Autore Topic: CNDA-UITS una questione di "numeri"  (Letto 1614 volte)

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Online Franz

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CNDA-UITS una questione di "numeri"
« il: Gennaio 17, 2011, 16:41:37 pm »
Come qualcuno di voi saprà, a settembre l'UITS si fece portavoce delle richieste di alcuni  TSN per aumentare le quote d'iscrizione da 11 €. a 16 €. convocando a Santarcangelo i presidenti di TSN che organizzano gare d'avancarica, erano presenti, oltre alla dirigenza CNDA, i rappresentanti delle sezioni di Santarcangelo, Lonigo, Viterbo, Faenza, Lucca, Somma Lombardo, Codogno e Parma, 5 si espressero per mantenere gli 11 €, due per aumentare a 16 €. e un astenuto (Somma, cui andava comunque bene). CNDA evidenziò che non si poteva aumentare su due piedi, stante una delibera del CD CNDA che vincolava il costo per i quattro anni del mandato e che comunque era l'assemblea delle compagnie a decidere sul merito. Successivamente UITS ha indetto un referendum chiedendo se i TSN preferissero gli 11 €. o i 16 €. (sic).
Venerdì 14 sono usciti i risultati del referendum:
TSN interpellati n°21 (anche Ascoli Piceno che non ha mai organizzato gare d'avancarica).
Hanno risposto al quesito n° 19 TSN.
Favorevoli all'aumento a 16 €. n°11 TSN
Favorevoli al costo attuale di 11 €. n° 7 TSN
(una sezione non intende organizzare).
I conti tornano, solo che c'è un piccolo particolare, la lista "dei ventuno" l'ha anche CNDA che, tramite il presidente Gentile ha fatto una serie di telefonate e sembra che i numeri siano quelli, ma che siano invertite le caselle, i favorevoli all'aumento sarebbero 7, mentre i contrari 11   >:( >:( >:(
(solo Mimmo potrebbe svelare l'arcano!!!)
« Ultima modifica: Gennaio 17, 2011, 16:43:39 pm da Franz »

Offline Daniele Puccioni

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Re:CNDA-UITS una questione di "numeri"
« Risposta #1 il: Gennaio 17, 2011, 16:56:22 pm »
Ma.... Gentile come presidente può chiedere di visionare le chiedere di votazione? o qualsiasi altro tipo di verifica?

Online Franz

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Re:CNDA-UITS una questione di "numeri"
« Risposta #2 il: Gennaio 17, 2011, 20:45:02 pm »
Al prossimo incontro con UITS chiederà di verificare questi voti. 
Potrebbe non esserci l'errore perchè, conoscendo abbastanza bene l'ambientino... .."ricordate, nel segreto dell'urna...Obrist vi vede...Gentile no!"
Cioè tra il dire e il fare... ;)

Offline mimmo

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Offline gunny

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Re:CNDA-UITS una questione di "numeri"
« Risposta #4 il: Aprile 12, 2011, 18:29:03 pm »
Ho volutamente e trepidamente atteso prima di controbattere a questa discussione.

Ho atteso in primo luogo perchè qualunque mia valutazione sui numeri citati sarebbe comunque stata strumentalizzata, così come fatto per quanto parzialmente riportato della riunione di Santarcangelo svoltasi più di 7 mesi fà.

Durante questa attesa, ho letto un editoriale/intervista dell'organo di stampa di CNDA discutibile in alcuni passaggi, c'è stata l'assemblea delle compagnie il 27 marzo a Parma che pur stabilendo il buon andamento complessivo nella gestione del campionato italiano ha rigettato qualunque ipotesi di aumento delle tariffe di gara e infine c'è stata la riunione delle sezioni TSN coinvolte nel campionato avancarica a Brescia lo scorso sabato 9 aprile, convocata in tempi stretti dalla federazione, a cui ho avuto modo di partecipare.

