ARRIVEDERCI A EXA 2011!
Siamo giunti al termine delle quattro giornate dedicate alle armi sportive e da caccia, in un clima generale di ottimismo e speranza per una ripresa vicina.
Lo si capisce parlando con gli espositori un pò stanchi, come spesso accade al termine di una fiera, ma soddisfatti.
Il valore aggiunto, maggiormente condiviso, è l'alta preparazione dei visitatori, ben 44.000: la maggior parte conosce i prodotti e si documenta su caratterstiche specifiche.
A fiera finita è possibile avere delle indicazioni già molto precise, in merito alle sensazioni dei produttori per quello che sarà il futuro prossimo del mercato.
EXA 2010 ha confermato nel suo complesso la lenta ripresa dalla crisi economica che, nonostante abbia toccato il settore delle armi e degli accessori in maniera meno drammatica rispetto ad altri, non si può negare che abbia prodotto effetti negativi sull’intero comparto.
Il mercato continua a risentire del fenomeno recessivo che l’ha condizionato nell’ultimo biennio ma sono vari gli indicatori economici che fanno presagire che la ripresa non è lontana.
Lo attestano i dati forniti dal Banco Nazionale di Prova di Gardone Valtrompia, che indicano per il primo bimestre 2010 un incremento delle armi provate del 13%, e le sensazioni di vari produttori ed importatori, specie nel settore delle armi corte e di quelle lunghe a canna rigata.
"La ripresa – ha dichiarato Roberto Massarotto, direttore Marketing e Comunicazione di Benelli Armi – per il marchio urbinate passa attraverso “la democratizzazione della tecnologia, la proposta di prodotti di alta qualità a prezzo ragionevole” nel rispetto della particolare situazione economica globale e della competenza dell’acquirente, che negli ultimi anni è molto cresciuto a livello culturale.
Il mercato – continua Massarotto – sta dando i primi segni di ripresa e bisogna aggredirlo con prodotti di qualità”.
Oggi è molto più complesso riuscire a vendere, quindi a produrre, sia per un’inevitabile saturazione del mercato, che negli anni passati ha avuto un tasso di crescita robusto, che per le condizioni economiche delle famiglie, che si trovano un budget più esiguo da investire in prodotti che appartengono comunque alla sfera dei beni voluttuari.
“Gli acquisti sono molto più oculati di un tempo, il compratore è più indeciso e non procede più d’impulso”, nota Giovanna Fausti, responsabile dei settori Marketing ed Export della Fausti Stefano.
Della stessa opinione è Manfred Gruber, direttore commerciale di Bignami, che evidenzia come “il mercato è meno recettivo del passato anche perché l’utente è più consapevole ed informato e prima di acquistare si documenta mediante la stampa specializzata, internet e le varie fiere di settore per spendere al con l’alto patrocinio del: meglio il proprio denaro”.
Pierangelo Pedersoli, nella sua veste di presidente della Davide Pedersoli, nota come si percepisca, tra il pubblico dei visitatori, “che i budget sono molto più ridotti di un tempo ma resiste l’interesse e sono forti le aspettative che questa passione, una volta passato l’attuale momento economico, si trasformi in un futuro prossimo in risultati concreti di vendita”.
Le parole d’ordine per uscire dalla crisi sono qualità, tecnologia, innovazione e prezzi commisurati alle effettive capacità di spesa delle famiglie.
E’ diventato indispensabile, notano in F.A.I.R., “agevolare il tiratore ed il cacciatore con prodotti che mantengano le caratteristiche degli articoli di fascia alta ma presentino un prezzo d’acquisto più contenuto in considerazione del particolare periodo commerciale”.
“Ed è molto importante specializzarsi, in modo tale che i produttori italiani – rileva Pietro Guerini, responsabile vendite di Tanfoglio – non soccombano alle politiche di prezzo più aggressive dei concorrenti che provengono dai mercati emergenti”.
La migliore notizia che emerge da questa XXIX edizione di EXA, sempre secondo Guerini, “è la presenza del pubblico, un pubblico appassionato, curioso. La fiera permette di ascoltare il mercato nella sua interezza con un particolare riguardo verso l’acquirente finale, che è il motore di tutto, e di trasmettere la scintilla della passione e l’amore per le armi ai più giovani, i futuri appassionati del settore”.
“L’interesse per il mondo delle armi in genere – osserva Pedersoli nella sua veste di presidente del Consorzio Armaioli Bresciani – è sempre elevatissimo ed è confermato dall’affluenza degli appassionati”.
Ribadisce il concetto il direttore generale di Beretta, Carlo Ferito, secondo il quale “quello delle armi è un settore fortunato perché spinto da una passione tanto forte da creare i presupposti, visti il lavoro dei produttori e l’ottima affluenza a questa manifestazione, di guardare al futuro almeno con fiducia”.
EXA si conferma quindi un appuntamento fondamentale in Italia per il settore proprio grazie al pubblico dei suoi visitatori che, con la loro massiccia presenza da tutte le regioni italiane, rafforzano il proprio interesse per il settore estendendo i benefici di questa visibilità anche a realtà sportive, come quella del tiro a segno, che subiscono ancora forti pregiudizi da parte dell’opinione pubblica.
L’Unione Italiana Tiro a Segno, presente per il secondo anno ad EXA con la finale della sua Team Cup, attraverso le parole del suo presidente Ernfried Obrist dimostra il proprio apprezzamento per la fiera, che permette di mostrare ad un pubblico crescente e spesso inconsapevole “che esiste anche il tiro accademico, un’attività adatta a tutti che unisce sport e tecnologia”. FIERA DI BRESCIA
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Tra la foto e la dichiarazione c'è una gran bella differenza.