IL DOPING, NEL CICLISMO SI DOPANO TUTTI" - è l'intervista rilasciata ieri dal capo della Procura Antidoping Ettore Torri, ad Associated Press, a far esplodere il caso. "Se il doping non facesse male alla salute, andrebbe liberalizzato. Tutti i ciciclisti che ho ultimamente interrogato mi hanno detto che tutti si dopano. Non credo che il doping verrà mai estirpato. Andrebbe liberalizzato perchè non è possibile che su 100 ce ne siano 99 che si dopano e la fanno franca. La lotta al doping diventa sempre più difficile, perchè escono sempre nuove sostante". Questi i passi salienti di una lunga intervista dove Torri non manca di criticare il passaporto biologico ("la sua complessità spesso favorisce gli atleti incolpati") ma pure Contador (" non basta che imputi la positività ad una contaminazione alimentare, deve dimostrarlo") e infine Riccò ("le 50 pasticche rinvenute a casa sua ? può sempre dimostrare che erano di sua nonna. Nel ciclismo una nonna o un filetto non mancano mai"). Un'autentica intervista bomba. Condivisibile o meno, ha scatenato il pandemonio.

RIFLETTIAMO - Torri dice che su 100 corridori 99 si dopano e 1 solo è pulito. Questa è sì demagogia. Ma avesse usato proporzioni numeriche diverse ? Gli eventi degli ultimi anni dimostrano che il fenomeno doping è diffuso, assai, in gruppo. Un gruppo dove però esistono anche corridori che non hanno mai avuto paura ad esporsi in prima persona, affermando quel "Mai mi sono dopato e mai lo farò" che ci piacerebbe adesso sentire da tanti altri atleti. Citiamo Marco Pinotti tra quelli che si sono sempre esposti in prima persona, aggiungiamo anche le fresche dichiarazioni di Nibali "Io ho la coscienza pulita", e attendiamo proseliti. Chi non si è mai dopato, chi è contrario al tutto, e fa il corridore professionista, ESCA DUNQUE ALLO SCOPERTO. Altrimenti da ragione a Torri.


LA REAZIONE DEL CONI, CHE CONVOCA TORRI. E TORRI CORREGGE IL TIRO - L'intervista di Torri ad AP ha dunque scatenato il pandemonio, sì che in mattinata il buon Torri è stato convocato dal suo capo, il presidente del CONI Gianni Petrucci. Un meeting al cui termine ha decisamente corretto il tiro Ettore Torri. Ecco il lungo comunicato stampa diramato dal CONI al termine del meeting.

"Il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Petrucci, e il Segretario Generale, Raffaele Pagnozzi, hanno incontrato questa mattina il Procuratore Capo Antidoping, Ettore Torri.Nel corso dell’incontro, Torri ha spiegato che la trasposizione letterale del concetto di liberalizzazione, maturata attraverso sintesi giornalistiche, non andava interpretata come un’apertura verso una “depenalizzazione” del reato ma solo come lo sfogo, espresso in modo forse paradossale, di una persona che da anni lotta contro il problema.Torri ha altresì confermato al CONI che l’impegno personale e l’opera meritoria del suo Ufficio continueranno ai massimi livelli, in collaborazione con le varie Procure della Repubblica Italiana che attualmente si occupano con importanti risultati nella lotta ad un fenomeno dilagante che, come è noto, in Italia, è considerato anche reato penale.Il CONI, nel ribadire l’autonomia degli organi di giustizia delle proprie strutture, prende atto dei chiarimenti del Procuratore Torri ricordando i suoi indiscussi meriti nella lotta al doping, anche recentemente riconosciuti a livello internazionale, ma comprendendo nello stesso tempo quanti possano essersi ingiustamente sentiti coinvolti dal senso di alcune dichiarazioni" -

Era dunque uno sfogo un pò esagerato quello di Ettore Torri, forse amareggiato per la mole di lavoro (in materia di ciclodoping) che continua ad aumentare. Il buon Torri non è stanco nè intende passare la mano, proseguirà dunque il suo lavoro nel combattere il fenomeno doping, nello sport. Solo che da un parte si dice di combattere il fenomeno doping nel mondo dello sport e poi nei fatti questi sforzi vengono tutti concentrati sul ciclismo. Che sembra star lì a metterci la faccia e pagare per tutti. Di metterci a fare la storia di tutti i casi eclatanti di doping sportivo non abbiamo più voglia. Ci limitiamo a ricordare il doping di stato degli anni 60-70 , un pò in tutta l'Europa dell'Est, che riguardava tantissimi sport, a partire dall'atletica leggera e dal nuoto. Non dimentichiamo le tanti morte sospette nel mondo del calcio, anche il fatto che di positività (a prodotti per la memoria) ne sono esistite anche nel bridge.