Se qualcuno non concordava o dubitava dei numeri diffusi dalla federazione sul sondaggio eseguito dall'ufficio sportivo, penso che ora debba prendere atto che sono si diversi, ma a favore di chi propende per l'aumento della tassa di iscrizione alle gare CNDA, concordata a 15 euro non trattabili inclusivi dei 3 euro a CNDA.

La medesima maggioranza bulgara si è manifestata riguardo i seguenti altri argomenti:
1) le sezioni sono il soggetto primario nell'organizzazione delle gare di campionato, i presidenti di sezione primi referenti e responsabili di tali manifestazioni. La presenza delle compagnie d'avancarica è ben accetta ma non vincolante, come supporto tecnico-organizzativo alle sezioni;
2) il calendario del campionato e le relative sedi deve essere concordato preventivamente e non imposto unilateralmente come avvenuto per il 2010/2011, previa consultazione dei direttivi di quelle sezioni che manifestano la propria disponibilità e interesse nell'ospitare le gare;
3) che venga costituito ed effettivamente avviato il gruppo di lavoro UITS-CNDA previsto dall'accordo;
4) le abilitazioni al tiro d'avancarica sono prerogativa unica dei presidenti di sezione, anche tramite l'ausilio di persone tecnicamente preparate iscritte alla sezione o di sezioni limitrofe nel caso la sezione non disponga di  competenze interne per erogare i corsi propedeutici al rilascio dell'abilitazione;
5) le rappresentative nazionali alle manifestazioni MLAIC si auspicano composte secondo criteri meritocratici dei singoli tiratori senza preclusioni.

Veniamo ai numeri: le sezioni invitate erano 32 di cui presenti 24 (3 per delega) quando parlo di maggiranza bulgara significa che quando non c'è stata unaminità c'erano almeno i 3/4 dei presenti concordi.
Probabilmente se al direttivo di CNDA risultano posizioni diverse in merito, ci manifesti più chiaramente i dati in suo posesso e come questi siano stati raccolti.

Il consiglio federale era presente con 4 rappresentati: Obrist, Suss, Finocckì e Caputo, oltre alla sig.ra Giorgi responsabile dell'ufficio sportivo.

Ci sono state altre discussioni come il chiarimento sulla costituzione di CNDA (atto notarile del 1989, di cui copie originali in possesso delle sezioni di Codogno e Parma dato che loro consiglieri dell'epoca ne risultavano tra i fondatori), la legittima prerogativa delle sezioni e della UITS sulla disciplina sportiva dell'avancarica anche per eventi sportivi rilevanti organizzati da alcune sezioni con estensione internazionale già nei primi anni '70, quindi la diffida inviata da Gentile a UITS in merito al nuovo statuto (non ancora approvato), infine la denuncia al garante sportivo del Coni contro UITS e inevitabi rimandi e rivendicazioni sull'accordo UITS/CNDA del 2009 da ambo le parti.

Sebbene CNDA non fosse ufficilamente invitata al dibattito, era comunque ben "rappresentata" durate la riunione visto che alcuni dei partecipanti pur vestendo ufficialmente i panni di delegati delle sezioni d'appartenenza, involontariamente (e inevitabilmente) hanno vestito anche i panni di "difensori d'ufficio".
Tant'è che in una fase del dibattito qualcuno è sbottato affermando che di questo passo CNDA farà tutte le sue gare in campi di tiro privati, lasciando decisamente indifferenti i presenti ma raccogliendo la risposta di Obrist al riguardo che faceva notare come secondo la nuova normativa sulle armi che entrerà in vigore a luglio (sic!!!), anche i campi privati saranno soggetti a licenza del questore con annessi e connessi.

Più volte si sono sentiti interventi di presidenti di sezione e delegati incentrati a voler smorzare i toni sulla diatriba CNDA-UITS in favore dell'interesse dei tiratori e della disciplina, senza dimenticare che non tutte le sezioni sono gestite da personale volontario e che a chi partecipa alle gare di campionato è giusto e dovuto riservare il miglior trattamento possibile facendo loro trovare impianti efficenti e sicuri, obbiettivo perseguibile e condivisibile anche tramite l'adeguamento della tariffa decisamente troppo bassa e lontana da quelle applicate a qualunque altra disciplina non ISSF con campionati ad estensione nazionale, ma certamente meno impegnative e rischiose dato che non impiegano polvere nera.

