caro Ganvi,
mi scuso se il mio pensiero può essere sembrato un po estremo, però se non ricordo male nessun TSN è obbligato ad accettare l'iscrizione di persone poco affidabili o che si dimostrino tali, con l'obbiligo di segnalare a chi di competenza eventuali situazioni anomale, stiamo pur sempre parlando di armi.
Quoto e sottoscrivo interamente quanto da te scritto riguardo l'azione implicita di formazione e insegnamento che presso un TSN ci si dovrebbe aspettare. Ti dirò di più, e l'ho pure già scritto in altro topic, a mio personale avviso chiunque detenga armi (e ne possa fare uso) e/o abbia un porto a qualunque titolo, dovrebbe essere tenuto per legge alla frequentazione periodica di un TSN.
Sono sinceramente preoccupato verso coloro che hanno un porto di pistola per difesa personale, hanno l'arma indosso oppure nel cassetto del negozio, pronta e carica, ma non sparano mai un colpo in poligono o campi di tiro privati... ne conosco più d'uno... tutti ne conosciamo più d'uno, e ci meravigliamo pure del fatto che gli abbiano rilasciato il porto per difesa!
Diviene normale che poi si abbia notizia di spari accidentali durante le operazioni di pulizia... però occorre un po di onestà intelletuale anche da parte nostra.
Hai riportato il caso di un obbligato che si è sprato a una mano... facciamo un piccolo sforzo di immaginazione per capire come sia stato razionalmente possibile... sarò dotato di scarsa fantasia o non guardo abbastanza CSI e RIS, ma proprio non ci riesco forse sono stanco pure io... passi per un piede... ma una mano!!! Era stressato??? ma quale situazione può essere più stressante di un conflitto a fuoco??? per chi oltretutto rischia situazioni simili tutti giorni facendo la GPG?
Forse è estrema anche questa posizione, ma quale migliore garanzia potrebbe essere offerta alla popolazione civile disinteressata alle armi ma preoccupata e allarmata dai fatti di cronaca, sapendo che il 99,9% di chi usa e detiene armi lo fa con cognizione?
Semplicemente rafforzerebbe la nostra posizione di fronte qualunque critica e invettiva anche nei confronti degli organi di controllo ovvero le questure. Questo si che sarebbe un servizio di "pubblica utilità".
Ma non facciamoci illusioni: incidenti e fatti di cronaca nera di certo non verrebbero azzerati.
Mentre per i primi si potrebbe assistere a un calo per la diretta e proporzionale diminuzione di imperizia e ignoranza, per i secondi che purtroppo e spesso sono il frutto di reazioni compulsive incontrollabili di soggetti con gravi problemi personali e/o familiari, le armi proprie quando protagoniste sono solo un mezzo non certo la causa, quindi non credo possibile alcuna azione preventiva efficace da parte del sistema TSN/Poligoni/Questure.
In certe zone d'Italia come tu hai ben detto non c'è copertura di sezioni TSN e gli appassionati sono costretti a costose trasferte per soddisfare la propria passione. D'altro canto c'è da chiedersi cosa fa la UITS in tal senso oltre a chiederci se i poligoni non ci sono perchè è scarsa la domanda oppure se i motivi sono altri.
Qualche mese fà sul periodico della UITS erano stati riportati grafici sulla distribuzione dei tesserati e delle sezioni TSN, è evidente che eccezion fatta per Toscana e Lazio, le regioni del centro-sud Italia sono 'paurosamente' sguarnite, soprattutto di impianti oltre i 50mt.
Ma rapportare la presenza di strutture alla densità della popolazione può essere sufficiente?
Ho sentito persone sostenere che molti poligoni del sud sono stati chiusi per questioni di "sicurezza pubblica" ovvero perchè utilizzati dalla malavita. Ora però si torna al solito ritornello e alla logica lapalissiana: un delinquente non compra armi in armeria quindi non ha bisogno di licenze d'alcun tipo figuriamoci se gli può interessare andare a sparare in poligono... non ne ha bisogno, spara già dove e come vuole senza tanti permessi. Le connivenze sono sono sempre in aguato, ma sono forse la regola? Se così fosse, ma non ci credo, allora il problema lo vedrei difficilmente risovibile con tutto il rispetto e la solidarietà per i connazionali onesti opofili del centro-sud.
Chiudo con una battuta: se la mamma degli stolti è sempre incinta, forse è ora di ricordare ai responsabili che esistono diversi sistemi anticoncezionali