Autore Topic: IL FUTURO DELLE SEZIONI TSN  (Letto 1954 volte)

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Offline VENDETTA

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IL FUTURO DELLE SEZIONI TSN
« il: Giugno 22, 2017, 23:00:14 pm »

https://www.ascolinews.it/2017/06/21/cessione-dellarea-poligono-ex-tiro-a-segno-esposto-di-travanti/

Cessione dell’area “Poligono ex Tiro a Segno”, esposto di Travanti
L’ex assessore Claudio Travanti ha presentato un quarto esposto alle massime Autorità di Stato, riguardante la cessione dell’area “Poligono ex Tiro a Segno”
    2 Giorni fa
L’ex assessore Claudio Travanti ha presentato un quarto esposto alle massime Autorità di Stato, riguardante la cessione dell’area “Poligono ex Tiro a Segno”, passata dal Comune di Ascoli Piceno a favore dei privati, ovvero ‘Magazzini Gabrielli’ amici di famiglia del Sindaco Castelli.

“L’area in questione è una parte importante dell’area Parco di Porta Romana, sita al centro urbano della città e di forte interesse Paesaggistico e Archeologico per le mete turistiche e tradizionali – dice Travanti –  Tanto è vero che, la stessa area Parco è stata vincolata dalla Soprintendenza delle Marche il 06 novembre 2003, affinchè venisse tutelate tutte le forme della struttura dell’ex “Poligono Tiro a Segno” ivi compreso la base in muro di pietra e il rilevato in terra, in entrambi i lati confinanti con Via Oberdan e Viale Treviri. E’ bene ricordare che fino ad oggi, giustamente, la Soprintendenza delle Marche ha sempre negato agli abitanti di Via Oberdan confinanti per pochissimi metri lineari (2 metri circa) con la base in muro di pietra e con il rilevato in terra come già detto vincolato, la possibilità della demolizione totale dello stesso, affinchè si possa recuperare visibilità e spazio per i bambini e/o al parcheggio delle auto per i residenti”.
“Gli stessi residenti che sono costretti a vivere vicino, da moltissimi anni, con il muro in pietra e il rilevato in terra vincolato, ritengono che non sia giusto che i Magazzini Gabrielli possano ottenere, in quanto politicamente potenti, l’autorizzazione per l’abbattimento del muro in pietra e il rilevato in terra (per una larghezza di circa 6 metri e per una lunghezza di circa 70 metri) – continua Travanti – adiacente alla proprietà privata degli stessi Magazzini Gabrielli, affinchè possano realizzarvi i parcheggi auto ad uso esclusivo dei loro clienti del Supermercato Tigre. L’autorizzazione all’alienazione della suddetta area vincolata, tra l’altro prevista dalla legge 22 gennaio 2004, a firma di Giorgia Muratori (solo cambio di intestazione proprietà) e riportante il documento di istruttoria dell’allegato “parere” a firma dell’Arch. Pierluigi Salvati, del 18 novembre 2015, quest’ultimo lascia molti dubbi discutibili”.
La problematica è stata trattata dalla locale Associazione di Italia Nostra e da altri, esprimendo con il parere negativo alla demolizione del sito vincolato per favorire la realizzazione dei suddetti parcheggi. Si rimane sbalorditi dal fatto che l’amministrazione comunale, non abbia tenuto presente e informato lo stesso Notaio Cappelli, che ha redatto qualche giorno fa il passaggio a favore dei Magazzini Gabrielli, dell’atto notarile firmato dalla Famiglia dei Conti Merli che alla fine degli anni 60 passarono la proprietà dell’ex Poligono dell’ex Tiro a Segno al Demanio, come tutta la cittadinanza ascolana è a conoscenza, gratuitamente con il vincolo che la stessa area rimanesse pubblica”.
“Non rimane altro di augurare che il Ministro Dario Franceschini e il Sottosegretario di Stato Ilaria Buitoni, interloquiscano con la Direzione della Soprintendenza delle Marche, affinchè si valuti con attenzione, la necessità di salvaguardare il sito vincolato così attualmente esistente anche se oggi è di proprietà privata, senza che si passi alla demolizione del muro in pietra e il rilevato in terra. Alle autorità della magistratura penale e contabile, si chiede di valutare ipotetici reati nei fatti narrati ad oggi”.

Offline gunny

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Re:IL FUTURO DELLE SEZIONI TSN
« Risposta #1 il: Giugno 01, 2018, 10:09:50 am »
Riprendo questa discussione, perché a mio avviso la deliberazione numero 60/18 del commissario straordinario, dott. Francesco Soro, mette in luce una grave situazione.