Personalmente, come già ebbi modo di scrivere, non c'è nessuna intenzione di togliere valore e meriti per quanto CNDA ha fatto fino ad oggi per l'avancarica, portando l'Italia sulla scena internazionale e recitando parte attiva nella costituzione del MLAIC; però CNDA senza le sezioni TSN avrebbe raggiunto i medesimi risultati? Può permettersi senza le sezioni di mantenere i medesimi standard?

Il fatto che si possa disputare un campionato Italiano con titoli omologati da una federazione sportiva CONI, è lustro e riconoscimento per i tiratori, che si vedono posti al pari di diversi loro colleghi d'Europa e del mondo, perchè non dimenchiamo che gran parte dei soci fondatori MLAIC sono federazioni sportive nazionali, in Italia all'epoca UITS probabilmente non è stata suffcientemente lungimirante, quindi CNDA ne ha legittimamente colmato il vuoto. Però se oggi c'è volontà, sul piano sportivo, di sopperire a tale defezione, CNDA sempre a mio avviso dovrebbe essere il "trade d'union" per il passaggio a un nuovo scenario, dove alla stessa CNDA potrebbero essere consegnate le competenze a livello tecnico-organizzativo.
I soci delle compagnie aderenti a CNDA sono prima di tutto soci TSN e per l'attività agonistica tesserati UITS, forse è il caso che anche i singoli si chiariscano le idee sulle logiche priorità che consento loro la pratica sportiva a livello agonistico.

Altri scenari, come il voler divenire DSA (disciplina sportiva associata) sono certamente lontani, innazi tutto per i numeri dato che stiamo parlando di non più di 280 tiratori partecipanti ad almeno 1 delle gare di campionato, il fatto che la disciplina non sia nè "olimpica" nè internazionalmente ricosciuta da ISSF, unite al fatto che inoltre nè CNDA nè le compagnie ad essa aderenti, hanno struttura e organizzazione secondo le normative previste dall'ordinamento sportivo italiano (giuste o sbagliate che siano), tranne poche compagnie costituite in ASD riconosciute e affiliate a enti di promozione sportiva CONI come AICS o LIBERTAS, terzi soggetti più vicini a UITS che non a CNDA.

Il proseguio della "questione" UITS-CNDA, ci dirà fra non molto quanto effettivamente entrambe hanno a cuore la disciplina e tiratori, o se vi siano altri interessi.
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a brusa suta l' Susa

