Caro Biagio,
per esperienze di abbandono in altri sport devo dirti che non sono daccordo su un approccio troppo tecnico nella prima fase dell'insegnamento di uno sport....
Certo se l'approccio fosse fatto da un Tecnico del Tiro con corrette modalità, e senza esasperazioni, nulla da dire, ma nello sport giovanile quello che conta è avere una vasta base di praticanti, che poi è quello che consente lo svolgimento di competizioni tipo giochi della Gioventù o circuiti similari.
Se poi tra questi giovanissimi emergono talenti, o personaggi con buone qualità nulla vieta di seguirli con metodologie più e più specializzate, per portarli all'agonismo vero.
Ma come ti accennavo, un approccio troppo tecnico all'inizio può spaventare i meno capaci, e portarli all'abbandono, e purtroppo le gare giovanili non possono essere fatte solo con pochi e bravi concorrenti, e l'unico modo di far funzionare un settore sportivo, è di avere una vasta base su cui operare la selezione degli Agonisti, e organizzare competizioni giovanili...
Se si potesse riportare il Tiro a Segno nelle scuole, ricordati che dovrà essere praticato da tutti, e non solo dai migliori, quindi il Tecnico incaricato dovrà armarsi di pazienza e cercare di insegnare e far migliorare anche l'allievo in cui il tecnico non vede proprio alcuna speranza, e far passare a tutti i partecipanti una bella giornata, solo così verrà accettato una seconda volta.....
Ant