Autore Topic: Tiro nelle scuole: una borsa di studio  (Letto 10742 volte)

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Offline gunny

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Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
« Risposta #20 il: Settembre 10, 2008, 19:16:15 pm »
se non sbaglio un tizio, circa 2000 anni fà, disse: 'chiedete e vi sarà dato...'

forse noi tapini tiratori e frequentatori di poligoni del TSN, per paura di vederci sbattere le porte in faccia siamo arrivati al punto di aver paura di chiedere... la classica sindrome del "NO"

Bravi Daniele e Carlo
ottimo risultato  ;)

avanti così, le buone idee supportate dall'azione e dalla convinzione, non possono che portare a buoni risultati, forse per noi si tratta del medio-lungo termine... ma l'importante è crederci. :)
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a brusa suta l' Susa

Offline Ant

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Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
« Risposta #21 il: Settembre 10, 2008, 19:29:14 pm »
Bella mossa Carlo e MegaBoss.....  ;)

Ancora migliore perchè al primo colpo avete già quasi fatto una mouche....  ;D

Qualcuno ha memoria di eventuali "Giochi della Gioventù" di tiro a segno?

Se già esistesse un precedente sarebbe molto facile re-introdurre la specialità, e in ogni caso non vedo preclusioni possibili, il ns. è uno sport riconosciuto dal CONI, e quindi con tutte le credenziali al giusto posto per tentare l'avventura.

I Giochi della Gioventù si svolgono su due livelli, scuola Primaria (medie) e Secondaria (Licei/Istituti Professionali), quindi nulla di meglio come fascia di età per rendere visibile e incentivare il ns. Sport.

Io posso chiedere al Coordinatore Provinciale dell'Educazione Fisica e Sportiva di Varese la fattibilità di tale progetto ed eventualmente al Presidente del Coni Provinciale, vi farò sapere...

Ant

Offline Daniele Puccioni

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Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
« Risposta #22 il: Settembre 10, 2008, 19:59:04 pm »
Il "gancio" è Carlo...
Io ho mandato solo una email e fatto opera di convincimento...
Allo stato attuale di Concentrica  ci presentiamo abbastanza bene.
Come avete detto basta crederci, essere motivati e non arrenderci ai primi no.

Online biagio

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Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
« Risposta #23 il: Settembre 10, 2008, 20:16:05 pm »
ci si offre una grande opportunità e dovremo utilizzarla al meglio!
grazie Carlo 10.9 e grazie a Daniele.
mi auguro che con la collaborazione di tutti si riesca a dare al mondo della scuola una imamgine diversa del nostro sport.

a proposito di Giochi della Gioventù....che fien hanno fatto? credo di ricordare che il tiro sia stato riammesso...ma poi....silenzioooo ???

Offline nicolis

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Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
« Risposta #24 il: Settembre 10, 2008, 20:23:19 pm »
ciao Puccioni,
leggo del tiro nelle scuole.

a parte i problemi politici (ricordi Treviso 10 anni fa?)
occorrerebbe che i professori sapessero di tiro ...
che non e'.

una ventina di anni fa ero consigliere al TSN MIlano
con presidente Sacchetti padre;
si fece un accordo con la universita' Cattolica
per tenere presso il TSN Milano un corso facoltativo
di Tiro a Segno per gli studenti ISEF.

il corso fu tenuto magistralmente dall'ing. Galvano,
azzurro di P10, con una ventina di partecipanti;
fu molto gradito, talche' fu ripetuto l'anno successivo.
ma,
quando gli studenti realizzarono che nei poligoni
gli istruttori insegnano il tiro aggratis ...
non si iscrisse piu' nessuno per il prosieguo.

un laureato ISEF si mantiene insegnando, ad esempio,
tennis, o nuoto ... ma con il tiro ... no

i pochi istruttori siamo noi tiratori, spesso pensionati
come me, che frequentano i pochi corsi organizzati da UITS.

non so se quanto ho riportato della mia esperienza
possa interessare qualcuno, ma e' una realta' che ho vissuto.

saluti a tutti
alberto nicolis
TSN Milano
accanito tiratore di 5 pistole (+ il dinamico/operativo)
tecnico di pistole II livello

Offline diamante

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Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
« Risposta #25 il: Settembre 10, 2008, 20:42:51 pm »

Online biagio

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Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
« Risposta #26 il: Settembre 10, 2008, 21:22:58 pm »
un laureato ISEF si mantiene insegnando, ad esempio,
tennis, o nuoto ... ma con il tiro ... no

i pochi istruttori siamo noi tiratori, spesso pensionati
come me, che frequentano i pochi corsi organizzati da UITS.


non credo di aver torto quando sostengo che ci vorrebbe una organizzazione strutturata per i tecnici.
Caro Nicolis (scusa il caro ma non credo di conoscerti) cerca tutto quello che è stato detto sui tecnici inquesto forum e vedrai che tuttoggi ci sono resistenze tra i "giovani" del tiro sul considerare l'attività di alleanatore una sinecura

bye bye biagio

Offline Daniele Puccioni

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Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
« Risposta #27 il: Settembre 10, 2008, 22:55:41 pm »
Citazione
gentlemen,
sta partendo un nuovo quadriennio olimpico e
mi piacerebbe vedere delle novita' nel programma federale,
relativo alla attivita' dei masters, preziosi nelle sezioni
per il tempo che possono dedicare agli altri soci,
con suggerimenti e trasferimento delle loro esperienze di tio.

