Come ho detto in precedenza tutti abbiamo commesso errori, non mi sono escluso.
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Valerio è verissimo quello che hai riferito, hai dimenticato però che ti dissi di approfittare della dichiarazione di voto per dare all'Assemblea l'impressione di essere una persona moderata. Ti dissi anche che la mia esperienza di bombarolo non era stata efficace.
Avevamo spaventato i nostri colleghi che non gradivano i conflitti.
Io il tuo consiglio invece lo colsì, evidentemente non ricordi tu quello che dissi (e fui il primo a parlare nel giro dei candidati consiglieri), ma qualunque cosa avessi potuto dire l'esortazione di Obrist, nel suo discorso post-votazione, a non votare per il consiglio coloro che a suo dire "volevano male al sistema" (direi al suo sistema), ha avuto la meglio, ed infatti come sono andate le cose l'abbiamo visto: nessuno, ma proprio nessuno della cordata Alternativa riuscì ad entrare in consiglio. Grande prova di forza! purtroppo poi declinata in un rovinoso commissariamento.
Prova di forza non sostenuta da trasparenza, per l'operato della commissione elettorale che probabilmente ha ammesso candidati ineleggibili, e perché ancora oggi non è dato di sapere quali garanzie di qualità e segretezza del voto fossero fornite dal il costoso sistema di voto (oltre 30.000 euro), scelto in autonomia dal segretario generale. E che pare sarebbe stato riproposto anche per la tornata elettorale dello scorso novembre... ma quanti scrutatori si pagherebbero con 30.000 euro?
Solo chi non fa non sbaglia!
Infatti tanti tuoi colleghi hanno il vizietto di starsene nelle retrovie, muti e (apparentemente) inerti, lasciando che la faccia ce la metta il "Masaniello di turno", per poi essere pronti a far parte del plotone di esecuzione o nella migliore delle ipotesi a fare gli iscarioti con il solito andante: "noi lo sapevamo che sarebbe finita così!!!", il famoso senno di poi.
Ti ringrazio per la considerazione ma purtroppo la ritengo immeritata e mal riposta, innanzi tutto perché io non conto proprio nulla, e poi perché non sono affatto interessato o intenzionato a convincere certi personaggi e/o attirare il loro consenso, perché purtroppo con certa gente funziona solo il metodo "do ut des" nella forma meno virtuosa che si possa intendere, un tipo di "diplomazia" lontana anni luce dalla mia persona.
Di essere dalla parte delle sezioni e della loro autonomia, oltre che averne fatta una missione sostenendolo da oltre 12 anni, l'ho anche dimostrato nei fatti, per quanto mi è stato possibile come dirigente sezionale, fermamente convinto che è UITS a dover essere al servizio delle sezioni, proprio come figura di rappresentanza, coordinamento e vigilanza, e non il contrario.
Preferisco ribadire chiaramente quello che penso, e se qualcuno si spaventa significa che forse ha la coda di paglia, qualcosa da nascondere o forse ancor peggio qualche interesse personale, la scusa che nessuno si fa avanti non regge, o almeno riguarda un ristretto numero di sezioni, è più concreta l'ipotesi che non si vuole che persone nuove possano mettere le mani sulle sezioni e magari in qualche caso fare scoperte interessanti (si ma per la procura della Repubblica...).
Volenti o nolenti sarebbe ora che i dirigenti di lungo corso più o meno virtuosi o "interessati" arrivassero a cedere il passo, per favorire il cambiamento della classe dirigente, e che qualcuno di essi magari si vergognasse almeno un po' per come ha contribuito a creare questa situazione.
Questo sistema può essere cambiato in un solo modo:
1) continuando a denunciare senza paura di ritorsioni le cose che non funzionano come la gestione amministrativa (es. i bilanci non presentati o non chiari, il fondo quote cima), i soprusi (es. i commissariamenti politici come Eboli, Udine, ecc...), le ingerenze (vedasi l'imposizione dello statuto delle sezioni del 2015), la mancanza di trasparenza e lealtà (vedasi le elezioni 2016), questo per citare solo le cose più grossolane;
2) limitare i mandati dei presidenti e consiglieri di sezione, anche per ottemperare allo statuto UITS.
Tu meglio di me sai cosa ha fatto fallire (se di fallimento si può parlare) le battaglie del 2008/2009, all'epoca ero un pivellino e stavo cercando di capirci qualcosa, e una delle cose che compresi per prima fu appunto che non furono i discorsi o le idee bensì qualche presidente voltagabbana dell'ultimo momento a concedere quel risicato margine di vantaggio a Obrist, i quali poi andarono puntualmente all'incasso salendo sul predellino del vincitore.
La differenza è che io e tante altre persone, non ci siamo mai arresi e non molliamo... perché non contempliamo e non accettiamo certi atteggiamenti omertosi e sleali.
Ora però dico a te Valerio, perché non vi concentrate sui rischi della situazione?
I Presidenti hanno temuto Soro come referente di un potere esterno al TSN, ed ha dimostrato il contrario entrando in conflitto con Malagò oltre ad aver dimostrato di essere molto capace, ed ora chiudiamo le Sezioni in un attimo delegittimando di fatto il nostro ruolo di pubblico servizio.
