un caro saluto a tutti,
il rinvio a giudizio non precludeva niente,
un giudice ha sentenziato, al tempo, che occorreva definire - con un processo - le azioni poste in campo in un operato di vita in quanto poteva configurasi l'ipotesi di un reato, non la già colpevolezza. E quindi ha operato un rinvio a giudizio da parte di un tribunale, e un tribunale ha deciso così.
Vero è anche che non si è colpevoli fino ai successivi gradi di giudizio.
ammesso che tu possa aver ragione, rimane il fatto della convenienza sul candidare una persona con giudizio penale pendente a una carica federale... ora lo sputtanamento è garantito
di fronte al rinvio a giudizio per accuse così gravi, una persona corretta avrebbe rassegnato le dimissioni in attesa del giudizio, nel caso di esito positivo nessuno avrebbe potuto proferire parola... invece come al solito noi "italioti" agiamo al contrario
Non mi permetto di esprimere opinioni, non ha senso un processo mediatico, conosco Iardella e non ha senso definirlo colpevole o meno perchè non conosciamo nè le cose nè le circostanze. Non ne ho parlato mai prima perchè non è questo il luogo dove esprimere opinioni. A volte un operato (anche non malevolo) si può effettuare anche in buona fede, senza sapere che può dare adito a cattive interpretazioni o favorire qualcuno che rigira le azioni a suo vantaggio e a svantaggio del già rinviato a giudizio.
Ritengo sia un diritto potersi esprimere con la propria opinione su FATTI e GIUDIZI di un tribunale e relative conseguenze di una condanna...
Perché mai questo non può essere un luogo dove potersi esprimere?!?
Anche in questa situazione se tu avessi ragione sulla eventuale buona fede che può aver portato l'interessato in una situazione inimmaginabile, rimarrebbe l'incompetenza e la superficialità di un professionista (oltretutto iscritto all'albo dei revisori) nella propria materia.
Se la metti così, debbo supporre che probabilmente a te ha raccontato una versione dei fatti certamente (e inevitabilmente) di parte
So solo che il sistema di giudizio è anch'esso fallace, un mio caro amico mi diceva che quando si entra in tribunale non si sa come se ne si esce, anche a non aver fatto nulla, quindi prima regola è NON ENTRARCI, o auspicarsi di non poterci o doverci mai entrare. A volte si è costretti, non so se avete visto il film di Tortora. E' l'esempio più lampante.
1 +1 +1 = 3 ?!? Ok, ora la colpa sta a vedere che è del GIP che ha prodotto il rinvio a giudizio e del Giudice di primo grado che l'ha condannato.
Quante sono statisticamente le sentenze di primo grado che dall'appello e poi alla cassazione portano all'assoluzione piena dell'imputato?!? Il 10%, il 30%, il 50%, il 100%... suvvia un po di serietà...
ok il sistema giudiziario italiano sarà anche scadente ma da qui a sostenere che il primo grado non conta nulla ce ne passa.
La stortura semmai è che chi si può permettere di pagare gli avvocati prova i successivi gradi per spuntarla o far valere le proprie ragioni, i poveretti e gli sfigati invece soccombono... ma questo è altro argomento.
Una sola cosa, che trionfi davvero la giustizia. Anche con l'ammissione di colpa se nel caso. Ci si guadagna sempre.
d'accordo al 100%... ma nel dubbio facciamoci da parte, se poi abbiamo ragione si può girare a testa alta e chiedere gli eventuali danni...