Finalmente un intervento pacato che offre spazio ad un confronto privo dei soliti toni da perenne campagna elettorale .
Premetto che parlo a titolo esclusivamente personale, pertanto nelle eventuali repliche evitate il plurale ( sei-siete , dici-dite , fai fate…) non ho la pretesa di rappresentare il pensiero di altri, perciò nemmeno voi abbiate la pretesa di interloquire con altri per mio tramite. Mimmo sostiene che sono un signorsì, Diamante mi vorrebbe un perenne signornò, è la visione miope di chi violentando la propria intelligenza , si ostina a dividere il mondo in due sole categorie, buoni o cattivi, amici o nemici, maggioranza o opposizione, lo fanno per semplificare, per creare un facile bersaglio su cui far convergere le delusioni le aspettative deluse di chi ha sperato in una rivoluzione, fallita , forse anche per colpa loro.
La verità è che qui non siamo in politica e quel 46% non era un partito, quel 46% è stata una minoranza che per poco non è riuscita a diventare maggioranza, tutto qui, non è riuscita ad eleggere il suo candidato presidente. C’è stata per contro una maggioranza trasversale che ha fatto in modo che venissero eletti tra i consiglieri anche alcuni presentati dallo schieramento che sosteneva il presidente sconfitto. Posso io credere veramente che mi ha riconosciuto la sua fiducia lo abbia fatto solo per il gusto di sapere che qualunque cosa fossa portata in C.D. avrebbe potuto contare sul mio voto negativo? O piuttosto nominandomi quale rappresentante degli atleti si aspettava da me ogni attenzione ed ogni sforzo per far sì che la politica federale rivolta a loro fosse più aderente alle loro aspettative? Io ho creduto di interpretare quel voto con la seconda ipotesi . Con quali risultati? Probabilmente pochi ma garantisco sudati. Problemi ce ne sono, anche molti, come negarlo ma c’è qualcuno che onestamente possa ritenere sufficiente la sola azione di alcuni consiglieri, svincolata e scoordinata da un comune sentire della base? Non prendiamoci in giro . E’ ancora vivo nel ricordo di tutti i presenti il record stabilito dall’ultima Assemblea di Roma dove all’ordine del giorno c’erano il nuovo Statuto, il bilancio e l’assegnazione dei contributi derivanti dalle quote dei certificati ed attestati. Argomenti dei quali mi pare superfluo sottolineare la rilevanza . Bene, record dicevo in quanto la totale assenza di interventi su tutti gli argomenti all’ordine del giorno ha costretto il presidente a chiamare la votazione ( avvenuta all’unanimità) tanto anticipatamente da mettere in difficoltà anche il catering previsto per il pranzo.
Pertanto quando ci si domanda “il consiglio federale chi rappresenta?” la risposta non può essere che una, rappresenta le Sezioni, quali Sezioni però quelle silenziose e accondiscendenti dell’Assemblea o piuttosto quelle che hanno senso di responsabilità e sanno anche comunicare apertamente un dissenso, un disagio. Sicuramente in consiglio ci sarà chi guarda con più simpatia alle prime, io non nascondo che mi trovo più in sintonia con le seconde. Di sicuro non mi trovo in sintonia con chi su questo blog ha scelto la via più facile, quella della critica su tutto e tutti nascondendosi inoltre dietro una comoda falsa identità.
Un caro saluto a tutti ( anche Mimmo e Diamante)
Marco