concordo con Stefano
sono pochi i tiratori che sanno condividere con gli altri la propria esperienza chi per incapacità comunicativa e/o difficoltà nel sapersi relazionare, chi invece per volontà per no rivelare la "formula magica" e/o i "trucchi del mestiere"
peccato che nelle due interviste, quelle di De Nicolo e della Nardelli, non esca nulla del tiro a segno, a differenza di quella fatta a Campriani. Forse è stato inevitabile, Marieclaire non è certo una rivista sportiva o tecnica, quindi era giusto parlare di iPod, divisa della nazionale e di emozioni la sera prima degli "esami" pardon... della gara