Online Franz

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Re:CNDA-UITS una questione di "numeri"
« Risposta #5 il: Aprile 13, 2011, 00:30:21 am »
Caro Gunny, le votazioni "bulgare" erano col 100/100 di voti, a Brescia non mi è sembrata proprio bulgara-bulgara,  anche se una maggioranza netta si è manifestata su quasi tutto, anche sull'aumento delle quote, dei 24 aventi diritto 7 si sono espressi per un'aumento delle quote a 16 euro e 4 per l'aumento a 15 euro, 6 erano chiaramente contrari agli aumenti,  gli altri o mancavano al momento del voto o si sono astenuti o erano le deleghe che poi saranno state conteggiate. Dalla riunione sono scaturite troppe  cose che vanno al di fuori degli accordi ancora in essere  e siccome gli accordi si fanno in due, i conti si fanno alla fine.  Il "non trattabile" o i toni "ultimativi" credo che non porteranno nulla di buono nel futuro e solitamente CNDA è sorda a queste frequenze e UITS lo sa bene. E se qiualche presidente di TSN, essendo responsabile in prima persona della sua sezione, deciderà di ospitare oppure di organizzare gare di campionato d'avancarica al costo che meglio crede, anche gratis se lo ritiene opportuno, ed è nel suo pieno diritto farlo, chi potrà impedirlo? Gli strepiti di qualche altro collega presidente?  Gli accordi definitivi, alla fine, li prenderanno Obrist e Gentile al prossimo incontro e i risultati della riunione di Brescia saranno puramente indicativi, non poteva esserci contradittorio mancando la controparte e le decisioni unilaterali lasciano sempre il tempo che trovano. Troppe volte, durante la riunione, Obrist ha rimarcato la volontà di proseguire l'accordo con CNDA (e come potrebbe se no? ritornare ad organizzare gare di avancarica con 4 o 6 partecipanti?.  Non sono i numeri che fanno testo per il CONI, ma il radicamento sul territorio nazionale, l'attività sportiva praticata, la rappresentatività ecc.  La DSA è la contropartita che l'UITS deve mettere sul piatto se vuole trattare sul MLAIC con la CNDA. Il riferimento ai campi di tiro privati era un ed è un allarme reale per le sezioni medio-piccole del TSN,  a queste i 1000-1500 euro netti derivanti da una gara CNDA/UITS fanno comodo, se ad altre sezioni più grandi non servono, perchè, come hanno affermato incassano in un fine settimana 2800 €uro, non sono obbligate ad ospitare l'avancarica, pazienza, ce ne faremo una ragione! A proposito dei campi di tiro, cosa ha risposto Obrist? che dovranno sottostare anche loro alle nuove normative e allora? che nelle nuove normative sarà vietata l'avancarica? Come già detto altre volte, prima di vendere la pelle dell'orso è sempre meglio prima ucciderlo. Arrivederci alla prossima puntata.

Online Franz

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Re:CNDA-UITS una questione di "numeri"
« Risposta #6 il: Aprile 13, 2011, 09:48:14 am »
In appendice al mio precedente post voglio aggiungere, per chiarezza, che ciò riportato da Gunny, è esattamente, quello che è scaturito dalla riunione di Brescia, i numeri sono sempre numeri.
Però mi premeva anche sottolineare che quello, che a prima vista può sembrare il sacro testo delle nuove regole,  è invece solo l'elenco di ciò che è stato detto e deciso a maggioranza e sarà il pacchetto di proposte che l'UITS porterà alla trattativa con CNDA e in quella sede, Obrist e Gentile, decideranno i termini del nuovo accordo (gli accordi si fanno sempre in due, anche in questo post).
Tanto dovevo, ciao.

Offline gunny

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Re:CNDA-UITS una questione di "numeri"
« Risposta #7 il: Aprile 13, 2011, 15:41:34 pm »
su una cosa sarei d'accordo con te al 100% con te, e ti cito "...le decisioni unilaterali lasciano sempre il tempo che trovano"

Anche la decisione unilaterale dei presidenti delle compagie CNDA nel non voler prendere in considerazione l'aumento delle tariffe, lascia il tempo che trova.

Le sacre scitture mi pare siano appannaggio di qualcun'altro, e la riprova l'ho avuta nel recente passato per quel che è di mia diretta conoscenza, ovvero l'aver ricevuto risposte "imperative" e "assolute" come: "impossibile" e "non se ne parla neanche" per bocca di CNDA o per tramite di qualche esponente di compagnia, su richieste motivata e anticipata di spostare una gara... la soluzione era semplice: bastava proporre lo scambio di data con quella che seguiva, invece CNDA ha voluto mostrare i muscoli e ha avuto ragione della propria forza attuale, aproffittando dell'occasione e del succesivo incontro a Santacangelo per seminare zizzania.
Vero o non vero che a Santarcangelo il primo argomento all'ordine del giorno è stato chiarire che la sezione di Parma non aveva alcunchè da recriminare alla sezione di Santarcangelo?
Così come dopo quella riunione si è dovuto rendere conto e chiariento agli aderenti della compagnia SPTA, di cui alcuni soci del TSN di Parma, perchè a loro riportato parzialmente e decontestualizzando alcune affermazioni che avremmo in quella sede apparentemente a loro danno personale?
Chi si è permesso di gettare badilate di letame sulla sezione di Parma a più riprese, anche per tramite di articoli faziosi e tendenziosi su quotidiani locali?
Domanda, ma qualcuno di Parma ha mai fatto qualcosa del genere contro CNDA da far suscitare cotanta sete di vendetta e dimostrare cattiveria ad ogni occasione buona?
E meno male che Parma ha contribuito alla costituzione di CNDA...
C'è stato perfino un momento nel 2009 in cui siamo giunti all'apoteosi del paradosso quando la dirigenza UITS ci ha creduto appiattiti sulle posizioni di CNDA...
Mi viene in mente quell'aria de "Il barbiere di Siviglia" di Rossini: "la calunnia è un venticello, un'auretta assai gentile [...] e produce un'esplosione come un colpo di cannone [...]", pare fatta apposta vero?!?

