Sapete cosa facciamo ? Il Campionato non issf l'organizziamo per conto nostro ( come il Campionato Toscano, compreso le regole) e sicuramente viene anche meglio.
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la soluzione credo che possa essere solo una, ad oggi il peso politico di un TSN viene misurato nell' attivita issf e istituzionale, che portano ad un determinato numero di voti. finche alle noissf non daranno un punteggio in voti , pur minimo...non si va da nessuna parte
E' dal 2006, da quando ho iniziato ad occuparmi di non-ISSF partecipando attivamente alle riunioni e all'organizzazione di eventi UITS e di associazioni private come BR-Italia, che sento il ritornello che sarebbe stato riconosciuto qualche "zero virgola" di punti CIS per tiratori e sezioni interessati da dette attività...
Concordo pienamente con l'affermazione del presidente di Livorno di cui sopra, gli eventi locali come il trofeo Poligoni Toscani, il Trofeo Emiliano, quello che era il Trofeo 22LR a 100mt, e altre iniziative ed eventi sportivi anche di specialità ISSF gestiti direttamente da gruppi di sezioni, sono la riprova che le capacità e le competenze risiedono nelle sezioni. UITS ha voluto metterci il cappello ed è riuscita a creare tensioni e divisioni dove non ce n'erano.
Orbene, se non ricordo male, la colpa della non attribuzione di punti CIS è sempre stata scaricata sul CONI (?!?) ovvero sul fatto che solo l'attività olimpica o ISSF era degna di riconoscimento... oltre al fatto molte anime del mondo ISSF vedevano con sconcerto l'ipotesi di riconoscere i "barattolai"... quindi questa favola, perché tale era e tale rimane, è servita solo per creare vane speranze a chi ha voluto crederci...
Forse la presa in giro è finalmente terminata. Per UITS in realtà le specialità non-ISSF sono state utili esclusivamente per foraggiare il tesseramento agonisti imponendo tale categoria anche a campionati ed eventi che non hanno mai avuto alcun riconoscimento in termini di punti CIS... di fatto una leva psicologica per illudere diverse centinaia di praticanti.
Ma a nostro avviso c'è di più, perché potrebbe anche essere considerata una "truffa" ai danni del CONI l'aver obbligato le sezioni a far tesserare come "amatori" o "sostenitori" tutti gli iscritti volontari (non agonisti), portando quindi i tesserati da circa 10.000 a oltre 76.000... cosa insensata che ha portato anche a maggiori ed inutili spese per coloro che da sempre frequentano le linee di tiro delle sezioni per proprio interesse personale od opofilo, del tutto estranei a qualunque attività sportiva.
La sete di potere e la fame di "risorse" elargite dal Coni hanno portato la dirigenza UITS alla cieca e ottusa gestione che vorremmo augurarci possa definirsi storia.
Al di là di come verrà gestito il commissariamento dell'ente e di come si deciderà di gestire tutta l'attività sportiva di base, ISSF e non-ISSF, quello che ci si può e deve augurare è che proprio il dott. SORO in qualità di "uomo CONI" si faccia garante del rispetto delle regole sportive e non, e che si impegni in prima persona affinché vengano rispettati i principi sportivi e soprattutto rispettata l'attività di base da sempre condotta dalle sezioni con le proprie risorse e competenze.