Autore Topic: L'ENTE VIGILANTE  (Letto 897 volte)

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Offline gunny

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L'ENTE VIGILANTE
« il: Marzo 28, 2019, 14:36:50 pm »
UITS - ente pubblico che VIGILA sulle Sezioni TSN  ::) ??? :(

Qualcuno sia così gentile da illuminarci riguardo la consistenza delle attività di VIGILANZA sulle sezioni!!!

La passata e archiviata (speriamo) gestione Obrist & c. ci aveva abituato all'utilizzo dei poteri ispettivi e di commissariamento quanto qualche "dissidente" o "testa calda" non intendeva allinearsi al potere costituito. (Eboli prima e Udine per ultima hanno fatto scuola, in mezzo c'è di tutto di più)

Ma ora che le logiche clientelari non possono prosperare come in passato, su cosa e chi VIGILA l'ente???

Eppure ad ogni latitudine dell'italico stivale non poche sono le situazioni al limite e border-line, dove gli statuti sono solo carta straccia e la gestione amministrativa è gelosamente custodita sotto chiave.
Ma è mai possibile che in presenza di dirigenti che mercanteggiano con le certificazioni di maneggio armi, oppure che si inventano corsi e attività tra le più disparate per lucrarvi in percentuale diretta in ragione dei soci/utenti che vi aderiscono, artisti del "copia-incolla" e "fotoritocco" documentale, filosofi del "questa è casa mia e qui comando io", arrivisti che pensano che l'essere consiglieri sia soprattutto fonte di prerogative e vantaggi speciali anziché responsabilità, ingegnosi produttori di costi di manutenzione o per qualsivoglia attività... per finire con quelli che "ma io non ne sapevo nulla!" quando qualche consigliere o presidente piscia fuori dal vaso...

Purtroppo però, sempre nell'italica maniera, a fare la figura dei "cattivi" sono coloro che espongono e denunciano a chi di competenza le situazioni "anomale", che per contropartita invece di vedere l'interessamento del "VIGILANTE" (ed eventualmente castigati i malgestori), vengono talvolta (spesso) colpiti dalla "giustizia" sportiva... e dalla prepotenza dei "padroni" delle sezioni.

La morale è che chi viola le regole la passa liscia e chi denuncia viene punito!

W lo spirito sportivo,
W la democrazia e la trasparenza,
W IL FAIRPLAY!!!

Del resto se non ci fossero queste situazioni "kafchiane" non esisterebbe nemmeno Concentrica!!!
« Ultima modifica: Marzo 28, 2019, 14:53:04 pm da gunny »
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Offline gunny

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Re:L'ENTE VIGILANTE
« Risposta #1 il: Marzo 29, 2019, 13:54:55 pm »
Mai e poi mai ci si sarebbe potuti felicitare per un commissariamento, perché è e dovrebbe essere l'estrema ratio per ripristinare democrazia e corretta amministrazione in una sezione, ma stavolta, quello della sezione di Palermo è nell'evidenza di quanto accaduto un atto dovuto nell'interesse pubblico!

Speriamo solo non risulti un'azione isolata, di chi deve vigilare, ma stando alle premesse indicate nella comunicazione a firma del dott. Soro, quante sezioni si trovano in balia di amministratori arroganti e per nulla trasparenti??? a nostro avviso sempre troppe...

Ma la domanda fondamentale e ricorrente è: dov'era l'ente pubblico, anni or sono, quando i soci di Palermo hanno iniziato a lamentarsi?
Possibile che ci si sia dovuti ridurre in extremis?
Perché non ci sono mai stati atti ispettivi degni di tal nome, a parte i citati "richiami" evidentemente ignorati dagli interessati?

Ferma restando l'autonomia delle sezioni, per la quale ci batteremo sempre e con tutti i mezzi civilmente possibili, ribadiamo e facciamo nostro il monito del commissario dott. Francesco Soro: autonomia non significa gestire la sezione come proprietà privata per coltivare interessi personali.

La Corte dei Conti si è già espressa più volte sulla questione che i proventi "istituzionali" delle sezioni (attività pubblica e sportiva) sono di fatto soldi pubblici, e la loro corretta e trasparente gestione è un obbligo non libero arbitro.

I soci che pretendono trasparenza non possono continuare ad essere coniderati come degli U.F.O., la legalità, il rispetto delle regole e dei principi di democrazia dovrebbero essere il minimo sindacale alla base della gestione di ogni sezione, e nel principio di democrazia non può non essere ricompresa l'alternanza e il ricambio dei componenti dell'organo amministrativo.

Ma non basta, occorre che chi ambisce a dirigere e gestire beni non solo dei soci, ma di interesse pubblico, ne abbia le capacità ed adeguate conoscenze.

Vedere nuovi dirigenti in balia di attempati ed "esperti" consiglieri ed ex-presidenti che hanno sempre gestito la sezione a propria immagine e somiglianza pur essendo alternanza non è un ricambio salutare, anzi come purtroppo e spesso accade, tutto cambia per non cambiare nulla!
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