D'altro canto mi sono pure sentito dire da altro esponente CNDA che "in guerra tutto è lecito, compreso pugnalare alle spalle e denigrare l'avversario deliberatamente anche senza motivo, pur di raggiungere lo scopo", tutto ciò certamente non aiuta a smorzare i toni, siamo in guerra? Si?!? E per cosa?

Si è fatto un gran parlare di accordi presi e non rispettati, ma a quanto pare le defezioni ci sono state da ambo le parti. Cosa significa? che l'accordo probabilmente non è adeguato alla situazione, forse sarebbe il caso di rivederlo e aggiornarlo subito!
Fino ad ora seppur previsto sin dal 2009, chi è che ha spostato il boccino sempre in avanti nascondendosi dietro al placet dell'assemblea onnipotente, pur di non attualizzare l'accordo?

Sono state messe in discussione le cifre del sondaggio UITS e a Brescia si è avuta la conferma che le tesi CNDA forse sono in difetto d'informazione. Mi pare che non siano un problema  le "sacre scritture" visto che c'è chi predica bene e razzola come meglio crede, e che invece della pelle dell'orso forse sarebbe meglio parlare dei conti fatti senza l'oste.

Tra chi non ha votato nè per i 16 nè per i 15 c'ero pure io.
Mi sono astenuto non perchè contrario all'aumento bensì perchè ritengo giusto che rimangano 15 euro alla sezione, ovvero la tariffa minima pagata da altre specialità non ISSF federali, quindi perdurando l'accordo per garantire a CNDA i 3 euro a prestazione il tiratore ne dovrebbe pagare 18.

Concordo che se una sezione vuole fare promozione e/o "regalare" è libera si di farlo, ma non per una gara di campionato Italiano, proprio no! I numeri che hai espresso come "introito" derivante dall'organizzare gare CNDA oltre a non essere reali per la sostanziale differenza che esiste tra "incasso" e "ricavo", non possono essere oggetto di generalizzazione. Perchè CNDA non riduce o rinuncia al proprio peso sulle iscrizioni?

Regalare le gare porta giovamento solo a CNDA che di suo al momento "patrimonialmente parlando" ci mette poco o nulla, vi risparmio eufemismo volgare calzante in questo caso, dato che se occorono 3 euro a prestazione per la gestione della classifica, facendo una media di 200 prestazioni sulle 15 gare, si ha un contributo di 9000 euro (certamente in difetto)... alla faccia della classifica!!! ne consegnate una copia in carta pergamena con caratteri dorati a ogni partecipante? Non si direbbe data l'arcaicità informatica con cui sono presentate on-line, mi pare diffcile riscontrarne un valore neanche pari a un terzo volendocela mettere tutta.

Anche le minacce di fare gare in campi privati, seppure più o meno velate, lasciano il tempo che trovano, ma fate attenzione che non si trasformino in boomerang.

Se CNDA, associazione privata, per mantenere il consenso dei propri associati, preferisce un campionato/trofeo ad estensione nazionale con tariffe da luna-park concesse a chi spende per armi originali diverse migliaia di euro, che per ovvi motivi non potrà denominarsi "campionato Italiano" lo spieghi bene ai suoi associati e organizzi pure le gare dove più le conviene, fin che le conviene.