1) perche' non ammettere alla finale nazionale anche
    una squadra di PA master ?
    se si ritiene che i master siano pochi, facciamo squadre di 2
    a Milano, i master che frequentano le gare federali sono 10

2) i master sono in aumento continuo e non mi pare giusto che siano
    inseriti tutti nella stessa categoria/classe:
    perche'  non facciamo la classe superMaster per gli over 65?
    mi pare giusto, come ci sono due classi tra gli juniores ...
    non sarebbe una novita' - esiste gia'  nel tiro dinamico

saluti a tutti
nella speranza che qualche capo UITS legga, gradisca e attui...

alberto nicolis
master di PA.PL, ecc


Offline La Palombara

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Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
« Risposta #28 il: Settembre 11, 2008, 10:47:35 am »
quando gli studenti realizzarono che nei poligoni
gli istruttori insegnano il tiro aggratis ...
non si iscrisse piu' nessuno per il prosieguo.

un laureato ISEF si mantiene insegnando, ad esempio,
tennis, o nuoto ... ma con il tiro ... no

i pochi istruttori siamo noi tiratori, spesso pensionati
come me, che frequentano i pochi corsi organizzati da UITS.

non so se quanto ho riportato della mia esperienza
possa interessare qualcuno, ma e' una realta' che ho vissuto.

Finalmente qualcuno che ci capisce...... Bravo.

Tanto per gradire inserisco un pensiero che ho scritto di recente e che fa parte di un articolo scritto per il prossimo numero di Concentrica

Purtroppo in Italia la crescita di alcuni sport definiti “minori” è legata al lavoro di volontariato di poche persone, poco o per niente remunerate, che svolgono l’attività di allenatore nel tempo libero, spinte dalla passione per lo sport, che devono affrontare continuamente problemi di ogni tipo, legati soprattutto a difficoltà logistiche e di reperimento delle attrezzature di base, e che poco hanno a che fare con l’aspetto puramente tecnico dell’allenamento.

Le conseguenze di questa attività dilettantistica non può far altro che generare dilettanti, e non esistendo una incisiva programmazione dell’attività sportiva a livello nazionale, la scoperta e la crescita di nuovi talenti è affidata quasi totalmente all’improvvisazione e al caso.

Le recenti Olimpiadi di Pechino devono farci riflettere su quello che è lo scenario attuale dello sport mondiale, ed i pensieri decoubertiniani lasciano il tempo che trovano. Rimango sbalordito pensando che in Italia ci sono ancora tanti tiratori che nutrono ambizioni da podio internazionale e si allenano 3 o 4 volte alla settimana, non considerano la necessità di allenarsi quotidianamente, requisito fondamentale per l’inserimento e la giusta distribuzione di tutte le componenti necessarie per raggiungere alti livelli di prestazione.

Offline Robby@seventytwo

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Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
« Risposta #29 il: Settembre 11, 2008, 12:12:03 pm »
Caro Daniele,
la tua idea è brillante e devo dire che se non si comincia da piccoli dopo è molto più difficile far cambiare le cattive abitudini.
Personalmente avevamo già lanciato il sasso anni fa come sezione per portare il nostro sport nelle scuole ed avevamo trovato un discreto interesse presso il corpo docente, purtroppo ci è stato difficile portare il tiro a segno a scuola ed abbiamo dovuto ripiegare sulle classsi in poligono.
La risposta, fino ad un paio di anni fa, è stata sempre buona e il vecchio CD si è sempre prodigato per far vedere il nostro come uno sport come gli altri e con meno pericoli degli altri se praticato bene. C'era disponibilità da parte dei direttori di tiro (non dimentichiamoci che nelle sezioni abbiamo una buona massa di Master (i nonni) dei quali fa parte anche il medesimo e che non servono Istruttori Federali UITS per insegnare i rudimenti del tiro sportivo).
Purtroppo da un anno a questa parte il nuovo CD si è orientato esclusivamente verso il tiro "che rende" ed ha vanificato quanto fatto precedentemente.
Vi immaginate una famigliola che viene al poligono, magari dopo discussioni in famiglia, e che si trova in mezzo a gente bardata come dovessero affrontare un'imboscata in Afganistan?
Comunque non bisogna mai disperare. I frutti si colgono a maturazione e mai se non si piantano prima le piante.