Che poi il ciclismo sia uno sport che con il doping si è compromesso più di molti altri e dove la tentazione del doping può essere forte perchè il ciclismo, come scriveva la penna francese di Pierre Chany:"E' troppo faticoso per essere definito sport. E' un mestiere di sopravvivenza, che si basa su regole antiche", anche questo va ricordato. Ma è giusto punire solo chi si dopa parecchio e invece ignorare gli sport dove ci si dopa solo un pò meno ? Facendo passare il messaggio che il ciclismo è lo sport dei dopati ma tanti altri sport sono puliti .... ?

LA FEDERCICLISMO REPLICA: "SFOGO INOPPORTUNO". Inevitabile quando pure necessario l'intervento, nella vicenda, da parte della Federciclismo. A parlare è la nostra massima autorità, il presidente federale Renato Di Rocco. Via comunicato inviato a tutte le redazioni giornalistico-sportive. Che vi riportiamo.

"La Federazione Ciclistica Italiana ha sempre apprezzato e sostenuto l’azione che la Procura del CONI, al pari di altre procure, sta svolgendo in piena autonomia per contrastare il fenomeno doping. Per questo le dichiarazioni indiscriminate e generalizzate del Procuratore Ettore Torri nei confronti della nostra disciplina mi lasciano allibito, così come la soluzione proposta, che ritengo inappropriate al suo ruolo e alle sue funzioni. Prendo atto che si è trattato di uno sfogo, ma intanto ha procurato un danno di immagine enorme al nostro movimento. Le responsabilità sono personali e non devono coinvolgere tutta la popolazione dei ciclisti che gareggiano con lealtà sportiva. Confermo alla Procura Antidoping del CONI la piena collaborazione che abbiamo finora garantito. Auspico, anzi che allarghi sempre più gli orizzonti del suo campo d’indagine, contrastando ogni caso con serietà e rigore, perché il fenomeno del doping, purtroppo globale e diffuso, va combattuto a 360 gradi sul piano della legge e del diritto e non su quello delle esternazioni mediatiche».

Vero che lo sfogo di Torri ha procurato un danno di immagine al movimento ciclismo. Ma prima di Torri quel danno il movimento se lo è autoimposto. A furia di casi di doping, che negli ultimi anni hanno spesso riguardato corridori di primissimo piano. Casi di doping a raffica che vanno avanti da quel 1998 (affaire Festina) che ci dissero dovesse essere l'inizio di un nuovo e onesto ciclismo. Escano dunque allo scoperto coloro che nulla hanno da nascondere e che sono assolutamente contrati alla tesi 'liberalizzatrici'. E che sono invece assolutamente favorevoli ad una caccia ai furbi (e alle sostanze dopanti) sempre più serrata. E infine, giunga il momento che gli stessi enormi sforzi che si fanno nel dare la caccia al doping del ciclismo vengano fatti anche nei confronti di tutti gli altri sport. Ovvero non succederà mai perchè il tutto costerebbe non un'enormità, ma qualcosa in più. Con il rischio di demolire l'immagine di altri sport, visto che quella del ciclismo lo è già.

Non per parte del suo ambiente, che non considera così grave il doparsi, come invece lo considera l'uomo comune, e che non vede il ciclismo così malridotto come invece è. E' come se la parte sbagliata dell'ambiente (il rischio che sia ancora più numerosa di quella sana c'è) vivesse su una sorta di mondo parallelo. Quando il presidente Di Rocco dice, perchè spesso lo ha detto in passato, che serve anche un cambiamento di cultura da parte dell'ambiente ciclismo (la parte sbagliata), a questo forse si riferisce. Nel mondo parallelo non si può più stare.

Quando ti puntano i fucili addosso, anche se li puntano solo a te e magari non ti sembra giusto e in effetti non lo è, devi comunque arrenderti e alzare le mani. Riferito al nostro discorso significa devi cambiare registro, abitudini. Ma il fatto che tanti ciclisti abbiano invece voluto sfidare anche i fucili puntati, finendone inevitabilmente colpiti, non fa che avvalorare le amare esternazioni di Ettore Torri. Le sue esternazioni, sicuramente esagerate e sicuramente demagogiche, un fondo di verità però ce lo hanno.

