Occorre sempre tenere presente il problema principale e cioè il bilancio della sezione, poi serve il buonsenso e la buona volontà di tutti. Non parliamo dei gruppi sportivi e nemmeno delle sezioni più grosse e con bilanci degni di una piccola o media azienda, il problema è nelle piccole e medie sezioni, queste vivono dei proventi derivanti dagli iscritti d'obbligo, dalle tessere (nelle sezioni piccole sono comunque poche) e dai frequentatori, detti anche affettuosamente "bruciapolvere". La parte agonistica è invece collocata nella parte destra del bilancio, tra le voci passive, ma con l'iscrizione al CONI come società sportive dilettantistiche e la partita IVA, sono entrate piccole sponsorizzazioni che hanno alleggerito il carico sulle sezioni. Mancando una traccia guida federale, una volta, ricordo, esisteva una sorta di vademecum federale che praticamente "imponeva" il sostegno dell'attività sportiva,(col condimento dei quattro voto agli agonisti) senza arrivare a tanto, sarebbe sufficiente un piccolo decalogo al quale aderire sin dall'affiliazione all'UITS. Siccome la tessera federale per i tiratori (agonisti) viene tutta assorbita dall'UITS, nulla restando della stessa alle sezioni, dovrebbe essere la stessa UITS, a fine anno, come segnale di buona volontà verso il mondo sportivo (che ricordo è l'unico settore dove l'UITS ha voce in capitolo!) a restituire almeno queste quote alle sezioni che hanno partecipato alle gare federali. Il montepremi del CIS è una cosa vergognosa, premiare le prime quaranta-cinquanta sezioni e dimenticare tutte le altre duecento - duecentocinquanta che hanno pari dignità ma solo il torto di essere più piccole e per giunta con minori entrate è a dir poco discriminante (e quì il CONI potrebbe dire la sua, se lo volesse). Le sezioni, dal canto loro, dovrebbero destinare una parte del bilancio al sostegno dell'attività agonistica, partendo dalle voci meno gravanti, esempio le pedane gratuite per gli allenamenti, per poi salire, avendone le possibilità, sino al sostegno totale, almeno per i tiratori di vertice e parziale, proporzionalmente, per tutti gli altri. Ci sono sezioni del TSN che hanno stretto dei protocolli d'intesa tra la stessa sezione ed i tiratori agonisti, sono dei veri e propri contratti, rivedibili e rinnovabili anno per anno. Senza dimenticare che tra i tiratori agonisti figurano anche coloro che frequentano le discipline parallele (ex ordinanza, BR, avancarica, tiro dinamico ecc) e che mai hanno chiesto sostegno alla sezione, pur essendo gli stessi che generalmente offrono il maggior contributo di partecipazione all'attività sociale.