Autore Topic: LO SPORT ENTRA IN CARCERE  (Letto 2466 volte)

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Offline VENDETTA

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LO SPORT ENTRA IN CARCERE
« il: Dicembre 04, 2013, 20:13:15 pm »
http://www.ilmessaggero.it/sport/altrisport/lo_sport_entra_in_carcere_un_accordo_tra_il_coni_e_il_ministro_cancellieri/notizie/383945.shtml

Lo sport entra in carcere: un accordo
tra il Coni e il ministro Cancellieri
        
di Carlo Santi
Lo sport entra nelle carceri. Un protocollo d"intesa è stato siglato stamani al Foro Italico tra il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri. Lo sport entra nelle carceri. Un protocollo d"intesa è stato siglato stamani al Foro Italico tra il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri. «E" un progetto nato per aiutare chi è in carcere - ha spiegato Malagò - offrendo la potenzialità dello sport. Aiuteremo gli istituti di pena fornendo non solo materiale, quello che non si utilizza più, ma anche personale tecnico di supporto e tanti testimonial che sono l"elemento finale, il volano di questo accordo».
Il ministro Cancellieri ha sottolineato il valore del progetto. «Quello che facciamo oggi va molto al di là delle parole. Si tratta anche di un passaggio dove lo sport divento momento di formazione e il Coni - ha osservato il ministro - ci dà un"opportunità straordinaria. Tutto si svolgerà sotto la direzione del Coni».

Partenza immediata nelle carceri di Roma (Rebibbia femminile) e Bologna (casa circondariale) e nei giro di pochi mesi si aprirà a Firenze, Milano, Torino, Padova, Napoli Secondigliano e Bari. L"accordo prevede non solo programmi sportivi con la possibilità di formare personale da inserire nella vita dopo l"estinzione della pena (giudici di gara, ad esempio) ma anche l"utilizzo di strutture sportive da parte sia dei carcerati che del pubblico. L"impegno, difatti, è quello di riqualificare le attrezzature non più idonee ma, anche, di realizzarne di nuove.
Lo sport è entrato da tempo carceri. Vivicittà, manifestazione dilivari corsa organizzata da trent"anni dall"Uisp, porta ogni primavera una competizione negli istituti di pena con una tappa, ma la storia del rapporto tra carcerati e sport è lunga. Lo stesso presidente del Coni, Malagò, ha ricordato che lui, ex giocatore di calcio a cinque (è stato anche in nazionale) ha giocato una partita a Rebibbia. «E", quello, un ricordo indissolubile della mia carriera», ha osservato. Coni per la collaborazione tecnica ma anche le Fiamme Azzurre, il gruppo sportivo delle guardie carcerarie fondato da Pietro Mennea che ne è stato il primo presidente. Ieri la vedova della Freccia del Sud, Manuela Olivari, ha donato a Malagò e al ministro Cancellieri una maglia ricordo dei primi centri giovanil di atletica leggera



Non è lo sport che dovrebbe entrare in carcere ma i condannati che ricoprono cariche istituzionali o sportive.

Offline armageddon

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Re:LO SPORT ENTRA IN CARCERE
« Risposta #1 il: Dicembre 04, 2013, 21:13:00 pm »
il tiro a segno non potrà mai entrare in un carcere e un carcerato mai in un tiro a segno,ma quoto Vendetta,mandiamoci almeno un rappresentante della uits  ;D

Offline gunny

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Re:LO SPORT ENTRA IN CARCERE
« Risposta #2 il: Dicembre 05, 2013, 00:01:35 am »
il tiro a segno non potrà mai entrare in un carcere e un carcerato mai in un tiro a segno,ma quoto Vendetta,mandiamoci almeno un rappresentante della uits  ;D

beh in compenso abbiamo dirigenti di sezione... anzi presidenti, condannati in primo grado per reati penali

qualcuno addirittura candidato, eletto e ratificato dopo la condanna...
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a brusa suta l' Susa

Offline armageddon

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Re:LO SPORT ENTRA IN CARCERE
« Risposta #3 il: Dicembre 05, 2013, 09:43:31 am »
il tiro a segno non potrà mai entrare in un carcere e un carcerato mai in un tiro a segno,ma quoto Vendetta,mandiamoci almeno un rappresentante della uits  ;D

beh in compenso abbiamo dirigenti di sezione... anzi presidenti, condannati in primo grado per reati penali

qualcuno addirittura candidato, eletto e ratificato dopo la condanna...