Chi fa il corridore professionista e vuole dire la sua sul tema, o magari ha voglia di far sapere a tutti che con i ciclo-furbetti lui non ha nulla a che vedere (nel caso gli riserveremo posto nella ciclo-pagina del sito), lo faccia pure. Vada alla voce commenta l'articolo. Oppure scriva a fabio_panchetti@yahoo.it. Siamo qui per difendere il ciclismo, al quale solo gli incalliti appassionati (fortunatamente ancor tanti) continuano a credere e dare affetto. Quel "sono tutti dopati" pronunciato esagerando da Ettore Torri lo abbiamo sentito dire migliaia di volte. Nei bar, nelle redazioni giornalistiche (colleghi che di ciclismo non si occupano), dappertutto. E gli unici che possono far cadere questo assioma siete voi corridori. Non certo noi giornalisti smettendo di trattarne, come ci siamo anche sentiti dire. Voci che ovviamente provenivano da quel mondo parallello che deve smettere di esistere. Il passato è il passato, ma se il ciclismo vuole avere un futuro degno ha un'unica chance. Seguire la strada che parte dell'ambiente ha già intrapreso. Quella del ciclismo pulito. Dove l'aiuto medico deve essere consentito, ma in misura giusta, che non significa comunque bombardarsi di farmaci leciti. Il discorso è complicato, da questa pagina abbiamo provato a svilupparlo, esponendoci anche noi. Attendiamo dunque proseliti, con proposte costruttive o magari solo con la voglia di dire a tutti di essere un corridore davvero pulito.

Offline diamante

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Re:ANTIDOPING: Positivi Werner Tappeiner e il minorenne S.R. (Tiro a Segno)
« Risposta #15 il: Ottobre 06, 2010, 21:47:15 pm »
Mercoledì, 06 ottobre 2010
Torri incontra il CONI e fa retromarcia

TORRI AD ASSOCtIATED PRESS: "LIBERALIZZIAMO IL DOPING, NEL CICLISMO SI DOPANO TUTTI" -
Troppi interessi economici girano intorno allo sport, mi riferisco a quelli che sono più visibili rispetto a quelli meno famosi.
 :(
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Re:ANTIDOPING: Positivi Werner Tappeiner e il minorenne S.R. (Tiro a Segno)
« Risposta #16 il: Dicembre 01, 2010, 15:49:14 pm »
ANTIDOPING: Il TNA inibisce per 2 anni due non tesserati. Sei mesi di squalifica al minore S.R. (Tiro a Segno)


Il Tribunale Nazionale Antidoping, presieduto nell'occasione dal Vicepresidente Luca Fiormonte, nel procedimento disciplinare a carico di Giuseppe Alfieri, visti gli artt. 2.1 e 10.2 del Codice WADA, rilevato l’illecito commesso, infligge ad Alfieri 2 anni di inibizione, con decorrenza dal 29/11/2010 e, dedotto il periodo di sospensione cautelare già scontato, con scadenza al 28/9/2012, a tesserarsi e/o a rivestire in futuro cariche o incarichi in seno al CONI, alle FSN, alle DSA, ovvero a frequentare in Italia gli impianti sportivi, gli spazi destinati agli atleti e al personale addetto ovvero a prendere parte alle manifestazioni od eventi sportivi che si tengono sul territorio nazionale o sono organizzati dai predetti Enti sportivi. Dispone che la presente decisione sia comunicata all’interessato, all’UPA, alla WADA, alle FSN, alle DSA, agli EPS, alla UISP.

Il TNA, altresì, nel procedimento disciplinare  a  carico di Massimo Rubino, visti gli artt. 2.1 e 10.2 del Codice WADA, rilevato l’illecito commesso, infligge a Rubino 2 anni di inibizione, con decorrenza dal 29/11/2010 e, dedotto il periodo di sospensione cautelare già scontato, con scadenza al 28/9/2012, a tesserarsi e/o a rivestire in futuro cariche o incarichi in seno al CONI, alle FSN, alle DSA, ovvero a frequentare in Italia gli impianti sportivi, gli spazi destinati agli atleti e al personale addetto ovvero a prendere parte alle manifestazioni od eventi sportivi che si tengono sul territorio nazionale o sono organizzati dai predetti Enti sportivi.