Nella citata delibera, vengono "recuperati" dalla gestione fondi quote cima degli anni dal 2012 al 2016, e quindi resi disponibili per nuove richieste, oltre 280.000 euro di contributi non erogati a 17 sezioni che hanno di fatto rinunciato per non aver eseguito le opere e i lavori previsti.

Se da un lato è positivo recuperare risorse da spendere altrove, e qui bisogna dare atto al commissario per il tentativo di rendere più trasparente e chiaro l'apparato amministrativo federale, che a quanto pare comincia a concretizzarsi, dall'altro viene messa in evidenza e confermata l'assurdità del sistema "FONDO STRAORDINARIO SEZIONI" il quale di fatto è utilizzabile solo ed esclusivamente da chi ha mezzi e capacità a priori.

Questo sistema penalizza le piccole sezioni e talvolta anche quelle non propriamente piccole, perché al contributo accedi se i lavori li hai fatti, e se i lavori li hai fatti i soldi li avevi o li hai recuperati altrove...

Quindi, a meno di non vedere una rivoluzione copernicana di questo fondo, che già di per sé è un'anomalia che consente a UITS di gestire soldi altrui per distribuire contributi a terzi (le sezioni al momento ricordiamo essere enti di diritto privato autonomi, quindi non sono emanazioni o diramazioni periferiche di UITS), senza metterci nulla di proprio nonostante il tanto sbandierato "ente pubblico"... poi chi eroga il servizio pubblico, per legge, sono le sezioni e non UITS... perché il cittadino privato o l'iscritto d'obbligo, non intrattengono alcuna interazione/relazione con UITS, ma solo con le sezioni.

Quindi il FUTURO DELLE SEZIONI, alla luce di molteplici aspetti pare essere indirizzato nel vederle diminuire nel numero, lasciando sopravvivere solo quelle che effettivamente hanno la capacità di gestirsi autonomamente grazie a un bacino di utenza adeguato.
Il fondo speciale a sua volta cadrà nell'oblio oppure verrà convertito in uno strumento di mera alimentazione delle casse UITS sotto forma di "tassazione", per poter giustificare e mantenere lo status di "ente pubblico" e continuare ad elargire stipendi da dirigenti pubblici ad alcuni soggetti

Ma nel futuro delle sezioni, c'è anche il serio rischio di fare un passo indietro di quasi un secolo ovvero vederle tornare all'ovile come enti periferici di un organo centrale, come era il TSN secondo le leggi degli anni '30, che videro le società di tiro trasformate in sezioni, perdendo la proprietà delle aree e dei poligoni che transitarono al demanio.

In realtà, nessuna legge ha modificato le status delle sezioni, ma nel frattempo dagli anni 70 fino ai giorni nostri abbiamo assistito alla ricostituzione delle stesse sotto forma prima di associazioni e poi nel 2005 la trasformazione in ASD (associazioni sportive dilettantistiche)

Se le sezioni torneranno ad essere un organo periferico di un ente pubblico, perderanno lo status di associazione, e per l'attività sportiva probabilmente si assisterà alla ricostituzione dei gruppi sportivi, in forma di ASD, con organi direttivi diversi e separati delle stesse.

Oppure, come propose diversi anni fa Attilio Fanini, le sezioni potrebbero essere enti con chiara duplice natura: quella pubblica per le finalità di legge, con iscritti propri, e quella privata per l'affiliazione sportiva e gestione dei volontari e agonisti, con finalità, gestione e contabilità nette e separate.

Se è vero che il Min.Difesa è stanco di occuparsi delle sezioni e di dover vigilare sulle stesse, perché probabilmente già  è una rogna dover vigilare su UITS (il commissariamento, che vede nominato un uomo del Coni e non uno della Difesa... è già tutto dire!), allora è lecito aspettarsi importanti variazioni e ulteriori limitazioni sul tema dell'autonomia delle sezioni...

E di tutto ciò non possiamo che ringraziare la miope gestione dell'era Obrist, e di tutti coloro che l'hanno seguita e appoggiata, o che semplicemente non hanno avuto il coraggio di contrastare per paura di vedersi privare del proprio orticello...
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a brusa suta l' Susa

Offline lucia

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Re:IL FUTURO DELLE SEZIONI TSN
« Risposta #2 il: Giugno 04, 2018, 16:16:31 pm »
E QUANTO RIGUARDA LE PROPOSTE DI GOVERNO PER LO SPORT ALLE PAGINE 46-47 DEL CONTRATTO TRA LE DUE POSIZIONI C'E' DA STARE TRANQUILLI ?