non ci credo,sarà il solito caso di errore giudiziario,la uits è attenta e vigila,non lo avrebbe mai permesso  ;D

Offline diamante

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Re:LO SPORT ENTRA IN CARCERE
« Risposta #4 il: Dicembre 05, 2013, 14:43:57 pm »
il tiro a segno non potrà mai entrare in un carcere e un carcerato mai in un tiro a segno,ma quoto Vendetta,mandiamoci almeno un rappresentante della uits  ;D

beh in compenso abbiamo dirigenti di sezione... anzi presidenti, condannati in primo grado per reati penali

qualcuno addirittura candidato, eletto e ratificato dopo la condanna...


non ci credo,sarà il solito caso di errore giudiziario,la uits è attenta e vigila,non lo avrebbe mai permesso ;D

Se la federazione ha le p****e    dovrebbe accertare se la persona, pardon il PRESIDENTE, è meritevole di essere ratificata... il tutto per non fare "un peso due misure"

Ciao


Offline diamante

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Re:LO SPORT ENTRA IN CARCERE
« Risposta #5 il: Dicembre 13, 2013, 14:29:10 pm »
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/startpage.asp



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02939
presentato da
MOLTENI Nicola
testo di
Giovedì 12 dicembre 2013, seduta n. 137
  MOLTENI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   il 3 dicembre 2013 presso il salone d'onore del Coni pare sia stato sottoscritto un protocollo d'intesa tra il Ministero della giustizia ed il CONI con cui si prevede in alcuni istituti penitenziari per la popolazione ivi detenuta l'avvio di corsi per la pratica di alcune discipline sportive, tra le quali il pugilato, la scherma e anche il tiro al piattello;
   come anche evidenziato nella lettera di protesta inviata dall'organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria al Ministro interrogato, mettere in mano ad un detenuto un fucile per poter sparare al tiro al piattello porrebbe a serio rischio e repentaglio non solo la sicurezza del Corpo di polizia penitenziaria, che con sempre maggiore ciclicità è oggetto di aggressione da parte dei detenuti, ma più in generale quella pubblica, se solo si considera che si vuole insegnare, ad esempio a rapinatori e stupratori, il modo migliore per usare le armi e i pugni;
   tra le tante iniziative che potrebbero e dovrebbero essere attivate in materia di politica penitenziaria, considerata la criticità del sistema detentivo italiano, come la realizzazione del piano di edilizia carceraria e l'avvio degli accordi con i Paesi di origine per il rimpatrio dei detenuti stranieri, non si comprende come tali corsi possano essere una priorità per il Ministro adito;
   tali iniziative, accompagnate dalle continue esortazioni, anche del Ministro interrogato ad adottare atti di clemenza, come l'indulto o l'amnistia, e i ben quattro provvedimenti cosiddetti «svuotacarceri» approvati nei soli due ultimi anni dai Governi Monti e Letta, minano il principio della certezza della pena e mortificano le forze dell'ordine impegnate invece quotidianamente nel contrasto ai fenomeni criminosi in continuo aumento, nonché, ma non da ultimo, le vittime dei reati;
   non è insegnando a sparare con un fucile o le tecniche di combattimento della boxe che si rieduca un condannato –:
   se corrisponda al vero che il Ministro interrogato abbia sottoscritto un protocollo di intesa con il CONI e se verranno avviati i corsi di cui in premessa all'interno delle carceri italiane; se consideri tali iniziative delle priorità per il dicastero o se invece non ritenga più utile investire risorse nell'implementazione delle strutture carcerarie o avviare accordi con i Paesi di origine per il rimpatrio dei detenuti stranieri presenti nelle carceri italiane. (4-02939)

Questa se la sono tirata.
Personalmente credo che il tiro a volo lo faranno con il simulatore.
Se così lo devono chiarire al più presto per evitare polemiche.
Ciao
« Ultima modifica: Dicembre 13, 2013, 14:38:25 pm da diamante »

Offline armageddon

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Re:LO SPORT ENTRA IN CARCERE
« Risposta #6 il: Dicembre 13, 2013, 18:20:04 pm »
anche perchè scassano la fava agli  obiettori di coscienza e poi danno un fucile ad un pregiudicato,quando la norma ,che applicano con velocità assurda ,è togliere le armi anche a chi subisce una semplice denuncia.

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