Spendo due parole per quanto riguarda la specialità che meglio conosco, l'avancarica.
Negli anni, a partire proprio dal 2007, il rapporto tra CNDA e UITS si è costantemente degradato, nonostante continui tentativi di salvare almeno gli accordi sottoscritti nel 2009, fino ad arrivare alla completa rottura del 2016.
Evidentemente, da quel che ho letto nel thread, le date non sono casuali ma segnalano regolari picchi di intolleranza verso i tiratori delle discipline non ISSF.
CNDA negli ultimi tre anni ha tentato in varie maniere, nell'ultimo scampolo della presidenza Obrist e poi con il commissario Soro, di trovare una mediazione che potesse quantomeno lanciare un segnale distensivo oltre che ai tiratori anche ai vari TSN che non si espongono per paura di ritorsioni. Sapete, e se non lo sapete ve lo dico io, che esiste una circolare (Comunicazione N.1 del 03/03/2017) inviata a tutti i TSN italiani, nella quale si vieta espressamente a CNDA di organizzare gare competitive di qualsiasi livello all'interno dei TSN stessi.
Il risultato di questi tentativi di mediazione, costati qualche viaggetto in quel di viale Tiziano, è stato uno zero tondo. Anzi, l'ultimo incontro si è concluso con la richiesta esplicita da parte del commissario di chiudere CNDA.
Da questa esperienza ne ho dedotto che non importa chi sia al vertice, è il sistema in se stesso che non funziona.
In ogni caso CNDA si sta (s)battendo ad ogni livello perchè la situazione cambi. Forse sarebbe anche il caso di unire qualche forza, per essere più incisivi.
Non ho mai capito questa diatriba UITS- CNDA ... Una ha i poligoni, ho meglio gli hanno le Sezioni, l altra è l unica a essere riconosciuta a livello internazionale.
Mi permetto. La diatriba nasce quando UITS comincia a volere la card internazionale detenuta da CNDA.
Si tenga anche conto che il campionato CNDA si disputa solo al nord (con una sola gara al centro) per l'abbandono delle sezioni meridionali causato dalle indebite interferenze e pressioni dell'UITS.
… e per l'incapacità del nuovo CD di dialogare con il sud, perché i campi ci sarebbero ma nessuno vuole muoversi dal proprio orticello, dove due anni fa ci andavano in pulmino.
Il dialogo prevede almeno due interlocutori. Se ne manca uno, non esiste dialogo. I campi ci sarebbero, bisognerebbe non aspettarsi la manna dal nord ma che le Compagnie locali si muovessero in autonomia, come prevede il regolamento.