Il TNA, infine, nel procedimento disciplinare  a carico  dell’atleta minore S. R, visti gli artt. 2.1 e 10.2 del Codice WADA, infligge all’atleta sei mesi di squalifica, con decorrenza dall’1/10/2010 e scadenza al 31/3/2011. Dispone che la presente decisione sia comunicata all’interessato, all’UPA, alla WADA, alla ISSF, alla UITS e alla Società di appartenenza all’epoca dei fatti (Sez. TSN Macerata).
« Ultima modifica: Dicembre 01, 2010, 15:51:21 pm da mimmo »

Offline gaggio

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Re:ANTIDOPING: Positivi Werner Tappeiner e il minorenne S.R. (Tiro a Segno)
« Risposta #17 il: Dicembre 01, 2010, 18:30:28 pm »
Per quel che riguarda i tiratori di interesse nazionale sono ben informati sul doping, infatti il Dott. Cutolo a suo tempo ci spiegò a persona cosa fosse il doping, come ci dovevamo cautelare e quale assistenza avessimo all'interno della federazione, per cui sapevamo che anche un banale farmaco antiallergico poteva essere doping, a meno che non fosse prescritto e notificato alla commissione antidoping ai soli fini terapeutici.
saluti Gaggio

Offline diamante

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Re:ANTIDOPING: Positivi Werner Tappeiner e il minorenne S.R. (Tiro a Segno)
« Risposta #18 il: Dicembre 02, 2010, 12:04:31 pm »
Notizia di doping del 09 ottobre 2007

Un caso di doping nel tiro a segno: positiva Lxxxxx Fyyyyy
Un caso di positività al doping nel tiro a segno. Lxxxxx Fyyyyy, tesserata per la Tiro a Segno Udine, non ha superato un controllo dello scorso 15 settembre per presenza di timololo, un betabloccante, nel primo campione prelevato in occasione dei Campionati Italiani di tiro a 300 metri (quinta classificata). Lo ha reso noto il Coni.
L’effetto principale dei betabloccanti si esprime sul sistema cardiovascolare, con diminuzione della frequenza cardiaca e riduzione della pressione arteriosa. Come sostanze dopanti i betabloccanti sono usati proprio in sport di precisione come tiro a segno, tiro a volo o tiro con l’arco: il loro uso è infatti opposto a quello degli stimolanti perciò riducono l’ansia da prestazione, il tremore muscolare, la pressione sanguigna e il ritmo cardiaco. L’effetto più immediato in queste specialità sportive è quello di ridurre il tremore della mano al momento dello tiro.
09 ottobre 2007
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Olimpiadi di Pechino 2008

15 Agosto 2008

Primo caso a Pechino di atleta medagliato, argento nella pistola da 50 metri e bronzo in quella da 10 metri, squalificato per aver fatto uso di doping.
Si tratta del tiratore della Corea del Nord Kim Jong-su, che è stato trovato positivo ad un betabloccante che rallenta il battito cardiaco e di conseguenza riduce il possibile tremito delle mani.

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Meno male che i casi di doping nello sport del tiro a segno, si possono contare come le "mosche bianche".

Ciao



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Re:ANTIDOPING: Positivi Werner Tappeiner e il minorenne S.R. (Tiro a Segno)
« Risposta #19 il: Agosto 11, 2011, 22:25:31 pm »
http://www.spysport.org/dopo-il-caso-di-doping-nel-tiro-a-segno-la-ferrari-si-difende.htm

Dopo il caso di doping nel tiro a segno la Ferrari si difende


Si difende Liliana Ferrari, la tiratrice a segno della sezione di Udine risultata positiva all'esame antidoping in occasione dei campionati italiani a 300 metri, ospitati lo scorso 15 settembre dal poligono di Tolmezzo. Triestina, 45 anni di età, docente di Storia della chiesa alla Università degli studi del capoluogo giuliano, Ferrari si dedica per pura passione al tiro a segno ormai da 25 anni.
Raramente le è capitato di distinguersi nelle gare in cui è stata impegnata. Rivela di somministrarsi, quotidianamente, alcune gocce di timololo (betabloccante per cui è risultata positiva all'antidoping), necessario a curare un problema agli occhi. «Al momento del controllo antidoping - spiega la Ferrari - avevo avvertito gli ispettori Coni che assumo simile farmaco. Mi è stato replicato che ne esistono altri, i quali non costituiscono doping. Ma il mio oculista si è espresso in termini differenti, suggerendomi di proseguire con il Timololo».
Non se la prende, Liliana Ferrari. Ammette solo: «Mi spiacerebbe perdere il posto guadagnato agli italiani e ancor più essere squalificata per un periodo».
12 ottobre 2007

Com'è andata a finire?