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Valerio non siamo noi i vostri compagni di viaggio, riformate l'UITS con gente nuova priva di vecchi retaggi.
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Non entro su questioni e vicende personali che non mi riguardano e che all'epoca dei fatti mi vedevano ancora troppo acerbo come dirigente per poterci capire qualcosa.
Però Carlo, non comprendo questa tua esortazione, e a dirla tutta, dopo averci rimuginato tutto il giorno non la ritengo nemmeno un'esortazione, poi magari sbaglio tutto travisando le tue parole, ma sembra più una sfida... ribadisco credo che tu stia sbagliando interlocutore, io non sono nessuno, solo un semplice tesserato agonista, con un passato da dirigente sezionale, che ha molto a cuore il rispetto delle regole (a qualunque livello), ed è per quello che ho fatto ciò che fatto (rompere i coglioni) e che continuerò a fare, visto l'epilogo delle elezioni 2016, fino a che non vedrò un segnale di cambiamento degno di questo nome.
In realtà l'unica mia aspirazione sarebbe quella di dare una guida all'UITS eletta dall'Assemblea. Con la consapevolezza, però, che chiunque esca dalla votazione con la maggioranza dei voti è legittimato a "governare" per 4 anni senza esposti, ricorsi, o pretese di unti del Signore!
Condivido questa tua affermazione, tranne il finale... a quali pretese di "unti del Signore" fai riferimento, e chi sarebbero questi "unti del Signore"? L'unica cosa "unta" che ho visto negli ultimi 10 anni è stato quel siluro nelle terga delle sezioni, (per altro avvallato dalle stesse), rappresentato dal riordino di UITS.
Se c'è stato chi ha sollevato eccezioni e magari talvolta l'ha fatto con Pec o quesiti/esposti agli enti vigilanti, risultando spesso antipatico e rompicoglioni (nel caso sarebbero solo complimenti), e le cose sono poi andate come conosciamo, allora bisognerebbe avere l'onestà intellettuale di ammettere che qualcosa che non andava c'era per davvero e c'è tutt'ora nel sistema.
Ma lo scopo comunque non è mai stato quello di veder dare o meno ragione a chi ha rotto i coglioni, bensì quello di avviare un processo di revisione del sistema, ed avere il coraggio di riscrivere regole condivisibili tutti insieme (vincitori e vinti) per poter legittimamente auspicare di vederle rispettate.
Ma che questo auspicio in realtà è l'ennesima utopia, è dimostrato da quanto poco più di 3 mesi fa s'è cercato di fare, ovvero l'ennesimo tentativo di "restaurazione" e conservazione del potere da parte di chi ci ha portato in questo guano.
Finché la rotta non cambia state pur tranquilli che i rompicoglioni (unti o meno), persevereranno!