Questo è il grande problema che oggi si deve affrontare.
Chiudendo abbiamo detto a tutti che siamo il contrario di quello che abbiamo sempre sostenuto, ad oggi (forse tra pochi giorni cambierà per le officine) anche le revisioni auto è possibile fare. Non bastava regolamentare con attenzione la nostra attività, dire entra un GPG per volta in ambienti sanificati, due volta a settimana aperti, solo per le GPG. Che abbiamo fatto invece abbiamo chiuso!
Francesco Soro, avrebbe potuto giocarsi meglio le sue carte... nemmeno lui è esente da errori. Gli abbiamo dato tanta, forse troppa fiducia, purtroppo le cose sono andate come sono andate e a mio personalissimo avviso s'è fidato di alcune persone di vertice che a tutto sono interessate tranne che agli interessi delle sezioni TSN.
Per il resto la discussione qui è già aperta nel merito, per primo in questo forum mi sono schierato a favore del fatto che l'attività istituzionale non potesse essere interrotta perentoriamente da UITS.
Ne è uscito un dibattito commentando quanto pubblicato da Armi & Tiro e quanto poi da UITS (con l'ultimo infelice messaggio); l'utente Pierpu ha fatto correttamente notare che in effetti il DPCM all'art. 9 prevedesse la sospensione dell'attività inerente licenze per armi e munizioni, cosa che mi era sfuggita, quindi non ho potuto far altro che rivedere il mio punto di vista.
Dopodiché è uscito il "caso Roma", sempre tramite Armi & Tiro, e a mia volta ho invitato a riflettere sull'accaduto, sostanzialmente d'accordo con la tua posizione, perché se gli uffici PASI di singole questure e/o talune prefetture operano in deroga al DPCM allora anche le sezioni di quelle zone (per il solo istituzionale) hanno ragione di derogare e quindi continuare nei modi e nelle forme più prudenti possibili a erogare il proprio servizio. UITS per prima avrebbe dovuto concertare con il Min.Interno tali deroghe, il commissario dovrebbe prenderne atto, ma evidentemente mi viene da pensare che non è circondato da persone all'altezza che lo possano consigliare al meglio.
Non ci stanno ammazzando ci stiamo suicidando!!!
Valerio apri una discussione su questo, compatta il Movimento.
Le tue parole non non mi stupiscono, qui la coerenza non manca e di "suicidio assistito" delle Sezioni TSN se n'è iniziato a parlare dal 2010, prima con il nuovo statuto UITS e il suo controverso art.2 ("...anche per il tramite delle sezioni..."), e poi a ruota con il certificato elettronico e poi con lo statuto delle sezioni del 2014.
Sarebbe opportuno che di questo "suicidio" se ne rendessero conto i tuoi colleghi... perché finché lo diciamo noi di Concentrica siamo solo cattivi, invidiosi, ignoranti, pettegoli e inconcludenti, se iniziate a dirlo voi presidenti forse può essere la volta buona!
E grazie alla "cattiva" Concentrica non è mai mancata nemmeno l'informazione... sopratutto quella scomoda che porta a galla la realtà (vedasi le agibilità, anche qui tutto partito da Roma...), tant'è che che ad oggi nonostante gli innumerevoli tentativi ancora nessuno è risuscito a tapparci la bocca.
Chiunque volesse porre problematiche e/o temi di discussione all'attenzione dei tanti presidenti (e dirigenti di ogni livello) che ogni giorno consultano questo forum, iscrivendosi lo può fare, non c'è alcuna preclusione o censura, come invece accade in altri ambiti più o meno istituzionali dedicati alle sezioni.
Volendo concludere, a me non sembra affatto normale che si deferisca alla procura federale un presidente per aver garantito nella sua città un servizio di pubblica utilità, mentre a 4 anni dalla celebrazione di elezioni poi invalidate, ancora non si sappia nulla di indagini e/o provvedimenti disciplinari a carico di che ne è stato responsabile causando tutti i disagi a cui siamo ora sottoposti.
Perché tu e nessun'altro dei tuoi colleghi presidenti non avete mai chiesto lumi al riguardo, nelle varie assemblee che si sono succedute?
Il vero problema nel "sistema TSN/UITS" che avete e state in qualche modo ancora sostenendo, è che tutto si basa sull'ognun per sé UITS per tutti, mancando completamente trasparenza, comunicazione, coerenza e solidarietà tra sezioni. Non esiste fair-play! Tutte cose che Alternativa proponeva... pur di garantire lo status-quo è stato più facile bollare i suoi sostenitori come nemici del sistema, anche di recente, pochi mesi fa in occasione delle sventate elezioni del novembre 2019.
Essere considerati nemici di questo sistema non può che essere un complimento e non si può che andarne fieri!
W le Sezioni del Tiro a Segno Nazionale
e soprattutto grazie a tutti i volontari che GRATUITAMENTE e disinteressatamente garantiscono i servizi a obbligati, soci volontari e agonisti.