Nessuno vi impedisce di sognare,  ma la storia della DSA è equiparabile a quella dei due galli in un pollaio... qualcuno prima o poi fa la fine del cappone. Solo che a decidere non è UITS, bensì il CONI il quale come da suo statuto: "Il Consiglio Nazionale riconosce una sola Disciplina sportiva associata per ciascuno sport che non sia già oggetto di una Federazione sportiva nazionale. Nel caso di concorso tra domande provenienti da più soggetti, il Consiglio Nazionale del CONI invita le parti interessate a costituire un soggetto federativo comune. Ove non si addivenga ad un accordo il Consiglio Nazionale del CONI promuove un’intesa volta alla costituzione di un unico soggetto federativo. Ove non si addivenga all’intesa il Consiglio Nazionale del CONI può riconoscere la Disciplina sportiva associata composta dai soli soggetti che vi hanno aderito."  (www.coni.it)

C'è poco da mettere sul tavolo a contropartita... CNDA si è costituita nel 1989, non certo perchè doveva tutelate l'invenzione dell'avancarica. Ha senza dubbio il merito sportivo e socio-culturale di aver coltivato e cresciuto l'avancarica in anni di disinteresse da parte della federazione (che criticamente ricordiamo autorefenreziale e poco lungimirante da sempre).
La DSA ai tiratori non produrrebbe nessun vantaggio e nessun cambiamento allo scenario attuale, eccetto i contributi diretti CONI che potrebbero giungere alla stessa DSA anzichè essere dirottati alla federazione sul "progetto avancarica".
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Offline mimmo

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Re:CNDA-UITS una questione di "numeri"
« Risposta #8 il: Aprile 13, 2011, 17:52:21 pm »
Caro Gunny sai gia come la penso per avertelo manifestato privatamente ma, forse, è meglio portarci oltre e cercare condivisione in un progetto che accomuni e rassereni gli animi.
Animi che, stranamente, in tutte le discipline del tiro sono sempre più accesi è evidente che i dirigenti federali non sanno mediare.
Ritengo che se l'accordo prevede una durata quadriennale se ne può discutere solo nel 2013 e spero con una dirigenza diversa.
Il presidente federale ha definito "padroni di casa" i presidenti di sezione, dissento perchè i padroni di casa erano i soci e le assemblee oggi lo è l'ente riordinato ed i presidenti sono dei subalterni.
Il buon Obrist se ne lava le mani quando va nei verbi difettivi e passa la mano della serie:"Scannatevi voi".
Le sezioni e CNDA ci sono cadute.
Secondo me Obrist va sfiduciato se le sezioni sono convinte che l'accordo non va bene.
Per quanto riguarda il progetto comune era quello che riunisse UITS-TAV-FITARCO-FITP-FIDASC sotto una sola bandiera (FIDT-federazione Italiana  Discipline del Tiro) e coordinare innumerevoli discipline sportive associate (avancarica-tiro con la balestra-Bench rest-tiro con l'arco-Tiro a Piattello etc.etc.) è così che si cresce tagliando il vertice e alimentanto la base.
"In agricoltura si potano le chiome non le radici".
Con la federazione unica delle disciplina del tiro si risparmierebbero gli stipendi ad almeno 4 presidenti e segretari tutti soldi da far arrivare alla base.
E' riduttivo confrontarsi su + o - 5 € a prestazione, ritengo che se la sezione non ci sta dentro a fine mese è colpa di quel gettito che deve dare trimestralmente alla federazione.
Ciao

Offline gianvi

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Re:CNDA-UITS una questione di "numeri"
« Risposta #9 il: Aprile 13, 2011, 21:49:04 pm »
Tagliare i presidenti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D
Ma dove vogliamo arrivare?
in Italia i posti da presidente (ed altri posticini vari)si creano apposta per far mangiare gli affamati. ;) ;) ;)